This page contains a Flash digital edition of a book.
primopiano


ILSECOLOXIX MARTEDÌ


23NOVEMBRE2010


3 LO SCONTRO NEL GOVERNO E LA NOTA DEL QUIRINALE


«Primachiaritevi, poi fateleleggi»


IlgelodelColle


Sconcertoper lepolemicheinmaggioranza ILRETROSCENA


VITTORIAALEANDRI Ibambinidella scuola elementarePaisiellodiNapoli fannoloslalomtra i rifiutiper arrivare a scuola


ROMA.«Questesonopolemichefra diloro,maquestodecretoc’èono?». IlpresidentedellaRepubblicaGior- gioNapolitano, dopo giorni di atte- sa e dimeditazione, sceglie ancora una volta lo strumento quasi uffi- cialedellanota scrittaperprendere ledistanzedaunprovvedimentodel governo.Omeglio, da un provvedi- mento annunciato ma che non ha maivistoveramentelaluce.Eanco- raunavoltailsuopensierocorrealla drammatica situazione dei rifiuti a


Napoli. Ierimattina, dopo l’ennesi- ma letturadei giornali sul casoCar- fagna,checoinvolgetuttalavicenda dellagestionedeirifiuti,ilpresiden- tedellaRepubblicahadiramatouna gelida nota in cui ha voluto far pre- sente di non avermai letto il testo deldecretoleggesuirifiutiaNapoli, varato ufficialmente dal Consiglio deiministri giovedì scorso,mamai divenuto untesto di legge ufficiale. IlCapo dello Stato ha così voluto


farsaperepubblicamentedinones- sere stato informatoprimadel varo del provvedimento, come invece perprassi avviene trapalazzoChigi eilQuirinaleneicasidi leggidirilie- vonazionale.Ma soprattuttoha vo- luto smascherare il “giochino” più volte usato dal governoBerlusconi,


PDL, IL RISCHIOSO “TUTTI CONTRO TUTTI” IN CAMPANIA


CARFAGNA: «MENOPOTERI ACOSENTINOEIORESTO»


Sceneggiateper ricattareilpremier.ElaMussolini:vialeiosfiducia


NAPOLI. IlministroMaraCarfagna havistoieriserailsottosegretarioal- lapresidenzadelConsiglio e braccio destro del Cavaliere, Gianni Letta. Unincontrocordiale,dopodue gior- nidiscontrinelPdlcampano,mache l’ex soubrette ha chiuso, in base a quantoètrapelato,conunmessaggio chiaroesenzavied’uscita:«Hodetto chemeneandròdagoverno,partitoe parlamento. E non tornerò indietro se il governo non toglierà a Nicola Cosentino il potere di decidere sugli appaltiper lediscaricheelagestione dei rifiuti in Campania». Ossia: «La palla deve passare a Stefano Caldo- ro». Niente più l’ex sottosegretario, costretto alle dimissioni perché ac- cusatodi concorsoesternoconlaca- morra, nemico giurato della corren- te della Carfagna, ma il presidente dellaRegione, della corrente amica. Fuor di metafora, un bel ricatto,


MaraCarfagna conEdmondoCirielliquandoi rapporti eranobuoni INVASIONE DI RANDAGI, TOPI E INSETTI


Mammeinrivolta: «Nonmandiamo i figliascuola»


Allarmeinfezioni IlDipartimentodi Igiene:«Servono


interventiurgentialtrimenti saràilcaos»


chedescriveancoraunavoltail livel- lo di scontro interno alPdl diNapoli


LUIGISANNINO


NAPOLI. Non c’era bisogno dell’al- larme lanciato dagli esperti per esa- sperare gli animi dei napoletani a causa dell’emergenza rifiuti. Circa tremila tonnellate giacciono nelle strade,invadendoinmolticasipersi- nogliingressidellescuole.Tantoche l’emblema di ieri della protesta dei cittadini è stata la decisione di un gruppodimammedeiQuartieriSpa- gnoli, il cuore della città antica, di nonmandare i figli a scuola: bambi- ni,maancheadolescenti.«Osilevala spazzatura o lo sciopero prosegui- rà»,hannospiegatoconrabbiamista a disperazione al preside e agli inse- gnanti della elementare “Paisiello”. Napoli è sommersa dai rifiuti,


sempre di più, e ora c’è la certezza che i cumuli di immondizia possono accendere focolai di infezioni gravi.


e della Campania, dove nulla è più certoetuttopuòsuccedere.Unricat- to, uno dei tanti, ormai, che stanno scaturendo dalla “sceneggiata napo- letana” innescata dalla rottura della Carfagna. Con le foto “rubate” da AlessandraMussolini (immortalata la ministra berlusconiana con il fi- niano Italo Bocchino), con la Carfa- gna che battezza laMussolini come una“vajassa” (cheindialettosignifi- ca certamente domestica o cafona, ma pure prostituta) e la nipote del


COLPIBASSI


Cirielli: «Ilministro miha chiesto


spesso di piazzare uomini suoi,ma lei ciha solo tolto voti»


«Siaviralichebatteriche»,hannoso- stenuto Maria Triassi, del Diparti- mento di Igiene della Federico II, e Andrea Simonetti, entrambi mem- bri della Società italiana di Igiene. «Serve un intervento immediato», affermano, «perché Napoli versa in una condizione grave. I rischi con- nessi all’emergenza sono legati alla presenzadirandagi,ratti,blatteein- setti: tutti vettoridimalattie infetti- ve gastro-intestinali». Ieri nel perimetro cittadino c’era-


no2900tonnellate,ma giàoggi la si- tuazione potrebbe nettamente peg- giorare per le difficoltà a conferire i rifiutiper leprotestesoprattuttoda- vanti alla discarica diTerzigno, l’or- mai famosa “Cava Sari”. Nel centro storico, comeneiquartieri-benePo- sillipoeChiaia, la scenanoncambia: cumuli enormi, dovunque. L’asses- sore all’Igiene Urbana del Comune


