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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010


sport IL CASO


PERCHÉMARASSI NONFAPIÙPAURA


Eraunfortino,oraègiàcaduto4voltein13partite


Stagioni 2008/09 e 2009/2010 TOTALE GENOA + SAMP


156/232 punti in casa 67,2% CLAUDIOMANGINI


GENOVA. Il Mito resiste. «Marassi mi fapaura»,hadettoLuigiDelNeri allavigiliadiGenoa-Juventus.Eluilo stadiodiGenova loconoscebene.Da giocatore prima, da allenatore della Sampdoria poi, da avversario molte volte. Il fortino.La forza inpiù.Per il Genoa, una maglia assegnata alla GradinataNord: numero 12, dodice- simo uomo in campo.Un tuono che pesa sugli avversari. Come giocare conunozainodadiecichilisullespal- le.Eppure. Eppure i numeri e il campionato


dicono un’altra cosa. Stagione 2008- 2009: ilFerraris violato cinque volte in tutto, tre sconfitte interne della Samp,duedelGenoa.Stagione2009- 2010:Sampimbattuta,Genoatrevol- te sconfitto sul terreno di casa. Sta- gione 2010-2010, tredicesima gior- nata: Sampdoria in ginocchio una volta(su6occasioni),Genoatrevolte al tappeto(in7partite). Intotalefan- no già quattro. Blucerchiati vittime dell’Udinese, Genoa a mani vuote controChievo epoi controdue gran- di, Inter eJuventus.Noblesseoblige, va be’,ma una volta era diverso. L’effetto Marassi non c’è più. La


leggenda resiste,ma è appannatanei fatti. Altri numeri, per cercare di ca- pire.Un anno faGenoa con 51 punti alla fine, 38 conquistati al Ferraris, appena 13intrasferta.Quasi il75per cento. Quest’anno 10 punti casalin- ghisu17significaunapercentualedel 58,8.AllaSampva megliocomplessi- vamente, ma peggio nello specifico: 19 punti totali, appena 9 raccolti in casa. Significa47,3per cento.L’anno scorso 45 punti conquistati in casa e 22fuori,siviaggiavaintornoal65per cento.Qualcosa si è rotto e ha un bel dire, generosamente, Marco Lanna che la tendenza è generale. «Succede su molti campi, il fattore casalingo pesameno».Lodicedasampdoriano, ex giocatore della Samp e genovese. Mabisognacapireperchéoggisideve affrontare l’argomento cominciando così: c’era una volta. C’era una volta lo stadio più all’in-


glese d’Italia, le gradinate a picco, i giocatori che li puoi quasi toccare, il tifocaldodellaNordedellaSud.Sen- za andare a Vialli&Mancini, Pato& Tomas, c’era una volta il Genoa ar- rembante di Gasperini e la Sampdo- ria con le ali che volano di Del Neri. Desaparecide. Qualcosa si è rotto. Che cosa? Il gioco, iprimattori, il tifo


oilpratocheanchedomenicanonha regalato verdi sgargianti,ma unma- linconico effetto autunno? Laparola agli ospiti.LeonardoBo-


IL CONFRONTO stagione 2008/2009


nucci lo ha detto ieri, facendo due conti:«EspugnareMarassi,conl’am- bientechec’è,nonèmai facile,èrisa- puto». E Del Neri, dopo la partita: «Secondotempoattento.Ancheper- ché, se prendi gol qui, in questo sta- dio, il pubblico può spingere la squa- dra di casa». SilvanoMartina,procuratoreedex


portieredelGenoa, spessoaMarassi, è convinto che i dati siano bugiardi, destinati a essere rovesciati entro fi- ne anno: «Conla Juventus ci staper- dere.Non hanno rubato nulla,ma se iltirodiCriscitofossefinitodentro,la partita si sarebbe riaperta. E poi, gli infortuni di Jankovic, Palladino,


GENOA totale punti 68


vinte 12


vinte 7


pari 5


pari 6


In casa


perse 2


perse 6


punti 41


Fuori casa


punti 27


SAMPDORIA totale punti 46


vinte 8


vinte 3


pari 8


pari 5


In casa


perse 3


Fuori casa


perse 11


vinte 3


vinte 2


GENOASAMPDORIA In casa


(su 17 totali) 10 punti


pari 1


pari 1


perse 3


Fuori casa


perse 3


punti 7


punti 10


58,8% pari al GENOA, LA BANDIERA CRISCITO


«SFORTUNAEINFORTUNI CIHANNOFRENATO»


