20
20
ILSECOLOXIX GIOVEDÌ 25NOVEMBRE2010
ILSECOLOXIX GIOVEDÌ 25NOVEMBRE2010
genova
genova GIRO DI VITE AL LICEOCONL’APPLICAZIONE DELLE NUOVE REGOLE MINISTERIALI
«Nientesettimanabianca sefatel’autogestione»
IlpresidedelColomboaglistudenti:«Chi saltatroppigiorni rischial’anno» LA PROTESTA
DONATABONOMETTI
OLA SETTIMANA bianca o l’auto- gestione.È una questione di giorni,
anzidiore.Senonfrequentiquel tot dioredilezioneall’anno,comel’ulti- mo decreto (il numero 122 entrato in vigore in questo anno scolastico) richiede ad uno studente, rischi la bocciatura. Così per evitare che i “suoi” studenti corrano questo ri- schio,NunzioCotena,presidedel li- ceo scientifico Lanfranconi e reg- gente del liceo classicoColombo (di cuierapresidefinoalloscorsoanno) ha risposto ai rappresentanti d’isti- tuto del classico: «O l’autogestione, o la settimana bianca».Va da sé che hanno rallentato lo scatto, gli stu- denti delColombo che erano andati a chiedere alpreside lapossibilitàdi darevitaa4-6giornidiautogestione a
gennaio.Non solo e non tanto per la proposta alternativa della setti- manabianca,maancheperilrischio paventato dalla direzione di accu- mulare giorni di assenza. Ma se la legge è uguale per tutti e un decreto presidenzialepure,comeèpossibile chealtricinquepresidiabbianocon- cesso, evidentemente con leggerez- za, l’autogestione? «Francamente midispiacechequestanovitàdeldpr nonsia stata fatta rilevaredanessu- no».Lofa lui. «Elofaccioper avver- tire le famiglie, perché non vorrei cheamaggio,magariinodorediboc- ciatura,mi chiedessero conto di ore sprecate, speseinaltrefaccende,dai loro figli». Cotena spiega
NunzioCotena
mentemoltiplicando le sue ore set- timanali per 33. Ebbene, tre quarti di quelle ore debbono essere fre- quentate. «Dalmomento che non è scritto da nessuna parte che l’auto- gestione sia attività didattica alter- nativa,vadaséchesi trattadiassen- ze». Lo stesso preside Cotena, che dueannifa,primachevenisseparto- ritoil temutodpr 122,avevaconces- so senza problemi l’autogestione al Colombo,oggiperisuoiistitutipone precise condizioni. «Perché basta che un ragazzo si ammali, oppure chieda di entrare un’ora dopo a scuola per tot volte, e ancora si as- senti per altri motivi, ecco che ag- giungervi altri sei giorni di autoge- stione significa arrivare al top del propriomonte
ore.Non voglio che i miei studenti si mettano in queste situazioni di pericolo». Cotena mette sul piatto un’altra
che il nuovo dpr 122 prevede che ogni studente, per non essere bocciato, debba aver frequenta- toi trequartidel suo monte ore personalizzato. Ognunopuò cal- colarlo facil-
LA PRIMA
MANIFESTAZIONE 7 MILA IN PIAZZA
Il via ad una serie di cortei e manifestazionimolto partecipate. Protesta in grande stile con oltre tremila studenti in piazza
BARABINO-KLEE IL PRIMO LICEO AUTOGESTITO
Partono le prima autogestioni e le inaugura ilBarabino-Klee e il FirpoBuonarroti. Tentano le occupazioni ilNautico e l’alberghieroBergese
APONENTE IN STRADA INSIEME CONGLI OPERAI
Assemblea in piazza a Sestri il 12 novembre con tutti gli studenti della delegazione: partecipano anche i rappresentanti degli operai
E AL CASSINI SI FORMA UNCOMITATO
Alla fine tutti gli istituti hanno fatto iniziative di protesta tranne alcuni licei tra i quali il D’
Oria.AlCassini si forma per la prima volta un comitato
PUNTI DI VISTA DIVERSI SUL DECRETO
«MAPERESSEREBOCCIATI BISOGNAFARE50ASSENZE»
Palmonella,vicariadelLeonardo, smorzal’allarme:«Preoccupazioneeccessiva» LEREAZIONI
«E COSÌ il ministro Gelmini ci è riuscitoamettereindifficoltàipre- sidi sul tema delle assenze! Con l’obbligo di frequenza di 150 giorni su 200, si sentono in dovere di av- vertire che le ore impiegate in cor- tei in assemblee (non previste dal calendario) in autogestione, in oc- cupazionesonooreperseearischio bocciatura... Con questo dpr ilmi- nistroGelminianostroavvisovole- va proprio tendere una trappola ai presidi e scoraggiare la protesta». Così AndreaUgolini rappresen-
alternativa.Quelladi accorparenel- la settimanadi autogestione i giorni diassembleachesonoprevistiunoal mese, autorizzati dalla presidenza e chesonoatuttiglieffettiriconosciu- ti come attività didattica. Saltando poiper3o4mesileassembleediisti-
tuto.Correva voce, ieri, nei corridoi delliceoColombocheleassenze(in- giustificate) avrebbero influito sul votodi condotta. Ilpreside respinge recisamente. «Il voto in condotta nonc’entraconl’
autogestione.Ilvo- toincondottarisentediquellocheè il comportamento ovunque, anche
all’interno di una autogestione».
