cronache LANUOVAFRONTIERA IN TEMPI DI CRISI
icostidellecause Ilcivilista:«Centoclienti, solotreprocessi»
Contrattiblindati perevitare
PATRIZIAALBANESE GENOVA.Discorsiseri?Serissimi.
Ilposterdella “RIvistadell’avvocatura” sventolatoin aula, ritrae ilministroAlfano con le
forbici.Aseguire le colazioni lucul- liane albar, il cartellinorossosventolato perprotesta inplatea; il coroche ha intro- dottoi lavori eMaurizioDe Tilla, il relatore più applaudito.
FOTO SERVIZIO ASTRID FORNETTI
ApartiredallaRiforma…Manonper questo, al Congresso nazionale fo- rensepassanoinosservateleavvoca- tesse:900su2.200ospitidella“Con- cordia” ormeggiata a Ponte Parodi. Oltre che brave, sono pure belle. Ad esempio – tra le molte – Francesca Misiti: 40 anni, calabrese di Locri, duegambedapauraeuncervelloche con Guido Alpa le ha fatto (anche) scrivere: “La lotta per i diritti”.Anni d’impegnochel’hannoportatadritta alla presidenza del Consiglio nazio-
naleforense.Naturalmente,èsposa-
taconunavvocato.Altroponte,altra avvocatessa.Faccetta simpatica e fi- sicomozzafiato,è«scesadaglistiletti per lo stivale rasoterra da combatti- mento».ÈBarbaraLorenzidaRove-
reto.Sioccupadidirittosocietario.E da anni «specie con la crisi» ha un diktat: «Evitare le cause, che fanno perdere solo tempo e denaro». Co- me?«Concontrattiblindati, cheevi-
tinopoicontenziosi.Attualmenteho cento casi, soltanto tre a processo. Cerchiamodianticipareilmercatoe la società, con unmodello nuovo di professione». Il suosognoèrealizza- reciòcheaccadeall’estero:studipro- fessionali-holding. «Ma senza capi- tali esterni di banche e società». Sul modello
anglosassone.Che «la setti- manaprossima,aLondra,quoteràin Borsailprimostudiolegale». Il tutto «mentre noi qui stiamo ancora a di- squisiredelprincipedelForo».Spie-
Riflessioni e charme inplatea
gaLorenzi:«Dadieciannic’èunpro- gettoperlaleggesullesocietàprofes- sionali, ma niente… Siamo sempre, ancora, all’avvocato artigiano. Altro che studi multiprofessionali. Senza capire,chelagentediprocessinonne può più.Né,ne vuole più.Moltome- glio inserire clausole di cautela che blindino le società “prima”. In caso, chessò, di mancati pagamenti del committente o dei fornitori.Enon è verochesenzaprocessinonsi lavori.
Anzi.Se ti fai la famadi avvocatoche iproblemilirisolvefuoridaitribuna- li, la gente
viene.Eccome». Sulla faccenda degli studi multi-
professionali sono d’accordo anche StefanoSavi,padronedicasainveste dipresidentedell’Ordinedegli avvo- catidiGenovaeGuidoColella,ormai
noto come il penalista che ha fatto dissequestrare lo yacht di Briatore. , Savi è d’accordo sulmultiprofessio- nale,ma puntualizza: «No agli studi legali quotati in Borsa».Oltre che di questioniultratecniche,aSavitocca- no anche altre incombenze un po’ più
ingrate.Siritrova, insomma,afar daparafulmine a stranezze e ameni- tà varie. Come le rampogne di quel collega che non ha chiuso occhio «perchélacabinaeratroppovicinaai motori». O come la soluzione del giallo della valigia dispersa del già Guardasigilli,
GianMariaFlick.Nes- sunmistero:glièpoi statarecapitata
incabina.Che chissà se saràuna sui- tecomequelladestinataall’unicode- putato (Udc) arrivato al Congresso: PierluigiMantini. Ieri inmolti, oltre a salutarlo, si congratulavano per la sfida che – pare – lo attenda: terzo candidato,conLetiziaMorattieGiu- lianoPisapia allo scranno più alto di PalazzoMarino.OutsiderUdc,pron- to a sostituireGabrieleAlbertini, già passato alla storia come il sindaco in mutande.Di
cachemire.GriffateVa-
lentino.Framille incarichi,Mantini –docentedidirittoamministrativoa Milano - è anche presidente dell’os- servatorio parlamentare del turi- smo. Politico navigato, non si scom- pone quando da Roma gli chiedono «tre cartelle di commento al Codice delministroBrambilla».Piccolodet- taglio:quelCodiceèsoltantoannun- ciato. Non
esiste.Ma non per nulla siamoitaliani: il commentoarriverà. Prim’ancora delle regole.
