Nembutal. Le autorità di dogana intercettarono la merce e il caso fu rimandato alla polizia federale australiana (AFP). L’anno seguente, Ann si dichiarò colpevole. La Corte le inflisse quindi una multa di $500, dodici mesi di condizionale e il pagamento di $1.000 per le spese processuali. Non fu registrata nessuna condanna. Vedi http://bit.ly/bECnzG
La seconda persona, una donna del Queensland di nome «Lynn», fu accusata nel maggio del 2014. Lynn si dichiarò colpevole; le furono inflitti due anni di condizionale e dodici mesi di semilibertà. Anche in questo caso, non fu registrata nessuna condanna. Vedi: http://bit.ly/1r9q78v
La terza persona è un sessantenne di nome «Rupert» che vive nella cittadina australiana di Albany. Nell’agosto del 2014, Rupert si dichiarò colpevole del possesso di 12g di polvere di Nembutal. Gli fu inflitta una multa di $1.400 e non fu registrata nessuna condanna. Vedi: http://ab.co/1wMPY6L
Nell’aprile 2016 una persona del Regno Unito è stata accusata di possesso o importazione di Nembutal ed è stata prosciolta. Per informazioni legali sull’importazione e il possesso del Nembutal nel proprio paese è consigliabile consultare un avvocato locale.
NB: Il pentobarbital (Nembutal) in Italia è elencato nella tabella III delle sostanze stupefacenti e psicotrope (insieme alle seguenti sostanze: amobarbital, ciclobarbital, eptabarbital, glutemide, mecloqualone, metaqualone, secobarbital) e considerato alla stregua delle droghe pesanti e la sua importazione può comportare severe pene detentive e sanzioni.