48
ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ 24NOVEMBRE2010
LE LETTERE Il governo
e l’eroicoCasini Alla prima occasione propizia l’
on.Casini prende la palla al balzo e, con la banale scusa che a causa della grave situazione di dissesto economico ilPaese non si può permettere di andare ad ele- zioni anticipate, egli, alla testa del suo partito e dei suoi prodi colle- ghi, con atto eroico, è disposto ad appoggiare l’attuale governoma soltanto per il bene primario dell’Italia. Al limite, sarebbe anche disposto a collaborare con ilPd, purché questo abiuri l’alle- anza con DiPietro.Aben vedere, ciò sembra logico in quanto anche Casini non risultamolto fortu- nato con le parentele e, sicura- menteDiPietro nonmanche- rebbe giustamente di farglielo no- tare.Èmai possibile che la classe politica di questomiserevole Paese debba essere un continuo riciclo di se stessa,molto peggio della spazzatura che, una volta ri- ciclata, ha un suo naturale smalti- mento, una sua fine.Questi si ri- generano in continuazione, tran- sitando con disinvoltura da un partito all’
altro.Con estrema na- turalezza, pur dimantenere le prerogative ed i privilegi ottenuti con il voto, una volta eletti diven- tano politici di professione, utili soltanto a se stessi, alla famiglia ed agli amici cui riservano prero- gative e favori. RENZOTASSARA E-MAIL
Rifiuti aNapoli,
commenti
Scrivere a:
lettere@ilsecoloxix.it Fax: 010.5388.587 Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova
IL CONVEGNODIGENOVASUGLI IMMIGRATI
spalle della collettività, contraddi- cendo alle promesse fatte. G.TERRAMOCCIA E-MAIL
Ignorati i problemi
CONDANNATIAESSERE STRANIERIINPATRIA
delPaese Tutti i giorni, i vari organi di in- formazione ci comunicano con dovizia di particolari le liti che av- vengono nel governo. Si ha l’im- pressione che i problemi dei citta- dini non interessino alla politica perché ad essi poco importa se la gente non arriva a finemese o i ragazzi sfruttati e non pagati dalle aziende continuino a protestare. Che i politici siano interessati solo al potere è risaputo,ma ultima- mente il loro comportamento è particolarmente vergognoso sal- tando da una poltrona all’altra. Qualcuno pensa alla possibilità di andare a nuove elezioni con la scusa di unamaggior stabilità del paese senza pensare a quanto ci costerebbe tutto ciò in questo pe- riodo di
crisi.Forse sarebbe logico aspettarsi da chi sta all’opposi- zione la proposta di soluzioni va- lide, perché andare alle elezioni con questa legge elettorale è im-
morale.Viene spontaneo doman- darsi quando queste persone pa- gate dalla comunità avranno la decenza e la dignità di dedicarsi ai compiti istituzionali per i quali sono stati designati da noi citta- dini. GIUSEPPEFILIPPONE E-MAIL
e le colpe delPd? Il capo degli ispettoriUe,PiaBu- cella, è giunta aNapoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti. “Dopo due anni la situa- zione non èmolto diversa, i rifiuti sono per le strade, non c’è ancora un piano di trattamento e ge- stione della differenziata”.Quimi sa che se Silvio non si decide a tra- sferire il governo permanente- mente aNapoli non se ne
esce.Ma diBassolino e dellaRosaRusso si son perse le tracce? Il problema saràmica iniziato da quando la “munnezza” distribuita inmezzo alle strade cittadine ce l’ha gettata il governatoreCaldoro? LUIGIFASSONE E-MAIL
“Loro” litigano I cattivi esempi PAOLOMOROZZODELLAROCCA P
del caso-Ruby Vorrei che qualcuno rispondesse a queste semplici domande. Se ve- nissi denunciata per furto e non fossi in possesso di documenti e forse neanche del permesso di soggiorno e non avessi il numero di telefono privato del presidente delConsiglio a cosa andrei incon- tro? Se fossi affidata ad una per- sona e questa non se ne facesse carico, ciò sarebbe legale? Semi capitasse tutto questo l’ultimo mio pensiero sarebbe rilasciare interviste e partecipare a feste. Ma forse io non ho la sicurezza che danno i soldi e l’amicizia dei potenti... LETTERAFIRMATA GENOVA
