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ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ 24NOVEMBRE2010
primopiano
L’AUTUNNO DEL CAVALIERE GOVERNO BATTUTO DUE VOLTE. MARONI: «COSÌNONARRIVIAMOAFINEANNO»
Ilpremierbacchettaisuoi: «Civuolepiùsobrietà»
Einserata“irrompe”aBallarò:mistificatori,aNapoliètuttorisolto ANGELOBOCCONETTI
ROMA Nell’occhio del ciclone, Ber- lusconi ostenta tranquillità: «Il go- verno, incurantedegliattacchiedel- le polemiche, continua a lavorare conottimi risultati, siainpoliticain- ternacheestera». IlPremierassicu- ra che l’esecutivo stamarciando sui tempi prefissati (nella prossima riu- nionedelConsigliodeiMinistri sarà varato il “piano per il sud”) e, unica ammissionedi fronteallepolemiche chestannolacerandoiverticidelPdl, chiede ai suoi soltanto «più sobrie- tà».Assicura che «quantoprima» af- fronterà di persona le questioni che riguardano il partito. Il Cavaliere predica sobrietàma poi in serata at- taccaincattivitoilconduttorediBal- larò, Giovanni Floris. Contesta che l’emergenza rifiuti luinonl’abbia ri- solta, «homantenuto le promesse». Ma quando Floris cerca di fare una domanda, esplode: «Lei non mi in- terrompa, è il solitoprepotente, cre- dechelaRaisiasua, ioconoscolasua tecnica:fa la domanda, poi fa rispon- dere la sinistra quindi cambia argo-
mento.Ma io la conosco questa tec- nica, ne so più di lei sulla televisione e non risponde alle sue domande».
Clic.Fine della telefonata. Ieri per due volte, lamaggioranza,
toquestaseraallaCameradovesivo- terà unamozione presentata dai “fi- niani” sul pluralismo dell’informa- zione in Rai; dopo Pierferdinando Casini, anche Italo Bocchino ha an- nunciato il voto di sfiducia di Fli al- l’esecutivoeBenedettodellaVedova ha fatto capire che potrebbe essere presentata ancheunamozione ano- medei“finiani”,«semprechenonin- tervengano fatti clamorosi, come le dimissionidelpremier ol’ammissio- nedellapropriadebolezzaentroil 13 dicembre»; daBologna il premierha dovuto incassare anche la sferzante ironia di Romano Prodi («Compli-
menti per la soluzione del problema rifiuti»); e leborse europee facevano suonaresemprepiùfortiicampanel- li d’allarme. Persino il decreto sicu- rezza, appena varato, è in difficoltà: in commissione è stato criticato l’adeguamento degli steward in ser- vizio all’interno degli stadi all’attivi- tàdellapolizia. «Credo chenonarri- veremo al decreto di fine anno» ha dovuto ammettere, ametà giornata, uno sconfortato Roberto Maroni, a nome dellaLega. Berlusconi,però,nonhaalcunain-
tenzionediaprireunqualsiasicanale di dialogo né con i finiani, né tanto
meno con i centristi. Pensa alle ele-
zioni.Secondoquantofiltradalquar- tiergeneraledelPdl, ilpremier siap- presterebbe a mobilitare le piazze: manifestazioniegazeboinvariecittà d’Italia l’11 e il 12 di dicembre (pro- prio a ridosso del voto sulla fiducia). Forse,inquell’occasione,Berlusconi potrebbe lanciare il tanto anticipato “predellino-bis”: un nuovo partito, con un nuovo logo ed un nuovo no- me. Ierimattina,aMontecitoriosista-
vadiscutendol’articolo4dellamodi- fica del TrattatoUe che, di fatto, as- segnaall’Italiaunseggiosupplemen-
tare alParlamento di
Strasburgo.La maggioranza avrebbe voluto che il nuovo deputato fosse assegnato al Pdl, sulla base del computo propor- zionale:lamozioneèstata,però,boc- ciatadall’
assemblea.Ilcentrodestra, allora, si è opposto alla interpreta- zione data da tutte le opposizioni (conl’ulterioreapportodiFli),ecioè cheilseggiofosseassegnatoalprimo degli esclusi del precedente conteg- gio: un esponente dell’Udc. E’ stato battuto una seconda volta. Un’oc- chiataaivoti: ilprimovotohavistola maggioranza battuta per 290 voti a 251, il massimo scarto registrato in questa legislatura. Non solo: al mo- mento del voto il centrodestra pote- va contare, sulla carta, su 255 voti (Pdl,Legapiùunadecinadideputati di altri gruppi) e, alla fine,neha per- duti ancora 4. PerMaroni laparaboladell’esecu-
RAI, MINZOLINI POSITIVO PER MASI
èstatabattutainmattinataaMonte- citorio (con l’aggravante che il cen- trodestrahaperdutounseggioparla- mentare ulteriore che la comunità Europea avevamesso a disposizione dell’Italia e che è stato invece asse- gnato all’Udc); rischia di andare sot-
«Gli indicatori economici gestionali del direttore del Tg1 AugustoMinzolini sono positivi». Lo ha detto il direttore generaleMauroMasi durante l’audizione inVigilanza.
