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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010
IL TIFOSO
SCONFITTA TROPPO
NORMALE STEFANOTETTAMANTI I
l processo di normaliz- zazione delGenoa pro- segue e ilGenoa torna normalmente a perdere in casa contro la Juven-
tus.Dopo aver vinto con un po’ di fortuna aCagliari, perdiamo con un po’ di sfortuna contro la Juve.Avrei preferito il contra- rio, sconfitta aCagliari e vittoria con gli orrendi gobbi,ma quelli sarebbero stati i possibili risul- tati di unGenoa anormale, ad esempio ilGenoa degli ultimi quattro anni, il più anormale di tutti, quello che evidentemente piaceva solo ame e a pochi altri. Invece, così, tutto finalmente è tornato normale. Si vince contro i più deboli (Bologna) e, con un po’ di buona sorte, contro quelli di pari forza (Cagliari) e si perde con i più forti, con un po’ di sana vecchia sfiga rossoblù, quella a cui tutti siamo così affezionati. Perché sul fatto che la Juve sia
sport GENOA SGOL
più forte delGenoa purtroppo non ci piove: ruolo contro ruolo, valutando sulla carta le forma- zioni della tardamattinata di do- menica,mi pare che l’unico in grado di vincere il duello diretto rispetto al suo corrispondente avversario fosseCriscito su Grosso. In tutti gli altri ruoli, so- no più forti gli
juventini.Che ci battano, in un calcio normale è
normale.Co- me è normale che loro, con il gigantesco, sfacciato, eterno culo che hanno, facciano gol su autoreti e cappelle del nostro por- tiere (ha da passa’ ‘a nut- tata, diceva un altro Eduardo) e del nostro giocatore più bravo e che il nostro gioca- tore più bra- vo debba es- sere convinto
VECCHIO BALORDO
STEFANO TETTAMANTI
Genovese, lavora aMilano come agente letterario
che sia più elegante far sbattere la palla sui pali e sulle traverse piuttosto che infilarla volgar- mente in rete. Con la logica che con i più forti
perdi, con i più deboli vinci e con quelli uguali a te pareggi (logica non solo tecnicama anche diret- tamente proporzionale agli inte- ressi delmarketing televisivo e, in fin dei conti, alle dimensioni dei bacini d’ascolto) si può pro- fetizzare con buona approssima- zione sin da agosto quale sarà il piazzamento amaggio della tua squadra. Se ci sono otto squadre chiaramente superiori alla tua, sette evidentemente inferiori e quattro più omeno equivalenti, alla fine arriverai fra il nono e il tredicesimo
posto.Che, inten- diamoci, non è per nientemale. Èsoltanto un tantino noioso. Normale,
appunto.Problema mio se negli ultimi annimi ero illuso che ilGenoa tanto norma- le non fosse: che a ogni partita gli potesse succedere di strapaz- zare una squadra più forte ema- gari (più raramente, però) per- dere con una più debole.Eque- sto grazie (anche? soprattutto?) a un’idea di calcio del suo allena- tore esagerata, folle, irritante,
eretica.Anormale.Quella per cui il più debole può sconfiggere il più forte, diventando così, ogni tanto, lui il più
forte.Ma se biso- gna normalizzarsi, normalizzia-
moci.Però andiamo a vincere a Brescia.Emagari a licenziare l’allenatore,ma quello degli altri.
