primopiano
ILSECOLOXIX SABATO
27NOVEMBRE2010 ACCORDO TRA LE PARTI E POIUNASOLA UDIENZA
Divorziosprint laricettadei legali
PATRIZIAALBANESE
Presentataunamozionecheabbattetempiecosti LA POLEMICA
Ungruppodi legalidallaplateamostra il cartellinorossoalGuardasigilli
GENOVA. Se divisione dev’essere, che sia rapida. Stop a vani e illusori tentativi di conciliazione davanti al giudice. Molto meglio un accordo tra leparti - coni rispettivi avvocati –epoiun’
udienza.Conilmagistrato che«inventigiornisanciscelasepa- razione legale», per arrivare poi en- tro un anno al divorzio. Tradotto: menostress,menosoldispesiincar- te bollate emeno tempo perso. Sia per gli ex litigiosi, sia per avvocati e magistrati. Pernonparlarediquan- to i tribunali potrebbero venire al- leggeriti.Riducendo di un bel po’ le giacenze. È il succo della mozione presentata ieri al Congresso nazio- nale forense dall’Aiaf, l’associazio-
nedegliavvocatiperlafamiglia.Che dopodecennidi separazioni, sugge- riscono al legislatore come interve- nire. In modo rapido. Con quella concretezzatipicamentefemminile –MilenaPinaèpresidenteAiaf-che tende a risolvere i problemi senza troppo cincischiare. Un suggeri- mentodettatodall’esperienzadichi ha introdotto gli psicologi quando ancora nessuno si preoccupava troppodeiminori,nelle causedi se-
parazione.Eche forse potrebbe su- perare i molti disegni di legge pre- sentati per velocizzare i tempi del divorzio.Cenesonoafirmadiognu- no dei due Poli,ma sono irrimedia- bilmente incagliati inParlamento. Premette LianaMaggiano, presi-
servizio e ilmancato rispetto della ragionevole durata del processo assumono carattere oggettiva- mente prioritario e necessitano di interventi urgenti», riconosce Pa- lamara. Per questo, il «preciso in- tento» è quello di «voltare pagina, lasciandoallespalleciòcheinque- sti anni non ha funzionato nella macchina giudiziaria, nei rapporti tra politica emagistratura,ma an- che al nostro interno». «Bisogna fissare regole rigorose finalizzate a evitare commistioni improprie tra la funzione giudiziaria e l’impegno politico», e così propone di proibi- re «lapossibilitàdi tornare a fare il magistrato dopo l’esperienza in politica». Occorre «riconoscere anche i
nostri errori,manonpossiamo ac- cettare che alcuni ci considerino, in maniera del tutto falsa e infa- mante, come una corporazione di fannulloni super pagati». «Abbia- mo assistito», aggiunge, «a un co- stumepoliticodialcunirappresen- tanti dell’attuale maggioranza di governo che hanno reso pratica quotidiana l’insulto». Martedì dovrebbe essere appro-
vatadalCdmla riforma. «Quale ri- forma?Nonsonoaggiornatosuco- safaràilgoverno», rispondeNapo- litano ai cronisti che gli fanno do- mande inproposito. Intervengono anche le opposizioni: «Dalle ipote- si che sono uscite abbiamo capito che non ci piace neanche un po’», giudica il leaderPd,PierLuigiBer- sani. Mentre il centrista Roberto Rao
MAURIZIO DE TILLA È IL “MATTATORE” DEL CONGRESSO
MAURIZIODe Tilla, segretario dell’Oua (Organismo unitario dell’avvocatura, ovvero il “parlamentino” che rappresenta tutte le componenti) è stato in qualche modo il “mattatore” dei primi due giorni di
congresso.Con le stilettate del primo giorno e gli equilibrismi di ieri, fra complimenti alministro e attacchi frontali sul tema della media conciliazione
dente ligure e componente della Giunta nazionale Aiaf: «Ormai l’ot- tanta per cento delle separazioni è consensuale. La percentuale di “giudiziali” s’è molto ridotta negli anni. Proprio perché si preferisce evitare una guerra all’ultimo san-
gue.Che famettere inconto, oltre a tempi assai più lunghi, anche un
esborsoeconomiconotevole.Molto più elevato di una consensuale». Appuratochetraquandol’istanza
DICONFRONTO G Gli avvocati italiani apranzodurante i lavoridel congressoforense
cati matrimonialisti, che sono le personepiùcompetenti incampodi separazioni?Spetta agli avvocati la- vorare sui conflitti, risolverli e poi presentarsi dal giudice. Non a un
notaio.Senzacontarechecosìcome noi già ora autentichiamo le firme dei nostri clienti, potremmo “au- tenticare” anche i contenuti degli accordi. Che comunque dovrebbe-
ro, e cimancherebbe altro, poi pas- sare al vaglio di un giudice». Ancora una volta, le donne forni-
scono la soluzione per snellire la moledifascicoliaccatastatiintribu- nale e per velocizzare i tempi di se- parazione e divorzio. Ma saranno
ascoltate?
