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ILSECOLOXIX MARTEDÌ


23NOVEMBRE2010


ILSECOLOXIX MARTEDÌ


23NOVEMBRE2010


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2 Basescu va versoBerlusconi, chegli tende subitolamano


EMILIOFEDE


DOVE CA VA


SINI


«Non lo vedrete mai con sinistra e Idv»


sbigliaqualcosapoi fa roteare ilditoall’altezzadella tempia,quasi adire: èmatto


Un breve spezzone di filmato rimbalza dalla tv portoghese fino alla Francia e subito rischia di nascere un nuovo caso diplomatico tra Parigi eRoma. Tutto si sviluppa a Lisbona, verticeNato, eBerlusconi sembra dare delmatto, con tanto di gesto del di- to che tocca ripetutamente la tempia, al collega francese Sarkozy.Dalle immagini è evidente che il primoministro romenoBasescu tenta di dialogare con Sarkò,ma questi lo respinge rimproverandolo platealmente.Basescu allora si avvicina a Silvio, il quale gli dà lamano e poi, con poche parole e qualche gesto, fa il segno del “mat- to”: quasi a bollare il presidente francese.Di cosa stavano discutendo? Forse di rom.


EmilioFede, giornalista e scrittore, direttore delTg4 da 18 anni, è stato anche direttore delTg1. «Conosco Casini damolti anni, da quando era uno stretto collaboratore diForlani, e penso che ora stia facendo una opportuna pausa di riflessione.Di certo ritengo che la sua decisione non andràmai a vantaggio di una certa opposizione: non andràmai con l’estrema sinistra o conDi Pietro.Lui è il leader di un’areamoderata e sceglierà secondo coscienza. Io credo che, da buon cristiano, abbia senso della riconoscen- za, che significa gratitudine: sa bene che il suo successo politico, l’ascesa alla terza carica dello Stato, è statamerito suoma anche della maggioranza a cui in quelmomento apparte- neva, e del sostegno di un signore che si chia- ma SilvioBerlusconi. Ilmio augurio è che, superate le divergenze con laLega,Casini possa tornare nella…Casa delle libertà».


LUIGIAMICONE


«La Chiesa gli dirà di allearsi con Silvio»


FabioFazioeRobertoMaroni


sa) «portava i figli di Berlusconi a scuola». TornandoaVieniviaconmeilrac-


ni»ma attira «anche l’organizzazio- ne criminale».Anche Berlusconi fi- niscenelmirinodel registaGabriele Salvatores che legge le sette volte in cui ilpremierassicura,nel2008, che «abbiamorisoltotuttoinpochigior- ni». Sette volte. E la risposta è sotto gli occhi di tutti, oggi. Le stoccate di Fabio Fazio arrivano in apertura, con i desideri “impossibili”: «che la tivù si occupi di politica senza che la politica di occupi di tv». E poi: «che nessungiornaleraccolgamaipiùfir- mecontroSaviano,chenonèunpar- tito,ma èmolto di più: è una perso- na». Premiato da un successo di pub-


conto di Saviano si è concentrato sui rifiuti.L’accusa delloscrittoreèpre- cisa: anche ilNord ha colpe, ora non vuole prendere la spazzatura diNa- polima è uno dei grandi fornitori di rifiutialSud.Anchediquelli speciali chevengonosotterratienontrattati, affidati alle ecomafie (20miliardi il fatturato nel 2009) che praticano prezzistracciatiepoicostruisconole strade«conbitumeescartitossicioli piazzano sotto un cortile della scuo- la,nelleparetidicase»di interiquar- tieri. La politica nelmirino di Savia- no, quella che da 16 anni non risolve una emergenza perpetua, che «crea consorzieconsensoconleassunzio-


blicoclamoroso(settemilioniemez- zolaprimapuntata,oltrenovemilio- ni laseconda)Vieniviaconme,anche per questa vastissima audience, ha provocato consensi entusiastici e critiche violentissime. Lo show di RobertoBenigni laprimapuntata, la performance di Saviano sulla mac- china di fangomediatica che tende screditare personaggi pubblici - se sono avversari scomodi. SullaRaisigiocapoilaprimaparti-


ta sul futuro del governo. Sono ap- prodate in Aula alla Camera le mo- zionipresentatedaFuturoeLibertà e dall’opposizione per il pluralismo nella tv pubblica, che promettono bagarrealmomentodelvototraoggi e giovedì. V.D.B. debenedictis@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