STOCCATA DI PRODI ABERLUSCONI
«Mi complimento con il governo Berlusconi per come ha risolto il problema rifiuti aNapoli»: così Romano Prodi, ha ironizzato sui risultati ottenuti dal suo successore a PalazzoChigi.
UNIVERSITÀ, VERSO L’OK ALLA RIFORMA
Compie progressi inAula, a Montecitorio, il ddl di riforma dell’Università. I finiani hanno apprezzatomiglioramenti al testo che sembrano preludere a un voto favorevole.
tivo è al termine: «Non so se arrivia- moallafinedelmese;nonsoneppure cosa accadrà dopo il 14 dicembre, fi- guriamoci! Maseancheavremolafi- ducia risicata allaCamera, allora sa- rebbemeglio andare al voto piutto- stocheavereungovernochenongo- verna.Un esecutivo tecnico? Solo in casodi guerraoemergenzanaziona- le». Nello stesso momento le borse europee stavano bruciando milioni dieurosullasciadellacrisi irlandese. E Casini ironizzava: «Noi nel gover- no? Berlusconi dovrebbe chiedere il permesso alla Lega e non credo che
Bossi glielo concederebbe».
bocconetti@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
IERI È ARRIVATO IL TESTO SOLLECITATO DAL CAPO DELLO STATO Lettasbloccaildecretorifiuti,poteriaCaldoro
Marciaindietrodell’esecutivo: saràlaRegioneCampaniaarealizzarei
termovalorizzatori.Carfagnasoddisfatta ILCASO
MICHELELOMBARDI
ROMA. Sarà il presidente della Re- gioneCampania,StefanoCaldoro, a gestire con dei «commissari straor- dinari»disuafiduciagliappaltiper i nuovi termovalorizzatori in Cam-
pania.Malofarà«inraccordo»coni presidentidelleProvinceinteressa- te.Unadecisione rispetto alla quale ilministroMaraCarfagna si è detta soddisfatta. Il decreto sull’emergenza rifiuti è approdato ieri sera sulla scrivania delCapo dello Stato,GiorgioNapo- litano, che il giorno prima si era la- mentato del fatto che il testo del provvedimento, approvato giovedì scorso dal Consiglio deiministri, si era perso per strada e non era mai arrivato al Quirinale. Il decreto è stato inviato sul Colle per la firma solo dopo la mediazione messa in campo dal sottosegretario Gianni Letta,cheèriuscitoasciogliereino- di politici legati al provvedimento, tuttiinternialloscontroinattotrala Carfagnaeiverticicampanidelpar- tito, in particolare il coordinatore NicolaCosentino, l’exsottosegreta- rio accusato di presunti rapporti
conlacamorra.Ildecretohapresola via delQuirinale dopo una giornata caldissima, costellata di polemiche edi accusedapartedelleopposizio-
niabraccettoconi finiani.«Ilgover- nomandiquantoprimaildecretoal- le Camere. Si faccia chiarezza sulle competenze e si evitino i conflitti istituzionali,cheparalizzanoleope-
re.Ci interessa una cosa fatta bene, tenendo alla larga affaristi e camor- risti», ha detto il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino. Anche l’UdcPierFerdinadoCasini ha tuo-
nato contro il “decreto-fantasma”: «Èun vulnus istituzionale». Il testo uscito ieri sera da palazzo Chigi è frutto di un compromesso politico, chepunta a recuperareunrapporto con la Carfagna, alleata di Caldoro, senza esautorare però i presidenti delle Province di Napoli e Salerno, Luigi Cesaro ed Edmondo Cirielli, quest’ultimo in guerra con il sinda-
SIPARIETTO ALLA CAMERA
MUSSOLINIEILBACIOACOSENTINO «IMPORTANTEMASENZALINGUA»
ROMA. Il bacio a Cosentino? Pe- sante, politico, importante, non a stampo e non con la lingua»: ecco i dettagli, rivelati dalla stessa Ales- sandraMussoliniierialprogramma di Radio2Un Giorno da Pecora, sul “bacio della fiducia” dato dalla de- putata Pdl a Nicola Cosentino sta- mattina allaCamera. «IlbacioèstatocolpadellaCarfa-
gna, perchéCosentino è un suo av- versariopoliticoe iome losonodo- vutobaciare»,hadettolaMussolini, che ha aggiunto di aver cambiato ideasullasfiduciaperché«Cosenti- nomihadatola solidarietàdi tutti i deputati e senatori campani, così io horitiratoil fattochenonvotolafi- ducia».ECosentino come ha preso il bacio? «Era contento, lo abbiamo
fattoinpubblico.Nonmihaabbrac- ciata, è stata una cosa “avulsa”», ha
conclusoladeputata.Che inserata, aStriscialanotizia, harispostocosì alle voci di un riavvicinamento di Mara Carfagna al Pdl dopo la solu- zione della vicenda-termovaloriz- zatoreel’interventoannunciatodal premiersuiproblemi internialpar- tito:«CaroBerlusconinontifarein- finocchiare da questa qui, perché questaqui,anchesetidiràpiangen- do “io sto conte, iononti tradisco”, in realtà sta conBocchino». Unsegnalefortedalpartitoèarri-
AlessandraMussolini
vato, intanto, daDenisVerdini, che ha lanciato la candidatura della CarfagnaasindacodiNapoli, soste- nendofral’altrocheCosentinonon sarebbe contrario.
