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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010


xte / società


IMPRESSIONISTIAGENOVA EMOZIONI


ALDUCALE SILENZIO, ARRIVA


VANGOGH


Dietro le quinte dellamostra alDucale: si apre la cassa che ha trasportato il capolavoro “Campo di grano”


ROBERTAOLCESE


MANCAILRESPIRO.Unreligiososilenzio precede, nelle sale blindate di PalazzoDu- cale, l’apertura della cassa più attesa: con- tiene “Campodi grano”,unodei capolavori diVincentVanGogh, inprestitodalMusée Rodin di Parigi. È una delle ottanta opere esposteaGenovanellamostra:“Mediterra- neodaCourbetaMonetaMatisse”acuradi Marco Goldin, a Palazzo Ducale da sabato prossimo al primomaggio. A cinque giorni dall’inaugurazione, l’at-


sizione. Se anche l’apertura della cassa con VanGoghfilaliscia,lastradaversol’inaugu- razionesaràindiscesa.Goldinlosaetieneil tempocomeunregista.Sicominciaatoglie- releviti.L’opera, inuninvolucrochelapre- servada vibrazioni e sbalzidi temperatura, è sollevata da terra e disposta su un tavolo. La squadra del curatore, arrivata da Trevi- so,ècompattaerimarràfinoaquandoogni dipinto sarà appeso alle pareti. Tuttoèbianco. Immacolato.Protettivoe


mosferanellesaleètesa: iquadri sonoarri- vati nei loro imballaggi sicuri, asettici. E adessostannolì,qualcunonedeveverifica- re le condizioni. Perfino Goldin si guarda intorno conunfilodiapprensione. Sa bene che dallo stato di quel quadro, che lo sculto- refrancesePierreAuguste Rodinamavainfinitamen- te più di altri, dipenderà buona parte della riuscita della mostra. «Quando si aprono le casse è il secon- do momento più bello di un progetto» confessa il curatore «il primo è in biblioteca, quando scelgo sui libri i quadri da esporre». Ogni opera è un tassello, un gioco a incastro. IlVanGogh, insiemeadaltriduequadri,è


destinato all’ultima sala, quella più cara al curatoreeancheall’assicurazionevistoche il valore complessivo è di trecentomilioni dieuro.AlleparetiGoldinhavolutoidipinti piùdifficilidaottenereinprestito: la“Mon- tagnaSainte-Victoire”diCezanne,staccato dallasaladapranzodiuncollezionistasviz- zero,“Capd’Antibes”diMonet,eil“Campo di grano”, appunto, a cuihadestinata lapa- rete centrale. È giallo, come le pannocchie d’estate sullosfondodel cielodiArles,ma è proprio questo il simbolo dell’orizzonte, di quelMediterraneo che dà il titolo all’espo-


ILMOMENTOPIÙBELLO


«L’attimo più emozionante? Quando scelgo sui libri le tele da esporre»


rilassante.Volanoviagli imballaggielatela apparenelcellophanecomeunlibronuovo. Goldin allunga l’occhio e tira un sospiro di sollievo.Ètuttoinordine.Oralapallapassa al restauratoreche dovràverificareil “con- dition report”, scheda che accerta lo stato di conser- vazione al momento della partenza daParigi. Cosa rende speciale


Asinistra, il restauratoreDinettoesamina la teladiVanGogh con la conservatrice Lehni e con il curatoreGoldin.Adestra, l’allestimento AMBROSI


Qui a fianco, il quadrodiVan


tricedelRodin, aGenovaper accompagna- re ilquadro.Nonè sola:ognioperaha il suo angeloprotettore. Insieme amadameLeh- nic’èAnnikNotterdelMuseodellaRochel- le.Èqui per la tela diFrédéricMonténard, “Cimitero in Provenza” del 1883. È più in- curiosita che preoccupata. Il suo dipinto è arrivato a Genova senza la cornice: troppo pesante. I falegnami prendono le misure per realizzarneunanuova intemporeale. I conservatori, intanto, chiedono a Goldin come sia riuscito a farsi prestare ben dieci Monet: «È stato difficile,ma hanno capito tuttichenevalevalapena.Comunqueneho venti,inprestito».EilVanGoghvienefinal-


questatela? «Èecceziona- le e molto fragile: l’artista ha abbondato conla pittu- ra, le vibrazioni dei tra- sporti rischiano di rovi- narla. Per questo la pre- stiamo raramente» spiega Nadine Lehni, conserva-


mente appeso. In religioso silenzio. ©riproduzioneriservata


AQUATTROGIORNIDALL’INAUGURAZIONE LAVOROD’EQUIPE


VERSOLAFESTA Lo staff di Linea d’Ombra mette a punto


i dettagli in vista dell’inaugurazione SONO UNA dozzina i fedelissimi chelavoranoa Linead’Ombraeco- stituiscono un vero, affiatato clan intorno al capo:MarcoGoldin.Nei giorni che precedono la grande fe- sta d’inaugurazione della mostra, conmille prenotazioni ricevute so- lonellagiornatadiieri,sonogiàsali- ti a 37mila gli ingressi acquistati. Un record per il gruppo di Treviso, chestalavorandoalgrandeshow di


sabato quando, dalle 9 delmattino all’una della notte, i visitatori ver- ranno invitati a partecipare a even- ti, spettacoli e a una presentazione fuoriprogrammadelleteleprestate dai musei internazionali. L’evento offre, fra l’altro, un’esclusiva asso- luta:AntonellaRuggiero,alle21.30, canterà con la Premiata Forneria Marconi nel concerto “Omaggio a De André”. Negli ultimi giorni che


LaRuggiero


precedono l’apertura della mostra si studia un avveniristico sistema di con- trollo del flusso deivisitatoriper evitare rallenta- mentinelle sale. Il clan si diverte con il capo, ma


lavora sodo. Fondamentale il posi- zionamento delle luci rivolte sulle tele deimaestri impressionisti: de- vonoscivolaresenzalasciareombre o riflessi sui vetri. La temperatura nellesale,poi,ècostantementemo- nitorata per evitare danni alle tele. Esi contano le ore per aprire. R.OL.


Asinistra, l’arrivodelle ultime tele sottolosguardodiGoldin edelle conservatriciAnnikNotter eNadine Lehni L’INIZIATIVA


SOLOPERILETTORI DELSECOLOXIX VISITEGUIDATEGRATIS


•••OLTRE 500lettori del Secolo XIXhanno già prenotato la visita guidata gratuita allamostra “Me- diterraneo.DaCourbet aMonet a Matisse”, utilizzando il coupon qui a fianco che dovrà essere esibito alla biglietteria. Per prenotare si può chiamare, fino a giovedì, il nu- mero0422/429999.Da venerdì il numero da chiamare è 010/5536947. La visita guidata è gratuita, lamostra rimane a paga- mento: 10euro biglietto intero, 8 gruppi e 6 scuole


AMBROSI


Gogh, unadelle operepiùpre- ziose, staper essere collo- catoin esposi-


zione. Intanto, i curatori ne


approfittano per curiosare


fra le altre tele AMBROSI


Unmomentodi relaxdurante l’allestimentocon lostaffdi Linead’Ombra e i conservatorideimusei arrivatida tuttoilmondo


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