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ILSECOLOXIX GIOVEDÌ 25NOVEMBRE2010
economia IL CASO SAVONA: «SERVEUNOSCIOPERO GENERALE»
Cgilanti-Comitati: «Inpiazzacontro ilpartitodelno»
AmpliamentoTirrenoPower,pressingsuRegioneePd SAMUELECAFASSO
GENOVA. Doveva succedere, prima opoi, chesiarrivassealloscontro:da una parte il partito dell’ambiente, dall’altroquellodel lavoro.Èsucces- so a Savona, provincia di grandi crisi industrialimaanchedigrandiprote- ste da parte dei comitati cittadini in nome del “not inmy backyard”. Fermoilpotenziamentodellacen-
traleTirrenoPower, fermoilproget- todellapiattaformacontainerdiVa- do, fermo il trasferimento diPiaggio Aero. A Savona, da un po’ di anni, i progetti rischiano di rimanere sulla carta. Inmolti casi per problemi og- gettivi - lacrisihafattolasuaparte- inaltricasicihannomessolozampi- noicomitatidelno,prontiabloccare disegni industriali considerati trop-
poinvasivi.Sinoadecidere a sorpre- sal’esitodelleelezioni,comesucces- so nella “rossa” Vado dove, in nome della bocciatura della piattaforma, il Pd ha perso ilComune. Così, ieri, il segretario provinciale
AMBIENTE ELAVORO
Siamo i primi a dire che l’attuale progetto non va bene,ma non buttiamo via 800 milioni di investimenti
FRANCESCOROSSELLO segretarioCamera del Lavoro di Savona
dellaCgilFrancescoRosselloè sbot- tato e, aunconvegno del sindacato a Genova dedicato al futuro dell’indu- stria, ha lanciato una vera e propria chiamata alle armi: «Vogliamo coin- volgere anche Cisl e Uil - ha detto Rossello - per un grande sciopero generale di tutta la provincia in nome dello svi- luppo, dell’atti- vazione dei nuo- viprogetti.Fare- movederelefac- ce e sentire le voci di chi crede inquestomodel-
EC’ÈANCHE LASPEZIA
«Raddoppio Panigaglia bloccato
dai contrari a priori»
lo e che èmaggioranza». Unoscioperocontro«ilpartitodel
no»: ma se l’obiettivo dichiarato è combattere «una cultura della de- crescita felice che sta pervadendo anche le istituzioni», come ilComu- nediVado, laverapartitaètuttagio- cataneiconfrontidiPdeRegionee il principale campodibattaglia è ilpo- tenziamento della centrale Tirreno Power. «Siamoiprimiadirecheilproget-
to di potenziamento presentato dal gruppo non va bene -mette lemani avantiRossello-manonènemmeno chesipossonobuttarevia800milio- nidiinvestimentiprivati».Ledichia- razioniufficiali finisconoqui,maper capire meglio basta buttare un oc- chiosulcalendario: ilprossimo16di- cembre - ammesso che ci sia ancora ungoverno-siterràaRomalaConfe- renza dei Servizi che dovrebbe deli- berare sul progetto di ampliamento. Praticamentesicurochenonsiarrivi aunadecisionegiàinquelgiorno,ma proponendoloscioperolaCgildàun messaggio chiaro alla Regione: devi trattare per ottenere un progetto di ampliamento ambientalmente ac- cettabile (posto che quello attuale non è ritenuto tale), senza traccheg- giareperpauradiprenderedecisioni impopolari. Una sveglia, insomma, che arriva
le per poi passare alle trattative sul- l’ampliamento. Evidentemente, nel sindacato, si sono convinti che sia l’ora di accelerare e danno la scossa sia al partito che alla Regione, lan- ciando la sfida del consenso: «Rap- presentiamolavoratori che sonocit- tadini ambiziosi - rivendica Rossel- lo- chenoncedono ai ricatti occupa- zionali,ma puntano sia ad un posto dilavorostabileesicurochealrispet- todell’ambienteeallatuteladellasa- lute loro edelle future generazioni». Questo il principio, perché poi è
sulladeclinazionedeisingoliproget- ti che scoppia la lite: «Tanto per ca- pirci -mette in chiaro Rossello - un porto pescherecci come vorrebbe il sindacodiVadononèun’alternativa alla piattaforma diMaersk» che, pe- rò, se inquestocasoèbloccata, èpri- ma di tutto perché il ministro Tre- montinondàilsuoavalloallastipula da parte dell’Autorità portuale del contratto con le banche per imutui
