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genova


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ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ


24NOVEMBRE2010


ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ


24NOVEMBRE2010


19 LA “FALLE” DELLA NORMATIVA PASSATA AI RAGGI X


Leragazzemadri agevolate,


masonofinte


Così leregolesi trasformanoininganni ILRETROSCENA


BRUNOVIANI


LATASKforcecomunalechiamata a mettere ordine nelle distorsioni del sistema dell’accesso agli asili si trova talvolta di fronte a situazioni difficilmentedistricabiliesmaglia- ture nella rete delle tutele indivi- duali: principi (apparentemente) sacrosanti vengono utilizzati per scopioppostiefavorisconosolochi sa approfittarne. Per contro, un numero indefinito


Madri e insegnantidavanti aPalazzoTursiprotestanocontroidisservizidegli asili LA DENUNCIA: «UN DIRIGENTE MI HA INVITATOAD“ADDOMESTICARE” IL REDDITO»


LAPOLIZIAGIUDIZIARIAORAINDAGA SULCASOSEGNALATODALSECOLOXIX


HARACCONTATOalSecoloXIXdi esserestatainvitatadaundirigente scolastico, in una scuola del centro, a truccare il proprio reddito per rientrare negli “scaglioni” che han- nodirittoadagevolazioni.Unepiso- dio che risale a tre anni fa, secondo Silvia Annaratone, una madre del comitato dei genitori del compren- sivo centro storico, su cui ora la se- zionedipolizia giudiziariadellapo- lizia municipale vuole fare luce. Obiettivo, risalire al protagonista della presunta istigazione, provare l’accaduto e inchiodarlo. «Ci sono tanti avvocati e com-


I numeri


70i nominativi controllati dalla guardia di finanza


25le denunce per aver falsificato dichiarazioni Isee


16 le esenzione del ticket sanitario


4le tariffe agevolate o esenzione per asili nido e ristorazione


scolastica


5le prestazioni sociali agevolate (esempio: contributi per l'affitto)


mercialisti, in questa scuola - que- steleparoledeldirigentescolastico, così come riferite dalla donna, che era andata a informarsi sull’iscri- zioneaunasilonido-Etutti riesco- no a rientrare a trovare il modo di rientrare negli “scaglioni”». Per ot- tenere sgravi ed esenzioni non c’è altromodo, senonbarare sulle cer- tificazioni Isee. «Sapevo che molte famiglie riu-


scivanoconfalsedichiarazioniaot- tenerescontiper i lorofigli.Manon pensavo - ha detto SilviaAnnarato- ne-cheil fenomenofossecosìgran-


de. Soprattutto mi illudevo che gli insegnanti, almeno loro, vigilasse- ro». Dai primi mesi dell’anno, sono


taccio, venticinque le denunce per falso.Nel dettaglio, in sedici hanno beneficiato dell’esenzione di ticket sanitario senza averne titolo, quat- trohanno usufruitoditariffeagevo- lateoesenzioniperasilinidoeristo- razione scolastica, mentre gli altri cinquehannoottenutoaltrepresta- zioni sociali agevolate, come i con- tributi per pagare l’affitto di casa. Agirare segnalazioni alle fiamme


gialle diversi enti, dal Comune al- l’Università. Soltanto i servizi edu- catividiTursihannofornito140no- minativi.Diciassette pratiche sono state scandagliate daimilitari. E in quattro casi i sospetti sono stati confermati. Il numero delle denunce è desti-


stati smascheratidallaguardiadi fi- nanza, invece, 25 “furbetti”, geno- vesi che hanno “taroccato” le pro- prie dichiarazioni per ottenere una serie di benefici non dovuti, dal- l’esenzione dei ticket sanitari, degli asili nido a costo agevolato, fino a contributiperilpagamentodegliaf- fitti.


natoacrescere,datoche, inpartico- lareilComune hadecisodi intensi- ficare il rapporto con guardia di fi- nanza e agenzia delle entrate. Non solo: nei prossimi giorni, anche la polizia municipale istituirà un nu- cleo specializzato. «Venti vigili esperti - dice l’assessore Francesco Scidone - che si occuperanno sol- tanto di lottare contro l’evasione». R.SCU.