Prosegue il viaggio in incognito di uno degli avvocati più noti di Genova, un “principe del Foro”, attraverso i retroscena più gustosi e inconfessabili del Congresso nazionale forense
“AMMUINA”SULPALCO EBURRASCAINPLATEA
MINIMODELLAPENA APPLAUSI&KITSCH
Standing ovation per chi “recita”
a braccio. Il teatro?
Unpo’MagnaGrecia unpo’AtlanticCity
«CHISTAabbasciovada‘ncoppaechi sta n’coppa vada abbascio»mormora un delegato campano al suo vicino di poltrona,mentre il coro del consiglio dell’ordinediVerona- intogaepetto- rina d’ordinanza - ha appena finito di eseguirel’”InnoallaGioia”diBeetho- venestamodificandoilproprioschie- ramento sul palco congressuale, per accingersi ad eseguire l’inno di Ma- meli. Inizia dunque così, con una citazio-
poteva in effetti essere più appropriata, vista la locationmarinara del- l’evento) ilXXXCongressoforense, che si svolgenel teatro(”Atene”)di unanave arredata avendo chiaramente presente il target del crocerista americanomedio,edunqueinuntripudiodicolonne,capitelli, frontoni, fintimarmi, inun’ambientazioneametàtrail casinòdiAtlanticCityeil tempio dorico dellaMagnaGrecia. Il tradizionalemomento inizialedei salutiprecongressuali è insieme
nedellamitica“ammuina”dellaMari- na borbonica (e la rievocazione non
ILSECOLOXIX VENERDÌ
26NOVEMBRE2010
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tempo di bonaccia e di burrasca: bonaccia, perché i lavori congressuali debbonoancoraentrarenelvivo,burrascaperchéilsalutodelleAutorità offreaidelegatilagraditaoccasionediesprimereilloro(spesso,rumoro- so)dissensoneiconfrontidiunaclassepoliticachenonamal’avvocatura (elohadimostratonegliultimianniconi fatti),essendonecordialmente non riamata e di unamagistratura con la quale, sempre più intensa si è fatta la dialettica, soprattutto sulle tematiche della giustizia penale. Sotto questo aspetto, noi avvocati siamo - diciamolo a onor della no-
stra spontaneità - assolutamente bipartisan, non essendocimaimessi alcunproblemaafischiaresonoramente,nelvolgeredegliannienelmu- taredeigoverni, ilguardasigillidicentro-destra,cosìcomeilsottosegre- tariodi centro-sinistra, limitandoci a freddi applausidi circostanzaper imagistrati. Cosaaccadràquest’anno, lovedremo: intanto,sorprendentestanding
ovation, con applausi a scroscio da tutta la platea congressuale (e in un po’ d’anni di frequentazione dei congressi di avvocati la cosa non s’era mai vista), per l’intervento del Presidente del Tribunale di Genova. Il perché?Moltosemplice: ilparlare“abraccio”efuoridalleformuledi ri- to, il dire le cose fuori dai denti, il riconoscere che la giustizia in Italia è un malato terminale “curato ad aspirine” l’attribuire un ruolo fonda- mentaleall’
avvocatoperilbuonfunzionamentodelprocesso.Cosesem- plici,ma rivoluzionarie per una categoria di cui un illustre esponente avevamesi fa affermato in un’intervista giornalistica che ilmalfunzio- namentodellagiustiziaeradovutoall’equazione: troppiavvocati=trop- piprocessi:ecosì, ildelegatodell’ammuina,almenoperoggièservito...a domani!
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