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ILSECOLOXIX DOMENICA 26SETTEMBRE2010
cronache IMPERIA, NUOVE POLEMICHE NELLA QUESTURA DEI VELENI Poliziottosfidalecosche,cacciato
TrasferitoMascia, capodellasquadramobile: lavoravasui legami criminalità-politica LE OPINIONI
dallaprimapagina Tutto succede in pochi giorni.
Prima sene va il colonnelloFranco Cancelli, comandante dei carabi- nieri.Nonpassaunasettimanaear- riva la notizia choc: anche Raffaele Masciadevefarelevaligie. Aquesto punto,nel delicato gioco di incastri chepare voler cambiare ogni asset- to nel contrasto alla criminalità in provincia, l’unica pedina che rima- ne al suo posto è proprio quella del questore LuigiMauriello. Pur criti- catissimo, restaperorainsellaeriesce anzi a ottenere la testa diMascia. La contrapposizione nella questura
delle polemiche, quella “bomba a oro- logeria innescata” descritta da chi ben conosce la situazione, è per ora risolta sacrificando alla ragion di Stato chi ha fatto, in questi anni, quel che doveva. Investigare, indagare. E protestare quandononè stato piùmesso ingrado di farlo. Mauriello non mette in cima al-
l’elenco delle sue preoccupazioni la lotta alla malavita organizzata. Nei suoi rari interventipubblicihasempre gettato acqua sul fuoco. E ha concen- tratolasuaazioneneiconfrontidialtri fenomeni. Il primo: la lotta all’immi- grazioneclandestina.D’altronde, sidi- ce, ènellamanica, o aspira ad entrarci, del ministro dell’Interno Maroni e punta tutto su un tema carissimo al Carroccio. Mascia, proprio mentre il suo que-
IPROBLEMI APONENTE
L’ingressodellaquesturadi Imperia 4
ILSECOLOXIX LUNEDÌ 5 LUGLIO 2010
primopiano INFILTRAZIONIABORDIGHERA. LA FRENATA DEL CACCIATORE DI CLANDESTINI Ilquestorechenonvedelamafia
Mauriello, tesoconfrontoconla“mobile”:qui ilcrimineorganizzatononèunapriorità ILRETROSCENA
FABIOPIN
IMPERIA. «Sonoincittàdadue gior- ni,mamisonogiàfattounquadro ge- nerale della situazione che,mi sem- bra, dimostra che nel ponente ligure non ci sono allarmi in tema di crimi- nalità organizzata e mafiosa. Sem- mai, iproblemiriguardanoireatimi- nori,quali furti, scippi eborseggi, e il fenomeno crescente dell’immigra- zioneclandestina». Era il 10gennaio
Sanremo. I collegamenti tra il clan Pellegrino e il boss Giovanni Taglia- mento, il summit in Costa Azzurra per decidere la spartizione del terri- torio e dei settori di influenza, scavi, movimento terra, edilizia, marchi contraffatti,slotmachine,finoalten- tativo dimettere lemani sul Casinò diSanremo. Nientedafare, lepriori- tà eranoaltre.Acominciaredai clan- destini, evidentemente un incubo per il questore Mauriello. Blitz, ra- strellamentinei centri storici, espul- sioni. Un bilancio, quello dell’attività
di due anni fa. E da quel giorno il que- store di Imperia Luigi Mauriello non ha cambiato idea: qui le cosche non esistono e chi parla di infiltrazio- ni mafiose, sbaglia. Una coerenza irri- ducibile, cui non ha mai derogato.Nep- pure all’inizio di giugno,quandouna nota riservata della squadra mobile gli ha fatto presente chenegliultimidue anni l’organico è stato depotenziato del 40 per cento, condizionando for- temente l’azione di contrasto alla cri- minalità. Segnala- zione cui, durante un tesissimo con- fronto coni verticidel settore,Mau- riello avrebbe replicato dicendo che la “mobile” almomento non è tra le sue priorità. Ieri, contattato perchè potesse fornire la sua versione, ha fattosaperechesulpuntononinten- de rilasciare dichiarazioni. Una coerenza, la sua, che non ha
vacillato neppure alla fine del 2009, quando i suoi uomini lo avevano in- formato su quanto stava emergendo dalleindaginiavviatedallaprocuradi