Soltanto10reti in13partite,eil cannoniereToni èfermoa2: urgonorimedi
Luca Toni e il misterDavide Ballardini si sgolano: al cen- travanti serve più assistenza, l’allenatore conta anche sul rientrodegli in- fortunatiper aumentare il bottinodigol
MAUROCASACCIA
GENOVA. La svitata d’orecchio più celebre, quella che adessomanca da unpo’.Unbelpo’, incampionatosono 672’.L’ultima svitata all’ultimoistan- tediGenoa-Bari, capocciatadel2-1.E urlo. Perché la mano all’orecchio di Luca Toni, copiata da tanti, significa “ci sentite?”. Invece adesso il centra- vanticheparlacolgolè
senzavoce.In- siemealui tuttoilGenoadiBallardini insegue quel grido liberatorio. Rime- dio cercasi, per ilGrifone sgolàto. Solitudine del numero 9, tramiria-
EseToninontimbrada672’,èperò
lapuntachepiùhacamallatonelperi- odo della penuria offensiva: un solo match saltato, schierato in 12 gare su 13per 1029’complessivi.Losegueper gettoni, 10,Rudolf,masolo347’.Pala- ciomanca da parecchio, tuttavia è se- condo nel minutaggio: 7 presenze e 533’. In questi dati il guaio stagionale che aveva afflitto la gestioneGasperi- niechepesasull’avviodiquelladiBal- lardini. Affinità che si pesca pure nelle di-
de d’infortuni dei compagni di repar- to,errorisuoiemancanzadisupporto adeguato. E analisi che dai numeri
parte.Genoa-Bari era la sesta di cam- pionato, da allora 7 partite senza reti per Toni, nelle quali i rossoblù sono andati a segno soltanto 4 volte. In mezzo,laCoppaItalia:2-1alGrosseto, due svitate dell’attaccante exBayern. Domani, Coppa Italia nuovamente: c’è il Vicenza, riparte la caccia almi- glior sciroppo per la voce. Ed è chiaro che il primo elemento
chiarazioni rilasciate a distanza di tempodaidue allenatori, conanalogo incipit verbale. Il tecnico di Gruglia- scodisse:«Toninonèunproblema,lui fadariferimentopernoieconil ritor- nodegliuominidiqualitàsugliesterni torneremo a segnare come sempre». Il tecnico di Ravenna ha detto: «Toni non è certo un problema, io lo voglio
risiede negli accompagnatori d’attac- co,inlentorientro:Jankovicpotrebbe giocarealmenounpo’controibianco- rossi veneti; Palacio lavora per Bre- scia domenicama c’è anche la tenta- zionediportarloinpanchinaincoppa; poi sarà il turno di Palladino,mentre più indietro è Sculli. Gli uomini che dannoqualitàallamanovra,chesalta- no il marcatore e creano superiorità numerica, che regalano accelerata e passaggio vincente. Ecco, in primis, quelcheè
mancatoemanca.Nelruolo d’attaccante esterno schierati Rossi che sidannamanonhapiùle caratte- ristiche dell’ala,Rudolf che ha le qua- lità però è stato finora discontinuo e purelui “toccato”dagliacciacchi,Me- sto che può essere elemento da drib- bling sull’avversario (non di tecnica, di slancioepotenza)mahabisognodi spazi che non sempre si trovano, vedi la gara conla Juventus incuiha rego- larmente sbattuto contro il muro bianconero.
CASOMARCHISIO NESSUN RICORSO IL REGOLAMENTO
TUTELA LA JUVE NESSUNricorso da parte delGenoa anche perché per le norme sarebbe inutile. Il casoMarchisio infortuna- to, no allaNazionale,ma “recupe- rato” pronto per la Juve (gollonzo a Eduardo) si sgonfia.Aporre il quesito il lettoreDiegoGrillo. Il re- golamento sulle convocazioni na- zionali (articolo 5) spiega che il giocatore, nel caso non voglia o non possa rispondere alla convoca- zione, debba rimanere fermo per 5
giorni.Ma lo stesso articolo spiega che tale limitazione vale “salvo di- verso accordo con la relativa asso- ciazione”.Ovvero le certificazioni e accordo tra società e staff naziona- le, come accaduto perMarchisio.
