Con ciò voleva sottolineare l’importanza di informare i propri familiari e amici a quali cure si vorrebbe essere sottoposti nel malaugurato evento di trovarsi in terapia intensiva a causa di COVID-19.
Ciò a cui Rubenfeld si riferiva era anche l’onere dei pazienti di essere preparati (mediante testamenti biologici, persone di fiducia, ecc.) al fine di assistere il personale medico nell’assegnazione di preziose risorse ospedaliere. In molti paesi durante l‘emergenza dovuta al Coronavirus, la domanda di cure supera l’offerta. Avere i propri piani esplicitati e i facenti le veci presenti non è solo una cosa intelligente da fare, ma potrebbe anche essere considerato, per alcuni, un obbligo etico in questo momento di grande necessità.
E anche qualora si fosse in disaccordo con il suggerimento che un testamento biologico aggiornato sia anche una questione morale, c’è un altro incentivo per mettere le cose in ordine. Negli ultimi mesi sono emersi vari articoli nei giornali, che