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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010
ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010
genova
genova LE AUTOCERTIFICAZIONI AL RIBASSOHANNOGARANTITO POSTI E FAVORITO ESENZIONI Gli asili a Genova
Dall’asiloall’Università stanati iprimi25furbetti 70
Tuttidenunciati: laFinanzahascopertocheledichiarazionieranofalse ROBERTOSCULLI
BORSE di studio universitarie, erogate a presunti indigenti, in re- altà proprietari di sterminai patri- moni immobiliari. Dichiarazioni Isee falsificate, per ottenere rette agevolate, da parte di famiglie che forse non riuscirebbero, altrimen- ti, a sostenere le speseper l’asilo.È una forbice molto ampia, quella cheseparaletantecategoriedi fur-
betti.Ma che il trucco sia architet- tato da titolari di fortune a sei zeri (e oltre), odapossessoridi conti in banca sempre sul’orlo del rosso, la scure delle fiamme gialle non ha fatto sconti. Sono venticinque, dai primimesidiquest’anno, igenove- si scoperti a ritoccare al ribasso le proprie autocertificazioni per ot- tenerefacilitazioninondovute.Ol- tre alla rinuncia ai privilegi, do- vranno vedersela con la Procura, perchélaguardiadi finanza(imili- tari del 1° gruppo Genova) che ha scandagliato, nello stesso periodo, unasettantinadisegnalazioniarri- vate dagli enti più disparati, dal- l’ateneoalComunepassandoperla Regione, li ha tutti denunciati per falso. Ma i numeri emersi fin qui sono
destinati a crescere, emolto, con il contributo del Comune, che di re- cente, suimpulsodel sindacoMar- taVincenzi e della direzione gene- rale ha dato vita a una vera e pro- pria task force anti-evasione. Sol- tanto Palazzo Tursi, negli ultimi tempi, ha inoltrato al comando provinciale della finanza circa 270 segnalazioni, che corrispondono a altrettanti nomi- nativi che, secon- do le verifiche in- crociate sulle ban- che dati comunali, hanno rivelato marcate incon- gruenzerispettoai redditi dichiarati. La parte del leone la fa il settoredella scuola, con 140 pratiche sospette, ripartite tra asili nido (cinquanta) e servizio ristora- zione (novanta). «Falsificando le dichiarazioni - spiegano dal Co- mune - si ottiene un doppio, indebi- to beneficio. Una precedenza non dovutanellelistediattesaesostan- ziose agevolazioni economiche». Buona parte degli altri arrivano
invece dai servizi sociali. Le verifi- che sulle situazioni patrimoniali sonomolto laboriose e, per ilmo- mento, i finanzieri,traquelleinvia- te dai segugi comunali, hanno esa- minato pocomeno di una ventina dipratiche.Diqueste,quattrosono tornate negli uffici al sesto piano delMatitone conunverdettoposi- tivo: si tratta di autocertificazioni fasulle. «Per ilmomento, si tratta di una
percentuale molto elevata - com- mental’assessoreallaScuolaPaolo Veardo -Ma i numeri dei riscontri sono ancora piccoli, quindi è diffi- cile individuare fin da ora una ten- denza». D’altra parte, lo screening avvia-
to ha evidenziato una situazione, giàaunaprimaocchiata,cheèdiffi-
cilegiustificare.Su38milafamiglie
le pratiche esaminate dall’inizio del 2010
dalla guardia di finanza dopo le segnalazioni di enti pubblici
le agevolazioni sospette concesse per il servizio ristorazione segnalate dai segugi comunali alle Fiamme gialle
90
INDAGINIATAPPETO Inumeri sono
destinati a crescere creata dalComune GIRODIVITE
Tursiha inoltrato alla finanza
270segnalazioni corrispondenti
ad altrettantinomi
chehannoiscrittoi figliadasiliori- storazione scolastica (sono circa 26mila,percontro, ipastidistribu- iti ogni giorno nelle strutture co- munali),soltanto2miladichiarano unredditoIsee- l’indicazionedella situazioneeconomicaequivalente, combinazione di reddito comples- sivo, patrimoniomobiliare, immo- biliare, figli e coniuge a carico - su-
perioreai37milaeuro.Ergo,c’èun esercitodi36mila famiglie chepa- gano quote ridotte, riservate sulla carta ai cittadini più bisognosi. So- no 9.500, poi, le famiglie che di- chiarano un Isee inferiore a 5.500 euro,quindiesentatedalpagamen- to della
retta.Altri 1.700 genitori, in- fine, hannomesso nero su bianco di avere un Isee nul- lo.