coPddiSalerno,VincenzoDeLuca, incorsaasuavoltaper realizzareun termovalorizzatore nel suo Comu- ne. Un intreccio di interessi e veti, che finorahabloccatole gareper gli appalti dei nuovi impianti mentre Napoli sprofonda sotto una valanga di rifiuti.Eil rischioècheildecreto, volendo accontentare tutti, non ri- solva il problema.Da quello che si è
saputo di un testo rimaneggiato più volte,Caldoro avrà il compito di ge- stire il ciclo dei rifiuti e il piano dei termovalorizzatori,epotrà avvaler- sidicommissariadactaperlarealiz- zazione dei singoli impiantima do- vrà coinvolgere nella scelta dei suoi uomini di fiducia anche i presidenti delleProvince,Cesaro eCirielli. Ieri sera c’erano ancora delle am-
biguitàchepotrannoesserechiarite solo quando il testo sarà sulla Gaz- zettaUfficiale:nonèchiaro,inparti- colare, seCaldoro avrà poteri com- missariali (non pare) e non è chiaro ilruolodeglientilocali,secioèilloro parere sarà vincolante rispetto alle scelte del governatore. C’è un altro punto oscuro. Le nuove regole non valgono per «le procedure e gli atti amministrativi già posti in essere»: unanormachesembrafattaapposta periltermovalorizzatorediSalerno, oggetto di due gare di appalto del sindaco andate deserte. In ogni ca- so,Lettaha cercato di accontentare in qualchemodo anche il leader Pd PierluigiBersani,protagonistadiun blitz apalazzoChigi inpienoConsi- gliodeiministriper chiederedinon affidare aipresidentidelleProvince le competenze sugli appalti. «Era una cosa sbagliata», ha ribadito ieri Bersani.Unaposizionepoi condivi- sa anche dalla Carfagna. Intanto la Regione Toscana ha fatto sapere di essere pronta a smaltire fino a 150 tonnellatedirifiuticampani.Oggi le risposte degli altri governatori al- l’appello del governo.
E GALAN AMMETTE: «L’HO APPROVATO SENZA LEGGERLO»
«NONLOHAVISTOneanche il presidente dellaRepubblica GiorgioNapolitano, figuratevi se l’ho visto io». Lo diceGiancarlo Galan,ministro delle Politiche Agricole, riferendosi al “misterioso” decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania. IeriGalan, in visita ufficiale nella provincia di Salerno e ispezionare i luoghi colpiti dalla recente alluvione, è ritornato sul Consiglio deiministri in cui è stato approvato il decreto sui rifiuti. «In merito a quel provvedimento non sono in grado di dare una risposta, sonomaterie che non dipendono dallemie funzioni».Galan ha spiegato che inConsiglio dei ministri ha assistito a un duro «contrasto di cui non ho capito bene i termini fino ai giorni successivi», quando poi la questione interna al Pdl campano è emersa inmodo palese.
SCACCO AL RE
LAVERAPARTITAè cominciata ieri, con i primi voti inParlamen- to dopo la decisione di votare la fi- ducia al governoBerlusconi il 14 dicembre.L’antipasto è stato istruttivo, con lamaggioranza fi- nita per due volte sotto sulla no- mina di un esponente all’Europar- lamento.Èil segnale dell’inizio della guerriglia. Sono le scherma- glie dellamadre di tutte le partite a scacchi di questa legislatura. I veri protagonisti, i re, sono i due ex leader del centrodestra,Berlu- sconi
eFini.Nel ruolo dei bianchi ci sono quelli diFuturo e libertà, a cui è toccata lamossa di apertura: il ritiro della delegazione diFli al governo, decisione che ha inne- scato ufficialmente la crisi. I pezzi neri sono quelli delPdl, che gioca- no in difesa diBerlusconi.Le prossimemosse sono tutte da gu-
stare.AllaCamera in questa setti- mana sono possibili sorprese sulla riforma dell’università, sullamo- zione di sfiducia alministroCal- deroli e su quella riguardante la mancanza di pluralismo allaRai. La prossima settimana c’è lamo- zione di sfiducia aBondi. In que- sta partita ogni personaggio ha un ruolo, come negli scacchi (nella tabella accanto ci siamo divertiti ad assegnarli).Aseconda dell’esi- to delle votazioni, sono possibili mosse a
sorpresa.Compreso l’ar- rocco di uno dei due
leader.Con una (quasi) certezza: il 14 dicem- bre ci sarà un re sotto scacco.
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