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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010


genova IL POLO ONCOLOGICO IST-SAN MARTINO


L’inviato diFazio hadettosì allafusione


Casciello: «Restanoi fondi per laricercaeipostiper iprecari»


ALESSANDRACOSTANTE


«LAREGIONEdeveaverepiùcorag- gio».Nelprocessodiunificazionetra IsteSanMartinoperlarealizzazione del centro oncologico regionale scende in campoMassimoCasciello direttore generale della Ricerca del Ministero della Salute, l’uomo che il ministro Ferruccio Fazio ha indivi- duato per dirimere la questione del- l’accorpamento tra Ist e SanMarti- no. Ed è subito svolta.Non una boc- ciatura,maanzi larichiestadi«osare di più». Ieri nel corso dell’audizione in commissione regionale salute presieduta da Stefano Quaini (Idv), Casciello ha descritto la legge pre- sentata come «troppo conservativa perpauradiperderedenaro».Invece esuquestol’emissarioromanoèsta- tochiaro,noncorronorischinéipre- caridell’Isteneppurei finanziamen- ti per la ricerca, argomenti sui cui è stata impostata tutta la battaglia, tecnica(dapartedeiprecari) epoliti- ca (il Pdl), contro il disegno di legge concui laRegioneavevaimmaginato l’unificazione delle due strutture. Sullo scenario genovese si profila


tino eUniversità. Ieri incommissio- ne l’assessore regionale alla Salute ClaudioMontaldo ha annunciato la sospensione della discussione del provvedimento e rinviato tutto a gennaio con una nuova bozza. Pochi posti letto (60 appena), una


parte amministrativa troppo svilup- pata eunnumerodiprimari spropo- sitato (22), ma anche un impact factor (monitora qualità e quantità


della ricerca scientifica) in caduta. Sono i i punti deboli dell’Ist elencati dal funzionario romano: «È lecito che laRegione tentidimettere inre- te l’esperienza dell’Ist conle dimen- sionidelSanMartino»hadetto,spie- gando anche che il disegno di legge della Regione poteva reggere anche cosìechel’Istnonavrebbepersonéi finanziamentidella ricercané - altra contestazione degli oppositori - lo


status di (Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico) «che, coinci- denzavuole,èscaduto ebisognafar- ne uno nuovo». In Italia ci sono già operazioni di “sintesi” come l’unio- ne dell’ospedaleMaggiore diMilano e clinicaMangiagalli: «LaRegione lo ha voluto ed è stato fatto. In questo campo il dominus è la Regione». Semmai la debolezza della legge se- condo il ministero sta nello scarso


coraggio dell’operazione disegnata dalla Liguria e nella mancanza di continuitàconilvecchioIst(«perché è un nome storico, prende il 5%e va salvaguardato») e di continuità assi- stenziale «che è quella che sta cuore al ministro Fazio - ha aggiunto Ca- sciello- ilmalatooncologicodeve ri- volgersiadunastrutturacheglirisol- ve tutti iproblemi.Dovrebbe esserci un centro di accoglienza per seguire


IPOTESI FONDAZIONE. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE: «VEDIAMO»


BURLANDO: «SEIPRIMARISONOINBUONAFEDE ORAFACCIANOUNPASSOINDIETRO»


ILCOLLOQUIO


lapossibilitàdiunagrandefondazio- nechecomprendaIsteSanMartino. Èunadelleipotesiformulatedaldiri- gentedelministerodellaSaluteoltre al trascinamentodelle attività onco- logichedell’ospedaleregionaleedel- l’Università sotto il cappello dell’Ist oppure la fusione nuda e cruda del- l’ospedale e dell’Istituto tumori. Se non è una bocciatura, è comunque una battuta d’arresto sulla strada dell’accorpamentotraIsteSanMar-


SI SONO visti un quarto d’ora, poiMassimo Ca- scielloèandatoinaudizioneinsiemeall’assessore allaSaluteClaudioMontaldoealpresidentedella commissione sanità Stefano Quaini, mentre il presidentedellaRegioneClaudioBurlandoèsali- to in macchina diretto in Val Bormida. Con una certezza:daoralastradaper l’unificazionedi Iste SanMartino,qualunquesialaformula, saràmeno aspra.«Considerofondamentalelagiornatadiog- gi (ieri,ndr)perchésièchiaritochei fondidellari- cercanonverrannopersi, e che anzipotrannoau- mentare, e che non c’è nessun rapporto tra la no- straideadiunificareIst,SanMartinoeUniversità conlastabilizzazionedeiprecari.Ilprovvedimen- toperl’Istèstatobloccatoindipendentementeesi