e noi paghiamo La nave “Italia” al comando di Sil- vioBerlusconi e sovraccarica di promesse (riforma della giustizia, riforma della pubblica ammini- strazione, riforma del fisco, nuove infrastrutture nel campo della viabilità e dell’energia, federali- smo fiscale ecc.), fino a poco tempo fa ha navigato a velocità ri- dotta alminimoma, dopo la falla causata dal siluro diFini, sembra sul procinto di
affondare.La ri- chiesta di aiuto delCavaliere di rafforzare l’equipaggio per tenere ancora a galla la sua creatura diffi- cilmente verrà accolta. Stando così le cose e salvomiracoli dell’ultima ora c’è poco da stare allegri perché, nave senza noc- chiero nella tempesta, naufra- gherà sicuramente.Le spese per rimetterne un’altra in cantiere ri- cadranno, come al solito, sulle
Siamomollaccioni
reildibattitonellasuagiustaprospettivaenonso-
losulpianogiuridico.Siparlainfattidell’immigra- zione come di un’invasione che sarebbe necessa- rio arginare,ma sembra che questa visione delle cose, per quanto diffusa, non sia realistica. Come hadettoDanielaPompei (responsabiledei servizi per gli immigrati della Comunità di Sant’Egidio) nelsuointerventoallaconferenzabarcellonesesu “Migrazioniefuturo”,«lemigrazioninonsonoun fenomeno inevitabilmente scritto nel futuro del- l’Europa». È quanto ipotizza anche JeffreyWil- liamson, studioso di fama internazionale, il quale ritienechesiaormai inesaurimentolafasedi cre- scentemobilitàumanamigratoriadegliultimide- cenniecheinvece,trail2020eil2030,gliarrividei lavoratoridaiPaesipoveri subirannounagradua- le riduzione, fino a scomparire entro il 2050. Ricevuta la notizia, è da chiedersi se questa sia
buona o cattiva; e l’interrogativo interessa sia quelli chesperanodidivenireanziani trail2030e il2050(comeilsottoscritto),siailorofiglienipoti, visto che già oggi in Italia si comincia a fare fatica atrovarecolfobadantiregolarmentesoggiornanti dainserirenellefamiglie.Ebbene,sembraproprio che se in futuro ci mancassero gli immigrati, ci mancherebbe
ilnostrostessofuturo.Gli stranieri sonoinfatti semprepiùnecessariper latenutadel nostro welfare. Un welfare all’italiana, con i suoi pregieisuoidifetti(pochibambinialnido,pochis- simi servizi per l’handicap,ma anche il più basso tassoeuropeodiistituzionalizzazionedelleperso- neanziane)cherisultaesseremoltopiùwelfarefa- miliare chewelfare istituzionale.
alazzo Ducale ospiterà, oggi a Genova,unimportantemomen- to di riflessione sull’immigra- zionechevedecoinvolti inmodo significativogliavvocati italiani. Un’occasione utile per ricentra-
risorsa contro l’invecchiamento della società ita- liana;ma ora sappiamo che forse in futuro non ci basterannopiù
quellicheavremo.Aquestopropo- sitofannoriflettereleproiezioniOnusull’Italia, la quale, con un ingresso annuo limitato a 150.000 stranieri, ridurrebbe comunque i suoi residenti nel2028allapiùbassasogliadei57,7milioni,con- tro gli attuali 60,
2.Ma sarebbe una popolazione, oltre che un poco diminuita, molto più vecchia, con14potenzialilavoratoritrai20e59anniper10 over 60. Servirebbero dunque nonmenoma più immigrati,perassicurarciancheinfuturounafor- za-lavoroper ilcuimantenimen- to in età prelavorativa, oltretut- to, non spendiamo nulla. Nonostante ciò, l’immigrazio-
ne è vista damolti come un’ano- malia, unaminaccia, una perdita della sicurezza nell’oceano delle diversità.Eineffettirischiadies- serlo, come può esserlo una ri- sorsa mal gestita. Come pure il petrolio, l’oro, idiamantioilpla- tinopossonoessereunproblema in un Paese dalle grandi risorse
maprivodigovernanticapaci.Nonc’è,dunqueso- lobisognodegli immigrati,maanchediunanuova culturadell’immigrazione,dopodecennidibana- lizzazioneeinvolgarimentodeldiscorsopubblico sull’argomento. A questo proposito va sottolineato il delle se-
conde generazioni, composte in larga parte da stranierimanoncerto da immigrati. Iminorenni stranieri regolarmente soggiornanti in Italia oggi sonocirca900mila,dicui530milanatinelnostro Paese.Di lorosappiamochepensanoesognanoin italiano, che parlano veneto in Veneto e siciliano in Sicilia,ma anche che vivono i problemi e spe- ranze comuni a tutti i giovani in Italia, più una: quelladiriuscireariconciliarelaloroquotidianità