storefrena, realizzachenelponenteli- gurelacriminalitàstacompiendopassi da gigante. Che si sta infiltrando nel tessutoeconomicoeimprenditorialee tesse rapporti semprepiùstretti lapo- litica.Mamentre lavora,manmanogli sfilano uomini,mezzi, disponibilità. A giugnoil capodellamobiledenunciala situazione disastrosa di organico. Mauriello la prende male. Lesa mae- stà?Forse è così. Ma succede anche un evento preci-
so.Mentreinfurianolepolemichesulle frequentazioni pericolose di Eugenio Minasso, ilvicecoordinatore regionale del Pdl, salta fuori un rapporto della
ILVERTICE
Per il capo della polizia imperiese
il vero allarme viene da immigrati e reati contro il patrimonio
CENTRODESTRA, TERZA USCITA
Terremoto continuo tra le fila del centrodestra in Comune aBordighera, scosso dalle inchieste per infiltrazionimafiose.Dopo l’assessoreGiulioViale e il consigliereAlessandro Panetta, ieri si è dimesso anche il consigliere Giovani Taggiasco.
contro i clandestini, che lo scorso maggio, in occasio- ne della Festa della Polizia, è stato, per il questore, motivo di grande soddisfa- zione:«Negliultimi dodici mesi abbia- mo proceduto al rimpatriodi667ex- tracomunitari, in pratica due decreti di espulsione al giorno». E la crimi- nalità organizzata? I350incendidolosi messi a segno nel- l’ultimo anno? Ne- anche un cenno. Anzi no, una pre-
smo». Nel frattempo i carabinieri stava-
cisazione: «I roghi? Le indagini hanno dimostratoche,per lamaggiorpartedei casi, le cause sono riconducibili a sin- gole fattispecie: concorrenza sleale, vendette personali e atti di vandali-
no tirando le somme dell’inchiesta suiPellegrinoeilprocuratorediSan- remo, Roberto Cavallone, lanciava a più riprese l’allarme-criminalità, parlando chiaramente di «infiltra- zionimafiose nel tessuto economico dellaRiviera». Pessimi anche i rapporti con i sin-
10GENNAIO2008
«Sono in città da due giornimami sono già fatto un quadro generale della situazione che, mi sembra, dimostra che nelPonente ligure non ci sono allarmi in tema di criminalità organizzata emafiosa»
17MAGGIO2008
«Adifferenza di altre province, quella di Imperia è una zona tutto sommato tranquilla dove non si verificano episodi criminali particolarmente gravi»
12MAGGIO2009
«NelPonente ligure il fenomeno più preoccupante è quello dell’immigrazione clandestina, insieme a quello dei reati contro il patrimonio: furti in appartamento, scippi e borseggi»
15GIUGNO2010
«Le indagini portate a termine da polizia e carabinieri sugli incendi dolosi dimostrano che, per lamaggior parte, le cause sono riconducibili a singole fattispecie criminose quali la concorrenza sleale, le vendette personali o gli atti di vandalismo»
dacati, quell’arcipelago di sigle spes- so in conflitto tra loro, ma che sul
IL DISEGNO DI LEGGE DEL PDL Strettacontroleminacceviainternet
Finoa12annidicarcereper ilnuovoreato.DiPietro:«Èuntruccopercensurareiblog» RENZOPARODI
ROMA. Il disegno di legge porta la firma del senatoreRaffaeleLauro e dialtri53colleghidelPdL.Ilcuoreè lanormacheprevedeilcarcereda3 a 12 anni per chi, comunicando con piùpersone inqualsiasi forma, isti- ga a commettere i reati puniti del- l’articolo303del codicepenale, che implicanoviolenzacontrolaperso- na. La pena è aumentata, nel testo del ddl, «se il fatto è commesso av- valendosi dei mezzi di comunica- zione telematica o telefonica». I nuovimezzi di comunicazione,
diceLauro,«impongonolanecessi- tà di intervenire per via legislativa prevedendo tuttavia un’incrimina- zionefinalizzataadarginareilperi- coloso, diffuso fenomeno di coloro che inneggiano alla violenza sulle persone, specialmente attraverso interventimediaticiotelematici.E’ necessario introdurreuna fattispe- ciepenale chepunisca il comporta- mento di chi, tramite discorsi, espressioni, scritti, interventi, uti- lizzandointerneteisocialnetwork, otramite altrimezzimediaticioin- formatici, istighi a commettere un delitto contro la vita o l’incolumità
