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ILSECOLOXIX GIOVEDÌ 25NOVEMBRE2010
ILSECOLOXIX GIOVEDÌ 25NOVEMBRE2010
genova
genova DOPOLA DENUNCIA DEL SECOLO XIX, INCAMPOANCHE I POLIZIOTTI DI QUARTIERE
DeFerrari, le“volanti” presidianolapiazza
Quattroaggressioni in15giorni, laquesturarafforzalecontromisure ROBERTOSCULLI
LAVOLANTEsiferma,gliagentios- servano. Gli occhi si muovono dai portici dell’Accademia, poi corrono versoPalazzoDucale.Davantialoro i passi veloci di decine di persone
stretteingiacconiecappotti.Sonole cinque del pomeriggio e la scena si ripeteuna,due, tre volte.Èquasiun presidio fisso, per la frequenza dei passaggi di uomini in divisa. Pattu- glie e poliziotti di quartiere, che, a piedi, incrocianoaduepassidaipor- ticidel teatroCarlo Felice. È questa la risposta della que- stura, a una do- manda di sicurez- za, che, alla vigilia delle Feste, in pie- no centro è forte comenonmai.Una strettanellemaglie dei controlli che, come evidenziato dal Secolo XIX qualche giorno fa, raccontando una serie di episodi di violenza accaduti proprio a De Ferrari e nelle imme- diate vicinanze, avevano mostrato diverse smagliature. Dallamattinaallanotte,passando
per
lasera.Mai,nel recentepassato, la polizia - in particolare l’ufficio prevenzione generale, primo punto di contattotralaquesturaelacittà- erastatanellecondizionidischiera- re tanti agentiper la
strade.DeFer- rari è diventato un crocevia, ma è l’organizzazionenel suocomplesso, secondo quanto affermano in via Diaz, ad avere più forza. «Dalle otto
L’AUDIZIONE INREGIONE
dimattinaalleottodisera-diceilca- po di gabinetto - ci sono almeno quindici, sedici equipaggi chepresi- dianoilterritorioprontiainterveni- re. A questi si devono aggiungere i motociclisti e le pattuglie anti-rapi- na (le cosiddette “Argo” ndr)». A questi si devono aggiungere i circa trenta poliziotti di quartiere sguin- zagliati in tutti i quartieri. Un importante contributo, ag-
CAMBIODELLAGUARDIA
Da gennaio saranno recuperati altri
agentineiTribunali: sorveglianza svolta da vigilanti privati
giungono i vertici della questura, lo danno anche i commissariati, che, con una differente organizzazione degli uffici, riesco- no ora, tutti e sette (Sestri, Corniglia- no, Centro, Prè, SanFruttuoso,Fo- ceeNervi),damat- tina a sera, a met- teresustradadelle macchine. Si tratta di nu-
cente introduzione l’orario “sfalsa- to”del
cambioturno.Segliagenti in forza allaquestura rientranoper af- fidare la macchina ai colleghi, una primavoltaalle13eunasecondaalle 19, le volanti dei commissariati e i motociclistiosservanounorariodi- verso: iduecambiavvengonoalle14 ealle20.«Inquestomodo-continua il capodigabinetto- si riesceaman- tenere un presidio costante, anche inunmomentodelicatocom’èquel- lo della chiusura dei negozi». Di notte, giocoforza, i numeri
scendono. La questura schiera cin- que-sei volanti più un coordinatore
meri ma anche di accorgimenti. Ad esempio, è di re-
del turno e una squadra dedicata ai caruggi,mentreleautodei commis- sariati si riducono a tre: Centro, Cornigliano e SanFruttuoso. Altro ossigeno dovrebbe arrivare
IST-SANMARTINO L’INVIATO DI FAZIO DICE SÌ ALLA FUSIONE
COSTANTE>>18 GENOVA
all’inizio del prossimo anno, con un’altraattesanovità.Gradualmen- te, da palazzo di giustizia, dal tribu- nale di sorveglianza e da quello dei minori spariranno (per i compiti di sorveglianza) poliziotti e carabinie- ri. Al loro posto le guardie giurate. Una decina di uomini al giorno, po- tranno essere strappati alle scriva-
nie e rimesse sulla strada.