Sinoadoggigli immigrati sonostati l’unicavera DIRITTODICITTADINANZA
Sono ormai inmolti a chiedere l’urgente riforma diuna legge che famoltomale all’Italia
italiana con il fatto di non vedersi riconosciuta la cittadinanza a causa dell’inadeguatezza della no- stra legge. Purtroppo oggi l’unica significativa normadavverodedicata all’acquistodella cittadi- nanzadapartedelle“secondegenerazioni”èquel- la di cui all’articolo 4, comma 2, della legge 91/1992, che funziona poco emale, consentendo solo ai nati in Italia di chiedere la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno, ma non più tardideldiciannovesimocompleanno,purchédi- mostrinoilpossessocontinuativosiadelpermes- so di soggiorno che della residenza anagrafica sin dallanascita.Lepocheproiezionidisponibilicidi- conoperòchesu100ragazzinati inItaliaequian- coraresidentialcompimentodei18anniben42ri- mangono stranieri, nonostante l’intera vita tra- scorsa in Italia, semplicemente perché non han- no, tutta intatta, la continuità di residenza anagrafica edi soggiornoper tutti e 18gli anni che hanno vissuto
inItalia.Così, ogni anno chepassa, migliaiadidiciottenninatievissutiinItaliarimar- ranno stranieri e avranno una buona ragione in più per recri- minare contro l’unicoPaese che conoscono e nel quale vivranno tutta la vita. L’Istat cidicechenelNorddel
Paese, nel 2009, il 20% dei nati erano di nazionalità straniera. Dunque, se lasceremo immodi- ficata la normativa sulla cittadi- nanza, nel 2015 vi saranno nor- malmente classi elementari composte per il 35-40%da stra-
niericheperò,perlamaggiorparte,sarannonatie vissuti in Italia. Come si può pensare, in queste condizioni, di poter garantire o almeno aiutare il sensodi comunità, cheè(oalmenoera) ilverovo- lano di sviluppo delNord dell’Italia? Sono ormai inmolti a chiedere l’urgente riforma di una legge chefamoltomaleall’Italia;etraquesti laComuni- tà di Sant’Egidio, promotrice, assieme a Caritas Italiana,FondazioneMigrantes,Acli,Fondazione CentroAstalli, eComunità PapaGiovanniXXIII, diunappello a trovare la volontà politica trasver- sale di un cambio di passo.
PAOLOMOROZZODELLAROCCA,docentedidirittoprivatoedidiritto dell’immigrazione all’Università diUrbino, èmembro della Comunità di Sant’Egidio.
I CREDENTI E LAPOLITICA
SENZAUNITÀ,CATTOLICI RIDOTTIATESTIMONIANZA
MARCOBARILATI,NICOLAFOSSATIeMARIOMASCIA
l’Islamci invaderà “Imusulmani di casa nostra de- vono disporre dellemoschee e le musulmane devono poter indos- sare il burqa, purché senza costri- zione”.Queste parole del Santo Padremi lasciano
perplesso.Dopo quattordici secoli di costume e precetti islamici, possiamo par- lare almeno di costrizione o sud- ditanza psicologica, ancorché ac- cettata dalle donne?Quanto alle moschee, sarebbe bello se nella sacra terra dell’Islampotessero sorgere chiese cristiane senza ri- schiare un bagno di sangue. Suo- nano profetiche le parole di un leader religioso islamico il quale, conversando un giorno con un prelato cattolico, gli disse: “Grazie alle vostre leggi democratiche vi conquisteremo, con le nostre leggi religiose vi domineremo...”. GUIDOGUASCONI E-MAIL
N
DIRETTORE RESPONSABILE UMBERTO LAROCCA
VICEDIRETTORE ALESSANDROCASSINIS
CAPOREDATTORE CENTRALE LUIGI LEONE
CAPIREDATTORI STAFF CENTRALE RICCARDOMASSA ROBERTOONOFRIO MARCO PESCHIERA
PRESIDENTE CARLO PERRONE
AMMINISTRATORE DELEGATO STEFANO SISTI
ART DIRECTOR MASSIMOGENTILE
CONSIGLIERI LUCA ASCANI FRANCOCAPPARELLI NATHALIECOLLIN GUGLIELMOMAISTO ALESSANDRO PERRONE
REDAZIONE
SEGRETERIA TEL. 010.5388403 FAX: 010.5388426 e-mail:
segreteria@ilsecoloxix.it
STAFF CENTRALE FAX: 010.5388630 e-mail:
staff@ilsecoloxix.it
rinascita di un partito cattolico, viste le divisioni delnostromondo,ormaiminoritario,eledifficol- tàvaticane,concludendochel’unitàdeicattoliciè perduta e la loro funzione politica esaurita. Tali considerazioni potrebbero tuttavia essere
el suo contributo “I cattolici non sanno fare più politica?” (SecoloXIX20novembreu.s.), Giuliano Galletta cita Franco Cardini il quale sostiene che nonvisonolecondizioniperla