Ducecherincara:«SeCarfagnaresta ministro non posso votare la fiducia al governo, perché non posso votare ungovernoconunministrodellePa- riopportunitàcheinsultaledonne». Ma la sceneggiata partenopea può


costarecaraaBerlusconi,chesottoil Vesuvio si gioca una bella fetta della sua maggioranza. Infatti c’è subito l’onorevoleCirielli,quellodiunadel- le prime leggi ad personam, che ha scelto di attaccare Carfagna ricor- dando che i “suoi” i voti se li sono sempre andati a prendere uno per uno.Mentre«Marahasolotoltovoti adaltri: leinonhaconsensinel terri- torionénelPdl.«Berlusconi-hasibi- latoCirielli-èstatomoltogenerosoa chiamarlala“signoraCarfagna”.Co- sentinoamenonhamaichiestonul- la,Marainvecemihachiestodipiaz- zareuominisuoi».Naturalechepure Cosentino abbia ricordato il «peso dei suoivoti».Eviaadaltreminacce. GIO.M.


di un via libera di facciata da parte delConsigliodeiministrialegginon del tutto scritte, con la formula del “salvo intese”. Un “giochino” che nasconde e ha nascosto liti interne alla maggioranza e al governo, an- che sulla questione rifiuti, come già in passato permolti altri provvedi- menti.EilColleierihaquindisotto- lineato di non aver ancora ricevuto iltestodileggeediriservarsidivalu- tarloperlafirmasolodopoaversop- pesato i provvedimenti contenuti veramente nel decreto, quando fi- nalmente vedrà la luce. Con questo gesto di freddezza,


spiegano al Quirinale, Giorgio Na- politano ha voluto prendere le di- stanze da una polemica tutta inter- na a un partito dimaggioranza, che vede coinvolti un ministro, Mara Carfagna, i coordinatorinazionali e localidelPdl, comeNicolaCosenti- no,maanchealtripartitidimaggio- ranzacomeFuturoelibertàoForza del Sud di Gianfranco Miccichè. Una polemica per cui il ministro Carfagnahatiratoinballoconforza lagestionedeirifiutiaNapolieaSa- lerno. Ma a cui il Capo dello Stato non vuol partecipare, né da attore né da spettatore. Del restoNapolitano,proprionel


giornoincuigli ispettoridellaCom- missione europea erano a Napoli pervalutarelasituazione,havoluto far di nuovo sentire la sua voce su una crisi che si trascina da troppo tempo. Il presidente della Repub- blica non vuole entrare nel balletto che giudica poco utile e poco digni- toso della gestione regionale o pro- vinciale della raccolta e dello smal- timento.Mahaacuorelaquestione, tanto che solo unmese fa era inter- venutosulla«nuovacrisideirifiutia Napoli» affermando quanto fosse «necessarioeurgentecheilgoverno si assumesse le sue responsabilità». Era il giornoincuinelConsigliodei ministri il premier Silvio Berlusco- ni aveva preso impegni precisi assi- curando l’applicazione senza esita- zione del piano rifiuti. A unmese da allora, il Quirinale


havolutofarsaperechenondimen- ticagli impegnipresidall’esecutivo, ma che a tutt’oggi non ne ha visto


nemmeno l’ombra. ©RIPRODUZIONERISERVATA


diNapoli, PaoloGiacomelli, parla di «situazioneal limitedel collasso». Il punto è sempre lo stesso: assenza di discariche e di conseguenza, la satu- razione degli impianti Stir di Giu- gliano e Tufino, dove sversaNapoli. In città l’unico impianto è quello di Chiaiano dove il conferimento è di circa 700 tonnellate al giorno. Undatosututti edèdabrividi: al-


PROTEZIONE CIVILE PRIMO GIORNO DI GABRIELLI


L’avventura di FrancoGabrielli alla guida della Protezione civile inizia con un denuncia: «L’Italia è un paese impreparato» a gestire il proprio territorio.


l’impianto Stir di Giugliano ieri si è riusciti a scaricare un solo mezzo proveniente da Napoli, vale a dire circa12tonnellate; sei,complessiva- mente invece imezzi aTufino. «Sia- mo riusciti a togliere dalle strade di Napoli un centinaio di tonnellate, vale a dire quasi nulla», conclude Giacomelli. Centrale, a questo pun- to, sarebbe la possibilità di sversare in altre discariche dellaCampania o


d’Italia. ©RIPRODUZIONERISERVATA


Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16  |  Page 17  |  Page 18  |  Page 19  |  Page 20  |  Page 21  |  Page 22  |  Page 23  |  Page 24  |  Page 25  |  Page 26  |  Page 27  |  Page 28  |  Page 29  |  Page 30  |  Page 31  |  Page 32  |  Page 33  |  Page 34  |  Page 35  |  Page 36  |  Page 37  |  Page 38  |  Page 39  |  Page 40  |  Page 41  |  Page 42  |  Page 43  |  Page 44  |  Page 45  |  Page 46  |  Page 47  |  Page 48  |  Page 49  |  Page 50  |  Page 51  |  Page 52  |  Page 53  |  Page 54  |  Page 55  |  Page 56