sculli@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
FRANCESCAFORLEO
DEFERRARI ritorna adessere il sa- lotto della città. La piazza cittadina più centrale sta vivendo una nuova stagione, tra bar che aprono e altri chedecollanoaffollatidacombricco- le di ogni sorta e giovani che si ritro- vano sulle scale del Ducale. Ma nel salottobuonodiGenova, insieme al- lamovida, spunta anche lamicrocri- minalità.Quattro episodi indue set- timane, diversi per tipologia: uno scippo, due rapine e un pestaggio a calci e pugni di due giovani sudame- ricaniubriachi aidannidiunconna- zionale domenica sera. Ben tre su 4 avvenutidi giorno.Quantobastaper far suonare un campanello d’allar-
me.Soprattuttose,oltreaconsidera- re i casi “emersi” e denunciati, si fa unapasseggiataperascoltaregliope- ratori che vivonoquella realtà.Eche raccontanodi altri reati, sommersi e silenziosi, come le questue continue e insistenti tra i portici dell’Accade- mia o il Carlo Felice. «Ci sono tre o quattromendicanti fissi che non la- scianoinpacelagente, laseguono, la tormentano finché non ottengono qualche spicciolo», racconta l’edico- lante all’uscita della Metro. O gli scippinondenunciati.«Spessocerco di convincere a faredenunciaperso- ne che vengono a farsimedicare do- poesserecaduteduranteunoscippo. Manonc’è verso,diconoche è inuti- le», racconta l’infermiere di “quar- tiere”, ilvolontarioLeleAquilinoche raccoglieleofferteper laOnlusdivia Lugo tra il Ducale e il palazzo della Regione.Oancora i borseggi ai tavo- linideibar.«Quandoc’èfollatrai ta- voli, qualche portafoglio sparisce, specie alle ragazze giovani che non sonoancoraabituateafareattenzio- nealleloroborse», spiegaunbarista. Insomma,parlareconlagentedel-
la piazza, svela un quadro ancora peggiore di quello che si poteva im- maginaremettendo in fila i quattro casi delle scorse settimane due dei quali, va detto, sono stati risolti istantaneamente dalla polizia. Si tratta della rapina a due ragazzi la settimana scorsa, per cui sono scat- tate due denunce agli autori indivi- duatiatempozerotralafolladimez- zogiorno, e della rissa di domenica seraneipressidipalazzoDucale:due ecuadoriani sono stati denunciati per lesioni nei confronti di un terzo loro connazionale. L’assessore alla città sicura,Fran-
cesco Scidone, non si agita di fronte all’elenco degli ultimi episodi, ma parlacomunquedi “situazionedaaf- frontare”. «Sono sicuro che la que- sturadiGenova abbiapresoattodel- la situazione e stia facendo quel che c’èda fare.Dal cantonostro,proprio la settimana scorsa, abbiamodichia- ratochel’obiettivodel2011èrendere vivibile tutto il centro cittadino.Elo facciamoconl’illuminazionepubbli- ca, il presidio dei vigili urbani dove e quandoèpossibile,
lapulizia.Alresto deve pensare la polizia e sono sicuro che lo faccia. Non sono entrato nei
dettagli con il questore, ma non escludo che siano aumentati i con- trolli alla luce dei fatti delle ultime settimane.Èanche vero che la “mo- vida”inqualchemodoattiralapicco- la criminalità e dobbiamo stare con gli occhi aperti. Ma questo vale per DeFerrari,comepertuttelealtrezo- ne della città». Inquestura perònon confermanol’aumentodei controlli. Di fatto,però, ieripomeriggio, ilpas- saggio a De Ferrari della pattuglia mista forze dell’ordine - alpini, è sembrata indugiare più a lungo nel suo percorso attraverso il salotto buono della città, di cui i malinten- zionati stanno mescolandosi ai fre- quentatori. Come se, in effetti, il campanellodi allarme fosse suonato
anche per le forze dell’ordine.
