In Italia è in corso un procedimento giudiziario nei confronti di Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni, che nel febbraio del 2017 accompagnò presso le strutture di Dignitas, in Svizzera, Fabio Antoniani, detto DJ Fabo. Fabo era paralizzato, veniva nutrito artificialmente e respirava solo con l’aiuto di un ventilatore. A gennaio del 2017 si rivolse al Presidente della Repubblica per chiedere il diritto di poter morire. Il 14 febbraio 2018 la Corte d’Assise di Milano ha assolto Marco Cappato dall’accusa di aver rafforzato il proposito suicidario di Fabio Antoniani e ha disposto che gli atti del processo vengano inviati alla Corte Costituzionale, che ha ritenuto inadeguato l’assetto normativo e ha concesso 11 di mesi di tempo al Parlamento per legiferare in materia. Il 24 e 25 settembre 2019, dato che il Parlamento non si era mosso, la Consulta si è riunita e, con una sentenza storica, si è espressa affermando che l’aiuto al suicidio in casi come quello di Fabiano non è punibile. Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=49-x4-Y5J7g
Nel 2015, quando le autorità irlandesi misero sotto accusa la quarantatreenne Gail O’Rorke, di Dublino, per aver cercato di prenotare un volo per la Svizzera all’amica Bernadette Forde, malata di sclerosi multipla, la giuria era in disaccordo e giudicò Gail non colpevole. Ma il procuratore aveva sollevato una nuova questione. Vedi: http://www.bbc.com/news/world-europe-32499331
E ancora: si è colpevoli di aver prestato assistenza al suicidio se, semplicemente, si è presenti nel momento in cui un proprio caro assume il Nembutal che si è procurato da solo?
Da un lato si sostiene che il semplice fatto di stare vicino a una persona sul punto di suicidarsi rappresenti una forma di incoraggiamento psicologico. Ma è così? I testimoni sono tenuti a impedire che quella persona danneggi se stessa? Ci si dovrebbe alzare in piedi e allontanare il bicchiere con la soluzione letale dalle labbra del proprio caro? Ma questa non sarebbe un’aggressione? In fatto di suicidio assistito, la legge è oscura e sfuggente.