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DI: LUCIA INGROSSO


I numeri del turismo in Italia


La pandemia ha dato una spallata al settore, che si sta però riprendendo, grazie ai punti di forza dell’Italia: clima, arte, natura, accoglienza, gastronomia…


1° Paese per siti UNESCO (58) | 5° Paese più visitato al mondo | 7% valore del Pil | 1,7 milioni di addetti | 33mila esercizi alberghieri | 185mila esercizi extra-alberghieri | 55,7 milioni di turisti nel 2020 (131 milioni nel 2019).


Il turismo punta sui giovani. E la chiave di volta per fare il salto di qualità è la formazione. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia si è appena impegnato a triplicare il numero degli istituti tecnici per il turismo e a creare in Italia 3 grandi centri di formazione per l’accoglienza. Di recente, è stato firmato un accordo quadro tra Federalberghi e la rete degli ITS per ridurre le distanze tra i bisogni delle aziende turistiche e le competenze dei ragazzi, in modo da favorirne il pronto inserimento nelle strutture ricettive. Nel Paese, si moltiplicano fiere e occasioni di incontro fra domanda e offerta. Ai giovani lavorare nel turismo piace, anche molto. Del resto, a chi non piacerebbe stare in bei posti, a contatto con tante persone felici e in vacanza?


Eppure sempre più spesso gli esercenti si lamentano della difficoltà di trovare personale. Perché? «Professioni come quelle di camerieri e baristi, che poi sono fra le più ricercate, spesso comportano condizioni di lavoro e retribuzioni non ottimali. Inoltre, tanti giovani non le trovano abbastanza creative. Un ulteriore handicap è rappresentato dalla mancata possibilità di gestire il proprio tempo, come avviene invece per altre figure del settore» risponde Isa Grassano, giornalista esperta di turismo e ideatrice del blog amichesiparte.com.


Una recente indagine di Skuola.net ed Elis ci dice alcune cose interessanti sulla GenZ. La prima: il 45% dei ragazzi lavora già durante gli studi superiori, specie durante le pause della didattica. La seconda: la maggior parte sceglie dei lavoretti (camerieri, fattorini, baby sitter…), ma 1 su 7 privilegia occupazioni digital. Ed ecco pronto il ritratto dei nuovi lavoratori nel turismo, pronti a mettere creatività e competenze (tecniche e social) al servizio dei nuovi lavori pensati per (e da) loro.


Identikit dei lavoratori più gettonati


Giovani, entusiasti, positivi, pieni di idee e voglia di fare. Una buona base culturale permette di relazionarsi con clienti di ogni tipo. La conoscenza del territorio è la base per aspirare al ruolo di guide turistiche. Le lingue sono ormai un must have (l’inglese, più almeno un’altra, a seconda della struttura e della destinazione). Essere socievoli (on e offline) aiuta a muoversi bene in Rete e nella vita vera. Competenze artistiche e sportive aprono la strada dell’animazione, nei villaggi come sulle navi da crociera.


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