This page contains a Flash digital edition of a book.
La forza esplosivo-balistica entra in gioco nel momento in cui il corpo supera la resistenza al cambiamento di moto o dal riposo.


tecniche di riscaldamento rivolte ai muscoli responsabili della spinta del ginocchio, utilizzati durante le fasi di accelerazione e raggiungimento della velocità massima. Tra queste alcuni tipi di stretching afferrando le ginocchia e allungamenti dinamici ogni quattro passi, insieme ad esercizi per la forza balistica esplosiva.


Come primi quattro esercizi abbiamo camminato avanti e indietro per 20 metri sulla pista ad andatura normale, ese- guendo un allungamento dinamico ogni quattro passi. La prima volta facciamo trazioni del ginocchio a due mani verso il petto con il piede a martello; la seconda volta camminata con le braccia allungate davanti tipo Frankenstein e ogni quattro passi si slancia la gamba fino a toccare le mani con le punte dei piedi; la terza volta, mentre si piega il busto in avanti per toccare il pavimento con le dita, si solleva una gamba all’indietro fino a portarla in orizzontale; nell’ultima camminata si piega il busto e si allungano le braccia distese per toccare la punta del piede della gamba estesa in avanti (tallone in


84 MUSCLE&FITNESS


appoggio, piede a martello). I quattro esercizi si sono rivelati un


fantastico stretching per quadricipite, grande gluteo e muscoli del polpaccio, tutti motori primari del ciclo di allunga- mento-accorciamento responsabile dell’esplosività e della forza massima delle contrazioni muscolari nelle prime falcate immediatamente successive alla partenza esplosiva dai blocchi. La forza esplosivo- balistica entra in gioco nel momento in cui il corpo supera la resistenza al cambia- mento di moto o dal riposo. Il fatto di tenere sempre i piedi a martello e un piede davanti al corpo quando sollevavamo il ginocchio serve ad attivare i muscoli flessori dell’anca e del quadricipite per conferire potenza alla falcata, e per atterrare sull’avampiede, nella zona che John considera ideale ed è quella adiacente all’attaccatura delle dita dei piedi. Così il tempo di contatto del piede col terreno è minore e si mantiene la massima potenza balistica senza perdere energia appoggiando il tallone. Quando ormai mi sentivo i muscoli belli caldi ed avevo capito il senso di molte delle


Partenza - Per ottenere la massima elevazione nel salto su pedana, scendo in squat spingendo il bacino all’indietro. Anche le braccia


stanno dietro, pronte a slanciarsi in avanti nel momento in cui faccio scattare il bacino in avanti per spiccare il balzo.


tecniche che John mi ha illustrato, è arrivato il momento di lavorare sulla potenza esplosiva che mi avrebbe permesso di avere qualche chance contro Leo. Fino a quel momento, l’avevo solo visto eseguire i miei stessi esercizi con le stesse tecniche, tanto che iniziavo a sentirmi abbastanza sicuro delle mie capacità, sensazione destinata a cambiare nel momento in cui avremmo iniziato i balzi su pedana, che hanno evidenziato i punti di forza del mio avversario. I balzi pliometrici su pedana li avevo già fatti senza avere in mente uno scopo specifico, e adesso era giunto il momento di scoprire se tanti anni di allenamento coi pesi mi avessero in qualche modo avvantaggiato contro qualcuno che li esegue ogni settimana per sviluppare la potenza esplosiva e la velocità. Con il primo balzo, di più di un metro, Leo è saltato sul plinto più alto. Quanto a me, per verificare la mia tecnica John mi ha chiesto di iniziare dalla pedana inferiore, alta 90 cm, che comunque supera la metà della mia statura. Sono partito con i piedi distanziati della misura delle spalle, in


Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16  |  Page 17  |  Page 18  |  Page 19  |  Page 20  |  Page 21  |  Page 22  |  Page 23  |  Page 24  |  Page 25  |  Page 26  |  Page 27  |  Page 28  |  Page 29  |  Page 30  |  Page 31  |  Page 32  |  Page 33  |  Page 34  |  Page 35  |  Page 36  |  Page 37  |  Page 38  |  Page 39  |  Page 40  |  Page 41  |  Page 42  |  Page 43  |  Page 44  |  Page 45  |  Page 46  |  Page 47  |  Page 48  |  Page 49  |  Page 50  |  Page 51  |  Page 52  |  Page 53  |  Page 54  |  Page 55  |  Page 56  |  Page 57  |  Page 58  |  Page 59  |  Page 60  |  Page 61  |  Page 62  |  Page 63  |  Page 64  |  Page 65  |  Page 66  |  Page 67  |  Page 68  |  Page 69  |  Page 70  |  Page 71  |  Page 72  |  Page 73  |  Page 74  |  Page 75  |  Page 76  |  Page 77  |  Page 78  |  Page 79  |  Page 80  |  Page 81  |  Page 82  |  Page 83  |  Page 84  |  Page 85  |  Page 86  |  Page 87  |  Page 88  |  Page 89  |  Page 90  |  Page 91  |  Page 92  |  Page 93  |  Page 94  |  Page 95  |  Page 96  |  Page 97  |  Page 98  |  Page 99  |  Page 100  |  Page 101  |  Page 102  |  Page 103  |  Page 104  |  Page 105  |  Page 106  |  Page 107  |  Page 108  |  Page 109  |  Page 110  |  Page 111  |  Page 112  |  Page 113  |  Page 114  |  Page 115  |  Page 116  |  Page 117  |  Page 118  |  Page 119  |  Page 120  |  Page 121  |  Page 122  |  Page 123  |  Page 124  |  Page 125  |  Page 126  |  Page 127  |  Page 128  |  Page 129  |  Page 130  |  Page 131  |  Page 132  |  Page 133  |  Page 134  |  Page 135  |  Page 136  |  Page 137  |  Page 138  |  Page 139  |  Page 140