OGGI BASSOPIEMONTE NEL REPARTO DI OSTETRICIA AVVIATO ANCHEUNCORSO PER ANESTESISTI
Acqui, ilpartoèpiùdolce 470
Bebèancorainaumento.Dagennaionascitein“vasca”e indolori GIOVANNAGALLIANO
ACQUITERME.Novità per le future mammediAcquiedituttecoloroche vorranno rivolgersi al reparto di gi- necologia e ostetricia dell’ospedale cittadino. Dall’anno prossimo sarà possibile partorire in acqua e, per le mamme chemal sopportano ildolo- re fisico, far nascere il proprio bam- bino col parto indolore. Due novità importantichesiaildirettoresanita- rio Flavio Boraso sia il primario del reparto Silvio Leonardi avevano promesso lo scorso anno. «In effetti ècosì - spiegaBoraso-,garantirealle futuremamme questo tipo di servi- zio era un nostro obiettivo. Si parte con la vasca per il parto e poi andre- mo avanti col resto». La gara per ac- quistarelavasca(ilcuicostosiaggira intorno ai 20-30 mila euro) sarà aperta la prossima settimana,men- tregiàdaqualchegiornoglianestesi- sticheoperanonell’ospedalecittadi- no sono impegnati in un corso che permetterà loro di apprendere le nuove tecniche inerenti al parto in-
dolore.Sefinoadogginonèstatoof- ferto questo tipodi servizio allepar- torienti è perché ci sono stati alcuni problemi tecnici da affrontare, ad esempioilnumerononsufficientedi anestesisti e l’organizzazione della loro reperibilità nell’arco delle 24
ore.Problemichesonoinviadisolu- zione, tantocheoraèstatoattivatoil corsodipreparazioneperglianeste- sisti che si occuparanno di parto in- dolore. «Per ciòcheconcerneil corsovor-
rei ringraziare il dottor Francesco Ricagni, responsabile del diparti- mento di anestesia, che dal primo novembre scorso è diventato unico pertuttal’Asl,perlasuafattivacolla- borazione» aggiunge Boraso che tra pochi giorni, il 1 dicembre, lascerà l’incaricodidirettoresanitarioagio- vannaaricopercontinuarearicopri- re quello di direttore sanitario degli ospedali di Novi Ligure e Tortona e coordinatore degli ospedali dell’Asl Al. «Se si riesce a raggiungere degli obiettivi importanti è perché esiste la buona volontà - prosegue - la pa- rola d’ordine per raggiungere buoni livelli di qualità deve essere "siner- gia".Nonsoloall’internodiunsingo-
i parti nel 2010
Erano stati 410nel 2009 e 393 due anni fa. Il trend di crescita
dell’ostetricia è costante
gli interventi nel 2010 Più che raddoppiati
290
rispetto al 2009 quando ne sono stati eseguiti 125. Due anni fa erano stati 78
i sanitari in servizio Il reparto di ostetricia e
22
ginecologia si avvale di 8 medici, 7 ostetriche e 7 infermiere e puericultrici
La nurserydel repartopediatricodell’ospedalediAcqui Terme
lo repartoma frapiùstrutture ospe- daliere».UnasinergiacheadAcquisi è concretizzata non solo nel reparto di ginecologia-ostetricia con l’appli- cazione di un sistema integrato che prevedeglistessiprotocollid’azione, loscambiodimedicie,soprattuttolo stesso standard di servizi. «Si tratta diprincipiacui teniamomolto- sot- tolineaBoraso - e che stiamo svilup- pando ogni giorno di più grazie alla collaborazione del personale medi- co, paramedico ed infermieristico». La ginecologia acquese è compo-
punto di riferimento per le puerpe- re), che si danno il cambio 24 ore su 24per garantire al repartounlivello di efficienza ottimale. A dirlo sono i dati. Se nel 2008 i parti sono stati
DOPOLANASCITA
sta da otto medici, compreso il pri- mario, sette ostetriche e sette infer- miere (incluse le puericultrici, vero
Il 90%dellemamme che partoriscono adAcqui sceglie l’allattamento al seno
OVADA, LA DENUNCIA DEL RESPONSABILE DEL MUSEO STORICO DELL’ORO «Restiromani finitinelcemento»
NelleoperedelnuovopontesulloSturasarebberostatiusaticiottolidelleanticheminiere BRUNOMATTANA
OVADA. Slitta di alcunimesi l’inaugurazione del ponte sul torrente Stura, in localitàGnocchetto d’Ovada, che dovrà sostituire il vecchio guado a pelod’acqua,causadinumerosietragici inciden- ti.Apontefinitocisaràtuttalaviabilitàdicollega- mentoda
relizzare.Ma intantodivampanolepo- lemichesull’usocheèstatofattodeirestidelleau- rifodine(leminiered’oroacieloaperto)diorigine romana, testimonianzadelgloriosopassatoauri- ferodei torrentidell’
ovadese.Partedeirestidelle aurifodine sarebbero stati utilizzati, dopo l’ab- battimento degli alberi che le ricoprivano, per riempimenti, elevazioni di muri, addirittura le avrebberomescolatial cementousatoper leope- re accessorie alla costruzione del ponte. Ilproblemaèstatomessoinevidenzadalgeolo-
goedespertodi estrazioni aurifere,GiuseppePi- pino,dell’Associazionestoriconaturalisticadella Val d’Orba, che gestisce ilMuseo storico dell’oro italiano di Predosa. «La costruzione del ponte
non è in discussione - dice Pipino - in quanto ri- mane fuori dall’area
tutelata.Ma la zona dei re- perti,cherimanepocopiùaSud,potevanonesse- retoccatama,aquantopareinvece èstata utiliz- zataesonostati asportatiproprioiciottolitutela- ti. Chi ha deciso di utilizzarli forse sapeva che c’era un divieto e che erano tutelati». Pipinoricordache,asuotempo,perlatutelaela
