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ILSECOLOXIX VENERDÌ 26NOVEMBRE2010


www.shippingonline.it PRESENTAZIONE UFFICIALE IL 15 DICEMBRE,MASULL’INTESA SI ALLUNGA L’OMBRA DELLA CRISI POLITICA Porti,pattoatreperVadoeMonfalcone


Maersk-Unicredit insiemeper inuovi terminaledalgovernoarrival’impegnoasbloccareidueprogetti GLI UOMINI


ILRETROSCENA SAMUELECAFASSO


GENOVA. L’appuntamento è fissato peril15dicembre, ilgiornodopoilvoto di fiducia.Al netto quindi degli impre- visti dovuti al quadro politico, sarà quella la data in cui il governo presen- terà ufficialmente l’intesa quadro tra Maersk e Unicredit per lo sviluppo di duegrandipolicontainernell’AltoTir- renoenell’AltoAdriatico:Vadodauna parte, Monfalcone dall’altra. Funzio- nerà? Le incognite sono tante, ma il pattoè,nellesuegrandi linee,chiaro: il governo si impegna a sbloccare defini- tivamente il progetto per la piattafor- macontainerdiVado-avallandolafir- ma del contratto con le banche per i mutui -Maersk accetta di svolgere un ruolodiprimopianoafiancodiUnicre- dit per sviluppare il nuovo porto di Monfalcone tanto caro al ministro Franco Frattini.Nessuno vuole sentir parlare di scambio e tantomeno ricat- to,ma ilquadrodi collaborazione è ab- bastanzachiaronellesuelineegenera- li.


tato a febbraio, della piattaforma logi- stica diTrieste eMonfalcone cheUni- credit si impegna a finanziare dietro garanziedapartedelloStatosullosnel- limento delle procedure burocratiche, tanto che si parla di un “commissario” incaricato di coordinarne la realizza- zione. Perché il progetto vada avanti è necessario un coinvolgimento di pri- mo piano dei grandi global carrier mondialie, ilgoverno,hacaldeggiatoil coinvolgimento di Maersk in primis. La compagnia danese ha dato incarico aCarloMerli,numerounodiApmTer- minal inItalia,dioccuparsene.Merli è l’uomochehaseguitopassodopopasso il progetto di Vado e, fosse solo per quello,ilmessaggioèchiaro:disponibi- lissimi a dareunamano,manoi abbia- mogiàunprogettoavanzatoper l’Itala


Tutto ènato conilprogetto,presen-


a cui crediamo molto ma che, guarda caso, è bloccato per problemi colloca- bili a livello del governo che non vuole daresemaforoverdeallafirmadelcon- tratto dimutuo. Loscambio-chenessunovuoledefi-


nire tale - è insomma nei fatti: d’altra parteèancheverocheidanesiconside- rano percorribile la strada di un rilan- cio dell’Alto Adriatico come alternati- va ai porti del Nord Europa, anche se poibisogneràandareavedereinumeri: Unicredithainmenteunapiattaforma perunnumerodicontainernell’ordine del milione, dimensioni distanti anni luce dai volumi che oggi passano per i portidi quest’area. Sene sapràdipiùil 15 dicembre quando il progetto do- vrebbe essere presentato ufficialmen- tedaiministriFrattinieMatteoliconil sottosegretarioLetta,Ghizzonie/oPa- lenzonaperUnicredit e il topmanage- ment diMaersk. Quello che si sa è che, negli ultimi


FabrizioPalenzona,Unicredit IlministroFrancoFrattini CarloMerli,ApmTerminals


giorni, c’è stato un giro di incontri ai massimi livelli tra uomini diMaersk e diUnicreditacuihapartecipato, tragli


altri, l’avvocatoMaurizioMaresca che del progetto perMonfalcone è uno dei promotori. Allo stesso tempo, attraverso l’inte-