grazie alla task force anti-evasione
Valpolcevera. Per queste famiglie, il Comune ha già ricalcolato il do- vuto e presentato il conto. Ilmetodo di lavoro del Comune
gando nelle mi- gliaia di apparte- nenti a quest’ulti- ma categoria - i redditi zero - che sono emersi i pri- mi casidi irregola- rità certificati dal- laguardiadi finan- za. Gli Isee aggiu- stati sono stati individuati in isti- tuti comprensivi di Bassa e Media Valbisagno (nelle scuole Quezzi- Fontanarossa e Montaldo), nel Centro Est e in
Edèpropriofru-
prevededuefiloniprincipali.Ilpri- mo, come spiegato, è un monito- raggio degli asilinido, l’altromette nelmirino la ristorazione. Su que- stiultimi l’attenzione è concentra- tasui redditizero-veriopresunti - mentre tra le autocertificazioni che arrivano dai nido sono le ri- chieste di supporto economico fir- mate dai lavoratori autonomi ad essere scandagliate. Le maggiori sorprese, insomma,potrebberoar- rivare proprio da questo settore,
ancora in gran parte inesplorato.
sculli@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
le segnalazioni inoltrate dal settore scuola
delComune diGenova dopo il varo della task force contro i furbetti
le autocertificazioni
140 4
fasulle individuate dalla guardia di finanza dopo
l’analisi dei presunti “redditi zero” segnalati da Tursi
Sabatoscorsosul SecoloXIXla no- tiziadella caccia a chi cambia resi- denzaper nonpagare l’Ici
Lapaginadel SecoloXIXdi ieri dove era riportata la notizia della caccia ai furbettidegli asili
32 14 2 7 2
28 26 17 9
nidi comunali sezioni primavera comunali centri bambini comunali centri bambini convenzionati sezioni primavera statali nidi d’infanzia convenzionati nidi d’infanzia privati sezioni primavera private centri bambini privati
posti in servizi comunali, 2.86 convenzionati e statali
1
21% della popolazione di riferimento
1.744
posti privati e non convenzionati
13% della popolazione di riferimento
2.230 1.281
domande ricevute nell’anno scolastico 2010-11
domande accolte a inizio settembre 2010
Fonte: elaborazione Il Secolo XIX su dati Comune di Genova
IL RACCONTO DIUNAMAMMADEL COMITATO DEI GENITORI DEL COMPRENSIVO CENTRO STORICO
«FUILDIRETTOREDELNIDOADIRMI DI “ADDOMESTICARE” ILREDDITO»
Volevaiscrivereil figlio: «Nonavevodirittoasconti,pensavochegli insegnantivigilassero» ILCASO
FRANCESCOMARGIOCCO
«NONSAPEVOcosarispondere.Ri- masi lì insilenzio,ringraziai emene andai». Sono passati tre anni da quando Silvia Annaratone cercò di iscriveresuofiglioaunasilonidoco- munale. Untentativoadirpocode- ludente.«Sapevochemoltefamiglie riuscivano con false dichiarazioni dei redditi aottenere scontiper i lo- ro
figli.Manonpensavo che il feno- menofossecosì
grande.Esoprattut- tomi illudevo che gli insegnanti, al- meno loro, vigilassero». Adisilluderlacipensa,nelsettem-
bre di tre anni fa, il dirigente scola- sticodiunasilonidodelcentro.«An- dai a chiedergli informazioni sul- l’iscrizione al suo nido. Volevo in- formarmi sul funzionamento della
scena. «Mi accoglie nel suo ufficio - ricordaSilviaAnnaratone-eattacca aparlarmidegli altri
genitori.Tradi loro,midice, ci sonomolti commer-
cialistieavvocati.Professionistiche guadagnano bene ma che riescono “a trovare ilmodo - testuali parole - di rientrare nello scaglione”». È lo stesso dirigente, insomma, a sugge- rire la soluzione: evadere il fiscoper avere lo sconto all’asilo. «Da quel giorno non l’ho più rivisto». Oggi Silvia Annaratone è una
