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sport 52


ILSECOLOXIX DOMENICA 26SETTEMBRE2010


L’ANALISI ILPIEDE47


EIGUANTONI PORTOGHESI


GIAMPIEROTIMOSSI V


storia deimoduli, dei tre centro- campisti, dei quattro difensori, del tridente e del fluidificante.È andata così anche questa volta. QuandoGasperini il genoano af- frontavaAllegri il (neo)milani- sta, allenatori cresciuti sulGaleo- ne (inteso comeGiovanni, ex al- lenatore dei due aPescara), tec- nici dal calcio champagne (è tempo di vendemmia) e dai tre attaccanti.Bella sfida,ma poi succede qualcosa che annulla tutto.Ecambia la partita: lancio diPirlo, gol di Ibra.Ricordate? Lancio diCambiasso, gol di Ibra. Così l’Inter diMancini o dello SpecialOne vinceva scudetti con disarmante normalità.Butta giù la palla, al resto pensa Ibrahimo- vic.Facile come aprire un rubi- netto per riempire un bicchiere d’acqua. Detto questo: Ibra ci hamesso


ia, diciamolo.Tut- ta la settimana, tutte le settimane, a scassare i “caba- sisi” con quella


del suo e quel piede numero 47 e la storia della boxe francese e tutto il resto.Qualcosa ci hames- so pureEduardo.Ranocchia e Dainelli (magari con qualche af- fanno) aveva- no recuperato l’errore ini- ziale.Lo sve- dese delMi- lan era chiu- so, come una sardina (ge- neticamente modificata, s’intende) dentro una


diEduardo sul


ILCOLPO L’errore


Ibrahimovic


pallonetto di


scatoletta.Poteva, Ibra, fare una sola cosa.L’ha fatta: pallonetto. Solo cheEduardo, portiere por- toghese delGenoa, non stava al posto giusto.Troppo avanti, troppo lontano dai pali.Restano due guantoni bianchi (con ban- diera portoghese all’altezza del pollice) e un dubbio.Di che pasta è fatto il portoghese?Lo davano già alBenfica (il top, nel campio- nato lusitano), è stato protagoni- sta (assoluto) in Sudafrica e alla fine dell’avventuramondiale ha scelto ilGenoa.Da allora?Quat- tro gol beccati inNazionale da Cipro (ma la difesa portoghese ne ha combinato di ogni) e una super-papera contro laNorvegia. Con ilGenoa buone parate, una prestazione da brividi contro il Parma, l’errore di ieri sera.Da ri- vedere.Damotivare. Detto questo, due: ilGenoa nel


primo tempo non ha giocato alla pari delMilan.Ha giocatome- glio.Ha colpito un palo, ha co- strettoAbbiati almiracolo su col- po di testa diChico.Abbiati, a proposito: fugace apparizione nel Grifone, vecchia e solida scuola italica.Nella ripresa ilGenoa si è arreso. Sarà che ilMilan èmae- stro nell’addormentare la partita, se e quando passa in vantaggio. Sarà stato che quelli con lama- glia rossonera sembravano arri- vare sempre prima sul pallone. Sarà quel piedone svedese,misu- ra 47. Sai chemale quando va a sbattere sui cabasisi.


timossi@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


Zlatan Ibrahimovic ha colpitolapalla riuscendoaprendere il tempoaDainelli eRanocchia:Eduardoriesce soloa toccare ilpallone, che loscavalca edentra in rete


MILAN GENOA


IBRAHIMOVIC 4’ ST 1 SCONFITTADIMISURA 0


MILAN(4-3-3): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Boateng, Pirlo, Gat- tuso (21’ st Flamini), Robinho, Ibrahimovic, Ronaldinho (26’ st Seedorf). A disp. Amelia, Sokratis, Yepes, Zambrotta, Inzaghi all. Alle- gri


GENOA(3-4-3): Eduardo, Ranocchia, Dainelli, Chico (12’ st Sculli), Rafinha, Kharja, Veloso (20’ stMilanetto), Criscito, Palacio (37’ st Rudolf), Toni,Mesto. A disp. Scarpi, Kaladze,Moretti, Rossi all. Gasperini


ARBITRO: Valeri di Roma


NOTE: ammoniti Rafinha, Pirlo, Sculli per gioco scorretto; recupero 1’ e 3’ ; spettatori 41.909 (incasso 822.694 euro)


da unodei nostri inviati MAUROCASACCIA


MILANO. Lampo del singolo, o me- glio dei singoli. Contro il potere del collettivo, organizzato in maniera innovativa. è la storia raccontata a San Siro, dove ancora una volta dice male alGenoa: non vince in casa del Milan dal ’58, riproverà nel 2011. Perché è Ibrahimovic all’improvvi- so, su invenzione di Pirlo, a rovinare la costruzione tattica di Gasperini, mutevoleinfasedifensiva,chealun- go ha tenuto e bene contro i tenori rossoneri. Non è bastato, infida pa- lomba svedese e partita alDiavolo. Formazioni, lettura e fonetica che


diventastrategia:aSanSirovainsce- nalapartitapiù“acca”.Incampomai vista tanta gente provvista di conso- nantesordanelcognome.Quattroin rossonero: Thiago Silva e quelli del tridente, Robinho, Ibrahimovic e Ronaldinho. Quattro in rossoblù: Chico,Ranocchia,Rafinha eKharja. Emettici pure, in panchina, Inzaghi e l’ex Papastathopoulos. Per andare al terreno di gioco, vedere chi non ci capisce un’acca, perché Gasperini e Allegri, allievi prediletti dell’istrio-