GENOVA. Criscito, perché il ren- dimento delGenoa aMarassi non è piùquello diuno o due anni fa? «Perché siamo stati anche sfortu-


nati.Nonèunascusa,èundatodi fat- to: con la Fiorentina abbiamo avuto tanteoccasionienonsiamoandatiol- treilpareggio,conl’Inter lorohanno fattountiroe sonotornati a casa con tre punti». Preoccupato? «Io penso che i punti


arriveranno. Basta una vittoria per ritrovarsi in zonaEuropa». La sfortuna è un pa-


rametro opinabile... «Gli infortuni no. Ne


abbiamo avuti veramen- temolti, ci hanno condi- zionato.SenzaPalladino, Palacio, Sculli e Janko- vic, si perde molto in attacco. Loro possonosaltarel’uomonell’unocon- trouno,andareallaconclusioneeda- re palloni buoni per Toni. Quattro esterni d’attacco fuori sono un dato oggettivo indiscutibile». Il cambio di allenatore richiede


unperiodo di adattamento? «Ballardini sta facendo bene. Ha cominciato conseipunti intreparti-


MimmoCriscito


te.ACagliariabbiamoavutoancheun pizzico di fortuna, ma i conti con la sorte non tornano ancora». Ogni riferimento alla sua tra-


versa contro laJuventus... «Èvolutoenoncasuale.Certo, fos-


se entrato quel pallone, credo che la partita avrebbe preso un’altra piega. Loro avrebbero perso sicurezza, noi avremmo acquisito en- tusiasmo». Come ha visto il Ge-


noa antiJuventus? «Nelprimotemponon


abbiamo giocato bene. Nel secondo avremmo meritato di più». Ottimista? «Sì. Stiamo recupe-


rando gli infortunati. La classifica è corta». Fra i tifosi c’è un di-


battito aperto: qualcuno dice che laNordnonèpiùquelladiunavol- ta.CapitanFuturo chene pensa? «Che ilnostro pubblico è straordi-


nario. In campo si sente, eccome». Unavoltac’eranoi tamburi,poi


lihanno vietati... «Ma la vocenonla tolgono.Eurla-


no tutti». C.M.


vinte 2


vinte 2


pari 3


In casa


pari 4


perse 1


Fuori casa


perse 1


punti 10


punti 9


47,3% pari al


punti 14


punti 32


vinte 11


vinte 3


pari 5


stagione 2010/11 (su 19 totali) 9 punti In casa


perse 3


Fuori casa


pari 4


perse 12


punti 13


GRAFICI ILSECOLOXIX stagione 2009/2010


GENOA totale punti 51


punti 38


SAMPDORIA totale punti 67


vinte 13


vinte 6


pari 6


pari 4


In casa


perse 0


Fuori casa


perse 9


punti 22


punti 45


SculliePalaciohannopesatoinmodo decisivo. E con l’Inter il pareggio sa- rebbe certamente stato più giusto»,. Punto e a capo. E il tifo? Dibattito


Stagione 2010/2011 TOTALE GENOA + SAMP 19/36 52,7%


punti in casa appena il


aperto fra gli stessi tifosi, a leggere il Muro. Scrive un genoano: «Lo stadio ierieraunteatro.Applausiper lagio- cata,qualchecorettocoreografico,gli ospiti al loro posto, una bella gag del calcio che hanno voluto.Mi ricordo quandoc’eranoi tamburielebandie- re...sipartivacolrullioundieciminu- tiprima e si andavadietro conlema- ni... Poi si alzavano le bandiere... poi qualcunosalivasulmurettoecomin- ciava lo show». Un altro, critico: «Si sentivano spesso i gobbi... la Nord ogni tanto, dov’è finita la gradinata che ha fatto scuola a tutti?». Ancora Martina:«Io,domenicac’ero,hosen- titoil tifo.No, laNordè sempre ildo-


SAMP, L’ALLENATORE DI CARLO «NELCONTOMANCA LAVITTORIACOLCATANIA»