valorizzazionedeinotevolirepertiromani,sparsi non solo lungo lo Stura ma anche sul Piota e il Gorzente, isedicicomunidell’ovadese,compreso anchel’enteParcodiCapannediMarcarolo,ave- vano concordato sulla necessità di relizzare un progetto unitario di valorizzazione e protezione degli ambiti interessati alle aurofodine, coinvol- gendo anche ilMinistero dei lavori pubblici per programmidiriqualificazioneurbanaedisvilup- posostenibiledel territorio(i cosiddettiPrusst). ÉancoraPipino,comepresidentedell’Associa-
zione naturalistica della Val d’Orba, ad avere in- viato una memoria al Corpo forestale, trasmessa anche aProvincia,Soprintendenza archeologica,
al Comune di Belforte particolarmente interes- sato, denunciando quanto è successo lungo lo SturadiOvada,asuddell’autogrillautostradalein relazioneallacostruzionedelponte.«LaForesta- le - sottolineaPipino-miha già rispostodicendo chepergliinterventirelativialponteeallezonedi riferimento, c’era stata in Provincia l’apposita conferenzadei servizienoneranostati fatti rilie- vidinessuntipo.Quindic’erastatalaconseguen- teautorizzazizone».Oratuttisi trinceranodietro quellaconferenzadeiservizi,mentreilgeologoed espertodelleanticheminiered’oro,attendealtre risposte. La presenza dei cumuli di aurofodine lungo le vallate del Piota, del Gorzente e anche qualche presenza forse rimasta ancora intatta lungoloStura,potrebberocostituire- secondolo studioso - un’attrazione turistico-ambientale e attrarre visistatori, soprattutto dall’estero. Ba- sterebbeprenderleinconsiderazione,protegger- ledavveroeprogrammareiniziativedivalorizza-
zione. ©RIPRODUZIONERISERVATA
I lavoriper leopere accessorie al nuovoponte sulloStura
393,oggi si è arrivati
a470.Nel2007 sono stati eseguiti 44 interventi gi- necologici, oggi sono 290.Tanto che i 14 letti a disposizione in reparto non sono quasi più sufficienti a sod- disfareleesigenzedellefuturemam- me e delle altre pazienti. E se poi si tiene inconsiderazione il fatto che a breve sarà possibile partorire in ac- qua e senza dolore ecco che le cifre sembranodestinatealievitareanco- ra.
Entrambe lepossibilità erano sta-
te chieste damolte
donne.Mamme che per partorire si sono dovute ri- volgere ad altre realtà della provin- cia.Dal prossimo anno non sarà più
così.Da aggiungere che adAcqui, ad assistere lemamme c’è anche un te- am di puericultrici e ostetriche che dacircaunannohannoattivatocorsi di ginnastica preparto in acqua (pressoglistabilimentitermaliRegi- na) e sistematicamenteorganizzano iniziative per educare all’allatta- mento al seno. Non a caso proprio nell’ospedale acquese il 90% delle mamme decide di allattare i propri bambini sapendo di avere un aiuto cheprosegueoltreiquattrogiornidi ricovero previsti per le partorienti masiprotraeneimesiseguentisiain
ambulatorio sia a domicilio. RIPRODUZIONERISERVATA
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DOMANI
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ILSECOLOXIX VENERDÌ
26NOVEMBRE2010
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43 ALESSANDRIA
Violenza sulledonne ilpunto inunincontro
ALESSANDRIA. Sono 556 le donne, il 73 per cento italiane, che lo scorso anno si sono rivolte aiprontosoccorsodichiarandodi avere subito violenza. È un dato emerso al convegno che si è svol- to a palazzo Borsalino promosso dall’assessore alle pari opportu- nità della Provincia, Maria Gra- ziaMorando. Ilnumeropiùconsistentesire-
gistra adAlessandria (203, di cui 140italianee63straniere).Negli altri presidi ospedalieri, 59 don- ne si contano adAcqui, 106 aCa- sale,75aNoviLigure,33aOvada, 66 a Tortona e 14 a Valenza. Il confrontoconglianniprecedenti rileva un leggero aumento: 548 nel 2008 contro 539 nel 2007. Quasi il50percentohafrai30ei 50anni, leminorennisonol’8per
cento.Tra le straniere dimionui- scono le segnalazioni di rumene ma aumentano quelle fatte da donnemarocchine, ecuadoriane e
albanesi.Perquantoriguarda il tipodi lesioni, si trarttaper lopiù di contusioni, distorsioni, ema- tomi, ecchimosi, escoriazioni, fratture, graffi e abrasioni, so- prattutto al volto e alla schiena. Ottodelledonne picchiateera-
no incinte e sempre otto sono i casi in cui hanno riferito di aver subito violenza o abusi sessuali. Selaprognosimediaèdipocosu- perioreai5giorni (sivadaunmi- nimodiunoaunmassimodi30), lamaggiorpartedelledonnetace sull’identitàdichi l’hafattafinire in ospedale e anche sul motivo dell’aggressione e solo in 22 casi hannoindicatospecificatamente ilmarito. Per iniziativa dell’assessore
Morandoincittàèstatoapertolo sportello antiviolenza “
Me.Dea” epromossaunaretediserviziper aiutareledonneasuperarelepa- ure e trovare il coraggiodi inizia- re un nuovo percorso di vita. Semprenell’ambitodellagiorna- ta internazionale contro la vio- lenzasulledonneapalazzoMon- ferratosièsvoltounincontro sui servizi assicurati dal Comune con l’assessore comunale Ma- nueleUlandi.
SI.FO.
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