albanese@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
Prosegue il viaggio in incognito di uno degli avvocati più noti di Genova, un “principe del Foro”, attraverso i retroscena più gustosi e inconfessabili del Congresso nazionale forense
QUEIGADGET
di separazione viene depositata in tribunale e la prima udienza passa- noalmenoseimesi, come si arriva a velocizzare i tempi? «La concilia- zioneprevistadallaleggeèormaiun pro forma – spiega Maggiano – Se invecesidesseagliavvocati lapossi- bilità di arrivare alla prima udienza conunaccordo già fatto, tra le parti con i rispettivi legali, i tempi si ac- corcerebbero moltissimo. Quando due persone arrivano in tribunale, nonsoltantoladecisioneèpresapiù che consapevolmente,ma si è pure giàmolto vicini all’accordo». Come dire:presentandosiinudienzaconil pacchetto già bell’e fatto, il magi- strato riprenderebbe inpieno il suo ruolo. Ovvero: controllare che non vengano lesi idirittidinessuno. So- prattutto in caso di figli ancorami- norenni. Sulla carta – pardon, mozione –
si limita a sottolineare «l’inspiega- bile assenza del governo e di espo- nenti della maggioranza» al con- gresso dell’Anm. Dal Pdl, Antonio Leone ricorda invece che la rifor- maè«improrogabile»equindi«bi- sogna procedere speditamente». Domani l’attesointerventodelmi- nistrodellaGiustizia,AngelinoAl-
fano. ©RIPRODUZIONERISERVATA
IL “KAMIKAZE” ORLANDO FINISCE NEL MIRINO
ANDREAOrlando, responsabile giustizia del Pd, parla tra i fischi della platea che aspetta ilministro. E alla fine spiega: «Sapevo che il clima sarebbe stato ostile,mi aspettavo la
contestazione.Ma “dovevo” esserci»
pare
semplice.Allora, cos’è chenon quadra? Perché rischia di restare soltanto un progetto? Presto detto. Esempre conla stessa (contestatis- sima) definizione: la Riforma Alfa- no. SpiegaLianaMaggiano, agguer- rita e appassionata sia in tribunale, sia nel chiarire la proposta Aiaf: «ConquestaRiforma,chepurevuo- le snellire i tempi e la burocrazia, è previstochequestopassaggiointer-
medioavvengadainotai.Dovrebbe- roessereloroaratificare, inqualche modo, la separazione che verrà poi sancita dal giudice». Pausa. L’avvocato prende fiato.E
sbotta: «Questa è soltanto un’am- ministrativizzazione della Giusti-
zia.Con tutto il rispetto per i notai, com’è possibile che si occupino di separazioni?Perché questopassag- gio non può essere fatto dagli avvo-
CHENONCISONOPIÙ MINIMODELLAPENA
schiatelo!»Alsospracht - conunsorrisoironicosulle labbranel corsodel suo intervento dal palco congressuale - Paolo Giuggioli, presidente del- l’ordine degliAvvocati diMilano,nonché presidente designato del colle- gio arbitrale che dovrà dirimere la nota controversia tra la Sampdoria e Cassano. Ineffetti, lagiornatadi ieri -èinutilenasconderselo-èstatapolarizzata
«OGGI POMERIGGIO arriva il mini- stro Alfano; mi raccomando: non fi-
ENOVA.Non fa troppi giri di pa- role,Fernanda
Contri.Al solito, è abituata ad anda-
re al nocciolo della faccenda. Tralasciando la diplomazia e preferendo farsi capire da tutti. Quindi, fuoco alle polveri: «Non si fanno nelle stesse giornate due congressi così importanti come sono quello deimagistrati e quello degli
avvocati.Che do- vrebbero essere uniti nella di- scussione di un tema così deli- cato com’è laRiforma dellaGiu- stizia. Invece, purtroppo, s’è persa un’occasione importante per parlarsi.Eper coordinarsi. In unmomento che lo richie- de». Insiste: «Èquantomeno singolare, una simile scelta di date concomitanti.Tantopiù, che vengono fissate con un bel po’ di anticipo. Insomma, ci si può organizzare per
tempo.Ba- sterebbe parlarsi...Avantaggio di chi partecipa e degli ospiti. Anche politici». Invece,Anm (Associazione nazionalemagi- strati) eCnf (Consiglio naziona- le forense) si riuniscono in con- temporanea. Stessi giorni. ARoma e a Genova. Qualche
