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ILSECOLOXIX VENERDÌ 26NOVEMBRE2010
cronache CONGRESSO NAZIONALE DI GENOVA: CRITICHE ANCHEABERSANI E MARCEGAGLIA
Gliavvocatisfidano ilministroAlfano
IlGuardasigilliattesoperoggi.Prontalaprotesta-show OGGI
GRAZIANOCETARAeMARCOMENDUNI
GENOVA. La platea non è tranquilla. La benzina sul fuoco si chiama media conciliazione, che è un terminemolto tecnico, ma è anche uno spauracchio che agita e turba gli avvocati.Enonc’è soloquestosulpiatto. IlSenatohadato il via alla riforma forense dopo cin- quant’anniequesta(manoninmanie- raunanime)èconsiderataunavittoria. Però ci sono altri spettri che agitano il sonnodei legali
italiani.Inparticolarei più giovani, le generazioni proiettate nel futuro. È un grande vecchio a dare voce aquestepreoccupazioni, a rivela- re una sindrome da accerchiamento, a menar fendenti a destra e a sinistra. Si chiama Maurizio De Tilla, è il presi- dente dell’Oua, l’organismo di rappre- sentanza politica dell’avvocatura. Da lui la sfida al ministro della Giustizia AngelinoAlfano:«LoaspettiamoaGe- nova,perchéhaildoverediascoltarele critiche e le osservazioni degli avvoca-
ti.Nonvenire sareb- be un grave errore». Al ministro evi-
PREMIATI I “PRINCIPI” IlConsiglio nazionale forense ha premiato i decani: «Esempio per tutti»
GUIDOALPA presidenteCnf
cipiegheremo-arringaDeTilla-enon accettiamo le loro continue ingerenze e invasioni di campo. Gli avvocati non sonomercanti, come sostiene lapresi- dente diConfindustria,EmmaMarce-
gaglia.Haavutotonioffensivi.Cihade- scrittocomeigrandievasori,maleulti- me stimedicono che a evaderenonso- noiprofessionisti,mapropriolegrandi aziende. Che hanno sussidi e ammor-
tizzatori.Noi siamo stati sempre zitti. Ma ora basta».Eancora strali su Pier- luigi Bersani. Non tanto come leader del Pd,ma come exministro e autore dellecosiddettelenzuolate:«Lesuefin- te liberalizzazioni vanno cancellate. Bisogna faremesidi scioperoper otte-
nerlo.Esequestoparlamentononriu- scirà a farlo, andrà fatto per decreto». Dal presidente del Consiglio nazio-
nale forenseGuido Alpa arriva una ri- chiesta forte alparlamento: approvare
dentemente fischia- no le orecchie. Così, in serata, giunge la confermadel suoar- rivo: sarà oggi alle 16 sulla Costa Concor- dia, la nave che sta ospitando il con- gresso numero 30 degli avvocati italia-
ni.Ma De Tilla (suo l’intervento più ap- passionato) ce l’ha contutti. Esi scopre cheanchegliavvoca- titemonoipoterifor- ti. «Ma a questi non
LAGIORNATAsarà interamente dedicata al dibattito sulle riforme dell’avvocatura e della giustizia, con un’analisi politica sullo stato della giustizia civile e penale, su quella amministrativa e tributaria, sul sistema della mediazione – conciliazione, sulla formazione e la specializzazione. Alle 16 l’intervento del ministro dellaGiustizia AngelinoAlfano. Nel corso della giornata verranno presentati due rapporti relativi alle donne e ai giovani nell’Avvocatura e a seguire un intervento del consiglio dell’Ordine degli Avvocati diGenova sul tema “Il processo telematico al servizio deiCittadini: una opportunità per l’avvocatura”. Domani, il congresso si aprirà con la sessione sul nuovowelfare a cura della Cassa nazionale forense nella quale verranno illustrate le nuove strategie di intervento a sostegno dell’
avvocatura.Nel corso della sessione verranno presentati gli ultimi dati aggiornati sulla situazione economica della professione, fortemente colpita dalla crisi economica. Aseguire, avrà luogo l’importantemomento elettivo per il rinnovo dei delegati dell’Organismo unitario dell’avvocatura e la votazione dellemozioni finali delCongresso, la cui approvazione concluderà ufficialmente i lavori. Tra le iniziative collaterali, stasera nella storica viaGaribaldi, ci sarà la visita in notturna dei musei di StradaNuova, PalazzoBianco e Palazzo Rosso, e di PalazzoNicolosio Lomellino, con lamostra “Bartolomeo eDomenico Guidobono.Opere dalle collezioni private”, e Palazzo dellaMeridiana, con lo straordinario Salone di LucaCambiaso, appena restaurato.