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DOPING E ARMI, BODYGUARD ARRESTATO ADALBARO
Pedinato dopo aver prelevato una borsa, in casa gli trovano centinaia di fiale e sostanze. Ora si indaga sul giro dei clienti INDICE>>22
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ILSECOLOXIX MARTEDÌ
23NOVEMBRE2010 L’ALTRA SERA L’ULTIMO EPISODIO:UNGIOVANE PICCHIATOACALCI E PUGNIDADUE COETANEI UBRIACHI DeFerrari,violenzain“salotto”
Quattroaggressioni in15giorni.L’assessoreScidone:«Inquesturailproblemaènoto» GLIEPISODI
7 NOVEMBRE LO SCIPPO
ORE 13 di sabato, un nordafricano strappa la collanina a un genovese di 48 anni con la tecnica dell’abbraccio da dietro. Poi scompare nei vicoli. La polizia interviene chiamata dalla vittimama ilmalvivente si è già dileguato nei vicoli dopo essersi lanciato di corsa lungo salita SanMatteo. La vittima ha una ferita al collo con prognosi di alcuni giorni.
Gli alpini con un carabinieredipattuglia ieripomeriggioaDe Ferrari I COMMERCIANTI DELLA PIAZZA: «LE DIVISE SIVEDONOMANONATUTTE LE ORE» LEREAZIONI
«ALLA SERA, succede che qualche portafoglio sparisca dalle borse delle ragazze ferme in zona e che magari nonfannoattenzioneachipassa-dice LucaFunai,baristadelloStorico,pro- priodifrontealDucale-Ledivisesive- dono, sì,ma non a tutte le ore». «Ormai ilcriminenonhapiùorario
luoghi specifici -esordisceElioLanza, titolaredel“DefeCaffè”,propriosotto laRegione- iosonostatorapinatoalle dueinviaRighettiadAlbaro,mamela sonocavatasalendosuuntaxielapoli- zia è riuscita ad arrestare un giovane che girava armato con un coltello se-
ghettato.Peggioèandataaunpizzaio- lo della zona a cui qualche giorno fa è stato rubato tutto l’incasso». Lo scenario peggiore, lo disegnano gli edicolanti di fronte all’Accademia
«MOLTAGENTEORMAI HAPAURAAFERMARSI»
POCHE DENUNCE La gente scippata passa a farsi medicarema spesso non fa denuncia
LELE AQUILINO volontario
FURTI AITAVOLI Bisogna stare attenti: dai tavoli spariscono borse e portafogli
LUCA FUNAI barista
ATUTTE LEORE Non ci sono più orari o luoghi per il crimine: può capitare a tutte le ore
ELIO LANZA titolare bar
SEMPRE PEGGIO Nell’ultimo anno sono aumentati poveri, questuanti e reati
ALBERTO DE LAURENTIS edicolante
diBelleArti,AlbertoDeLaurentisela moglie Angelina Talarico. «La gente hapauraafermarsiperchéiquestuan- ti li circondano per chiedere soldi e non lasciano tregua finché le persone non danno loro qualche cosa - dice la donna - e negli ultimi tempi la situa- zione èmolto peggiorata. Non vorrei dirlo perché non sono razzista,ma da quilovedo,sonosempreiromeniada- re fastidio, a seguire le persone per avere due monete. Sarà anche colpa della crisi, perché un anno fa, quando abbiamorilevatol’edicola,noneraco- sì». «Ogni giorno indico a qualche an-
ziano scippato sul bus dov’è il com- missariato centro per fare denuncia - diceLeleAquilino,deiVolontaridivia Lugo, presenza quasi fissa a tra il pa- lazzodellaRegioneeilDucale-espes- so e volentieri,medico persone ferite doposcippioborseggiche,perquanto insista, non vanno a fare denuncia».