sbloccherànelmomentoincuiildirettoregenera- le lo ripresenterà corretto». Ora che sono sfumati gli argomenti che per


quattrohannodivisoin“pro”e“contro”l’accorpa- mento politici,medici e ricercatori, Burlando in- vita al confronto: prima i tecnici (Regione,Mini- stero,Ist,SanMartinoeUniversità)epoiipolitici. «Siamo allo snodo.Discutiamo quale è la soluzio- nemigliore, l’importanteèchequandoilpaziente oncologicomettepiedesullacollinadiSanMarti- noabbiaadisposizionel’interaofferta. Idifensori dell’Istdevonosaperechesevoglionodavveroot- tenere risultati, quella realtà è da innovare com- pletamente. Ci vuole un unico centro onco-ema- tologico fatto di governo clinico e innovazione». ÈpiùtranquilloBurlando.C’èstatounmomen-


to che forse era addirittura spaventato. «È stato quando si è cominciato a parlare di ipotesi fanta- siose, della Regione che avrebbe voluto affossare IsteSanMartinoperconsegnarel’oncologialigu-


reaiprivati -dice- Inquelmomentohocapitoche non si voleva spiegare la ragione vera ai pazienti, nonsivolevadireche,dopotantiannidiavanguar- dia, non lo siamo più. Le fughe di oncologia lo di- mostrano».C’èlavicendadelnuovoGallierachesi incrocia con quella di Ist-SanMartino-Universi- tà:«NullatogliecheilGalliera sioccupidioncolo- gia, che è uno dei principali motivi per cui oggi si va in ospedale: dopo di che dovremo ragionare su come lo farà e con che dimensioni». IncassalacriticadiaverosatopococheCasciel-


loharivoltoallaLiguria:«Losapevamoanchenoi, maavevamocapitochenonavremmopotutootte- nere di più in quel momento. Ora possiamo fer- marci a studiare ipotesipiùradicali».Come l’ipo- tesidella fondazione, chepiace tantoal centrode- stra: «Vediamo, l’importante è sgombrare il cam- po da pregiudizi. Ma sia chiaro che qualunque forma si scelga, i primari non aumenteranno». AL.COST.


INUNPASSAGGIO IL SINDACO AVEVA PARAGONATO IL SEGRETARIO REGIONALE BASSOADHARRY POTTER VincenzialPdgenovese:«Sietelillipuzianiefategossip» Irritatadalleindiscrezioni finitesulSecoloXIX,hascrittounaletteraalladirezionedelpartito:«Maipiùaquesteriunioni»


«LILLIPUZIANI» i dirigenti delPd genovese, «raccontano spazzatura ai giornali». Parole come macigni scaraventati sulla direzione geno- vesedelPartitodemocraticodauna Marta Vincenzi infastidita, irritata dal“gossip”trapelatodallariunione di venerdì sera. «Non parteciperò più a riunioni di questo tipo sottra- endoalmenomestessaalgiocomas- sacrantedellapoli- tica fatta fare dai giornali in nome e per contodinonso bene cosa». C’è stato un epi-


INDIRIZZATOAIDIRIGENTI Il documento,


sodio che ha fatto infuriare Marta Vincenzi e annun- ciare (con una let- terachedaierisera è pubblicata sul si- todelPdcittadino) chenonparteciperàpiù«aquestoti- podi riunioni»(ledirezionigenove- si):èlabattutacheleèscappatapar- lando dell’organizzazione della prossima confererenza program- matica provinciale. «Si può fare an- che senza le frasette di Harry Pot- ter»avevadettoil sindaco.Frasein- nocente. Apparentemente inno-


recapitato aRasetto eVilla, è stato


pubblicato sul sito web dei democratici


cente. Perché qualcuno invece l’ha interpretatacomeunafrecciatinaal segretario regionale, Lorenzo Bas- so,34anni,unvisoallaHarryPotter, che ha utilizzato le frasi della saga del celebre maghetto (ma anche di altri libri per ragazzi) per illustrare itemidellaconferenzaprogramma- ticaregionale,apertadaFrancoMa- rini, chiusa da Enrico Letta e con 600 delegati da ogni parte dellaLi- guria. È la storia di un


rapporto difficile, quello tra il sinda- co e il Partito de- mocratico.Lascor- sa primavera, il giorno in cui Pier LuigiBersani era a Genovaper le cele- brazioni del 25


aprile, Marta Vincenzi aveva fatto trovare sul giornaleun’intervista in cuidefiniva «faccendieri» e «sepol- cri imbiancati»alcuniesponentidel suo partito, salvo poi ricorrere ad unatardivacorrezioneditiro.Qual- che settimana fa, dai corridoi diPa- lazzoTursi, rimbalzò il suo sfogo di sindaco che sente contesa la sua ri-


pitata ieri al segretario genovese Victor Rasetto e al presidente del partito, Alberto Villa. Ci sono state telefonatedapiazzaDeMariniaPa- lazzoTursi e viceversa,ungroviglio di sms di scuse e di spiegazioni. VilladifendeaspadatrattaMarta


