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ILSECOLOXIX MARTEDÌ 23NOVEMBRE2010
economia DOPOLE NUOVE INDISCREZIONI SULLE INCHIESTE GIUDIZIARIE FinmeccanicaapiccoinBorsa: -5% Guarguaglini: «Fondineri?Tutteballe».NelmirinodeipmanchegliappaltidiEnav ALBERTOQUARATI
ILTERREMOTOfinanziariodell’Ir- landa, certo ieri non ha aiutato. E nemmeno i sommovimenti nel set- toredei caviedei tubi, conPrysmian cheèpartitaall’attaccosugliolande- sidiDraka conun’offerta amichevo- le, per creare il più grosso operatore mondiale del settore. Offerta quasi subito insidiata dai cinesi di Tianjin
Xinmao.Ma ieri, a tirare giùlaBorsa diMilano,piùche lequestioni inter- nazionali o le operazioni imprendi- toriali, sonostatelenuovevocichesi stanno rincorrendo sul gruppo Finmeccanica. Sussurri che partono dallaprocuradiRomaesitrasforma- noinboati aPiazzaAffari,dove il co- lossodiStatohachiusolasciandosul terreno il 4,8%. Di nuovo, torna lo spettro dell’in-
chiesta sui fondi neri. Domenica la puntatadiReportsuRaitreharimes- so in circolo i sospetti sulla gestione del presidente e amministratore de- legato della società, Pier Francesco Guarguaglini. Sotto la lente d’in- grandimento il complesso schema legato alla partecipataDigint, azien- da dietro alla quale si nascondeva il faccendiere Gennaro Mokbel e che forsedoveva servireper creare fondi nericoncuipagaretangentieottene- re commesse internazionali. Uno schema non nuovo, cheGuarguagli- ni, secondo quanto riportato da Re- port,avrebbegiàutilizzatoconil fac- cendiere Pier Francesco Pacini Bat- tagliaquandoeraallaguidadellaOto Melara della Spezia, nel lontano
1996.Intanto nell’inchiesta dei pm entra l’ipotesi di commesse truccate dell’Enav ad Alenia (Marconi), il cui mediatore sarebbe Lorenzo Cola: proprio il consulente esterno di
QUERELE CONTROTVESTAMPA
Incarico ai legali per valutare se possano esserci ipotesi di reato, in particolare
diffamazione PIERFRANCESCOGUARGUAGLINI presidente Finmeccanica
PierfrancescoGuarguaglini,presidente e addi Finmeccanica POLTRONE
CAMBIODELLAGUARDIAASELEXGALILEO GIULIANININUOVOCEOALPOSTODIMOGFORD
•••ROMA. FabrizioGiulianini, già deputy ceo di SelexGalileo nonchè amministratore delegato e diretto- re generale di SelexGalileo Spa, sarà il nuovo chief executive offi- cer della società di Finmeccanica dal primo gennaio 2011. Giulianini, annuncia una nota del gruppo, prenderà il posto di Steve Mogford, che lascerà il gruppo alla fine di quest’anno per assumere la carica di ceo presso laUnitedUtili- ties PLC. «Dal suo ingresso in Finmeccanica nel 2007 - dichiara il
presidente e amministratore dele- gato Pier FrancescoGuarguaglini - Steve ha guidato con grande effi- cacia lo sviluppo di SelexGalileo, portandola a essere una delle maggiori aziende internazionali del gruppo Finmeccanica. Siamo dispiaciuti che lascerà il gruppo, ma gli auguriamo ogni successo nel suo nuovo ruolo.Disponiamo di un teamdi grande talento ai ver- tici di SelexGalileo e sono certo che l’azienda continuerà a cresce- re».
Finmeccanica, in carcere dallo scorso luglio perché al centro della vicenda Digint.L’uomoal centrodi tuttoe che, secondoun’informativadelRos sareb- be stato l’autore nel 2007 dell’intesa con Mokbel, «per cui Finmeccanica, attraverso l’assegnazione di commes- se, avrebbe determinato l’incremento di valore dellaDigint, acquisita al 51% dal sodalizio, nel breve volgere di 3/4 anni per poi rilevarla completamente ad un prezzo di gran lunga superiore». Cola ora sta parlando, come prima aveva parlato il suo commercialista Marco Iannillidavanti alProcurato- reaggiunto,GiancarloCapaldo, iPm Giovanni Bombardieri, Francesca Passaniti ePaolo Ielo. «Sono tutte balle. Balle che fanno
maleame,efannomalealle75milafa- migliedeinostridipendenti,fannoma-
BANCHE E STRATEGIE INTERNAZIONALI Intesa-Unicredit,manovreaOriente PiazzaCordusiopensadicedereattivitàinEstEuropa:Passeratragliacquirenti
NON NEGA, Giovanni Boccolini, responsabile delle relazioni con le filiali esteredi
IntesaSanpaolo.An- zi, fa capire che effettivamente su fronte orientale qualcosa simuove- rà.