al privatone pagavo 340, permezza giornata (fino alle due del pomerig- gio,ndr.).Insomma,perchéiscriver- loinunasilopubblicodoveavreipa- gatopiùomenolastessacifra?Edo- vecisaremmofattisuperaredatanti commercialisti e avvocati che riu- scivanoa“trovareilmododirientra- re nello scaglione”?». Perimpedireilmoltiplicarsidica-
Unadichiarazionedei redditi
struttura.Sapevodinonaveredirit- toasconti,siaiochemiomaritoave- vamoall’epocaunredditononcerto da ricchima già troppo alto». La ri- sposta del dirigente è un colpo di
mamma impegnata, fapartedelCo- mitatodeigenitoridel comprensivo centro storico. Suo figlio ha quattro anni, trascorsi in buona parte in un asilo. Privato però. «Già prima di quel triste colloquio, avevo deciso: sapevo che avrei iscrittomio figlio a unasilo
privato.Ero andata a parla- recoldirigentesoltantoper scrupo- lo».La sceltadell’asiloprivatoè sta- ta dettata damotivi economici. «Al nido comunale avremmo pagato, a tariffapiena,circa400euroalmese,
LE MAIL AL SECOLO
XIX.IT I SOLITI NOTI
Come al solito a pagare sono i dipendenti,mentre gli imprenditori edili dichiarano 1/3 di quello che guadagnano, e i loro figli pagano una retta ridicola. Lamanovra Tremonti riduce i servizi socialima nessuno combatte l’evasione. BARONKARZA
MISSIONE DECORO
Lo speciale oggi alle 17 nel corso diNewsjockey
Era ora che si facesse un po’di luce riguardo questo scandalo! Non capisco come si possano denunciare 5.000-8.000euro all’anno di reddito e poi riuscire a sopravvivere. Le tasse sono troppo alte, è vero, ma un po’ di decoro ci vuole. IO75
INCONGRUENZE
Se tu guidi unamacchina da 50.000euro e sei imprenditore, dentista o avvocato, come è possibile che non hai i soldi per pagare lamensa di tuo figlio? Forse anche tuo figlio è in leasing o sei prestanome di una società fantasma! STEA72
INIZIATIVA GIUSTA
Benissimo ha fatto ilComune ad eliminare lo scandalo dei pasti gratis o semi, riservandoli solo ai veri bisognosi previo reale accertamento. In talmodo, penso, si eviteranno anche sprechi inutili di cibo che in questi casi ci sono sempre. PIETROP
LEGGI AGGIRABILI
Ci sono furbetti per ogni cosa, i cittadini lo sanno e lo dicono a voce altama le istituzioni
dormono.Come è possibile non riuscire a prevenire che ciò accada. Possibile che le nostre leggi siano sempre facilmente aggirabili? ZIOSPADON
VIVA GENOVA!
Era ora che almenoGenova si svegliasse!Di genitori “furbi” ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno.Quandomio figlio andava al nido, a pagare la retta piena erano poche famiglie, tra cui lamia: io impiegata,miomarito postino. WGENOA
MALE DIFFUSO
Siamo il paese con la più grande evasione almondo e nessuno dei nostri governanti (tranne il periodo di Prodi) ha intenzione seria di combatterla. Il fenomeno degli asili è vergognoso in tutta
Italia.Ma è solo la punta di un iceberg. GENOVESEAPADOVA
FUORI I NOMI
Falsi invalidi, falsi poveri, falsi
indigenti.Non sarebbe ora di snidare tutti coloro che contribuiscono a renderci più poveri?Una volta individuati i “furbetti” degli asili, che se ne pubblichino anche le generalità. LEVANTELIGURE
si del genere, ilComune ha formato una task force insieme aGuardia di finanza e Agenzia delle entrate. Obiettivo: stanare i furbetti degli asili. Nel mirino le dichiarazioni Isee (indicatoridi reddito,patrimo- nioecarichi familiari)presentateda 38mila famiglie, 36mila delle quali dichiarano di essere sotto la soglia che dà diritto alla riduzione del pa- gamentooall’
esenzione.Almomen- toilComunehasegnalato270prati- che, le fiamme gialle stanno inda-
gando su 20 casi sospetti.
margiocco@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
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