Cassazione, che stabilisce che il giudice può autorizzare l’in- terruzione delle cure o dell’alimentazione artificiale in caso di stato vegetativo permanente e volontà del paziente.
Come nel caso Welby la volontà diventa elemento imprescin- dibile ma compie un passo in avanti. La Cassazione, infatti, si riferisce ad un paziente incapace di intendere e volere, le cui volontà devono essere desunte dallo stile di vita condotto in precedenza dal paziente o dalle sue eventuali dichiarazioni.
Nonostante agitati tentativi politici da parte del Governo di interferire nella questione con decreti e disegni di legge ad hoc per evitare la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazio- ne in pazienti in stato vegetativo (ostacolati dalla Consulta e dal Presidente della Repubblica), il 9 febbraio 2009, arriva la notizia della morte di Eluana, mentre il Senato era riunito in una riunione d’urgenza.
Il Governo ritira il disegno di legge e si ripropone di ridiscu- tere in maniera più dettagliata di disposizioni in materia di fine vita e testamento biologico, proposito, ad oggi, disatteso.
Il caso Eluana Englaro suscità un ampio eco mediatico