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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010


genova ANNUNCIO DEL CARDINALE:DONFISCER DIVENTERÀ PARROCO IN UN’ALTRA COMUNITÀ


Arenzanoperdeilprete-dj, la“rivolta”dei fedeli


«Nonsenevada». Il sacerdote: «Nessunprovvedimentopunitivo» CLAUDIALUPI eBRUNOVIANI


LAVOCEèpassatadiboccainbocca ad Arenzano, un sussurro diventato grida: «Il cardinale vuole trasferire don Fiscer». E tra i parrocchiani, qualcunoèprontoascenderesulpie- de di guerra, mentre sui motivi del trasferimentosiaccavallanolevocie lemaldicenze più incredibili. È un trasferimento nell’ordine


delle cose, visto che nella scarsità di pretiormaisonopocheleparrocchie che possono affiancare al sacerdote titolare anche un aiuto. Però non è solo questione di numeri, a volte tra unpastore e la sua gente scattaqual- cosa, un feeling, altre volte no. Tra donFiscer e le famigliediArenzano, quel feeling era scattato. Nei quattro anni di permanenza


nella parrocchia dei santi Nazario e Celso, come curato di don Giorgio Noli, è riuscitoa riunire intornoa sè, e alla chiesa una gruppo di genitori, bambini e ragazzi che stravedono per lui. L’oratorio si è riempito, al martedì e almercoledì comenel fine settimana.Edomenicasera,arrivata la notizia del prossimo trasferimen- to,alleOpereParrocchialidiviaSauli Pallavicini è statoorganizzatounin- contro per affrontare quella che sembravaun’emergenza.Ancheper- chélevocicorronoinfretta,diventa- no incontrollate. E qualcuno era prontoagiurarecheil trasferimento sarebbestatounapunizioneperogni genere di colpa ipotizzabile per un prete come per ogni essere umano. «La convocazione è avvenuta via


sms - spiega Guia Giorgianni, una delle parrocchiane – io sono andata perché perme,miomarito e più an- coraperlemiefiglie, ildonèdiventa- to un vero punto di riferimento. È stato un colpo per tutti noi,ma don Roberto ciha detto che il vescovo gli


Don Fiscer suona la chitarra in spiaggia adArenzano


hachiestounacosacheènellanatura stessa del sacerdozio: l’ubbidienza. EFrancoTani,exassessorecomu-


nale, altro “sostenitore” di don Fi- scer: «È nell’ordine delle cose che i viceparroci facciano esperienza per poi avere una parrocchia da gestire. Certo parlarne e incontrarci è stato molto commovente, don Roberto è riuscitoacreareunbelclimacostrut- tivo con i suoimodi». Modi sicuramente un po’ partico-


larienonsempreortodossi,disicuro utili a sfondare ilmuro dei giovanis- simi. Il profilo su Facebook (dove don Roberto ha oltre 1.400 amici), oppure l’utilizzo dell’IPod o l’idea- zione, loscorsaestatedellaprimadi- scoteca cristiana aibagniSanPietro, precedutadallamessasullaspiaggia. OlacanzonelanciatasuYoutubeper raccontare cos’è per luiMediugorje, insieme al dj Sox. DonRobertoFiscerraccontasem-


LE PREGHIERE CHE “SALVARONO” PADRE GIACOMO


Nel 2003Bertone annunciò il trasferimento di padre Giacomo Pala da SanGiacomo diCornigliano:ma cambiò idea di fronte a tante preghiere


