sport D’ASSI èincontinuacrescita
Sperodiripartirepropriodallapresta- zionediLecce edaquesta vittoria che ci
voleva.Perme e per la Sampdoria». Tissone in questa stagione ha già
avutocomecompagnidirepartotutti i centrocampisti della rosa (tranne Sammarco,ma non ha ancora debut- tato): «Per caratteristiche vannodivi- si induegruppi:Palomboinuno,Des- se ePolinell’
altro.Angeloèpiùsimile ame, glipiace giocare “basso” anche a lui,conMazzarriècresciutoinuncen- trocampo a tre, fa girare palla, con lui faccio le due fasi.Daniele è un grande catturatore di palle, cerca i tagli e gli inserimenti. Anche Andrea li cerca,
peròluièmenocatturatore,peròfagi- rare di più il gioco. Quando sono in coppia con Dessena o Palombo, ten- denzialmentemi abbasso di più, vado a ricevere palla dai difensori». Poli inquestocampionatoha gioca-
todall’inizioconTissoneaLecceecon Palombo aParma: «Mapoi sono stato sostituito da Dessena. E anche qual- che minuto proprio con Dessena nel secondotempoconilChievo.Hoperò sostituitoproprioTissocontroIntere Catania. L’importante è
giocare.Non dicochelamiastagionesiacominciata proprio a Lecce, però sicuramente è stata la prima partita in cui mi sono
sentitoveramentebene».Aproposito diLecce,ma che è successonel secon- dotempo?Poli: «Èstatouncalomen- tale piuttosto che fisico, ci siamo sen- titi troppo sicuri di vincere avendo due gol di vantaggio eunuomo inpiù. Il Lecce è rientrato in partita, però a quelpuntoèuscitoilnostrocarattere. Imiei compagni sono stati bravissimi a creare e concretizzare l’azione del tre a due. Una vittoria che ci voleva». Tissone: «Una vittoria che mancava, perché la fiducianeinostrimezzinon è
maivenutameno.Sappiamodiesse- re un gruppo di qualità ed eventual- menteceloricordaancheilnumerodi giocatori che vengono convocati ogni
voltadallevarienazionali.Ecco,dicia- mo che aLecce siamo riusciti a essere più cinici, a concretizzare le palle gol
create.Contro ilCatania, ad esempio, non avevamo avuto questo cinismo». Entrambi trattano il proprio fisico
È PARTITO 6 VOLTE TITOLARE IN CAMPIONATO DANIELEDESSENA, dopo una stagione non brillante due anni fa, si è rilanciato aCagliari e l’estate scorsa è tornato aGenova, doveDiCarlo gli ha dato fiducia schierandolo 6 volte titolare in campionato. Polivalente, ha imparato a frenare l’eccessiva irruenza. È un’alternativa a Poli (2 volte titolare) o Tissone (7), più che a Palombo. In attesa di rilancio Sammarco
DESSENA, IL POLIVALENTE RISCOPERTO
coni guantidi velluto.Tissone: «Sono traiprimiadarrivarealcampoetragli ultimi ad andarmene. Seguo un pro- gramma personalizzato, non voglio tralasciareniente».Poli:«Holavorato duramente per rientrare, per supera- re il dolore. E ancora sto lavorando. Però adesso, finalmente, comincio a vederei fruttidi tantisacrificiedi tan- ta fatica». Sabato contro il Milan dovrebbe
rientrarePalomboequindi sicambie- rà
dinuovolacoppiadicentrale.MaDi CarlodallagaradiLeccehacapitoche la Tissone-Poli può fornire ampie ga- ranzie. E una benedizione, a quei due
ragazzi, gliela si farà dare di nascosto. ©RIPRODUZIONERISERVATA
STAKANOVISTA DELL’ALLENAMENTO
Sono tra i primi ad arrivare al campo
e tra gli ultimi ad andarmene.
