(es. 200 mg). Con gli altri alimenti va decisamente peggio, come è possibile vedere nella tabella.
SÌ O NO? Considerato il costo abbordabile, non ci si dovrebbe nemmeno chiedere se sia il caso o meno di utilizzare un integratore di CoQ10 di buona qualità. Dopotutto, quanto sareste disposti a pagare per migliorare il vostro sistema cardiovasco- lare e le vostre prestazioni, per non parlare della riprogrammazione delle fibre muscolari affinché possano crescere ulteriormente di dimensioni e forza?
IL CoQ10 IN SINTESI Che cos’è? n Il coenzima Q10 è un composto liposolubile vitamino-simile della famiglia degli ubichinoni. n Gli ubichinoni, come suggerisce il nome, sono ubiqui, cioè presenti pratica- mente in tutte le cellule dell’organismo. n L’abbreviazione “Co” in CoQ10 significa “coenzima”, “Q” sta per “chinone”, o il gruppo chimico dei chinoni, “10” indica le 10 sottounità chimiche dell’isoprene che fanno parte della struttura del CoQ10 negli esseri umani. Nelle altre specie dominano i coenzimi 6, 7, 8 e 9. n Negli esseri umani l’ubichinone (la forma ossidata del CoQ10 maggiormente conosciuta) viene convertito in ubichi-
nolo (la forma attiva del CoQ10). Alle persone con più di 30 anni si consiglia di fare uso di ubichinolo.
Come agisce? n Il CoQ10 interviene come co-fattore nella produzione di ATP (adenosin-trifo- sfato), inibisce i radicali liberi, potenzia la stabilità e la permeabilità delle membrane cellulari, ricicla e rigenera importanti vitamine antiossidanti (C e E) e regola i segnali cellulari e l’espressione genica, specialmente nella muscolatura volonta- ria. n In pratica, il CoQ10 offre protezione contro le patologie e i disturbi legati all’età, compresi cancro, malattie cardiache, diabete, disfunzioni vascolari e determinate patologie neuromuscolari (morbo di Parkinson, di Alzheimer, di Huntington). Sembra inoltre in grado di aiutare le fibre muscolari a migliorare la loro capacità di produrre forza e potenza, nonché di crescere di dimensioni (ipertrofia). n Il CoQ10 è talvolta indicato per uso topico nel trattamento di malattie parodontali ed è presente in numerosi prodotti di cura della pelle per prevenire la formazione di rughe e il processo di invecchiamento in generale. n Secondo alcuni risultati preliminari, il CoQ10 potrebbe prolungare le prestazioni e ritardare l’affaticamento del 10-30% in certi soggetti.
Chi dovrebbe farne uso e come? n Tutti coloro che sono a rischio di o in trattamento per: scompenso cardiaco congestizio, HIV/AIDS, morbo di Huntington, malattie coronariche, ipertensione, cefalea emicranica, preeclampsia, distrofie muscolari, infarto miocardico, morbo di Parkinson, diabete, infertilità, e pazienti in terapia con statine (inibitori della HMG-CoA reduttasi) per profili di colesterolo anomali. In questi casi, i dosaggi tipici variano da 50 a 300 mg di ubichinone al giorno e devono essere attentamente regolati da un medico specialista.