This page contains a Flash digital edition of a book.
livello di idratazione, è consigliabile effettuarla sempre in condizioni analoghe.


SECONDA REGOLA: CALO GRADUALE Ora che avete preso le misure, siete pronti per iniziare a dimagrire.


Ignorando per un attimo il fattore leptina, se c’è una cosa che tutti i princi- pianti imparano subito è che per creare un bilancio energetico negativo occorre mangiare di meno e spendere più energia (calorie) attraverso l’esercizio fisico. Senza questo deficit energetico è impossibile dimagrire.


Il concetto è semplice, eppure spesso dà luogo a comportamenti non ideali. Le diete lampo o a calorie quasi zero fanno colare a picco i livelli di leptina. Di sicuro fanno calare di peso, e in circostanze particolari (obesità patologica estrema) possono persino essere misure salvavita, ma per la persona attiva media sono soluzioni che, a lungo andare, possono rivelarsi addirittura dannose.


Il problema, quando si crea una privazione energetica agendo a casaccio sull’ap-


rare con realismo le strategie necessarie per dimagrire e rimanere magri nel tempo. Chi si affida a orizzonti temporali prefissati e poco realistici, salvo in casi estremi prima o poi dovrà fare i conti con risultati tutt’altro che desiderabili. Puntate piuttosto a perdere non più di


0,5-1 kg alla settimana, per passare a 0,25-0,5 kg quando noterete un migliora- mento della definizione muscolare. È il sistema che, secondo la ricerca scientifica, consente di ridurre al minimo la perdita di massa muscolare magra.


TERZA REGOLA: ALIMENTAZIONE ANABOLICA Ora che, seguendo alla lettera la seconda regola, avete creato un deficit calorico ragionevole, cerchiamo di capire se sia possibile individuare una configurazione di nutrienti e pasti che sia ideale per dimagrire.


La prima cosa da fare è verificare che


l’apporto proteico sia sufficiente. La ricerca scientifica nell’ambito della nutrizione sportiva sembra ritenere inutile un apporto giornaliero che superi i 2,0 g di proteine al chilogrammo di peso corporeo per assicurare un’ipertrofia (crescita) muscolare ottimale, regola che vale anche per i periodi di restrizione calorica.


Abbinata alla seconda regola sulla porto


alimentare, è la risoluta reazione dell’organismo a questo bilancio energetico negativo. Se il rifornimento di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) e micronutrienti


(vitamine e minerali) non è sufficiente, l’organismo va a


prendere le risorse di cui ha bisogno altrove, in molti casi causando una perdita di massa


magra e, a volte, anche altre carenze nutrizionali. In sostanza, oltre al problema dei


bassi livelli di leptina, accade che il corpo distrugga la massa muscolare faticosamente accumulata solo per garantire la sua sopravvivenza. Molte persone attive hanno difficoltà a conside-


gradualità del calo ponderale, questa regola permette di salvaguardare la massa muscolare.


Quanto alla frequenza dei pasti, pare che non abbia alcun effetto sulla riten- zione della massa muscolare durante le diete dimagranti, dato che smentisce un mito persistente che sentiamo enunciare continuamente. Mangiare più spesso non


aumenta il tasso metabolico poiché la termogenesi indotta dall’ali- mentazione (aumento dell’attività


metabolica dopo un pasto) dipende diretta-


Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16  |  Page 17  |  Page 18  |  Page 19  |  Page 20  |  Page 21  |  Page 22  |  Page 23  |  Page 24  |  Page 25  |  Page 26  |  Page 27  |  Page 28  |  Page 29  |  Page 30  |  Page 31  |  Page 32  |  Page 33  |  Page 34  |  Page 35  |  Page 36  |  Page 37  |  Page 38  |  Page 39  |  Page 40  |  Page 41  |  Page 42  |  Page 43  |  Page 44  |  Page 45  |  Page 46  |  Page 47  |  Page 48  |  Page 49  |  Page 50  |  Page 51  |  Page 52  |  Page 53  |  Page 54  |  Page 55  |  Page 56  |  Page 57  |  Page 58  |  Page 59  |  Page 60  |  Page 61  |  Page 62  |  Page 63  |  Page 64  |  Page 65  |  Page 66  |  Page 67  |  Page 68  |  Page 69  |  Page 70  |  Page 71  |  Page 72  |  Page 73  |  Page 74  |  Page 75  |  Page 76  |  Page 77  |  Page 78  |  Page 79  |  Page 80  |  Page 81  |  Page 82  |  Page 83  |  Page 84  |  Page 85  |  Page 86  |  Page 87  |  Page 88  |  Page 89  |  Page 90  |  Page 91  |  Page 92  |  Page 93  |  Page 94  |  Page 95  |  Page 96  |  Page 97  |  Page 98  |  Page 99  |  Page 100  |  Page 101  |  Page 102  |  Page 103  |  Page 104  |  Page 105  |  Page 106  |  Page 107  |  Page 108  |  Page 109  |  Page 110  |  Page 111  |  Page 112  |  Page 113  |  Page 114  |  Page 115  |  Page 116  |  Page 117  |  Page 118  |  Page 119  |  Page 120  |  Page 121  |  Page 122  |  Page 123  |  Page 124  |  Page 125  |  Page 126  |  Page 127  |  Page 128  |  Page 129  |  Page 130  |  Page 131  |  Page 132  |  Page 133  |  Page 134  |  Page 135  |  Page 136  |  Page 137  |  Page 138  |  Page 139  |  Page 140