F.FOR.
FORNETTI
8 NOVEMBRE LA RAPINA
ORE 9.50, di domenica un rappresentante della gioielleriaRegent di via Bobbio, che ha appena registrato una televendita, viene rapinato del campionario di preziosi da due uomini a piedima con i caschi in testa in via Vernazza, quasi aDe Ferrari. Per stordirlo, i duemalviventi gli spruzzano spray al peperoncino negli occhi.
19 NOVEMBRE L’ALTRO COLPO
ORE 12 di venerdì, due romeni, un uomo e una donna, rapinano poche decine di euro a due giovani genovesi.Una volante di polizia, che si trova appostata proprio aDe Ferrari per servizi di prevenzione, riesce a fermare i responsabili mentre scappano anche grazie all’abbigliamento vistoso di uno dei due.
21 NOVEMBRE IL PESTAGGIO
ORE 22.30di domenica, due sudamericani ubriachi picchiano a calci e pugni un terzo immigrato,ma vengono intercettati da una pattuglia del commissariatoCentro che li ferma e li identifica: continuano a pestare la vittima anche davanti alla pattuglia della
polizia.Alla fine sono stati denunciati per lesioni
UNOSCIPPO, due rapine e una rissa tra sudamericani ubriachi, tre dei quali avvenuti di giorno. Tutto nel giro di due settimane. Sono i fatti raccontati dal SecoloXIXnell’edizione del 23
novembre.Nonostante due dei casi fossero stati subito risolti dalla polizia con altrettanti arresti, tanto è bastato per innalzare il livello di allerta sulla centralissima piazza
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RAPINE E SCIPPI IN SUCCESSIONE
L’INCHIESTA DELLA GUARDIA DI FINANZA
Truffadegliyacht treindagati:
noleggivirtuali efalsiacquisti
FinanziamentidiSviluppoItaliaottenuti perattivitàdicharteringmaiavviate
FINANZIAMENTIpubbliciperatti- vitàdicharteringinrealtàmaiavvia- te.Ungirod’affari illecitodamigliaia di euro. Fatta la legge, trovato l’in- ganno. In questo caso l’idea era di sfruttare la normativa statale che prevede la possibilità di ottenere fi- nanziamentiper l’acquistodi imbar- cazioni, purché le stesse siano, però, destinateall’attività
dinoleggio.Pec- catoperò,cheinconcretogliyacht in questionenonvenivanopernullaaf- fittati e spesso neanche comprati. È quanto emerso dalle indagini
condotte dal nucleo tributario della Guardia di Finanza di Genova. Per questa ragione il sostituto procura- tore Vittorio Ranieri Miniati ha iscrittonel registrodegli indagati tre personeconl’accusadimalversazio- ne ai danni dello Stato. I tre soggetti, secondo quanto so- stenuto dall’accusa, ricevevano fi-
nanziamenti da Sviluppo Italia. Le somme ottenute andavano dai sei mila ai dieci mila euro. I tre, nel ri- chiederelesomme,sostenevanol’in- tenzionedivolereavviareun’attività
dicharter.Masecondol’indaginedel nucleo tributariodellaGuardiadi fi- nanzadiGenova,queisoldivenivano utilizzati in altromodo. Sono tre le ipotesi individuate da-
gli inquirenti. In un primo caso gli yachtvenivanoutilizzatiper finipri- vati senza essere noleggiati, in con- trasto con la legge che vieta al pro- prietariodiutilizzarel’imbarcazione in prima persona. Altre volte invece gli yacht, una
volta acquistati venivano rivenduti innero,mentrenella terza ipotesi la barcanonvenivaneanchecomprata. In tal caso si simulava l’acquisto su carta solo per beneficiare del finan- ziamento pubblico.
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