così.Gioca per la squadra.Ei gol arri- veranno».Incampionato,finora,èan- data dentro 2 volte: s’è detto delBari, colpodi testa,einprecedenzarigorea
Parma.Comunquemigliormarcatore insieme
aMesto.Eciòmanda alla ge- neralizzazionedelproblema:nonsolo Toni,Genoa sgolà
to.Nona casoèuna delle sole tre squadre che non hanno ungoleador almeno a quota 3, le altre
sonoParmaeCatania.Nonacasoèora ilquart’ultimoattaccodellaserieA:10 reti, a 9 ci sonoParma,Cesena eBari. Oltrealgol,sivaaguardarelastrada
per il gol. In primis, assist. Migliore nell’esercizioperilGrifone?Lostesso Toni,a3,mentreVelosoèa2.Centra- vanti a servizio di altri, dunque, però altri che spessononci sono: s’intende gli inserimenti dei centrocampisti, s’intende la partecipazione alla ma- novra offensiva, si torna a intendere
L’“INFORTUNIO”PEREVITARELANAZIONALE
gli
infortuni.Vapoi rilevato che ilnu- mero9incarriera,nonostantelastaz- za,hasegnatopiùconpallaaterrache nel gioco aereo: suggerimento verti- caleincuisi trascinaviailmarcatoreo traversonebassosucui s’avventaspo- stando l’avversario in partenza. Per- ciò, al di là della tipologia di cross, quantinepropongonoi rossoblù?Per trovareilprimonellaspecialegradua- toria si deve andare al ventiseiesimo posto:Criscitocon51.EilGenoaèsolo undicesimo, con43,5%,nella classifi- ca della pericolosità offensiva. Indice compositoche tiene contodi capacità dimantenere il possesso palla, di ver- ticalizzare, di creare occasioni da gol, di giungere al tiro. IlGrifone è quarto per possesso palla dietro a Inter,Mi- lan e Roma (nessun altro ha una tale oscillazione), il che accentua ancor più la pecca nelle altre tre voci.
A proposito di capacità di giungere
al tiro,nonèstataquestacheèmanca- ta aToni finora, sebbene talvoltamal sfruttata come contro la Juventus. Il centravanti è ottavo in campionato per tiri (44) e sestoper tirinellospec- chio(19).Tuttavia lapercentuale rea- lizzativa èmolto inferiore rispetto ad altri tiratori: Eto’o 57 conclusioni e 9 reti, Di Natale 54 e 5, Cavani 51 e 9, Ibrahimovic 48 e 7, Lavezzi 47 e 4, Quagliarella 45 e 6, Borriello 43 e 6, Pastore 43 e 7, Di Vaio 41 e 7. A far compagnia in questo specchietto del- la porta ostile c’è un altro nome gros- so: Sneijder è secondo nella classifica dei tiri (54),perònonhaancoratrova- toilgol.EBallardinihasigillatocosì la questione: «Gli attaccanti vivono pe- riodi del genere: in alcuni basta stri- sciareunapallaevainporta, inaltri si fatica, si prova e si riprova, e non va dentro». Al Grifone, in attesa dei rientri di
Palacio & Co., serve disperatamente che cambi il vento e torni a entrare. Prima d’aggrapparsi al codino, ci si riattaccaall’
orecchiodiToni.Domani
Genoa-Vicenza.Provediurlo,accom- pagnate da “ci sentite?”, sebbene lo stadiononavràmoltiadascoltare,con lachiusuradialcuni settori:aperti so- lo GradinataNord e Distinti. E poi la ricerca della via del gol proseguirà a
Brescia.Bigliettidisponibilineipunti vendita IP Ticket del circuito Best Unionfinoalleore19disabato,sirife- riscono allaCurva Sud 1/Ospiti, prez- zodi 15europiùidirittidiprevendita. PeraccederealSettoreOspitièneces- sariopossederelaTesseradelTifosoe sudisposizionedelPrefettodiBrescia è stata vietata la vendita dei tagliandi ai residenti in Liguria, mentre sono esentidaquesteprescrizioni iposses- sori della tessera. Insomma, complici lepocodivertenticapriolenormative, anche allo stadio Rigamonti poche orecchie rossoblù. Ma se il Grifone non è sgolàto, l’urlo si sentirà pure a
Genova e dintorni.
casaccia@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
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