DONVALENTINO ASTURLA, ILNO DI CORNIGLIANO


Aottobre, la decisione del cardinaleBagnasco di spostare donValentino Porcile da Sant’Ambrogio a Sturla: il quartiere si ribella, poi accetta


plicemente di una chiamata dal suo arcivescovo. «Mi ha convocato al- l’inizio della scorsa settimana,miha chiesto la disponibilità auntrasferi- mento come parroco in un’altra co- munità: è statomolto aperto emi ha garantito chemi lascerà il tempo di passare le consegne a chi porterà avanti le attività dell’oratorio, per le qualimi è sembrato contento».Vuol dire che formerà un altro prete dj? «Mano,quellaèsolounacosamia, fa partedelmiocarattereedelmiopas- sato.Quellocheimportaèchepossa- nocontinuareleattivitàper i ragazzi e insieme ai ragazzi». Sport, catechi- smo, gioco.Primadi tutto, educazio- ne e formazione. «Sì, a loro ho sem- pre detto che devono saper essere ubbidienti,cheesempiodarei lorose non fossi io il primo, a dare l’obbe-


dienza? viani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


L’ALLUVIONEEILPALAZZO-TAPPOSULCHIARAVAGNA


Gli inquilinisfrattati diviaGiotto:«Ciopporremo»


«CIOPPORREMOper vie legali. È im- pensabile che tante famiglie vengano messe sulla strada l’11 dicembre». GiacomoRicciuti è l’amministratore del condominio di viaGiotto 15, a Se- stri, l’edificio costruitomolti anni fa sull’alveo del torrenteChiaravagna e considerato tra le principali cause dei danni dell’alluvione del 4 ottobre scorso. Pochi giorni fa i proprietari degli appartamenti e i titolari delle attività commerciali che hanno sede nel palazzo hanno ricevuto un ordine di sgombero dalla Provincia, decor- renza 12 dicembre. Il palazzo dev’es- sere abbattuto, e per ora non esisto- no possibilità concrete di ricolloca- zione a carico degli enti, senza soldi per risolvere questa e altre partite (c’è soltanto un’ipotesi: dare alle fa- miglie sfrattate un appartamento nel complesso dell’exManifattura Ta- bacchi,ma l’operazione costa parec- chio).


SANFRUTTUOSO


ViaManuzio, picchiato erapinato


UNGENOVESE di 36 anni è stato picchiato e rapinato l’altra notte in viaManuzio, nel quartiere di San Fruttuoso, a poche decine dimetri dalla caserma dei carabinieri e dal commissariato di polizia. Secondo quanto denunciato, l’uomo stava rientrando a casa quando è stato av- vicinato da uno sconosciuto che lo ha preso a pugni facendolo cadere a terra.Quindi lo ha derubato del tele- fono cellulare e di 700euro in con- tanti che aveva in tasca. L’uomo, fe- rito e sotto choc, è stato soccorso da alcuni passanti. Sul posto sono inter- venute le volanti dell’ufficio preven- zione generale dellaQuestura ed i mezzi del 118 che hanno trasportato il ferito al pronto soccorso dell’ospe- dale SanMartino. Tenuto in osserva- zione tutta la notte a causa del trau- ma, è stato dimesso ierimattina.


ViaGiotto, ilpalazzosulChiaravagna


Su questa vicenda si è impegnato personalmente il presidenteClaudio Burlando. «È venuto qui, non ce lo scordiamo - diceRicciuti - e non ab- biamomotivo di pensare che non ter- rà fede alla parola data». Tra i quindi- ci proprietari ci sono due anziani con più di 80anni e un disabile grave, due attività commerciali e uno studio dentistico aperto da più di 50anni.


DENAROSPORCO


Riciclaggio, Genovaquarta cittàperreati


IL FENOMENOdel riciclaggio di denaro sporco è più diffuso al nord, laddove si lamentano anche lemaggiori carenze di organico tra le forze dell’ordine.Adenunciarlo è l’Associazione nazionale dei fun- zionari di polizia, presentando i da- ti del primo rapporto sicurezza-pil. Complessivamente, i reati di rici- claggio negli ultimi cinque anni so- no stati 6.024, di cui 2.362 al nord, 1.732 al sud, 1.362 al centro e 568 nelle isole. LaCampania è la regio- ne con ilmaggior numero di reati registrati (850) nel periodo in que- stione, davanti a Lombardia (796), Lazio (741), Puglia (557) e Liguria (465)mentre nella graduatoria delle cittàRoma (con 567 reati nel quinquennio) precedeNapoli (558),Milano (381),Genova (373) e Bari (225).


PRONTI, SCIA!


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