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ILSECOLOXIX VENERDÌ 26NOVEMBRE2010


ILSECOLOXIX VENERDÌ 26NOVEMBRE2010


genova


genova IN CARCERE L’IVORIANO “COMPAGNO” DELLA DONNA, UN’ITALIANA DI 33 ANNI


Sequestrataduemesi ecostrettaaprostituirsi


Icarabineri fannoirruzionenell’appartamento, lei li scambiaperclienti LA STORIA


MARCOFAGANDINI


«È DA STAMANI che sono chiusa qua dentro, senzamangiare.Nonmi hai lasciato neppure una bottiglia d’acqua. Io quelli lì, tutti e tre assie- me, non me li faccio, sono a pezzi. Uno alla volta, al limite». Franca (il nome è di fantasia, ndr), 33 anni, guarda quei tre che entrano in casa insieme aDiengBabacar, il suo con- vivente. Indossano giubbotti e jeans sembranoclienticometanti,uomini chepaganoperfaresesso,peravereil suo corpo. In realtà sono ca-


rabinieri arrivati per perquisire l’ap- partamento del- l’ivoriano, 32 anni, che hanno appena arrestato per spac- cio di droga. E si ri- trovano davanti a una donna genove- se che racconta di come, da due mesi, l’uomolatengaincatenata,lapicchie lacostringaaprostituirsipertrovare i soldi con cui comprare la cocaina. L’appartamento-prigioneèalcivi-


la tentazione della cocaina. E è proprio la polvere bianca che


che la tiene legata a Babacar, anche se, se inunprimomomento, aunire idueera statoilbisognodi reciproco sostegno umano. Due ani fa, infatti, i due iniziano


cia di botte,ma non solo: perchéBa- bacarleavevafattocrederedipoterla colpire con riti voodoo, scatenando inleipaureamplificatedallacocaina. Babacarèstatorinchiusonelpeni-


LEINDAGINI


Ad alzare il sipario sulle vicenda,


dell’africano


l’arresto per spaccio di droga


una relazione sentimentale e lei lo accoglie in casa.Una palazzina di vi- co Carlone, quattro piani al limite della decenza comprati con i soldi dellamadre. Ed è con i gioielli della “suocera”-quasiduechilidioro-che Babacar compra le prime dosi di co- ca. Ogni giorno fa sparire un anello, un ciondolo che poi vende ai ricet- tatori o mette in mano direttamen- te a uno spacciato- re per tornare a ca- sa con una bustina di “neve”. Così, secondo la


conumero4divicoCarlone,nelcen- tro storico, e dopo il racconto della donna per Babacar è scattata un’or- dinanza di custodia cautelare incar- cerenei confronti conl’accusa di se- questro di persona, rapina e sfrutta- mento aggravato della prostituzio- ne.


l’ha spesso subita, cun una madre chesiprostituivaanch’essa (vedibox alato,ndr)elatendenzaacadere nel-


Francahai lineamentidichi lavita


stazionePortoria,agliordinidel luo- gotenente Francesco Lo Vecchio, Babacar siprocuraladroga,maigio- ielli finisconoeilbisognodidrogari- mane. A questo punto Babacar, se- condoimilitari,capiscechec’èunso- lomodoperfaresoldi: farprostituire Franca.Leportaunprimoclienteela chiude in casa con una catena e un lucchetto, dicendole che non la libe- rerà finché non avrà consumato e non si sarà fatta pagare. Ladonnaèridottainprigionia,co-


strettaadavererapportisessualiuno dopo l’altro e con la minaccia delle bottesesolosifosseribellata.Minac-


ricostruzione dei carabinieri della


tenziario di Marassi ma le indagini proseguono e i militari dell’Arma hanno ascoltato alcune prostitute della zona che hanno confermato di aver sentito Franca che gridava per essere liberata. Ma spiegano anche che sì, “la professione” lei l’ha sem- pre esercitata. In ogni caso, il gip ha disposto per l’uomoun’ordinanza di


custodia cautelare in carcere. fagandini@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


SPACCIOEPROSTITUZIONE, ILPASSATOFOSCO DELLAGIOVANESEGREGATANEICARUGGI


••• FRANCA, la trentatreenne se- questrata, non è nuova a vicende di cronaca.Nel giugno del 2009 era stata arrestata per spaccio.Ma è fra il 2001 e il 2003 che la donna aveva dovuto affrontare l’accusa più consi- stente. I carabinieri di un comune del levante genovese infatti avevano chiesto e ottenuto per lei e lamadre due ordinanze di custodia cautelare


in carcere per sfruttamento e favo- reggiamento della prostituzione. Se- condo gli investigatori, le due ave- vano gestito un appartamento fa- cendo prostituire ragazze sudameri- cane e prostituendosi loro stesse.Un giro d’affari che aveva permesso lo- ro dimettere da parte diversi rispar- mi, prima di vederlo interrotto dal- l’inchiesta delle forze dell’ordine.


I DUE VIVONO INUNPALAZZO IN ROVINA


«Sisentivanourla spessodinotte, maleidigiorno sivedevaingiro»


Neivicoli scetticismosullaricostruzione: «Stavanoinsiemeelitigavanosempre»


ILREPORTAGE VALERIOARRICHIELLO


«SEQUESTRATA in casa? Ma no l’abbiamovista spessoingiro, anche di recente. Viveva con un africano, lei lo chiamava Jimmy, parevano fi- danzati». In vico Carlone, tutti san- nochièFranca(ilnomeèdi fantasia ndr) ma tutti preferiscono restare anonimi. «Non era una cattiva ra- gazza,ma era strana.Non sappiamo se si prostituiva ancora, ma era se- gnata dai problemi con la droga e avevaunbruttovizio,urlavasempre anche di notte e ci faceva ammatti- re». A parlare è la gente che abita in questo vicoletto chiuso, stretto, po- sizionato nel cuore del centro stori-


co.Unastrettoiachepareesseresen- za viad’uscita, forsepropriocome la strada presa da Franca che lì a vico Carloneciabitadaanniinunpalazzo abbandonato di sua proprietà. Ci siarrivadapiazzettaTabarone,


scendendo da vico Serra. Ad angolo unnegoziodiscarpe, inaltosullade- stra una scritta sbiadita con il nome della strada appena leggibile. Sulla sinistra prostitute in serie una dopo l’altra, per lo più sudamericane, che ti sorridono e ti invitano ad entrare dentro le loro camere con vetrine in stileAmsterdam.Una lunga serie di saracinescheabbassateforseadibite a magazzini, scooter parcheggiati e una grossa impalcatura. In fondo la lucediunnegoziodi fruttaeverdura chequasistrideconilbuiocheregna nel vicolo.Einmezzounpalazzo fa- tiscente,cheaprimavistaparetotal- mente disabitato. Le finestre non


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