La conferenza stampa di David a Basilea è stata trasmessa in diretta dalle agenzie di stampa internazionali Associated Press (AP) e Agence France Presse (AFP) e hanno partecipato giornalisti da molti paesi.
Per quanto riguardo il momento della morte di David, è ormai risaputo che subito dopo aver iniziato l’infusione endovenosa di Nembutal, ha aperto gli occhi per esclamare “ci sta mettendo tanto tempo”. Dopo questa esclamazione e alle note dell’Inno alla gioia di Beethoven, emise un ultimo colpetto di tosse prima di cadere nel suo profondo sonno permanente. Il Nembutal ha fatto effetto molto rapidamente e David è morto dopo pochi minuti.
Poco dopo la morte di David, due poliziotti svizzeri arrivarono alla clinica. Uno era sulla ventina e l’altro aveva quasi 60 anni ed era piuttosto scontroso. Si capiva che non era proprio un fan di questa parte del suo lavoro.
A Basilea, a differenza di altri Cantoni, la polizia esamina il corpo alla ricerca di segni riconducibili a un reato. Durante l’esame di David venne notato un livido su un braccio. Per fortuna, l’infermiera Carol fu in grado di spiegare rapidamente che era scivolato alzandosi dal letto quella mattina stessa. I lividi, i tagli e il bendaggio erano il risultato diretto di questo piccolo incidente. La polizia fu soddisfatta di questa spiegazione e il corpo di David fu affidato al servizio di pompe funebri.
Poco dopo mezzogiorno, i nipoti e i media presenti si dispersero man mano. Mentre morire in Svizzera ha indubbiamente dei vantaggi, la fatica di un viaggio in un paese straniero per un atto universale come la morte ha qualcosa di
imbarazzante,
indipendentemente da come la si veda. Il fatto che David Goodall fosse così preparato ad invitare il mondo intero ad assistere a questo suo processo di morte l’ha resa una morte diversa dalle altre.