sibile-ancheseparziale-smobilita- zione di Unicredit nell’Europa del- l’Est,eunaltrettantopossibilesbar-
codiIntesaSanpaolo.Aconfermare questo risiko tra il primo e il secon- do istituto di credito in Italia, l’in- tervista rilasciata ieri da Federico Ghizzoni sul giornale austriaco Trend, dove l’amministratore dele- gato di Unicredit ha dichiarato che la sua banca «potrebbe lasciare al- cuniPaesinel casoquestinonsiano sufficientemente redditizi: il mi-
Al centrodelle strategie,unapos- Nozzediplatino
Festeggiano 70 anni dimatrimonio Bal- lan Bruno e Costaguta Clotilde Bruna. AuguriaffettuosidallafigliaLilianacolma- ritoIvano,nipotiepronipoti.
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glioramento della redditività è un’assoluta priorità per i prossimi anni». Ghizzoni afferma di «non avere un elenco di Paesi che inten- diamo abbandonare».Però l’ipotesi c’è, e inquel casoUnicredit sarebbe intenzionata a cederepropri cespiti attraverso un asset swap. Ieri il di- rettoregeneraledellabanca,Franco Nicastro, ha messo i puntini sulle “i”,dicendochel’internazionalizza- zioneèfondamentaleechel’istituto nonfaràmancareilsuosupportoal- le aziende italiane in Est Europa. Ma intantoinAustria,doveUnicre- dit è la prima banca nazionale, si parla di già di fare qualche taglio e benché in tutti Paesi dell’Est Euro- pa Piazza Cordusio occupa una po- sizione di rilievo, Unicredit guarda
anche a nuove realtà emergenti:Li- bia,Cina (qui l’annoprossimo i ver- tici dell’istituto contano di aprire la terzafiliale)epoiRussia,Brasile,In- dia,
Turchia.Dove, come diceGhiz- zoni, si potrebbero concentrare gli investimenti più redditizi. Più red- ditizi che inEuropa dell’Est. Sull’altrofronte,d’altrocanto, c’è
Intesa Sanpaolo, che in Europa Orientale oggi ha una presenzami- nore,macheguardaaquestomerca- to con interesse.L’istituto corre in- fatti perlapolaccaPolbank,delqua- leambiscearilevarneunaquota tra il 50 e il 75 per cento. E si mostra possibilistanelcasoincuiUnicredit sidecidesseacederepropriasset.«I nostri rapporti con Unicredit sono ottimi, per cui se dovesse esserci
questa opportunità sicuramente ci tirerannoinballo»dice
Boccolini.Il progetto,mettelemaniavanti ilma- nager, è ancora solo abbozzato: «Si- curamente condivido quello che vuole fare Unicredit - ha aggiunto Boccolini -perònonhadatoindica- zioni precise, ma solo di carattere strategico». Sicuramente, aggiunge Boccolini, «essere concentrati» su pochiPaesiincuisihaunaposizione diforza«èlacosamigliore:noistessi vediamo che la nostra strategia è stata quella di esser forti in pochi Paesiehapremiatoperchélanostra redditività è molto alta rispetto ai sei operatori dell’EstEuropa». Manonc’èsoloilbloccoorientale:
FedericoGhizzoni, adUnicredit
Boccolini parlava all’inaugurazione diunanuovafilialedellacontrollata AlexBank, ad Alessandria d’Egitto, doveerapresenteancheilconsiglie- redelegatoCorradoPassera, cheha smentitodinuovol’iptesidiaumen- ti di capitale. A.QUA.
I DATI OCSE
LACRESCITA RALLENTA, ITALIA FANALINODICODA
••• FRENAla crescita nell’areaOc- se e l’Italia è ancora fanalino di co- da diUe e area euro. Il Pil dei paesi dell’areaOcse è cresciuto nel terzo trimestre dello0,6%rispetto al +0,9%del secondo trimestre. Il Pil italiano in particolare segna un in- cremento dello0,2%rispetto al se- condo semestre, quando aveva re- gistrato un +0,
5%.Alivello annuale il Pil del Paese è passato dal +1,3% del secondo trimestre al +1%, ben al di sotto dell’1,8%della Francia, del 3,9%dellaGermania, del 3,1% delRegnoUnito e del 2,1%dell’Ue.
