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Come nasce una mostra?


Casse piene di quadri sui camion, gru che posizionano le opere pesanti. E poi cornici e luci da scegliere.Allestire unamostra è un lavoro affascinante. Ecco come è nata quella sugli impressionisti che si apre sabato alDucale APAGINA44


xte ELISABETTAPAGANI


SELEINCONTRIperstradasidescrivonoco- sì: intelligenti,divertenti e gentili.Se ci chiac- chieri sulweb, invece,cancellanodicolpodue aggettivi su tre e simostrano solo divertenti. Eppuresonosempreloro,leadolescentidai14 ai 17 anni. O almeno così le ritrae uno studio delGirlScoutResearchInstitute.Chefalara- diografia dell’identità che offrono di sè le ra- gazzine americane nella vita reale e in quella virtuale. Scoprendo che le due identità non combaciano.Soprattuttosuunpunto: latesta. L’82%delle teenager si ritiene infatti intel-


ligente e il 76% gentile, ma l’immagine di sè che vogliono diffondere nei social network e via email èun’altra,piùleggera, superficiale e sexy. Perché conviene. «Le ragazze credono che qualità come intelligenza o educazione non servano per interagire online» spiega KimberleeSalmond, cheha condottola ricer- ca «e sono convinte che per piacere si debba esseredivertentiemostrarsidivertite».Mini- mizzano alcune qualità perché le percepisco- nocomeunintralcioquandosi trattadi cono- scereunnuovoamicoofarpartediungruppo. “Barano” insomma, nascondendo qualità po- co “funzionali” all’obiettivo. Strategie d’inclusione? «Penso che siano


SULWEB NONMI SERVE LATESTA


preoccupazioni eccessivema comprensibili» spiegalasociologaChiaraSaraceno«leadole- scentisannoinchemondovivono.Vedonoco- megliuomini trattanoledonneequalisonole qualità femminili riconosciute in questa so- cietà.Una società in cui se sei intelligente sei noiosaeincui faistradaseseidisponibileadi- vertireefartidivertire.AlmenoinItalia.Basta guardareimodelli femminilicheoggipropon- gono la tv o la politica». Le ragazze imparanoe replicano,usandoin


modofurboquestaoaltrecartechesannovin- centi:«Equestodevefarciriflettere»consiglia lasociologa.Manonsolo.Mostrarsidiversein funzione dell’interlocutore è anche un test. «L’adolescenza è il periodo della vita in cui si sperimenta di più» osserva Matteo Lancini, psicologo, docente dell’università Bicocca di Milano e autore di “Sempre in contatto” sul rapportofragiovanietecnologia«nonsitratta diavereunadoppiapersonalitànellavitareale einquellavirtuale,madiadeguarsialcontesto e scoprire varie sfaccettature della propria personalità». Se un’adolescente parla con «un’amica e con lamadre, a chi ascolta sem- brerà una persona diversa» osserva Lancini: «Eaggiungereiperfortuna.Perchénonsitrat- tadinegareunapartedisè,cosìsarebbesepar- lassimo di un adulto,ma di sperimentarsi». Inoltre gli adolescenti di oggi, i cosiddetti “nativi digitali”, sanno bene cos’è «un social


Uno studio: le ragazze si vergognano della propria intelligenza.Ma perché?


network e si adeguano a unmezzo che chiede diessereleggeri,nonprofondi»commentaAl- fio Maggiolini, psicoterapeuta e docente di Psicologia dell’adolescenza allaBicocca. «Per i timidi» aggiunge «può anche essere utile, perchéliaiutaasbloccarsinellavitavirtualee poi,magari, anche in quella reale». Molto è questionedi autostima.Chibaradi


più online, com’è facile intuire, è chi si sente menoforte.Eccoallorachebenil35%dellera- gazze insicure sui social network vuole appa- riretrasgressivaeil22%postafotoecommen-


ti per sembrare sensuale, calcola lo studio del GirlScoutInstitute.Piùseisexypiùcollezioni amici: lamediaè351.Spessosconosciutivisto che il54%delle adolescentidicedi avere inli- sta gentemai vista. Isocialnetworksonoutiliodannosi?«Neu-