CONTRI:PERSA UNAGRANDE OCCASIONE
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dabenaltra attesa, e cioèquellaper l’interventodelGuardasigilli, chenel 2008alcongressoforensediBolognastrappòapplausiascenaaperta,ve- nendo «da collega tra i colleghi» a promettere una celere approvazione dellanuova legge sull’ordinamento professionale. Se si considera che, da allora, il disegno di legge è stato approvato solo al Senato e si appresta ad iniziare allaCameraunanavigazione che, è facilepronosticarlo, sarà tut- t’altrochetranquilla,noneraaffattodettochel’accoglienzacheidelegati avrebbero riservato alministro sarebbe stata altrettanto entusiastica.E infatti così è stato. Maintanto,la“lawboat”proseguenellasuanavigazioneeilpoverocon-
gressistadevemisurarsi conlepiccolezzedellavitaquotidiana, iniziando aconstatarecomelacrisisiaarrivataanchequiecomeabbiapicchiatodu- rissimo,riducendoall’ossoicotillonschefacevanopartedelnaturaleordi- ne delle cose nelle edizioni precedenti. I cosiddetti gadget congressuali, a esempio: i fasti del congresso di Pa-
lermodel2003(dalqualeidelegati tutti senetornaronoacasaconunce- stodiprodotti tradizionali sicilianichesi facevafaticaacaricareinaereo) o diRoma 2006 (a ogni congressista, in omaggio, una parure di penne di livellotutt’altrocheinfimo)sonoormaiunremotoemelanconicoricordo. Insomma:untempoilcongressoeraancheunabellaoccasionedi tornare a casa con le borse piene, ammettiamolo. LaRegione Liguria - tanto per dire e per fare un esempio a caso - dà la
possibilità ai congressistidi scoprire lebellezzedel territorioconuna se- rie di cartine e di depliants e, infine, esorta ognuno tra i partecipanti al congressoaportarsiacasaunpezzodiLiguria, riccamenteomaggiandolo conunabustaunadisemidibasilico;emenomalechel’OrdinedegliAvvo- cati di Genova, almeno quello, regala a ciascun delegato una copia della Storia dell’Avvocatura genovese di Elio di Rella, perché sennò il già ser- peggiante vocìodei colleghi “foresti” sul “braccinocorto”deiGenovesi si sarebbe fatto davvero assordante. Aleggia inogni caso su tutto l’inquietante impressione - suffragata an-
che dai dati sullo stato dell’avvocatura italiana che emergono dai lavori congressuali -chequi latortadi risosiapropriofinita,echelosiaperdav- vero, per (quasi)
tutti.Adomani.
malizioso po- trebbe insi- nuare che forse non sia stata una coincidenza del tutto ca- suale?La pri- ma donna giudice dellaCorte Costituzionale va giù ancora più tranchant: «Spero proprio che non sia stato fatto
apposta.Ma non ci sono che due possibilità: o s’è trattato di sbadataggine o
dimalafede.Anche se, franca- mente, propendo per la prima ipotesi: sbadataggine. I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti - continuaFernandaContri - Oggi (ieri, ndr) i nomi che conta- no sono aRoma.Apartire dal presidente dellaRepubblica. Genova?Chiaro chemediatica- mente laCapitale abbia un altro
appeal.Eun’altra comodità, per chi ci abita o ci lavora.Ovvio. Certo, qui non èmancato ilmi-
nistroAlfano.Mami pare ilmi-
nimo.Però, resta un congresso zoppo, dati i temi che potevano essere affrontati insieme». Insomma, un corto circuito
FernandaContri
organizzativo.Non imputabile a
Genova.Che con l’infaticabile organizzazione di Stefano Savi, presidente dell’Ordine, ha ri- scosso consensi
unanimi.Anche per la scelta della nave come lo- cation per ospitare sia gli inter- venti, sia i 2.200 avvocati - 900 dei quali, donne - arrivati nume- rosissimi.DalTriveneto, alla Si- cilia. «Per carità, tuttomagnifi- co - sottolineaFernandaContri -Ma resta l’occasione sprecata per discutere insieme un tema che riguarda da vicino sia avvo- cati, siamagistrati».
P.AL.
albanese@ilsecoloxix.it
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