pregare, anche inpolitica èunobiettivodaperse- guire e praticare. L’interventodiRanieroLaVallepoi,coglieisin-
estese a tutta la società civile, non solo almondo
cattolico.Ineffetti,rispettoalla“PrimaRepubbli- ca”, sonoinpochi a saper “fare”politica, edanche ivecchinavigatori sembranoaverepersounpo’ la bussola. A ben vedere, ciò chemuove la politica, oggi, sembra essere il solo interesse di gruppi ri-
stretti.Ma questo, per dirla con il cardinale Ba- gnasco, è dovuto al fatto che è impossibile ipotiz- zareilviverecomunesenzaunasussidiarietàfon- data sul “primatodellapersona” rispettoalloSta- to ed una solidarietà orientata al “vivere retto sia dei cittadini che dei loro rappresentanti”. LaChiesa, inunperiododicrisidivocazionipo-
litiche(noncertosolonelmondocattolico),ricor- da a tutti i credenti che i cristiani sono essenziali per ilmondo,anchequandoquestononloricono- sce e/o non lo accetta. Il fatto che oggi ilmondo cattolicosiadiviso,nonsignificachedebbaessere così
persempre.Eseèverochel’unitàdeicristiani è un valore essenziale da ricercare e per il quale
tomi di un male innegabile, ma ne fornisce una diagnosiquantomenoincompletaedunaprogno- si di cura che sa di palliativo. L’obiettivo non è quellodi“ricondurreilmondoaCristoeCristonel mondo”comeebbeadireAttilioPiccioni,(IICon- gressoNazionaleDC, 1947),quantopiuttostoagi- re, come sostenevaGiuseppeLazzati, da cristiani inquantouomini,perchéi laici impegnatidevono avere a cuore l’obiettivo di costruire “la città del- l’uomoamisurad’uomo”.Ilpuntoéchelapolitica nonsapiùrisponderealladomandasu“Chiél’uo- mo?” equindinemmeno sadefinire cosa sia esat- tamenteil“benecomune”.Chicrede,manonsolo, può trovare più di un appiglio nella Dottrina So- cialedellaChiesa, cheda subitohamessoinguar- diadall’errorediequipararelamortedel comuni- smo al trionfo del capitalismo, perché il punto di partenza e di arrivo di ogni proposta politica non può
nonesserelapersona.Alivelloorganizzativo, però,oltreaindividuirettamenteformatidalpun- to di vistamorale, occorrono vere e proprie pale- stre di formazione alla politica, così pervenendo alla selezione della classe dirigente. Non si può chiedere alla Chiesa di svolgere, in
primapersona,quel ruolodi supplenzacheormai da secoli ricopre inambito
sociale.LaChiesapuò – anzi deve - essere ispiratrice di principi,ma oc- corre che le formazioni politiche, soprattutto quelledi ispirazionecristiana,sidotinodiunafor- ma laica, autonoma e quanto più possibile all’al-
tezzadiquella consacratadall’art.49dellanostra Costituzione. Sull’esempiodiPadreBartolomeoSorge,prota-
gonistadella “Primavera”diPalermonegliultimi tempi della Dc, i Gesuiti in quel tempo crearono delle “scuole di formazione politica” - a Genova l’iniziativa fu di PadreMillefiorini – che ebbero certamente il merito di fornire strumenti di di- scernimento alle persone che li frequentarono. Tuttavia la formazione politica dei cattolici do- vrebbe avere quale presupposto la formazione moraleecristianadellapersona, sullacuibasepoi prepararsi alla politica con una attività specifica. Inmolti casi, invece, è proprio questa parte pre- politica che latita fra gli esponentidi spiccoche si richiamanoai valoridelVangeloene abbiamote- stimonianzanellaloroesperienzadivita:nontan- tonelpeccato, condizionecomuneanchefraimi- gliori, quanto nel giustificare o nell’ostentare il peccato.UnDeGasperinonhamaidatoaditoadi- scrasiedi valori fra vita e azionepolitica, anche se in questa qualche dispiacere alle gerarchie lo ha pur procurato… Ecco,ispirandosiaLuigiSturzo,lastradaèquel-
ladi essereportatorinella vita civilediun’istanza informata ai principi cristiani nellamorale pub- blica. Non è più il tempo delle retoriche, perché occorreessereconscichenelloscontroconlerile- vantissime forze sociali edeconomiche chemira- no ad annullare i “nostri” principi, anche uniti avremo vita difficile. Ma separati siamo certa- mente destinati non alla sconfitta, giacchè essa nonèpossibile(Mt16,18),quantoallasolafunzio- ne di testimonianza in attesa di tempimigliori.