LE MEDIA CONCILIAZIONE E LA GIUSTIZIA AGLI “ESTRANEI” L 1 T L
Mediazioneobbligatoria scontrotra“corporazioni”
avventurarsi in un processo civile, entrerà in vigore dalmarzo 2011. I pro: ridurre il numero delle cause pendenti e velocizzare la
che era stata cancellata dal centrosinistra e in particolare dall’alloraministroPierluigi Bersani, anche i più giovani
CORSI TROPPO COSTOSI, CANCELLAZIONI FACILI
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Specializzazioni: èbagarre L’incubodel “redditometro”
professione o abbia frequentato i corsi di formazione, divide i legali. Da una parte si applaude alla opportunità, data ai cittadini, di
la riforma della professione anche alla Camera. «Il testo del Senato è equili- brato e progressivo, frutto dell’unità dell’avvocatura. Le accuse sono ingiu- stificateepretestuose«.Eall’avvocatu- ra Alpa lancia un appello: «Solo rima- nendounitivinceremo».Lariformain- cassataametàfaperòfeliceilpresiden- tedegliavvocatigenovesiStefanoSavi: «Sembra essere cosa concreta, possia- mocominciareascrivereaGenovauna nuova pagina della nostra storia». Ma altra brace cova sotto la cenere.
«No alla politica degli annunci», riba- discono ipenalisti italiani attraverso il loro presidente Valerio Spigarelli: «Prendiamo atto che il premierBerlu- sconi intende portare la riforma della Giustizia al consiglio dei ministri di martedì.Speriamochestavoltaallepa- role seguano sul serio i fatti. Ribadia- mo: è necessaria la separazione delle
a figura dell’avvocato specialista, destinata a chi abbia almeno 20 anni di
rivolgersi ad avvocati con una competenzamaturata con anni e con lo studio.Dall’altra i più giovani temono che i corsi siano per elite e che le opportunità siano destinate a chi ha già reddito
alto.Per gli altri? Il rischio di cancellazioni facili.
carriere e lo sdoppiamento del Csm». Uno per i giudici, uno per i pm. Ha toni concilianti il vicepresidente
delCsmMicheleVietti: «Seilministro Alfanovorràchiederesullaleggeanche un nostro parere saremo lieti di dar- glielo, nonsarebbe sbagliato acquisire unpareresuunamateriachehaunari- caduta sul funzionamento della giuri- sdizione».Ma, tant’è, è sempre la me-
ATTACCOAVESPA
«Basta coni processi mediatici, come quello che sta
facendo per Sarah Scazzi»
dia conciliazione (vedi scheda a lato, ndr) a tenere alta la
temperatura.Alfa- no,oggi,rischiaunacontestazionepro- prio su questo punto. E contro lo spot televisivo del ministero, quello con Milly Carlucci, sono partiti anche esposti allaCorte dei conti. Settanta delegati di quattro associa-
zioni forensi hanno distribuito un na- stronero, amo’di lutto, euncartellino rosso che è stato consegnato a Guido Alpa e sarà esibito oggi pomeriggio al Guardasigilli. Lo stessoAlpa rintuzza: «Ilcartellinorossolodareipiuttostoal parlamento, se non porterà a termine la riforma.Vogliamoche l’avvocatosia adeguatamenteretribuitoepossasvol- gere la professione con decoro». Laretribuzione.Èquestoil temache
colpisce soprattutto i più giovani: «La crisieconomicahacolpitoanchelano- stra professione», attacca Marco
Ubertini, presidente della cassa previ- denziale: «La situazione - continuato Ubertini-èparticolarmentecriticaper gli avvocati più giovani. Senza contare glioltre50milaiscrittiaglialbimanon iscritti allaCassa, ingranparte sottola sogliaminima di reddito. Al netto dei contributi previdenziali e delle tasse, fanno 1.200 euro almese. Senza tredi- cesima, senza ferie e senza le tuteledei lavoratorisubordinati».Erestaancora lo spazio per una protesta “televisiva”. Pier Luigi Mantini, avvocato, nella commissione affari costituzionaledel- la Camera, bacchetta Bruno Vespa per i suoi “processimediatici”: «Chiedo al giornalista di smetterla con i suoi pro- cessiallatvcomestafacendoperSarah
Scazzi: i processi si fanno in aula».
cetara@ilsecoloxix.it menduni@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
’obbligo stabilito per legge di provare la strada del compromesso prima di
risoluzione delle
cause.Gli avvocati temono che le categorie autorizzate a entrare nell’elenco deimediatori possano sottrarre l’amministrazione della giustizia agli operatori titolati, a danno dei cittadini in attesa di risposte certe.
LE TARIFFE MINIME OSTACOLO PER I DEBUTTANTI
Onorari-baseprefissati l’altolàdeipiùgiovani
ariffeminime stabilite per legge per ogni prestazione
legale.Con questa novità,
dovranno rinunciare a fare concorrenza ai colleghi più anziani praticando tariffemolto basse.Da una parte la categoria dovrà alzare il livellominimo di professionalità, ma il rischio, dall’altra, è che a pagare siano i clienti.
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