NELLE CASE DELLO STUDENTE FRANCESCAFORLEO L’Università


tagliaiportieri aulestudio


chiusedomenica


Trepersoneassunteseimesi fa rischianoilpostodi lavoro


NIENTEPIÙaulestudioaperte,al- la domenica, nelle case dello stu- dentediviaAsiago,SalitadelleFie- schine e Corso Gastaldi. Tranne che per gli studenti che vi risiedo- no. Il che significa,per tutti gli altri universitari genovesi, niente aule studio punto, visto che le bibliote- che universitarie sono chiuse, e la Berioanche. Inpiù, lanovità, signi- fica lasciare a casa, senza lavoro, per treportieri assunti a tempode- terminato. Tutto si deve, secondo Arssu,ai taglidei fondidell’Univer- sità. L’apertura alla domenica (e alla


sera dalle 22 amezzanotte) garan- titadai treportieri assunti a termi- ne, era il frutto di un accordo tra Università e Arssu, per rispondere a una richiesta degli studenti uni-


Settantaleposizionipassatealse-


di famiglie che avrebbe diritto a un aiuto non lo ottiene, di fatto, per ignoranza delle norme: quindi il primo passo da compiere è consul- tare il regolamento degli asili sul web. Ulteriore passaggio: se esistono


situazioni familiaridioggettivacri- ticità è necessario documentarle neimodi previsti dal regolamento: attraverso l’Ambito territoriale so- cialeostrutturesanitariedel servi- zio pubblico o convenzionate. Ecco alcuni punti deboli del re-


Giochi all’asilo


golamento, segnalati dai lettori del Secolo XIX dopo i reportage dei giorni scorsi. LECOPPIEdivisesullacarta.Ilfe- nomenopiùsegnalato(epiùdiffici- le da accertare) è quello delle cop- piedi fattoche, inassenzadiunvin- colodimatrimonio,decidonodidi- vidersi sulla carta al momento di presentare la domanda per l’asilo delfiglio:selui(olei)torna(virtual- mente)aviveredallamamma, lei (o lui) rientra automaticamente in una posizione di privilegio: “bam- bini conviventi con un solo genito- re”. IL LAVORO CHE PREMIA. La- vorare è una necessità per vivere, maper il regolamentochemette in fila le domande di accesso agli asili esistonodue situazioni estreme: se entrambi i genitori lavorano in re- gola, il punteggio è molto alto. Se nessuno dei due lavora in regola (quindiilredditoIseeèzero)ilpun- teggio è ancora alto. IL LAVORO CHE PENALIZZA. La situazione peggiore (teoricama tutt’altro che rara) è quella in cui unolavorainregolaeunochehaoc- cupazioni saltuarie enondichiara- te: il redditoètroppoaltoperavan-


versitari dopo che, per alcuni anni, le aule studio erano rimaste chiuse edi fattononc’eraunpostoincittà dove poter andare a studiare. «Come Arssu avevamo messo a


disposizione le stanzema,datoche le aule studio sono un servizio che deve fornire l’Università, eravamo arrivati all’accordo che loro pagas- seroil servizio», spieganodal’Ente. Ma erastatal’Arssuacercareipor- tieri “a tempo determinato” e a metterli sotto contratto. «Avevamodecisodi fare seimesi


di sperimentazione - spiegano an- corainArssu-einrealtànonabbia- moancoratracciatounbilanciouf- ficiale. Ovvero, abbiamo visto che alla domenica gli studenti ci sono mentre allasera,dalle22inavanti, sonobenpochi,nonabbastanzaper giustificare il servizio». L’Università precisa che ilman-


zareingraduatoria.Manonsi rien- tra neanche nella condizione di chiedereaiutocomecoppiadi lavo- ratori. L’AUTOCERTIFICAZIONE. I primi (cosiddetti) furbetti caduti nellaretesonoquellichehannoau- tocertificato un reddito Isee non corrispondente alla realtà: la situa- zione più grave è quella dei (veri)


