quale si classifica comunque seconda. Nonostante la determinazione e la continuità del lavoro di Giada, quella stagione è stata parzialmente compro- messa, tanto che è costretta a saltare l’Europeo. Il recupero è iniziato a San Marino nel marzo 2011, dove ai campionati Italiani Seniores si è classifi- cata sul posto più alto del podio. A questo successo segue l’ottavo posto durante l’Europeo di Kazan. Il 2012 si apre con una medaglia d’oro nello slancio e una d’argento nello strappo che le vale un secondo posto ai Campionati Italiani Seniores a Verona, ma l’obiettivo della Dijust rimane sempre uno: le Olimpiadi. “Per Londra manca ancora un po’ e ci si deve qualificare, individualmente, ma anche come Nazionale”. Poi aggiunge: “Se riuscissi a portare punti alla squadra sarei troppo contenta”. Squadra che peraltro vede la sua punta di diamante in Giusy Pagliaro, altra promessa dello sport italiano, con la quale Giada ha diviso la camera al centro sportivo Giulio Onesti a Roma.
tanza con gli esami di stato”. Dopo Pescara, mentre valuta come proseguire nel suo percorso di studi, arriva l’occa- sione di una vita: l’Esercito e il suo prestigiosissimo Centro Sportivo. “Lo sport ad alti livelli richiede tempo e sacrificio - dice -. Tempo e sacrificio che sarebbero occorsi anche per l’università”. Così Giada sceglie di dedicarsi solo allo sport, inseguendo il sogno delle Olim- piadi.
SLANCI E CADUTE Dal 2010 gli allenamenti e la vita di Giada
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continuano a Cervignano. Lo stesso anno ottiene il titolo italiano e fissa a 80 chilogrammi il record di sollevamento a strappo nella categoria dei 75kg Juniores. Ai Mondiali Juniores di Sofia si piazza, invece, al nono posto. Solo un infortunio alla spalla non le permette di ripetersi nuovamente nel Campionato Assoluto Italiano, nel
L’ALLENAMENTO DI GIADA Nella fase di preparazione alla gara l’allenamento è diviso in sedute giorna- liere, che si alternano in singole e doppie. In quest’ultimo caso sono previste due ore d’allenamento mattutino e tre ore circa nel pomeriggio, intervallate dal pranzo e da un paio d’ore di riposo. Gli esercizi svolti sono specifici per il sollevamento pesi. Tutto è teso a incrementare fluidità, forza di strappo e slancio. Si tratta di un lavoro mirato che predilige esplosività, potenza, tecnica e velocità. Caposaldo del suo workout, che lei stessa definisce “il mio pane quoti- diano”, è ovviamente lo squat, sia frontale che inverso ma soprat- tutto completo, con il muscolo