LuigiAmicone, direttore del settimanaleTempi e collaboratore delGiornale, è tra gli intellettuali di riferimento diCl. «Pur non amando certi atteggiamenti del premier, laChiesa apprezza le posizioni del governo su alcuni temi, come quelli etici.Per questo penso che ci siano gerarchie ecclesiastiche che sollecitanoCasini a sostenere questo esecutivo.Ma con laLega si tratta di superare un’obiettiva diversità politica, considerando che i centristi sono gli unici ad aver votato contro il federalismo. Quindi, insomma,mi pare cheCasini viva questa contraddizione profonda di volerema non potere.El’asse conFinimi pare difficile, viste le aperture del presidente della Camera su temi come i gay o le coppie di fatto: li tiene insieme solo il superamento del bipolarismo».


opposizione RITANNAARMENI


«Proverà a scalzare Silvio dal suo trono»


RitannaArmeni, giorna- lista e scrittrice, è stata conduttrice insieme a GiulianoFerrara di “Otto e mezzo”. «Io credo che Casini voglia andare in un governo di centrodestra senzaBerlusconi.Poi naturalmente tiene aperta anche l’altra strada, verso il centrosinistra,ma la sua volontà penso sia quella.Lo dimostra anche il tentativo di costruire un polo conFini, che senz’altro si alleerebbe più facilmente con il centrodestra che con il centrosinistra.Enon starei troppo a seguire le dichiarazioni giorno per giorno, spesso in contrasto tra loro: i punti fermi in questomomento sono tre.Primo:Berlusconi è in crisi e se avesse la fiducia il 14 potrebbe solo rinviarla. Secondo: si sta creando un polo di centro.Terzo: a una crisi delPdl non corrisponde un rafforzamento delPd, che è anzi in difficoltà,mentre cresceVendola».


Fiducia o no al governo del Cavaliere? Il leader Udc lascia aperte tutte le porte. Per ora


MAURIZIOBELPIETRO


«Vuole la politica dei due forni»


MaurizioBelpietro, giorna- lista, direttore diLibero, è stato alla guida diGiornale e diPanorama. «Casini sta andando sempre nella stessa direzione: è sempre fermo al vecchio concetto dei due forni, il vecchio progetto di potersi giocare le proprie carte un po’ di qua e un po’ di là.Ora ha capito che sarà difficile giocare a sinistra:mi aspetto presto aperture aBerlusconi, perché sa che è l’unico forno in cui può cuocere il suo pane. Il suo tentativo è sempre quello dimettere in piedi un centro, o un centrino,ma credo che il bipolarismo sia radicato nella testa degli italianimolto più di quanto lui pensi.Un asse conFini?Mi pare ci siano troppi galli in un pollaio.Epoi io penso che, sotto sotto, non gli perdoni di averlo lasciato col cerino inmano quando, all’inizio del 2008,Fini decise di entrare nelPopolo della libertà.Non credo che possa instaurarsi un’alleanza duratura».


GIUSEPPECALDAROLA


«Direzione identica da anni verso il Cav»


GiuseppeCaldarola, giornalista, ex direttore dell’Unità (dal 1996 al ’98), editorialista delRiformista, è stato anche deputato dei Ds. «Nelle parole diCasini non ho colto nessuna novità: da tempo propone a Berlusconi un patto, ponendo come condizione che venga ridimensionata laLega.Questo patto, che difficilmenteBerlusconi potrà accettare, è una delle due carte inmano a Casini,mentre l’altra, che ogni tanto tira fuori, è quella di accrescere il suo potere guardando alPd.Ma credo che la sua propensione più forte sia quella di ricostruire un centrodestra con unBerlusconi ridimensionato e unaLegameno prepotente. In questo scenario ci sta l’accordo conFini, con il quale può costruire un blocco elettoralemolto forte».


governo


servizioacuradiFRANCESCASCHIANCHI


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