La centrale TirrenoPowerdiVado: il 16dicembre via alla conferenzadei servizi sull’ampliamento
di finanziamento. «E infatti - conti- nuaRossello-noiscendiamoinpiaz- za per rappresentare prima di tutto algoverno,cheatuttopensafuorché alle politiche industriali,ma anche a istituzioni e imprese locali la neces- sità di un cambio di passo». Piazza dei comitati contro piazza
dei lavoratori: la sfida non si prean- nuncia facile. Anche perché la Cgil giocaatuttocampoeil segretariore- gionale Cgil Liguria Federico Vesi- gnaparladi «comunità locali abban- donate sull’altare dell’ideologia am- bientalista in un quotidiano scontro
tra sviluppo e ambiente che brucia occupazioneinnomediunamalinte- saideadidecrescitafelice».Prossimi obiettivi polemici: il ricollocamento del porto petroli di Genova, «che va fatto senza mettere in discussione posti di lavoro», il raddoppio del ri- gassificatore di Panigaglia, alla Spe- zia, dove il confronto non decolla «per l’ostilità delle amministrazioni locali incantate dalle sirene dei con- trari a prescindere». La battaglia è
iniziata.
cafasso@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
BURLANDO
«Unpatto traistituzioni: bastaaree alcommercio»
GENOVA.«Serveunaccordodi fer- rotraleistituzioni localiperdireba- staalleareecommerciali»edevitare così che qualche imprenditore ab- bandoni la Liguria permancanza di spazi industriali. Claudio Burlando decide di non dribblare la polemica sullearee, invitatodallaCgilaparla- redel futurodell’industriadellaRe- gione, anche se è convinto che non sia quello il primo problema della Liguria. Ancora fresca la polemica sul trasferimento diMalacalza alla Spezia:«Maungovernatorecosade- vefaresenonproporrediversesolu- zioni a un imprenditore per non la- sciare la Regione?» premette Bur- lando, rispondendoal segretariore- gionale Cgil Federico Vesigna che parla del «rischio di vedere perdere opportunità di sviluppo» per man- canzadispazi,casoAnsaldoEnergia in primis. Liguriaavaradi spazieavarad’at-
dopoletimideaperturedelPd, conil nuovo segretario Livio Di Tullio, e dellastessaRegionecheallalineadel no senza se e senzama ha sostituito, negli ultimi mesi, una linea appena più morbida, che si può riassumere in un «il progetto così com’è non va bene, ma se si vuole discutere per cambiarlonoi siamodisponibili».La Regione, in particolare, ha avviato il 30settembre untavolo di confronto che doveva partire dai monitoraggi delleemissionidapartedellacentra-
tenzioni per l’industria? Burlando è convinto non sia così, snoc- ciola i nomi di grandi gruppi che hanno tro- vato casa in Li- guria («Abb, Msc, Piaggio, Maersk, Asg, poi ci sono gli Erzelli), sferza Fincantieri sulla cassa in- tegrazione per oltre 500 per- sone inLiguria («miaugurori- vedanoilpiano che così non è accettabile») e attacca: «Il problemaèlamancanzadiunapoli- tica industriale nazionale. Sarkozy ha incontrato più volte Gianluigi Aponteperlacostruzionediunana- venei cantieri francesi,Obama l’ab- biamovistoneglistabilimentiChry- sler.Quant’é che non vediamo Ber- lusconiandareavisitareunafabbri- ca?Ungrandegruppononscegliedi investire inunPaesedoveper effet- to del cuneo fiscale il lavoro è caro e dove non ci sono incentivi per la ri- cerca». Dribbling, invece, sullaquestione
Burlando ACCIAIO
EPOLEMICHE
Cornigliano? Io l’accordo conRiva
lo difendo ancora
Cornigliano: è cosa nota che, se si fosserivistol’accordoconRiva,allo- raforseunapiccolafettadispaziper Malacalza di sarebbe trovato: «Io - dice-l’accordodel2005lodifendo». Conlui, l’assessorecomunaleMario Margini: «Senza quello - dice indi- cando con il braccio le aree vicine occupate del laminatoio - qui ci sa- rebbe il deserto».
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