Lepostazionidi un internetpoint: leminacce spessopartonoda fuori casa
individualeofaapologiadeglistessi delitti».Lauromettelemaniavanti: «Una soluzione di questo tipo non potrebbe essere soggetta a censure connesseallapossibilelesionealdi- rittoallalibertàdellamanifestazio- nedelpensierosancitodall’articolo 21 della Costituzione: se così fosse non potrebbe considerarsi costitu- zionalmente compatibile neanche
la fattispecie dell’articolo 303 del codice penale, che punisce l’istiga- zione a commettere un delittome- no grave». «Il reiterato tentativo di questo
governo di mettere il bavaglio al webèunamaniachepartedalonta- no e sta proseguendo senza tregua, ma noi utilizzeremo tutti gli stru- menti parlamentari e di disobbe-
dienza civile innostropossessoper bloccarla»,scriveAntonioDiPietro sul suo blog. «I tentativi di censura di Berlusconi & C cominciano col decretoPisanu(misureurgenti per il contrastodel terrorismointerna- zionale)varatonel2005cheesigeva l’identificazione di tutti coloro che accedonoadInternetdapostazioni pubbliche.Una norma che non esi- steinnessunPaeseoccidentale,ma che è stata prorogata senza ragione fino ad oggi.Grazie ad essa si impe- disce nel nostro Paese lo sviluppo delWIFI.Nel tentativo di imbava- gliare ilWeb, il governoBerlusconi ha considerato anche la questione strutturale:quantoadiffusionedel- la Banda Larga l’Italia è al 21esimo posto nella classifica Ocse, ben tre puntipercentualisottolamediaeu- ropea.Ma il tentativo più grosso di porre ilbavaglioagliutentiwebita- lianiarrivapropriodalddlIntercet- tazioni, le cui norma puntano ad equiparare siti e giornali, dando ai blogger l’obbligodi rettifica in 48 ore. Ciò sancirebbe la morte del giornalismo partecipativo e della
diffusione delle notizie viaweb».
parodi@ilsecoloxix.it @RIPRODUZIONERISERVATA
LUIGIMAURIELLO questore di Imperia
questore hannotrovatounbersaglio comune. A cominciare dal Silp-Cgil che due anni fadenunciava: «La giu- diziaria è stata dimezzata, la sezione della squadramobile è ridotta aimi- nimitermini.Enel frattempol’estre- mo ponente è teatro di gravissimi episodi criminosi, attentati, sparato- rie e usura. Ilquestoredeveintervenireinmo-
doconcreto, senza ricorrere aopera- zioni di facciata cui, purtroppo, sia- mo ormai abituati». Per finire, ed è notizia di ieri, con la richiesta di ri- mozionediMaurielloannunciatadal segretario nazionale dell’Ugl Polizia di Stato,Marco Cervellini: «Nel po- nenteligurelacriminalitàorganizza- tasi staradicandopericolosamentee ilquestorecontinuaasostenerechei problemisonopiùlegatiall’immigra- zioneclandestina.Neiprossimigior- ni trasmetteremo alla segreteria del CapodellaPolizialarichiestadiavvi- cendamento del questore Mauriel- lo». Difficilmente Roma accoglierà
l’invito: non si èmai vista una rimo- zionediundirigente a seguitodiuna pressione sindacale.Ma, è altrettan- to vero, chenonsi èmai registrata in passato una concentrazione di accu- se di questo tenore nei confronti di un questore. «Che dal giorno del suo insediamento- insistonoisindacati - si è più preoccupato dell’immagine chenondelleindagini». Dallapolizia acavallodurantelasettimanadelFe- stival, alle Lamborghini da insegui- mentomesse inbellamostradavanti all’Ariston.Epoidinuovocavalli,una passioneevidentemente.Alpuntoda sponsorizzare la presenza a Sanre- mo,dueanni fa, inoccasionedelDer- bydeifiori,dellafanfaraacavallodel- la Polizia. «Lemusiche che saranno suonate dalla Fanfara si adattano in modo particolare alle diverse anda- turedelcavallo.Ilmaestrolehacom- postepensandoal trotto,alpassoeal galoppo». E concludendo l’illustrazione del
programma si era soffermato anche sull’ippoterapia: «Abbiamo un cen- tro aLadispoli, dove da anni svolgia-
mo questo tipo di attività».
