search.noResults

search.searching

saml.title
dataCollection.invalidEmail
note.createNoteMessage

search.noResults

search.searching

orderForm.title

orderForm.productCode
orderForm.description
orderForm.quantity
orderForm.itemPrice
orderForm.price
orderForm.totalPrice
orderForm.deliveryDetails.billingAddress
orderForm.deliveryDetails.deliveryAddress
orderForm.noItems
COVER STORY/ TURISMO


La pandemia ha cambiato definitivamente il nostro modo di fare turismo? «No. Torneremo a viaggiare, ma con più attenzione alla qualità dell’offerta, al miglioramento dell’esperienza, alla sostenibilità».


Il nostro Paese ha risposto a questi nuovi bisogni? «Ha gli asset per farlo: le mete e la nostra ospitalità che esprime contatto autentico e risposta personalizzata. Abbiamo dimostrato grande attenzione agli standard di sicurezza. Qualifichiamo l’esperienza, anche con il benessere e il contatto con la natura».


Che vacanza sceglieremo? «Quella balneare resta la preferita per il 50% degli italiani. L’altro 50% sceglie montagna, mete d’arte, centri più piccoli, con utilizzo di seconde case, ma anche zone rurali di prossimità».


E i laghi? «Offerta interessante. Al Nord i laghi si propongono come destinazione unitaria e competitiva ai player internazionali. Il sistema dei laghi del Nord Italia è molto attrattivo su certi mercati. Il networking in tutto il comparto amplia l’opportunità di scelta per il turista e ne favorisce la permanenza».


E il turismo itinerante? «Il cicloturismo cresce su due fronti. Da una parte l’offerta di esperienza in più ai turisti stanziali, che vogliono attività outdoor e sport, dall’altra il turismo di movimento in bici, che stimola la creazione di una “rete di destinazione” tra imprese locali e l’amministrazione pubblica, che deve fornire segnaletica, sicurezza, informazione».


La nostra offerta turistica deve riqualificarsi? «Servono investimenti infrastrutturali per qualificare l’esperienza e affrontare la complessità di un mercato in cui arrivano richieste da Paesi diversi. Servono competenze in svariati ambiti. Ci sono nuove tecnologie al servizio del turista: servono persone in grado di offrirle e applicarle. Poi il tema della sostenibilità, domanda che il viaggiatore ha interiorizzato».


I nostri istituti turistici preparano il personale a queste nuove esigenze? «Ci sono scuole più o meno pronte, professionalizzate sui ruoli operativi, anche grazie a docenti che provengono dal settore professionale. Ma è il mercato del lavoro che deve dare il giusto riconoscimento a skill più elevate ed essere capace di attrarre i talenti. Invece la stagionalità, l’organizzazione stessa delle strutture rappresentano forti limiti a chi cerca un impiego qualificante. Il master in Economia e Management del turismo in Bocconi prepara a un approccio imprenditoriale e una comprensione a 360° del settore».


Consigli agli operatori? «Resistere. La ripresa c’è, anche se a macchia di leopardo. Approfondire con report e attività in contesti di scambio di best practice: convegni, eventi, fiere. Affinare le proprie capacità analitiche, leggere dati (big data), per utilizzarli nel marketing. E investire in formazione».


PAG 20


Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16  |  Page 17  |  Page 18  |  Page 19  |  Page 20  |  Page 21  |  Page 22  |  Page 23  |  Page 24  |  Page 25  |  Page 26  |  Page 27  |  Page 28  |  Page 29  |  Page 30  |  Page 31  |  Page 32  |  Page 33  |  Page 34  |  Page 35  |  Page 36  |  Page 37  |  Page 38  |  Page 39  |  Page 40  |  Page 41  |  Page 42  |  Page 43  |  Page 44  |  Page 45  |  Page 46  |  Page 47  |  Page 48  |  Page 49  |  Page 50  |  Page 51  |  Page 52  |  Page 53  |  Page 54  |  Page 55  |  Page 56  |  Page 57  |  Page 58  |  Page 59  |  Page 60  |  Page 61  |  Page 62  |  Page 63  |  Page 64  |  Page 65  |  Page 66  |  Page 67  |  Page 68  |  Page 69  |  Page 70  |  Page 71  |  Page 72  |  Page 73  |  Page 74  |  Page 75  |  Page 76  |  Page 77  |  Page 78  |  Page 79  |  Page 80  |  Page 81  |  Page 82  |  Page 83  |  Page 84  |  Page 85  |  Page 86  |  Page 87  |  Page 88  |  Page 89  |  Page 90  |  Page 91  |  Page 92  |  Page 93  |  Page 94  |  Page 95  |  Page 96  |  Page 97  |  Page 98  |  Page 99  |  Page 100  |  Page 101  |  Page 102  |  Page 103  |  Page 104  |  Page 105  |  Page 106  |  Page 107  |  Page 108  |  Page 109  |  Page 110  |  Page 111  |  Page 112  |  Page 113  |  Page 114  |  Page 115  |  Page 116  |  Page 117  |  Page 118  |  Page 119  |  Page 120  |  Page 121  |  Page 122  |  Page 123  |  Page 124  |  Page 125  |  Page 126  |  Page 127  |  Page 128  |  Page 129  |  Page 130  |  Page 131  |  Page 132  |  Page 133  |  Page 134  |  Page 135  |  Page 136  |  Page 137  |  Page 138  |  Page 139  |  Page 140  |  Page 141  |  Page 142  |  Page 143  |  Page 144  |  Page 145  |  Page 146  |  Page 147  |  Page 148  |  Page 149  |  Page 150  |  Page 151  |  Page 152  |  Page 153  |  Page 154  |  Page 155  |  Page 156  |  Page 157  |  Page 158  |  Page 159  |  Page 160  |  Page 161  |  Page 162  |  Page 163  |  Page 164