le all’azienda e ai nostri fornitori e al Paese»haattaccatoieriGuaguaglini.A questa nuova ventata di indiscrezioni, Finmeccanica risponde smentendo tutto, minacciando pesanti querele e sottolineando proprio il fatto che il ti- toloinBorsa,giàieri,èstatomassacra- to. Fino a questo momento, Cola ha semprenegatol’esistenzadi fondineri eilpagamentodi
tangenti.MaiPmso- notornaticoninsistenzasuvecchievi- cende, nel corso di quattro interroga- tori incarcere (l’ultimo si è svolto ieri) a cui Cola è stato finora sottoposto e sull base dei due lunghimemoriali da lui consegnati aimagistrati. L’ex con- sulente esterno di Finmeccanica avrebbe iniziato a fornire elementi, in parte ancora sconosciuti all’indagine, sul funzionamento del sistema che consentiva l’assegnazione di appalti nelsettoredelladifesaedellasicurezza aereaadaziendechenonpresentavano sulla cartanessuna competenza speci- fica, generando un meccanismo di maggiorazione dei costi attraverso il frazionamento delle commesse. Al ri- guardo, Cola starebbe rivelando ele- menti, giudicatiutili ai finidell’indagi- ne, sui rapporti intercorsi nel tempo tra la Selex Sistemi Integrati, control- lata di Finmeccanica guidata daMari- na Grossi, moglie di Pierfrancesco Guarguaglini,el’Enav,principalecom- mittente della società.Meccanismi in parte analoghi a quelli utilizzati per la Digint. Tra gli affari al vaglio dei Pm, come apprende Radiocor, ci sono una serie di appalti per la costruzione di campi militari in Iraq, Afghanistan e Bosnia e per opere in alcuni aeroporti italiani,comeLameziaTerme, risalen- ti all’epoca in cui Cola era presidente dellaCogim(carica ricoperta dal 2004
al 2007), committente della società.
quarati@ilsecoloxix.it
SVILUPPO ECONOMICO
Incentivi, 300milioni esauriti insoli15giorni
ROMA. Incentivi, i soldi sono già
finiti.Il fondounicopergli incen- tivimesso a disposizione dalmi- nistero dello Sviluppo economi- co lo scorso 3novembre per con- sentire a consumatori e imprese di utilizzare appieno i 300milio- ni di euro che nell’aprile scorso erano stati destinati al sostegno degli acquisti in vari settorimer- ceologicisièesauritoin15giorni. «Con l’operazione incentivi -
precisa una nota del ministero guidato da Paolo Roma- ni - si è voluto dare un con- creto aiuto a settori trai- nanti del no- stro sistema produttivo che, pur in difficoltà, mantengono grandi capa- cità competitive e una forte pro- pensioneall’export».Dei300mi- lioni stanziati, secondo le stime delministero 167milioni di euro sono andati a incentivare settori chehannounimpattodiretto sui consumatori. Questi i risultati: nel settoremacchine agricole ol- tre 13.000mezzi per un importo di 76milioni;nellanautica 2.900 motorifuoribordoper2,4milioni e303contributiastampiperscafi da diporto per 37,5milioni, altri 16milionisonoandatiper33mila motocicli, 60milioni per le cuci- ne componibili (85.500 pezzi), oltre 26milioni per 530mila in- terventinella banda larga, 41mi- lioni per gli elettrodomestici.
PaoloRomani FIAT
FimeUilm: «PerMirafiori incontroentro finemese»
ROMA. Fiatribadiscela«pienadi- sponibilità» per un incontro con i sindacati sul futuro di Mirafiori. Plaudeil leaderdellaCisl,Raffaele Bonanni, che sabato aveva posto l’ultimatumall’aziendaperl’aper- tura del confronto. «La data del- l’incontroperòcontinuaamanca- re e la responsabilità è tutta della Fiat», dice Giorgio Airaudo, re- sponsabileAutodellaFiomnazio- nale. FimeUilmtorinesi sono si- cure che sarà entro finemese, al- l’inizio della prossima settimana. Alle sollecitazioni diBonanni il
gruppo Fiat risponde con un co- municatonelqualericordacheve- nerdì scorso l’Unione Industriale diTorinohainviatoatutti i sinda- cati di categoria «una lettera for- maleincuièstataconfermatal’in- tenzione dell’azienda di avere un incontrocongiunto, relativoaMi- rafioriPlant, con tutte le organiz- zazioni sindacali». Bonanni au- spica che «la trattativa si apra nei prossimi giorni per fugare le in- certezze e ogni equivoco». Dice anchediesseredisponibile«atro- vare le eventuali soluzioni con- trattualiper renderepraticabile il rilancio della produzione auto- mobilistica nel nostro Paese ed il mantenimento dei livelli occupa- zionali». Ma sul modello da pro- durrenellostabilimentotorinese, il numero uno della Uilm, Rocco Palombella, sostiene che la Fiat potrebbenonessereancorapron- ta. «Presumo che stia facendo le verifichenecessariepermettere a puntolepropostedapresentareai
sindacati.Nonci accontenteremo di cose generiche», spiega.
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