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genova


ILSECOLOXIX SABATO


27NOVEMBRE2010 IL TESTO DELLO STATUTO AI RAGGI X


«Quinonsicapisce» Ilgiurista


correggelariforma Guastini frenalarivoluzionediDeferrari


ILRETROSCENA


«NONSIcapisceniente»,«noncapi- sco che cosa vogliadire». Sono alcu- ni dei commenti del giurista e do- cente universitario Riccardo Gua- stini al nuovo statuto dell’Universi- tàdiGenova.Unprogettodiriforma, ancora da approvare, racchiuso in quaranta pagine e con cui il rettore Giacomo Deferrari spera di rivolu- zionare il suoateneo.Perquestosi è affidatoaGuastini,costituzionalista e filosofo del diritto, nominandolo “delegatodelrettoreperlarevisione dello statuto”. L’ultima versione della bozza di


Seduti tra ibinari, sottolapioggia,gli studenti hannobloccatoil trafficoferroviarioalla stazionePrincipe


CALVINO, AL VIA L’AUTOGESTIONE


ANCHE l’istituto tecnico commerciali e liceo scientifico ItaloCalvino si unisce alla protesta contro ilministro Gelmini. L’Unione degli studenti dell’istituto di via Borzoli ha infatti annunciato che, a partire damercoledì, la scuola del ponente genovese sarà in autogestione.


PROTESTANO KLEE E LANFRANCONI


LUNEDÌ partiranno le autogestioni del liceo artistico Klee diQuarto e del liceo scientifico Lanfranconi di via ai Cantieri, aVoltri. Lo annuncia l’Uds,Unione degli studenti, l’organizzazione che sta coordinando le manifestazioni, i cortei, autogestioni e le occupazioni dei liceali d’Italia.


LUNEDÌ CORTEO DAVIA BALBI 4


LUNEDÌ alle 15 gli studenti delle superiori e dell’Università si ritroveranno per un corteo che partirà dalla sede di Lettere. «Dobbiamo coinvolgere tutte le persone contrarie alla riforma», dice uno studente. Resta ancora da definire, però, il tracciato.


statuto, datata 13 settembre, è però involontariamente comica. Contie- ne infatti le osservazioni e i com- menti di Guastini nell’insolito du- plice ruolo di estensore della rifor- ma e, contemporaneamente, di suo principale critico. Qualcheesempio.Apagina30del-


labozza, capitoloquinto,nellaparte dedicata ai “centri di ateneo”, Gua- stini commenta così: «Disciplinare inunostessoarticolocosetantoete- rogenee come i centri di servizio e i centri di ricerca è una barbarie». A pagina 29, capo quarto, intervalla l’articolo54,“attribuzionidelconsi- gliodi corsodi studio” conuna serie di«nonsi capisceniente»e«nonca- piscochecosavogliadire».Mentrea pagina 22, capo primo, “le scuole”


RiccardoGuastini


commenta il comma 7 dell’articolo 37, “la Scuola può istituire commis- sioni temporaneeopermanenti con compiti istruttori o consultivi” così: «Ma c’è bisogno di scriverlo nello statuto? Saranno un po’ affari loro (dei lororegolamenti interni),no?». Criticato da alcuni ricercatori (si


una bozza di statuto lunga quaranta pagine, scritta in due anni, e che in gran parte ricalca la riformaGelmi- ni.Ma che dev’essere ancora appro- vatadagliorganidigovernodell’ate- neo. Se la riforma Gelmini fallisse, fallirà anche il nuovo statuto diDe- ferrari. NonostanteidubbidiGuastiniele


veda Il Secolo XIX di ieri) per aver appoggiatoildisegnodileggeGelmi- ni, ilrettoredell’UniversitàdiGeno- va aspetta con ansia l’esito del voto dimartedìallaCamera.Daquelvoto dipendeil futurodelsuograndepro- getto: rivoluzionare l’Università di Genova. Un progetto racchiuso in


molte battute d’arresto negli ultimi due anni, la riforma dell’Università di Genova rimane il principale pro- gettodiGiacomoDeferrari.Alpunto da fargli dichiarare: «Olamia rifor- ma sarà approvata, oppure mi di- metterò». Il progetto trasforma le undici facoltà in cinque scuole e ri- vedei compitidel consigliod’ammi- nistrazione, del senato accademico edellostessorettore.Lescuole,scri- ve l’articolo 37, avranno «compitidi coordinamentoedirazionalizzazio- ne delle attività didattiche» e pro- muoveranno le «attività di ricerca». Nelcdaentreranno,perlaprimavol- ta, articolo 23, «tre persone di com- provata esperienza professionale in materia di amministrazione, che non siano dipendenti dell’ateneo». Il senato accademico avrà il potere di«elaborareeproporre alconsiglio d’amministrazione le strategie di sviluppo dell’ateneo», articolo 22. Non potrà, dunque, decidere auto- nomamente.Quanto al rettore sarà elettoperunmandato,nonrinnova- bile, di sei anni e vigilerà «sul patri- monio, sulle strutture, sui servizi e sulla corretta gestione dell’ateneo». F.MAR.


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