Il raffinato intervento di recupero e riqualificazione funzionale dei Docks di Marsiglia, importante complesso di stoccaggio portuale, si propone come territorio di confine tra progetto architettonico e installazione artistica, dove la ceramica è protagonista assoluta attraverso due distinte modalità applicative: per frammentazione e sapiente ricomposizione del materiale posato secondo un preciso schema applicativo; e per sovrapposizione mediante elementi ceramici eseguiti su disegno, fissati a una speciale sottostruttura metallica. Come un tessuto di “simbiosi tecnologica”, il rivestimento cresce sulle facciate delle corti interne senza distruggerle, generando un grande impatto figurativo e mantenendo inalterata l’originalità del manufatto esistente.
The sophisticated intervention for the recovery and functional redevelopment of the Marseille Docks – an important port storage facility – straddles the boundary between architectural work and art installation, where the use of ceramics takes centre stage through two different application techniques. In the first one, the ceramic material is fragmented and expertly recomposed according to a precise layout. The other application technique features the superimposition of made-to-measure ceramic elements fixed to a metal substructure. An expression of “technological symbiosis”, the cladding covers the façades of the internal courtyards without destroying them, creating a high-impact visual effect while keeping the original structure intact.