bonometti@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
tante della Uds, Unione degli Stu- denti.Ha seguito passo passo tutte lemanifestazionidelleultimesetti- mane. Informa che molte autoge- stioni si sono concluse e restano aperte alKlee diQuarto, alBarabi- noe ancora alMarcoPolo. Chiama incampo un’altra normativa il dpr 275 che «prevede una settimana di gestione didattica alternativa. In- sommauncontrastolegislativoche favorisce posizionicomequelledel preside Cotena. Anche se non sa- rebbemale che ilProvveditorato si esprimesseinmerito.Ripeto: ilmi- nistro l’ha fatto apposta per creare incertezza». Gennaro Schettino, dirigente
scolastico da anni dell’istituto pro- fessionale Odero e da quest’anno reggenteanchedell’istitutoGastal- di, si rammarica in realtà chemol- tissimi studenti sia dell’uno che dell’altroistituto nonabbiamopar- tecipato alle autogestioni. «Scarsa partecipazione purtroppo, se ne andavamotutti ingiro...».Cosìver- rannosegnatiassenti, trannequelli dell’Odero con cui c’era stato l’ac- cordodeldoppioappelloall’entrata e all’uscita. E commenta. «Comin- ciamo a ragionare tristemente sul fattochelafrequenzanonèpiùsen-
LELEGGI CONFUSE Guazzabuglio di leggi fatte apposta dalministro Gelmini
ANDREA UGOLINI rappres. studenti
COSTUMI VARIATI La frequenza non è più considerata un valore neanche dalle famiglie
GENNARO SCHETTINO preside
L’attoreClaudioBisio L’INIZIATIVA PER CHI STUDIA E LAVORA Ilprofnonsaleincattedra
maviaggiasuInternet Icorsion-linepossonoessereseguiti24oresu24
ILPROFESSOREnonsaleincatte- dra,ma spiega davanti all’obiettivo della telecamera. E le lezioni viag- gianoinrete. Èstatapresentataieri alla Camera di Commercio l’Uni- versitas Mercatorum, l’Università telematica del sistema camerale ri- conosciutadalMinisterodell’Istru- zione. L’Ateneo si rivolge a coloro chehanno difficoltà a conciliare la- voro e studio universitario. I corsi on-line possono essere seguiti 24 ore su 24,mentre gli esami si effet- tuano8mesisu12aRoma,Milanoe Napoli. Per agevolare l’immatrico- lazione all’Universitas Mercato- rum nell’anno accademico 2010/2011sonostatestanziate,gra- zie al contributo di Unioncamere,
centoborsedistudiorivolteagli im- prenditori e ai loro dipendenti, al personale delle Camere di Com- mercio, delle associazioni di cate- goriaedeglistudiprofessionali,alle donne che lavorano e ai disabili. L’offerta formativa al quarto an-
no di attività ha raggiunto 500 iscritti, lametàdeiqualiprovenien- ti da imprese. Nell’ambito del Corso di Laurea
inGestionedi Impresa - che appar- tieneallaclassedellelaureeuniver- sitarie in Scienze dell’Economia e dellaGestioneAziendale- sonodue i possibili percorsi di studio: «Ge- stionedelleImprese»(Gim)e«Am- ministrazione,ImpreseeControllo delle performaces» (
Am.i.co).
