La bellezza dell’Italia bisogna vederla. È una certezza per i turisti, nonostante il periodo sia pieno di incertezze.
Questa sarà ancora un’estate di turismo domestico e verso mete di prossimità. Lo confermano gli esperti. Andrà forte il cosiddetto undertourism, che privilegia località poco note, non affollate, raggiungibili in poco tempo con auto, bici, piedi. Mete slow ed eco, sempre più attrattive.
«La domanda di viaggiare torna a crescere. Prenotazioni, alloggi, viaggi aerei: segnali incoraggianti. Un rallentamento delle richieste indica attendismo da parte del turista, davanti alla situazione bellica ed economica, che ha un impatto immediato sui trasporti e in futuro sui costi degli alberghi. Il ritorno importante ai viaggi internazionali per gli italiani è previsto nel 2023» spiega Cristina Mottironi, Direttore MET, master in Economia del turismo presso l’Università Bocconi.