pin@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
squadra mobile. Una relazione del marzo 2006 racconta di un incontro traMinassoconungruppodi calabresi a Vallecrosia. Una trentina le persone presentielafamigliaPellegrino,quella colpita dal blitz dellamagistratura dei mesi scorsi, al completo.Untassellodi un’indagine che la “mobile” seguivada tempo, ma che ha incontrato sempre maggiori difficoltà nel proseguire. Poi arriva il caso Bordighera, quello
BUFERA SU SARKOZY Parigi,spese-pazze
PARIGI. Bufera nel governo di Ni- colas Sarkozy, dopo lo scandalo spese-pazze sollevato dalla stampa francese: due ministri si sono di- messi ieridopoleaccusediaveruti- lizzatosoldidelloStatoperaffittare jet, comprare sigari cubani eman- tenere stili di vita considerati «ec- cessivi». Al centro dello scandalo il segre-
tariodiStatoalloSviluppodella re- gione-capitale,ChristianBlanc, e il ministro della cooperazione, Alain Joyandet. Entrambi hanno deciso di lasciare il governo e le loro dele- ghe sono state assunte rispettiva- mente dalministro dellaPianifica- zione,MichelMercier, e da quello degliEsteriBernardKouchner. «Sono un uomo d’onore e non
posso accettare di essere vittima di unmalinteso»,hadettosulsuoblog Joyandet,finitonelmirinodeigior- nali in due occasioni: la prima a marzo per aver affittato al costo di 116.500 euro un jet utilizzato per una visita ufficiale inMartinica; la secondaagiugnoquandoèstatoso- spettato di aver ricevuto un per- messoperunampliamento illegale
dueministrisidimettono SoldidelloStatoperviaggi injetesigaricubani
dellasuacasaaSaint-Tropez.«Non un euro di denaro pubblico è finito nellemietascheoinquellediperso- neamevicine»,haaggiuntoJoyan- det. Blanc si sarebbe invece fatto pa-
garedalloStato12.000eurodi siga- ri in10mesi, salvopoi rimborsarne 4.500.«Èvero,hofumatodei sigari chenonhopagato, liprendevosen- zachiedermidadoveprovenissero. Nonsonostatoattento,hofattouna gaffe»,avevadetto,addossandotut- telecolpeal suoexcapodigabinet- to, Guillaume Jublot. Il premier franceseFrancoisFillonha chiesto aBlanc di risarcire l’intera somma. Daqualchesettimanasimoltipli-
che è arrivato a far chiedere dall’Arma loscioglimentodelconsigliocomunale per infiltrazioni della criminalità. Le ipotesidiMascia sonotutte conferma- te. Ma su quelle stesse ipotesi non
cano in Francia rivelazioni sulle spese e lo stile di vita, «eccessivo», deiministri. Oltre ai due dimissio- nari, c’è il cosiddetto «casoWoer- th», cioè quello dell’attuale mini- stro del lavoro, Eric Woerth, so- spettato, insieme allamoglie,di es- serecoinvolto,quandoeraministro al bilancio, nell’evasione fiscale di Liliane Bettencourt, lamiliardaria erededeL’Oreal,nonchèdonnapiù ricca diFrancia.
