potenti è un fatto innegabile, ma è possibile che alcune canzoni risultino più efficaci di altre quando ci si allena? La star del cinema Hugh Jackman, ad esempio, attribuisce ai Metallica e ai Godsmack un ruolo chiave nell’aver messo su i muscoli necessari ad interpretare Wolverine in X-Men. Sul sito contactmusic.com, Jackman dichiara di ascoltare i suoi pezzi di “heavy-metal” preferiti per trovare l’adrenalina necessa- ria a completare “un workout coi controc...i”.
“Ognuno ha la sua scaletta personale, che utilizza per caricarsi in allenamento”, dice Aaron Bradley, compositore di musica per la televisione e fondatore di Music for Muscles. Partendo dalla constatazione che non tutte le canzoni hanno lo stesso effetto durante l’allenamento, Bradley ha composto una serie di brani “motivazionali” finalizzati al solo scopo di migliorare al massimo i risultati durante l’allenamento coi pesi. Accanto ai tradizionali generi del rock e del rap, Bradley è riuscito ad influire positivamente sui livelli di testosterone inserendo nei suddetti brani dei frammenti presi da grandi battaglie cinematografi-
che, per spronare chi ascolta a darci dentro in qualsiasi sfida debba fronteggiare. Naturalmente, non tutti hanno bisogno di immaginare di combattere fisicamente una battaglia. Ciò che sprona alcuni potrebbe essere inutile per altri; l’impor- tante è sincronizzare musica e movimenti.
TIENI IL RITMO! Provate ad immaginare una lezione di kick-boxing ad alta intensità col sottofon- do di “The Thrill is Gone” di B.B. King. A parte il titolo, già demoralizzante di per sé [“L’eccitazione se n’è andata”, ndt], il ritmo lento della canzone sarebbe sicuramente controproducente. A prescindere dai mezzi che volete scegliere per tagliarvi le vene, il blues non è certo il genere di musica ideale per fare aerobica perché il numero di battute al minuto (bpm) non si avvicina nemmeno lontanamente al ritmo dei movimenti veloci necessari per un workout aerobico. Per scegliere la musica ideale, la più adatta a migliorare le prestazioni atletiche, il ritmo musicale deve avvicinarsi al ritmo al quale ci si allena più volentieri. Nel suo libro Musicophilia, Oliver Sacks, docente di
GREG PLITT Modello di fitness/Attore
“All the Above” Maino (Feat.
T-Pain)
“One Slip” Pink Floyd
“Land of
Confusion” Disturbed
“Not Afraid” Eminem
“Silent
Lucidity” Queensryche
neurologia al Columbia State University Medical Center, sottolinea l’importanza del ritmo nell’esercizio fisico. “Dato che l’integrazione tra suono e movimento - spiega Sacks - può svolgere un ruolo chiave nella coordinazione e nell’intensità dei movimenti di base, il ritmo musicale finisce per essere utile in qualsiasi disciplina atletica”.
Malonnie Kinnison, medico e triatleta, concorda con questa posizione. Sempre in Musicophilia Kinnison è citata per aver dichiarato “Ascolto spesso musica mentre mi alleno, e ho notato abbastanza presto che alcuni brani erano particolarmente efficaci nel tirarmi su e portarmi ad un livello di intensità maggiore”. L’esperta continua ad affrontare l’argomento descrivendo come ascoltare determinati tipi di musica l’abbia aiutata a regolare il ritmo dell’attività fisica durante alcune prove a tempo, sincronizzando così lo sforzo fisico e la respirazione, cosa che a sua volta le ha permesso di migliorare notevolmente le prestazioni. Qual è, quindi, il ritmo ideale per allenarsi? Dipende tutto dal tipo di allenamento. Secondo Costas Karageor- ghis, docente associato di psicologia dello sport presso la Brunel University, in Inghilterra, nonché esperto nel campo degli effetti della musica sulle prestazioni atletiche, il ritmo di una canzone è fondamentale per valutare le capacità di quest’ultima di fungere da fattore motivante in varie attività fisiche. Secondo gli studi da lui compiuti, un ritmo compreso tra i 120 ed i 140 bpm è più adatto alle attività aerobiche perché si avvicina di più alla frequenza cardiaca ottimale nelle suddette attività. Un fatto decisamente positivo quando, ad esempio, si vuole smaltire il grasso in eccesso sul tapis- roulant, ma quando è ora di tirar su pesi, è meglio cambiare ritmo. Dato che l’obiettivo è sempre quello di far coincidere il ritmo musicale con quello del corpo, di solito un ritmo compreso tra le 95 e le 125 battute al minuto è l’ideale per pesi. Un ritmo ben scandito e bassi che si sentano chiaramente sono l’ideale per l’allenamento pesante. Canzoni come “Hit ‘Em Up” di 2Pac, “Welcome to the Jungle” dei Guns N’ Roses, “Back In Black” degli AC/DC e, naturalmente, “Eye of the Tiger” dei Survivor sono tutti pezzi che vale la pena provare ad inserire nella playlist da ascoltare in palestra. Se nessuna di queste canzoni riesce a pomparvi a dovere, le cose sono due: o siete già in coma, oppure in fatto di musica avete gusti molto strani. Per fortuna esistono così tanti generi musicali che siamo sicuri che riuscirete a trovare quello che fa al caso vostro e vi farà pompare il sangue nelle vene per un workout più tosto che mai! M&F
MUSCLE&FITNESS 73
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