LorenzoBassoeMartaVincenzibrindanoper la rielezionediBurlando


candidatura: «Non ho contro il Pd perché il Pd non esiste». Ora, nero su bianco, la sua intemerata per le indiscrezioni trapelate dall’ultima direzione genovese e raccontate sul SecoloXIXdidomenica:«Ora,sedo- po una riunione senza giornalisti e dove si approva un documento uni-


tario,doveil sindacoparlamezz’ora dibilancioesviluppo(troppo,direte voi,mamièstatoconcesso)perdare gli elementi informativi che per- mettano di condividere il senso di scelte drammatiche, escono solo sullastampafrasi sibillineeirritate, gossip e polemiche e nessun riferi-


Lapaginadidomenicadove viene riportata la “frecciatina”del sin- dacoal segretarioregionaleBasso


mentoaiconcettiespressi ,delledue l’una:ononcisonopiùdirigentiogli stessi hanno obiettivi diversi da quelli che si enunciano nei docu- menti formalmente approvati. In entrambi i casi per quanto mi ri- guarda prendo le distanze». Laletteradelsindacoèstatareca-


e dietro il “gossip” vede il tentativo di creare una contrapposizione tra lei e il partito, una linea di frattura da colmare con un altro candidato alle amministrative del 2012. «Mi dispiace che il sindaco non voglia piùpartecipareasimili riunioni,ma neppure io lo voglio se ci sono diri- genti che invecedi fare squadra, co- me è stato chiesto dal segretario provinciale, giocano contro». Per Villal’equazioneèsemplicesempli- ce:«IlPdesprimeilsindaco,ilsinda- co è iscritto al nostro partito e il Pd sostiene il sindaco. Il fatto che ci sia dialogo interno è fondamentale, c’è qualcuno che immagina altri per- corsi per le prossime amministrati- ve,ma allora lo dica chiaramente e poisimettaalavorareperilpartito». Da ieri sera, con un titolo neutro


“MartaVincenzi sui lavori dellaDi- rezione”, laletteradel sindacocam- peggia sul sitoweb del partito. AL.COST.


il paziente, per smistarlo all’interno diunpostocomeSanMartino,chein effetti è enorme e ha bisogno di ra- zionalizzazione». Parla da tecnico Casciello, non da politico. Così se FerruccioFazio, la scorsa settimana ospite del cardinale Angelo Bagna- sco, aveva detto che a Genova pote- vano coesistere due poli oncologici, Ist-SanMartino e nuovo Galliera, il direttoregeneraledellaricercanonè proprioallineato.«Possonoconvive- resìeno.Laconcorrenzafabenesela Regione fa bene il suomestiere,ma dipende da quanto saranno grandi e dall’indirizzoche avranno: impossi- bile se si occuperanno entrambi di oncologia generalista». Al termine dell’audizione della


commissione(di fronteallaqualeso- no sfilati i dipendenti dell’Ist e il co- mitato dei malati), maggioranza e opposizionecontinuanoilminuetto: «Immagino un unico ente formato daematooncologiadelSanMartinoe Ist,uncuorediIrccschesialasomma delle oncologie. In questo modo si può addirittura sperare di raddop- piare i finanziamenti perché si rad- doppia anche l’impact factor e dare- continuità assistenziale», è il com- mentodiValterFerrando,vicecapo- gruppo del Pd. E il vice presidente della commissione, Roberto Bagna- sco (Pdl) punta sulla fondazione: «Rivediamo senza preclusioni que- sto disegno di legge. IlPdl è pronto a farlo senza pregiudizi di alcun gene- re,ma il futurodell’oncologia ènella


fondazione». costante@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


L’UNIFICAZIONE S’HADAFARE


LaRegione deve avere più coraggio.La legge è troppo conservativa per paura di perdere


denaro MASSIMOCASCIELLO direttore generale dellaRicerca


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