Non trascuro niente FERNANDOTISSONE centrocampista della Samp
L’ARBITRATO SU CASSANO ILCASO
dallaprimapagina Maconil trascorreredelleorelaportata
della sparata di Giuggiòli si è ridimensio- nataeallafinedellagiornataladecisionedi ricusarlo è rientrata. La diplomazia inter- nainsommahafattoilsuocorsoelaSamp- doria ha deciso di passare sopra a quello che aveva considerato uno sgarbo e una scorrettezza. L’intervistaapparsasulSecoloXIXdi ie-
ri all’avvocato Giuggiòli, designato presi- dentedel collegio arbitrale che giudicherà sulla controversia tra la Sampdoria eCas- sano,
avevainnescatounnuovocaso.Lari- cusazione, se fosse stata presentata e ac- colta, avrebbe potuto produrre effetti an- che sul calendario delle udienze dell’arbi- trato. Si sarebbe infatti trattato di sostituireGiuggiòli enonc’era alcuna cer- tezza che gli arbitri designati dalle parti, che lo avevano indicato di comune accor- do, si sarebbero ritrovati automaticamen- te su un altro nome, di comune accordo. Nel caso di disaccordo sul presidente del collegio infatti, il suo nominativo sarebbe stato estratto a sorte da un elenco di una dozzina di nomi, designati dalla Lega cal- cio e dall’Aic, l’associazione calciatori. E nonsarebberisultatoininfluente, rispetto alle sorti del processo, se quel nome fosse appartenutoaunaoall’altradelleduecate- gorie.Unbel rischioaffidarsialbussolotto
POI I LEGALISCELGONOLALINEASOFT Presidenteseccatoper l’intervistadiGiuggiòlialSecoloXIXsul«braccinocorto»
eallasorteche,comesisa,è cieca. Inagendalaprimaudien-
za è fissata per il 3 dicem- bre, con il tentativo di con- ciliazione tra le parti. Un passaggio di rito che obiet- tivamente ha scarsissime speranze di essere corona- to dal successo. La rottura tra Cassano e
la Sampdoria si è ormai in- teramente consumata e nessuno, neppure il gioca- tore, si fa più illusioni. Giuggiòli, 69 anni, presi- dente dell’Ordine degli av- vocati di Milano, è stato chiamato a presiedere il collegio arbitrale assieme ai due arbitri nominati rispettivamente dallaSampdoria(FabioFazzo)edaCassa- no (FrancescoMacrì). In definitiva il suo sarà ilpuntodi vista chedeciderà la causa. Ovvio che ogni sua parola debba essere ri- gorosamenteasetticaetaledanongenera- reilsospettodipropendereperl’unool’al- tro dei contendenti. Nell’intervista Giug- giòliavevadettoeripetutodinonaverpre- so conoscenza delle carte del procedimento e dunque di ignorare gli estremidellavicenda. Indefinitivalaricu-
ventivamente astenersidal giudizio. E sono i casi di scuola:rapportidiparente- la edi conoscenza, rapporti professionali con una delle parti.Ovverosituazioni so- pravvenute, come una suc- cessiva carenza di terzietà da parte del giudice che si è espresso nel merito sui profili oggetto del procedi- mento. Non mi pare che l’apprezzamento sull’enti- tà dell’ingaggio di Cassano rientri tra questi casi». I termini della contesa
PaoloGiuggioli, ilgiudice ANSA Garrone,presidentedella Samp PEGASO
sazione sarebbe stata letta come un passo di ulteriore rottura e avrebbe avvelenato una vertenza già abbastanza tossica. «A sentirla come leime la riferisce, la dichia- razione dell’avvocato Giuggiòli mi suona come una battuta - osserva l’avvocatoVit- torio Rigo, esperto di diritto sportivo - Di- versosarebbeseGiuggiòlisi fosseespresso nelmerito della vicenda.Lenorme del co- dicediproceduracivileallegatealcontrat- todi lavorocollettivodei calciatori indica- no le cause nelle quali il giudice deve pre-
sono ampiamente noti. La Sampdoria ha chiesto il massimo della pena, cioè la risoluzione del contratto
con il giocatore per grave inadempimento contrattuale e
insubordinazione.Cassano ha replicato negando gli addebiti e chie- dendoallaSampdoriaunmilionedieurodi danni a fronte della forzata rinuncia alla Nazionale. L’oggetto della contesa riguar- da semmai il fatto che il comportamento tenuto daCassano che, accusa la Sampdo- riacontantoditestimoniacarico,hainsul- tato pesantemente e in pubblico il presi- dente Garrone. Questo comportamento configura l’inadempimento contrattuale
L’IRADIGARRONE:VIAQUELGIUDICE
grave e la insubordinazione che la società ha indicatoa sostegnodellapropriaprete-
sa.Lacasisticachesirichiamaaldirittoge- nerale del lavoro - seppure riferendosi a una fattispecie particolare come è il gioco del calcio - prevede all’articolo 11 dell’ac- cordocollettivounaseriediprovvedimen- tigraduatiinrelazioneallagravitàdell’ina- dempimento: ammonizione scritta, mul- ta, riduzione della retribuzione, esclusio- ne temporanea dagli allenamenti e dalle partite e, sanzione estrema, risoluzione del contratto. Ancora l’avvocato Rigo: «È chiarochese,poniamoil caso,uncalciato- resirifiutadiallenarsiodidisputarelapar- tita, lasocietàèlegittimataachiederelari- soluzionedelcontratto, inquantol’allena- mentoelapartecipazioneallegarecostitu- iscono la prestazione principale di un contratto di lavoro sportivo». Ma in pre- senzadiunarafficadi insulti, seppurepar- ticolarmente sguaiati e pronunciati da- vanti a numerosi testimoni è altrettanto grave?Rieccoci al punto
chiave.Come va- luterà gli eventi l’avvocato Giuggiòli? Nel caso Lazio-Lotito-Pandev, proprio Giug- giòlirespinselaricusazioneavanzatadalla Lazio nei confronti del presidente del col- legio arbitrale, Mario Fezzi. Successiva- mente il collegio decise la risoluzione del contrattofrailclubbiancazzurroePandev (comerichiestodalgiocatore)chesiaccasò all’Inter. Ma ogni caso fa storia a sé ed è perfettamente inutile aggrapparsi ai pre-
cedenti.
parodi@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
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24NOVEMBRE2010
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