LA CONVINZIONE DEL FUNZIONARIO
Il 5 luglio scorso Il SecoloXIX ricostruisce le dichiarazioni di Mauriello: coerente nel dire «la mafia a Ponente non c’è»
TENSIONI
Mascia è spesso incontrasto con
il questore: per lui lamafia si infiltra nel tessuto locale
[PEROTTO]
l’hannolasciatolavorare. Dipiù:men- treluinonriesceaconcluderelesuein- dagini sui presunti scambi di favori elettorali traipolitici localielecosche, lamagistratura recupera parti del suo lavoro per far partire nuovi accerta- menti.Manonè più la squadramobile che può seguirle. Per ora finisce così. Con il detective
che indagava sulle mafie trasferito ad altroincarico.EMauriello?Sisussurra aRomacheancheluiabbiaigiornicon- tati. Le cronachedallaCapitale rivela- nochequestoèunmodusoperanditipi- codellapolizia:quandoaffiorauncon- trasto insanabile, i contendenti devo- nofarelevalige.Einordineinversoalla caraturagerarchica. Tradotto: seneva prima il sottoposto, poi il capo. A en- trambi, Mascia e Mauriello, verrà co- munqueoffertol’onoredellearmi.Con la possibilità di chieder loro a quale nuovo incarico essere destinati. MARCOMENDUNI FABIOPIN
menduni@ilsecoloxix.it pin@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
Il fenomeno più preoccupante è quello dell’immigrazione clandestina.Poi furti in case, scippi e borseggi
LUIGIMAURIELLO questore di Imperia (12maggio 2009)
IL CASO
CARODIARIO RINGRAZIA LOSPONSOR
dallaprimapagina
Dicoapposta- cosìalvolo-queste cose, che solo in apparenza sono una laudatio dei tempi antichi, perchépenso,papalepapale,cheil corso della scuola e della vita eco- nomicaesocialecambierà.Neces- sariamente,per obbligo dei tempi duricheciaspettano,dovràmuta- re.Volenti o nolenti. Ele sponsorizzazioni negli isti-
GENOVA,
tuti? In America sono già svilup- pate da tempo.Èvisibile anche in Italia un documentario intitolato “Super SizeMe”, che spiega l’ori- gine dell’obesità dei ragazzi ame- ricani.Unadellecausestaproprio nella sponsorizzazione e nelle pubblicitànellescuoleesuilibridi testo di varie ditte di hamburger bennoteanchedanoi.Sipotrebbe essere pragmatici e valutare quali siano,anchedanoi,glieffetti reali di una sponsorizzazione.Benefici o malefici? Obesità o anoressia? Ma che si fa? Un’assemblea per- manente di insegnanti e genitori? Un’ulteriore divagazione rispetto ai compiti istituzionali, che sono quellidelbuonlavoroquotidiano, a costo di comprarsi gli strumenti essenziali? GIORGIOBERTONE
SCALI SICILIANINELCAOS
L’ALLARME DELDETECTIVE
Ilmassiccio depotenziamento condiziona fortemente l’azione di contrasto alla criminalità
RAFFAELEMASCIA Ex capo della squadramobile (Relazione del giugno 2010)
Palermo,aereo fuoripista: dueinchieste
PALERMO.Code ai check-in, pas- seggeri in attesa per ore, caccia a bus fantasma, voli soppressi o ritardati. La chiusura per 41 ore dell’aeroporto di Palermo, dopo l’incidente dell’ae- reoWindjet, hamandato in tilt gli al- tri due scali siciliani,Catania e Trapa- ni. Il black-out dello scalo proseguirà fino alle 14 di oggi. Intanto sono state aperte due inchieste. Stamattina do- vrebbe essere rimosso l’Airbus.
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