liguria IL CASO AssuntoalGalliera, firmailpapàdirettore Bonanni,dirigentedellaSanitàinRegione,autorizzail trasferimentoinderogaalbloccodel turnover:èpolemica ALESSANDRACOSTANTE
GENOVA. Lui si chiama Ivan Bo- nanni, ha 32 anni ed è neurologo. Sul suo trasferimento dall’ospeda- leS.S.AntonioeBiagioeCesareAr- rigo di Alessandria al Galliera di Genovasièapertouncasononfos- sealtroperchéBonanni,nellasani- tà ligure, è un cognome che pesa. Suo padreFranco da luglio ingloba lefunzionididirettoregeneraledel dipartimentodellaSanitàedanche dell’Agenzia regionale sanitaria. Ed è proprio come direttore gene- raledeldipartimentoSanitàcheha firmatoladeroga-già,perchéinco- stanza di blocco del turn over ogni assunzione va consentita dallaRe- gione - che ha reso possibile il tra- sferimentodelfiglio.Nonunattoil- legale, questo è certo; «inopportu- no, forse- ammettelostessoFran- co Bonanni - ma sono il direttore generale ed èmio compito firmare le deroghe». I fatti risalgono tra agosto e set- tembreeinque- sti giorni, vissu- ti ad alta tensio- ne dal mondo sanitario alle preseconaccor- pamenti di ospedali e ri- sparmi obbliga- tori, sono dive- nuti di dominio
ILRITORNO ACASA
è arrivato da poco da Alessandria
Neurologo, 32 anni,
pubblico. O quasi. Facendo rie- sploderelepolemichesui“figli illu- stri”nelmondoaccademicoeinsa- nità. Il punto di partenza è Ivan Bo-
INUMERIDELL’OSPEDALE
UNPOLO DA TRENTAMILA RICOVERATI
OGNIANNO ILGALLIERAè uno dei più impor- tanti ospedali della Liguria.Conta oltre trentamila pazienti ricoverati in un anno, con oltre 180.000 giornate di degenza, quasi 11.000 interventi chirurgici, 55.000ac- cessi in pronto soccorso, 1.700.000di prestazioni ambula- toriali per esterni e oltre 1.200.000quelle relative alla dia- gnostica strumentale (con un’inci- denza sull’ alta complessità del 72%). Leggendo i dati dell’ultimo anno, per ilGalliera si tratta di un trend in crescita che, secondo il “Report 2009”, «coinvolge anche l’ambito dell’attività scientifica e di ricerca svolta dall’Ente». Le produzioni scientifiche sono salite l’anno scorso a 328, quando nel 2003 erano solo 58.
PARLA IL PROTAGONISTA
nanni, studievitaaGenova: laurea inmedicinanel2003especializza- zione in neurologia nel 2008, sem- pre con ilmassimo dei voti. Il suo camposonolesclerosimultipleele patologie cerebrovascolari (ictus), dall’inizio della carriera sono già sei o sette le pubblicazioni su rivi- ste internazionali scientifiche, tra cui laprestigiosaBlood.Nell’aprile del2009ilneurologovieneassunto all’ospedalediAlessandriaeall’ini- zio della primavera, «per motivi personali perché ad Alessandria si sta benissimo e decidere di andar- mene non è stato facile», chiede il trasferimento in Liguria, nella sua città,Genova.Presentadomandaal Gallieraeilprimariodel serviziodi neurologiaAlessandroRatto chie- de la sua assunzione all’ammini- strazione dell’ospedale. A questo punto lamacchina amministrativa èinmoto.Nelpacchettodideroghe richieste dal Galliera alla Regione per le prossimi assunzioni, oltre a quelle di tre infermieri, altrettanti operatori sanitari, uno specialista inmicrocitemiaeunneuroradiolo-
ILMIODOVEREÈAUTORIZZAREPRATICHE» Ladifesa:«NonpensochenonpossapiùfareilmedicoinLiguriasoloperchéilpadrelavorainRegione»
L’INTERVISTA
GENOVA. «Questa è una forzatura al contrario.Hounfiglioneurologo e allora cosa devo fare, non firmare piùnessunaderogaper leassunzio- ni inneurologia?Mahoancheunfi- glio fisico e una educatrice: quindi nonfirmopiùderoghe ingenerale? Il servizio sanitario ligure è già ab- bastanzasottostresscosì; ilsistema se la sta cavando con quello possia- mo fare e le deroghe che vengono date al blocco del turn over sono davverolimitate».FrancoBonanni, da luglio direttore generale della Sanitàligure,replicacosìallavicen- da sul trasferimento del figlio Ivan daAlessandria aGenova. Bonanni,sapevachesuofiglio
avevachiestoil trasferimentoal Galliera? «Certo che lo sapevo».
