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ILSECOLOXIX SABATO 27NOVEMBRE2010
genova DURANTE I LAVORISONOAFFIORATI REPERTI SECOLARI
LoshoppingdiNatale “riseppellisce” lecasemedioevali
Scavibloccati
inviaOrefici.Seneriparlaagennaio DONATABONOMETTI
LA CITTÀmedievale (e romana?) spunta sotto i piedi della città con- temporanea invasa inquesti giorni dall’onda delle compere natalizie. Si scava sotto viaOrefici. E non da oggi per canalizzare il rio Sant’An- na. E in questi giorni durante gli scavi preventivi condotti dalla So- printendenzaaiBeniArcheologici, è affiorato unmuro “importante”, pietre chedannoil sensodi antichi insediamenti.Eineffettiècosì.«Si trattadiabitazionimedievali-spie- ga l’archeologaPieraMelli respon- sabile del cantiere per la Soprin- tendenza-chevenneroraseal suo- loquandonelCinquecentosiallar- gò via Orefici». Insomma un fittissimo tessuto urbano, caruggi intrecciati a caruggi, che venne az- zeratoper trasformareunvicoloin strada. Su cui si affacciarono in se- guito i più bei palazzi, alcuni dei quali Rolli. E sono gli anni (la fine del Cinquecento) in cui viene co- struita anche la Loggia dellaMer-
canziainpiazzaBanchi.Sulsedime di una loggia incendiata nel 1300 forse dai Ghibellini. Dunque anni di rivoluzione urbana. Impensabi- le non trovare tracce e stratifica- zioni. Ma l’antica città andrà a turbare
la città dello shopping? Sembra di no.Questo scavo,che risale a pochi giorni fa verrà chiuso entro i primi di dicembre, come d’accordo conil Civ,perriprendereneiprimigiorni
delprossimoanno.Econsentire di nontrovarsiadisagioinquestomo- mento commercialmente intenso. Così assicura l’archeologa Piera Melli. La quale ammette che da questa indagine ci si può aspettare anchequalchespuntointeressante per la storia della città. Dunque la città medievale innanzitutto, ma scavandosemprepiùinprofondità,
quellaromana.Lazona,del resto,è quella “buona”. Aggiunge laMelli. «Già durante gli scavi in piazza Se- narega, qualche anno fa, abbiamo rinvenuto unmuro
romano.Forse la spalletta di un ponte su un rivo che da lì scendeva verso il mare. Certo la città romana era più arre- trata rispetto alla riva e al più po- tremmo trovare qualche traccia di banchina,qualcheresiduodi strut- tura portuale». In attesa, c’è già, a vista, questomuro che secondo la Melli è quel che restadiunedificio medievale notevole. Solo lo studio approfonditodelreperto,dopoNa- tale, daràmodo di confermare. Zona archeologicamente gene-
rosa, si diceva. E per questo gli ar- cheologipensanodinonesserede- lusi dai prossimi lavori. «In piazza Banchi,pochiannifa,durantescavi preventivi in occasione di altri la- vori per servizi da parte delComu- ne, abbiamotrovatoancora restidi un edificio medievale con una co- lonnina romana reimpiegata».Co- lonnina,che,conilsuomarmoqua- si lucente aveva catalizzato l’am- mirazione dei cittadini che si fer- mavano a gruppi all’esterno del cantiere. In via Orefici si continua a lavo-
rare anche all’interno di palazzo Lercari Spinola in viaOrefici al ci- vico 7. Una volta conclusa la vasta operazionecheriguardaanchedue palazzidi viaConservatoridelMa- re, ci saranno a disposizione 65 nuove unità abitative, dieci uffici e nove negozi. Ma verrà sfrattata l’antichissima Cartoleria Angelo- ni,apertainConservatoridelMare
Lemura secolari riemersedurantegli scavi in viadegliOrefici
AMBROSI
nel 1890, oggi quasi unmuseo, con scaffalature, oggettistica, mobili chehannooltreunsecolodi storia. «Impensabile trasferire tutto que- stomateriale a suomodoprezioso, diconoititolari,altroveequindisa- remmocostrettiachiudereunpez- zo della storia artigiana di Geno-
Loscavochiusoieri
va».
bonometti@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
OGGI PRESENTAZIONE DEI QUADRI RESTAURATI CAMPOMORONE SVELAIDEFERRARI
OGGI nella parrocchiale di S. Ber- nardodiCampomorone, alle ore 15, sipresenta ildoppiorestaurodidue quadri che la storica dell’arte Ales- sandra Cabella ho scoperto e attri- buitoaLorenzoDeFerrari,metten- doli inconnessioneconun’altratela
ottagona.Già nota e attri- buita al padre Gregorio, ma in realtà opera di Lo- renzo, venendo così a for- mareuna sortadi trittico. Alessandra Cabella,
ispettore della Soprinten- denza dei Beni Artistici, ha poi rintracciato la pro- venienza di tutte e tre le tele dall’Annunziata del Vastato, in seguito alle soppressioni napoleoni- che. Il recuperoèstatoresopossibi- legrazieaiLionsClubAltaValpolce- vera che hanno appositamente or- ganizzatoun’astadipittori contem- poranei piuttosto importanti e noti per raccogliere i fondi.Unamanife- stazione molto riuscita, anche dal puntodivistafinanziario,ospitata a
PalazzoBalbi, sede delComune. Insomma gli artisti di oggi che
Dopoil restauro
hannomesso a disposizione le pro- prieoperepersalvarel’artistadiieri. Perché le due tele raffiguranti San BenvenutoVescovoelaBeataLudo- vicaAlbertoni, conservatepermol- to tempo nella sacrestia della parrocchiale, erano parecchio malconce. Mentre la terza tela otta- gonale rappresenta l’Im- macolataConcezione ver- solaqualeiduesanti indi- rizzano il gesto della pre- ghiera e dell’adorazione. Una ulteriore conferma del legame fra le tre opere finoaformareunasortadi trittico.
Oggi l’inaugurazione alla presen-
za del cardinalAngeloBagnasco del del sindacodiCampomoroneGian- carlo Campora. Festa per tutta la comunitàperchèsi trattadavverodi un tesoro che Campomorone final- mente recupera. D.B.
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