C’ÈIBRA EILGENOA S’ARRENDE


I rossoblùalivelloMilan finoalcolpodellosvedese


nicoGaleone,siconfrontanoconfre- netiche girandole tattiche. Nelle quali fanno da collante da una parte Veloso e Kharja, dall’altra Pirlo e Gattuso(avviodacacciatoredeitem- pibelli,golsfioratosuassistdiRonal- dinho, ovazione all’uscita). Il lavoro di Ringhio a far legna, ad esempio, è ciò che poi agli artisti consente la pennellatadecisiva:Pirlo-Ibrahimo- vic. Ronaldinho comincia con magia,


dopo unminuto: palla accompagna- ta col piatto per il tunnel su Ranoc- chia,primadell’assistsucuiRobinho èinfuorigioco.Stop,serveperinqua- drareladisposizionearretratageno- ana, tourbillon in cui Ranocchia si


sposta a destra aiutato da Rafinha, Dainelli è centrale, Criscito a sini- stra, mentre Chico fa il mezzo sini- stroauscirealtosuBoateng(enondi radosispingeinavanti).Difesaatre? A quattro?Un po’ e un po’ e anche a cinque,permutaredinuovo.AllaGa- sperini: stavolta chiamiamolo “mo- dulo acca”. Per contro, vortice pure rossonero, con Ibra che scivola a si- nistravolentieri,poisibuttaadestra, sempre assecondatodaRobinhoche sivaaprenderelafasciaopposta,così Ronaldinho finisce di frequente per essere falso centravanti, prima di tornarseneatuttamancina.Tattiche osé.Anzi, con l’acca: hard. Tentatividi giocate altrettantoar-


dite, dopo la carezza di Dinho c’è l’acrobazia di Ibrahimovic, uno dei suoi tacchi volanti da taekwondo ad anticipare quel che sarà. Il Grifone copre e riparte, pericoloso da calcio piazzato al 21’: tourbillon anche lì, con Antonini che incatena Mesto e Abate che s’aggrappa aPalacio, sulla respinta colpisce Rafinha e Ranoc- chiaperpoconontrovaladeviazione giusta.Dall’altraparte, sebbenequa- si da fermo, Ronaldinho sa trovare il geniale pertugio eGattuso s’infila in area, angolo stretto, Eduardo ab- branca in due tempi sul primo palo. Rallenta il turbinio, il Diavolo va a vampate e ilGenoa prende un po’ di campo, mandando più spesso Pala-


PHOTO AP


cio(adestranel tridente completato daToni eMesto) all’uno contro uno con Antonini. Ne escono punizioni che Veloso taglia col mancino, Ab- biati è attento.Poi, al 38’, lancio illu- minantedelportogheseel’8argenti- no scappa veloce, scava il cross, il portiere smanaccia ed è clamoroso auto-palo.Legno, 0-0 inchiodato. Tale resta al 43’ su contropiede


rossonero:Chico sbaglia la chiusura e regala la battuta ravvicinata aBoa- teng,Eduardoèreattivo.Altrettanto dicasi del collega, pochi secondi do- po, quando lo spagnolo prova a farsi perdonare: non girandola ma gira- volta, di Toni, traversone e colpo di testa del 2 rossoblù,Abbiati in balzo alla Frey. Alla ripresa, al 2’, invece guardasoltantosfilarealatoildestro svirgolato da Palacio. E nemmeno il modulo“acca”puòcontrolaprodez- zadeicampioni:minuto4,Pirlohali- bertà edisegna laparabola verticale, Ibra s’incunea tra Ranocchia e Dai- nelli, in allungo sfodera il pallonetto cheEduardo, in posizione non idea- le, toccamanonabbastanza.Diavolo avanti, 1-0, d’un lampo. Larispostarossoblùèinuntraver-


sonediRafinhacheTonipuòdeviare di testa debolmente, facile per Ab- biati. Gasperini cambia, Sculli (am- monito, in squalifica) per Chico, ar- retrando Mesto. Ma è Ronaldinho pericoloso, destro alto. PoiMilanet- toalpostodiVeloso,conRafinhaasi- nistra. Di là, Gattuso lascia per Fla- minieRonaldinhoperSeedorf, forza fresca e più equilibrio inmezzo.Ora il Milan attende, il Genoa prova a spingere, tiene là l’avversario, ma senza trovare il suo lampo: destro di Kharjadeviatofuoriemareadicross respinti daNesta (anche lui a livello datempibelli).Eirossonerisfiorano il raddoppio, su iniziativa Seedorf- Robinho:Eduardodipiedesull’olan- dese,Dainellidavantiallalineabloc- ca la successiva conclusione del bra- siliano.Tocca aRudolf insostituzio- nediPalacio,maèFlaminiadivorare il 2-0.TheEnd, così c’è l’acca.Come nel buon modulo rossoblù e, però,


anche in Ibrahimovic. casaccia@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


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