saconMaersk,Unicredit tornaagioca- re un ruolo di primo piano nel Nord- ovest.Non è unmistero che lo schema di finanziamento e sviluppo pensato perTrieste-Monfalcone doveva inori- gine essere applicato all’arco ligure e chelabancahapoidi fattoaccantonato il progetto per la contrarietà incontra- tadapartediistituzionilocaliedopera- tori. Accantonatoma, evidentemente, nonabbandonato, tantoè verocheFa- brizio Palenzona, nella lettera con cui si dimette dalla fondazione Slala che doveva gestire lo sviluppo logistico tra Liguria ePiemonte, fa cennoproprio a un nuovo impegno diretto attraverso Unicredit Logistic.D’altra parte, le di- missioni di Palenzona da Slala, dicono molto anche di un rapporto non pro- priodistesotral’uomodiUnicreditele istituzioni liguri,Regioneinprimis.La strada da percorrere, insomma, è lun- ga.


AL GOVERNATORETONDOL’ULTIMA PAROLA SULLO SCONTRO MONASSI-DIPIAZZA. E IL PARTITO RISCHIA DI SPACCARSI ELISALENARDUZZI


TRIESTE. La corsa alla presidenza del porto di Trieste diventa un re- busperRenzoTondo: il governoha scelto il nome di Marina Monassi (vicepresidente Unicredit Corpo- rate Banking) e, ora, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha tempo sino aNatale per dire sì oppureno. Si prenderà tutto il temponecessa- rioperunasceltanonfacileche,pri- ma di tutto, rischia di spaccare il Pdl. La nomina del presidente del-


l’Authority e la scelta del futuro candidatosindacodelPdlappaiono legateaundoppiofiloinvisibile,che proietta, suomalgrado,RenzoTon- do nel belmezzo delle beghe inter-


TRIESTE,LOTTADIPOTERENELPDL PERCONQUISTAREL’AUTHORITY


ne al centrodestra locale. A pochi mesi dal voto, infatti, le


diversecorrentiinternealpartitodi maggioranzanonsonostateancora in grado di trovare una sintesi sul nome da lanciare nella corsa alla successione di Roberto Dipiazza e i possibilicandidatisicontanoormai sulle dita di duemani. Il nome più accreditato è quello


del deputato Roberto Antonione, lanciatodaSilvioBerlusconi inper- sona. Una scelta calata dall’alto, che, però, non è andata giù a gran partedelPdl localeeinparticolarea quella frangia che fa riferimento al


senatore Giulio Camber, “nemico” storico di Antonione e compagno dellaMonassi.Comesenonbastas- se, a ingarbugliare la situazione c’è stataancheladuplicefratturaavve- nutainsenoalPdl,conlanascitada un lato di Futuro e Libertà, dall’al- tradelmovimentoUn’AltraTrieste guidato dall’ex aennino Franco Bandelli, popolarissimo nel capo- luogo giuliano. Come si inserisce, in questo qua-


Il sindacoRobertoDipiazza


dro, lapartitaperilporto,ridotta,di fatto,aisoliduecandidatidicentro- destra, la camberianaMarinaMo- nassi e il sindaco uscente Roberto


Dipiazza?Dandoilsuoassensoafa- vore della prima, compagna diGiu- lio Camber, il governatore Tondo potrebbe ipoteticamente superare lo stallo attuale, rendendo più “ac- cettabile” la candidatura a sindaco di Antonione. Un compromesso che, però, non sembra convincere tutti,anzi.Giàmercoledì,dopol’in- vestituraromanadellaMonassi, c’è chi non ha esitato a parlare di patti disattesi, in riferimento a un ipote- tico accordo ufficioso che i vertici del Pdl avrebbero preso a sostegno di Dipiazza. La partita, insomma, sembra più aperta che mai e si in- treccia anche con il progetto che Unicredithaper loscalodiMonfal-


cone. ©RIPRODUZIONERISERVATA


Anche oggi, siamo i più letti in Liguria.


La Repubblica La Nazione


Il Corriere della sera 36.000 lettori al giorno


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Il Secolo XIX 552.000 lettori al giorno


La Stampa* 174.000 lettori al giorno


Fonte: Audipress 2010 II - * In provincia di Genova, venduto in abbinamento con Il CorriereMercantile www.ilsecoloxix.it


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