IL REGOLAMENTO


INFANZIA,SERVIZI APERTIATUTTI.MAÈ SOLOUNPRINCIPIO


••• «L’ACCESSOai servizi per l’in- fanzia è aperto a tutti i bambini e le bambine, indipendentemente dall’origine nazionale, etnica, so- cioeconomica, dal sesso, religione, lingua, disabilità o da qualsiasi al- tra caratteristica del bambino o della bambina, dei suoi genitori e dei suoi tutori legali». Il principio del regolamento co- munale è ineccepibile. Poi segue un “ma”: «In caso di eccesso di do- manda rispetto ai posti disponibili hanno precedenza...». L’elenco che segue (in 18 punti) è quello che apre il fianco a distor- sioni e truffe.Osemplicemente of- fre occasioni solo a chi sa coglierle.


ricchi (finti)poveri.Mal’autocerti- ficazione,natacomeattochedove- va semplificare la vita ai contri- buenti, spesso si risolve in una do- manda secca: paga o firma? Nella rete dei furbetti consapevoli sono finiti così anche i furbetti ingenui, quelli che hanno peccato di legge- rezza.Dellaserie:nonsonemmeno se ho diritto o no, se guadagno ab- bastanza poco permandaremio fi- glio all’asilo.Ma una firma (e qui è l’errore) non la controllerà nessu- no... I NONNI INVALIDI. Seguire un anziano in casa è un atto di amore, un impegno e un costo. Quindi la norma che prevede una spinta in avanti nelle graduatorie per «la presenzainfamigliadipersone,an- che non conviventi, non autosuffi- cienti (invalidità superiore al 66%)» è più che legittima. Ma si presta anche a un utilizzo varia- mentedistorto:significalapossibi- lità di guadagnare punti anche per chi si disinteressa all’anziano e ov- viamente dare unulteriore premio allesituazionidi falsainvaliditàche sicuramente esistono e di tanto in tanto vengono portate alla luce e sanzionate. LE COLF IN REGOLA E NON. Unacondizionediavanzamentori- guarda «i bambini con almeno uno dei genitori con residenza o lavoro nello stesso quartiere del servizio educativo». I figli delle badanti (in regola) di Albaro e Castelletto ad esempio sopravanzano inevitabil- mente inipotidegli anziani che ac- cudiscono.Quellechelavoranone- gli stessi quartieri e non vengono messe in regola sono, al contrario, doppiamente penalizzate. PIÙFIGLIASCUOLA.Altracon- dizionepremiatanelle graduatorie èquelladeibambini«conlapresen- za di fratelli nella stessa scuola al momento dell’iscrizione». La nor- ma, per contro, penalizza le fami- glie che hanno un figlio ancora in età da asilo e uno che va alle ele- mentari: spesso in strutture forza- tamente diverse (e con orari di en-


trata e uscita sfasati). viani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


leggi sul sito il regolamen- to integrale delle scuole per l’infanzia comunali


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tenimento omenodel servizionon è ancora stato deciso ma sarà di- scussocongliorganideglistudenti. I tre portieri, però, dicono di es-


sere già stati avvisati dallaCgil, do- po una riunione con la direzione dell’Arssu, che i loro contratti non verranno rinnovati. «Ho 38 anni e una famiglia da


mantenere -raccontaIgorTardito, unodeiportieririmastosenzalavo- ro - e nella mia situazione ci sono anche due donne di 30 che si ritro- vano senza lavoro da un giorno al- l’altro. Eppure a luglio, quando ci avevano rinnovato il contratto sti- pulato a marzo, ci avevano dato buone speranze, sembrava che avremmo continuato a lavorare. Adesso, alla vigiliadiNatale, ci fan-


La casadi Salitadelle Fieschine


no questo bel regalo». forleo@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


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