GENOVA. Signor Di Carlo, la Samp incasa vince dimeno. «Innanzitutto diciamo che que-


sto tipo di confronti secondo me non può dare certezze, perché ogni campionatoèdiversodalpreceden- te, fastoriaasé.Daunannoall’altro cambiano tanti parametri». Però a Marassi due vittorie,


tre pareggi eunko. «Se vogliamo riesa-


minare le partite, direi che cimanca una vitto- ria, e so anche quale. A parte le vittorie, contro l’Udinese effettivamen- te non abbiamo offerto una prestazione suffi- ciente.ConilNapolisia- mostatibravinelsecon- do tempo e meno nel primo. Con il Catania bene, con il Chievo bene per 60-70 minuti.Sappiamodidoveremiglio- rare, comunque, ad esempio nella velocità,neldarepiùsoluzioniachi halapallaconilmovimentodipun- te ed esterni...». Equalèlavittoriachemanca? «Con il Catania. Ci darebbe quei


Un’altra verità è che oggi per la Samp giocare in casa è difficile». Perché? «Perché tante squadre vengono


alFerrarisconunatteggiamentori- nunciatario, si chiudono nella pro- priametàcampopronteaprovarea colpire in contropiede. È difficile trovare degli spazi in situazioni co- sì. Per ora solamente il Napoli è venuto sul no- strocampopersfidarcia viso aperto... e un po’ anche laLazio». Anche le condizioni


del terreno magari non aiutano chi gioca incasa. «Un po’ sì, ma anche


DomenicoDiCarlo


dicesimo uomo». E SebinoNela, l’ex ragazzodi corso Sardegna, genovese, exgenoano:«Incampovannoigioca- tori,nonitifosi.IlGenoahacambiato molto, ha avuto l’inizio di stagione condizionato dagli infortuni. Prima, contre-quattropassaggi,ilGenoaan- dava in porta, oggi no.Ma, ripeto, fi- nora ci sono state difficoltà oggetti- ve». E la Sampdoria? Gianluca Pagliu-


ca, exportiereblucerchiatoeopinio- nista tv, ne fa una questione di fame. «Forse l’anno scorso c’era più catti- veria, più voglia di arrivare. Forse è subentratoinconsciamenteunpo’di appagamento. E poi ci sono dei dati tecnici:unanno faPazzini la buttava sempre dentro, a quei livelli si è rivi- sto a Lecce.Anche Pozzi entrava e la buttava dentro. E Cassano non c’è più.Manonsipuòdartortoallasocie- tà.Hai perso un grande valore tecni- co,mailcomportamentodellaSamp- doria è ineccepibile». Eil tifo?LaSampdoriahasdoppia-


l’anno scorso non era bellissimo... e contano anche la sfortuna, gli


episodi... ecconellepartite incasa a voltecièmancatoilguizzofinale, la stoccata vincente. Una cosa, però, quandogioca incasa laSamp,nonè mai cambiata e non cambieràmai. Di questo sono sicuro». Cosa? «Il sostegno del nostro meravi-


due punti in più che renderebbero la nostra classifica più veritiera.


glioso pubblico». DAM.BAS.


toilcuore:congliUltrasemigratinel- laNord, il sostegno a quelli incampo è inperfettoeffettostereofonico.Ma c’è chi approfondisce la questione. Enzo Tirotta, storico leader della Sud, ha un’ideamolto precisa: «L’ef- fettotifononèsempreuguale.Incer- te occasioni si sente di più. Con il Werderc’èstato.Mal’ambientesica- rica se la squadra lo carica».Ovvero? «Boskov diceva che gli avversari, a Marassi, non devono sapere ni dov’è estnidov’èovest.Maèlasquadrache deve trascinarti.L’annoscorso,bene omale,capitavaspesso.Unaquestio- ne di atteggiamento, di tipo di gioco, soprattutto se i valori non sono tra- scendentali. Se giochi di rimessa, fai punti fuori,maincasadevi inventare qualcosa. Anche a prescindere da Cassano, cheperaltroèrimastoinle- targo per duemesi. Poi, quando si è svegliato,èsuccessoquellocheèsuc- cesso». Insomma, palla alla bandaDiCar-


lo. «Chiaro che, se ti manca l’uomo capace di scardinare certe difese con una giocata, alla Cassano appunto, devi creare situazioni di superiorità numerica attraverso il gioco e l’ag- gressività», dice ancoraMarco Lan- na. E il prato frena? «Aiuta chi ha il tasso tecnico superiore. Insomma, dipende dall’avversaria». La sintesi? Lafortuna-el’effettoMarassi -biso-


gna costruirseli. mangini@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


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