tita comeunvalore,dai ragazzi,ma neppure dalle famiglie. Per questo conquestonuovodpr rischieranno la bocciatura in tanti, proprio per- chè la frequenza è quasi diventata un optional».E conclude: «Io sono stato più ipocrita del presideCote- na.Mi hanno chiesto l’autogestio- neehorispostochenonlaconcedo perchènonsi concedeunattorivo- luzionario...Poi abbiamotrattato». Invece al liceo scientifico Leo-
INCONTROATEATRO
Convivenza trareligioni ecultura perlesuperiori
nardoDaVinciicinquegiornidiau- togestione sono filati via lisci con unadiscretapartecipazioneagli in- contri organizzati dagli studenti. Da Bisio a Cofferati, passando per diversi rappresentanti di diversi partiti. Grazia Palmonella, la do- cente vicaria del preside del Leo- nardo, sul tema delle assenze peri- colose, non manifesta preoccupa- zione. «Mainfondoperesserebocciati i
ragazzi dovrebbero fare circa 50 giornidi assenze emi sembra forse una preoccupazione eccessiva quella del presideCotena....Fermo restando che ci sono delle deroghe all’interno del dpr 122. Comunque noialLeonardononfacciamolaso- spensioneperlasettimanabiancae qualche giorno di presenza ci gua- dagniamo, nel caso, anche lì». Le deroghe riguardo le assenze,
da computare nel monte ore che potrebberomettere inunangolo, a fine anno, lo studente, spiegano i presidi, sono «i gravimotivi perso- nali o famigliari, problematiche di lavoronelcasodeicorsiserali,e ra- gioni gravi di salute». Puntualizza la professoressa Palmonella. «Ab- biamounostudente ricoveratoper molto tempo che non consideria- mocertoassente».Perchélostesso ministero precisa che laddove si trattadi studentidegentimasegui- ti in qualche modo dai docenti, quell’assenza non va considerata tale. D.B.
LACONVIVENZAtra religioni e culture diverse si impara a scuo-
la.Sarannoalmenotrecentoi ra- gazzi degli istituti superiori ge- novesi che prenderanno parte oggi al Teatro della Gioventù al- l’incontro “I giovani e il futuro” promossodallaCoreis (la comu- nità religiosa islamica italiana) e rappresentanti della chiesa cat- tolica e della comunità ebraica a Genova (sono attesi il direttore dell’ufficio per l’educazione e la scuoladellaCuria,donBrunoSo- pranzieil rabbinoGiuseppeMo- migliano).Dibattitoalle9,poial- le 17concerto “Mosaico di suonieparole per la pace”. Alla pre-
PROGRAMMA
sentazione del progetto, ieri mattina pressolaPro- vincia, sono tornate an- che le pole- miche sulla costruzione della moschea in città, portata avanti dalla parte (maggioritaria) del mondo islamico che riconosce un ruolo di guida all’imam Hu- sein Salah. «La comunità che vorrebbe gestire la moschea di Genova non rappresenta tutto l’Islam, la comunità italiana e quella senegalese cittadina non sono state coinvolte - dice il re- sponsabiledellaCoreis AbuBakr Moretta - ci auguriamo la costi- tuzione diuncomitato regionale cherappresenti l’Islamintuttele sue anime al completo». Moretta ha sottolineato l’im-
L’iniziativa promossa dalla
comunità religiosa islamica
portanza della formazione dei nuovi imamitaliani. «Forse pri- ma dellamoschea - ha detto - bi- sognerebbe pensare oltre alla formazione dei giovani a livello educativo e scolastico anche alla formazione degli imamin Italia, chenondevonoessereimam“fai date”o importatidaaltriPaesi».
Page 1 |
Page 2 |
Page 3 |
Page 4 |
Page 5 |
Page 6 |
Page 7 |
Page 8 |
Page 9 |
Page 10 |
Page 11 |
Page 12 |
Page 13 |
Page 14 |
Page 15 |
Page 16 |
Page 17 |
Page 18 |
Page 19 |
Page 20 |
Page 21 |
Page 22 |
Page 23 |
Page 24 |
Page 25 |
Page 26 |
Page 27 |
Page 28 |
Page 29 |
Page 30 |
Page 31 |
Page 32 |
Page 33 |
Page 34 |
Page 35 |
Page 36 |
Page 37 |
Page 38 |
Page 39 |
Page 40 |
Page 41 |
Page 42 |
Page 43 |
Page 44 |
Page 45 |
Page 46 |
Page 47 |
Page 48 |
Page 49 |
Page 50 |
Page 51 |
Page 52 |
Page 53 |
Page 54 |
Page 55 |
Page 56 |
Page 57 |
Page 58 |
Page 59 |
Page 60 |
Page 61 |
Page 62 |
Page 63 |
Page 64