tri» concordano gli esperti «dipende dall’uso chesenefaedallavitarealechesiha».«Hoap- pena visto “The social network”» sottolinea Saraceno «eho scoperto una cosamolto indi- cativa, che Facebook è nato come valvola di sfogo contro le ragazze.Èundettagliononda poco». Positivo, secondo gli psicologi, il fatto che le adolescenti si mostrino meno “inge- nue”nei confronti delweb.Oltre il 40%teme infatticheimmaginiecommentipostatiinba- checa possano finire sotto gli occhi di inse- gnantiodatoridi lavoro.«Èunbene»concor- danoSaracenoeLancini«perchéfacapireche nonsovrappongonovitarealeevitavirtuale». Ese proprio devono scegliere, rassi- curalaricerca,nel92%deicasi spengono il pc e scelgono


gli amici in carne e ossa. pagani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


IL CARLO FELICE RIAPRE CONZUBIN METHA


Dopo 4mesi di quasi inattività, proprio nel giorno dello sciopero dei lavoratori dello spettacolo, il teatro riapre conMetha APAGINA46


PINO DANIELE: «LE BELLE CANZONI SONO SPARITE»


Il cantautore napoletano attacca: «Ai giovani non interessano più i temi sociali.Anche io sono cambiato, non saprei più scrivere “Napul’è”» APAGINA45


ILSECOLOXIX MARTEDÌ


23NOVEMBRE2010 ADOLESCENTIONLINE


43 MICHELE,BABY TENORE


si definisce intelligente È l’aggettivo più usato dalle adolescenti per


descriversi nella vita reale


online si vede divertente È l’aggettivo più usato


dalle ragazzine per parlare di sè su Internet


simostra trasgressiva


Oltre un terzo delle teenager insicure vuole apparire ribelle e sexy sulweb


è vittima di gossip e insulti


82% 54% 35% 68%


Quasi 7 ragazze su 10hanno avuto esperienze negative sui social network


«FINGONO


PERINSICUREZZA EPERPIACERE»


MICHELEFerrautoha 16anni eunsogno, quellodisfondarecomecantantelirico.Do- po aver partecipato alla prima edizione di “Io canto”, il programma diGerry Scotti in cui si è piazzato fra i sei finalisti, il numero dei suoiamici suFacebook èlievitato.Elui ha aperto un secondo profilo. «Perché su unoalmassimopuoi avere5.000amici e io oraneho 7.000, anche se di personane co- noscocento».Anchesulweb,però,gliamici non sono tutti uguali: «Ho una lista prefe- renziale, e quando mi collego attivo solo quella, se no dovrei stare sempre in chat». Usi spesso i socialnetwork? «Sempre. E non solo


Facebook, ma anche Twitter, Netlog, Mes- sanger. Mi servono per rimanere in contatto con i fan e con gli amici. Abito in un piccolo pae- sea15chilometridaRie- ti e soprattutto d’inver- no, quando si esce poco, è l’unicomodo per stare conlorodopolascuola». Èvero che sui social


Michele Ferrauto


network simente suse stessi? «Io non lo faccio,ma tanti ragazzi sì, so-


prattutto per insicurezza». Lo studio dice che a barare sono più


spesso le ragazze. «Ècheavoltecercanodimascolinizzarsi,


di nascondere alcune caratteristiche fem- minili perché pensano in questo modo di piacere di più aimaschi.Ma non è così». La simpatia conta più dell’intelli- genza sulweb? «Dipende, certo la simpatia attiva immediatamente dei canali,ma non è tutto». Molti ragazzi temono che Facebook possa met- terli incattivaluce.Tustai attento a quello che scrivi? «No, scrivo quello che penso. Se


che pubblica su un social network». E.PAG. pagani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


PER FARSI UN’IDEA


SEMPRE INCONTATTO “Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza” di Matteo Lancini e Laura Turuani indaga il rapporto fra giovani e tecnologia. Ed. Franco Angeli, 192 pp., 21 euro


I SOCIALNETWORK Facebook,MySpace, Twitter, LinkedIn: sono unamoda o dureranno? E con che effetti?Ne parla GiuseppeRiva in “I SocialNetwork”, il Mulino, 196 pp., 13 euro


unapersonavalenonsivedecertodaciò


società


cultura


spettacoli


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