MARCOBARILATI,avvocatoamministrativista,èmembrodell’Autho- rityservizipubblicidiGenova. NICOLAFOSSATI,dottorecommercialista,èrevisoredeicontidelCo- munediGenova MARIOMASCIA,avvocatopenalista,èmembrodelCdaCarigeAssicu- razioni.
CRONACHE
GENOVA E BASSO PIEMONTE TEL. 010.53881 FAX 010.5388629 e-mail:
genova@ilsecoloxix.it
CHIAVARI TEL. 0185.36881 FAX 0185.368838
e-mail:
chiavari@ilsecoloxix.it
LA SPEZIA TEL. 0187.77861 FAX 0187.778638 e-mail:
laspezia@ilsecoloxix.it
SAVONA TEL. 019.840261 FAX 019.8402645
e-mail:
savona@ilsecoloxix.it IMPERIA TEL. 0183.76971 FAX 0183.272962 e-mail:
imperia@ilsecoloxix.it SANREMO TEL. 0184.590911 FAX 0184.591785 e-mail:
sanremo@ilsecoloxix.it
EDITRICE PROPRIETARIA S.E.P. Sede Legale Piazza Piccapietra, 21 16121 Genova PUBBLICITÀ PubliramaSpa-SedediGenova PiazzaPiccapietra,21 16121 Genova TEL. 010.53641 FAX 010.543197 e-mail:
info@publirama.it web:
www.publirama.it
INDIRIZZO Direzione generale, Amministrazione e Tipografia Piazza Piccapietra, 21 16121 Genova TEL. 010.53881 Il responsabile del trattamento dei dati di uso redazionale è il Direttore Responsabile (d. lgs. 30/06/2003 n. 196)
STAMPATODA SAN BIAGIO STAMPA S.p.A Via al Santuario N.S. della Guardia 43P-43Q TEL 010.7231711-FAX 010.7231740 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVAN.7424 DEL 17-06-1924 t
i
D
i
f
m
f
u
a
s
i
o
n
e
S
-
t
a
m
p
a
A
c
c
e
r
t
e
n
Page 1 |
Page 2 |
Page 3 |
Page 4 |
Page 5 |
Page 6 |
Page 7 |
Page 8 |
Page 9 |
Page 10 |
Page 11 |
Page 12 |
Page 13 |
Page 14 |
Page 15 |
Page 16 |
Page 17 |
Page 18 |
Page 19 |
Page 20 |
Page 21 |
Page 22 |
Page 23 |
Page 24 |
Page 25 |
Page 26 |
Page 27 |
Page 28 |
Page 29 |
Page 30 |
Page 31 |
Page 32 |
Page 33 |
Page 34 |
Page 35 |
Page 36 |
Page 37 |
Page 38 |
Page 39 |
Page 40 |
Page 41 |
Page 42 |
Page 43 |
Page 44 |
Page 45 |
Page 46 |
Page 47 |
Page 48 |
Page 49 |
Page 50 |
Page 51 |
Page 52 |
Page 53 |
Page 54 |
Page 55 |
Page 56 |
Page 57 |
Page 58 |
Page 59 |
Page 60 |
Page 61 |
Page 62 |
Page 63 |
Page 64 |
Page 65 |
Page 66 |
Page 67 |
Page 68 |
Page 69 |
Page 70 |
Page 71 |
Page 72