Gli oppioidi ottengono punteggi molto variabili. Se assunti come farmaci monodose da una persona che desidera morire, la difficoltà di individuare la quantità letale degli oppioidi ad azione più lenta riduce sensibilente l’affidabilità (morfina 4/10, fentanil 6/10). La tranquillità rimane però molto alta (9-10/10).
Reperibilità: 4/10. In certi casi, la morfina o il fentanil sono a pronta disposizione (es. quando a una persona è stata diagnosticata una malattia dolorosa), ma l’uso degli oppiacei come stupefacenti e il loro ruolo del traffico delle sostanze illecite può far sì che sia molto difficile ottenerli. La purezza è una preoccupazione costante quando si ha a che fare con oppiacei ottenuti illegalmente.
Criteri secondari. La preparazione è semplice (5/5), ma le pupille contratte possono insospettire chi esamina il corpo, che potrebbe dedurre la presenza degli oppioidi ad azione più lenta nell’organismo (Non rilevabilità: 2/5, 4/5 per il fentanil).
La morte provocata dalla morfina può essere lenta, a seconda della tolleranza dell’individuo e se vengono effettuati tentativi di rianimazione. Un intervento esterno con l’uso del naloxone può provocare un fallimento e, quindi, frustrazione (Rapidità: 2/5). Non ci sono rischi per gli altri (Sicurezza: 5/5). I farmaci hanno una durata media (Conservabilità: 3/5). Ci sono significativi problemi legali coinvolti nell’ottenere queste droghe. (Legalità =1/5).