deroga per l’assunzione di un neurologo inquell’ospedale? «Sì, l’hofirmata anche semi sono
chiestosefosseopportuno.Macosa potevo fare? Evitare di firmare de- roghe per le assunzioni in neurolo- giaintuttalaLiguria?Oppureesse- reassentequelgiornoe chiederead un collega di sostituirmi? Quella sì cheèunafogliadi fico,un’excusatio non petita... Non penso che perché suo padre è in Regione, mio figlio nondebba più lavorare inLiguria». Sì,ma c’è ilbloccodelle assun-
zioni... «E viene rispettato. Da quando
sonodirettore generalemi sonoar- rivate oltre 500 richieste di assun- zioni inderogaenesonostateauto- rizzate solo 125, in pratica una su quattro». MailGallieraavevabisognodi
un neurologo? «Sì, come anche l’ospedaledi Im- peria che è stato autorizzato ad as-
Ed ha firmato ugualmente la
sumerne uno. IlGalliera negli ulti- midueannihapersoquattromedici specializzati in neurologia che non sono più stati sostituiti. E comun- queadogniazienda, incasodidero- ghe,sichiededigiustificareleragio- ni di necessità e di urgenza, si chie- dono chiarimenti e approfondi- menti. Sulle assunzioni il servizio sanitario ligure è abbastanza sotto stressancheperchélederogheven- gono concesse con il contagocce» Restailfattocheèstatoassun-
to suo figlio. «Intantomio figlio non è ancora
statoassunto,maè alledipendenze diAlessandria.Adoggièstatoaccol- to il suo trasferimento. E poi chia- riamo: l’assunzione non viene fatta dal direttore generale del diparti- mento Sanità, neppure dal mana- gerdell’aziendaodell’ospedale.Èil primariochefaleselezioniperime- dici; mentre il manager chiede le deroghe necessarie per mandare avanti i servizi. La deroghe non so-
ATTACCO ALLA CATEGORIA: «CERTI ATTINONSONOPAGATI,NONDICO ALTRO» Brunettaaimedici:ditenoalwebsoloperinteresse
Certificatoonline, l’accusadelministroinvisitaalGaslini.LareplicadiBartolini:«Soloillazioni,ci sonoproblemi» BRUNOVIANI
GENOVA. Le accuse del ministro Brunetta aimedici genovesi, colpe- voli di opporsi all’introduzione del certificato medico online solo per interesse.Ela replica del presiden- te dell’Ordine Enrico Bartolini: «Quelle delministro sono illazioni, non può accusare una categoria di agire per interesse economico. Il problema è che esistono difficoltà concrete». Le parole di Brunetta suonanocomeunadichiarazionedi guerra: imedici liguri, dice, devono adeguarsi alledirettiveministeriali e iniziare a utilizzare i certificati medici online alpostodiquelli tra- dizionali. Latecnologiaavanzaetuttidevo-
no adeguarsi, secondo il ministro. «Se andate a verificaremedico per medico, scoprirete che tutti sono già dotati di computer.Etutti han- nogiàilcollegamentoinrete,anche perché tutti stanno già inviando on line i certificati di invalidità. Solo chementre i certificati sonopagati, i certificati medici di malattia non sono pagati.Enon dico altro...». Riguardoinveceaglialtriprogetti
di informatizzazionedellapubblica amministrazione, compresa dun- que la sanità, Brunetta ha aggiunto che «le resistenze esistono e sono un po’ culturali, un po’ sindacali e un po’ economiche. Cerchiamo di superarle, perché la sanità è di tut- ti». La replica del presidente dell’Or-
BagnascoeBrunetta alGaslini
dine deimedici: «Esistono questio- ni sindacalima soprattutto proble- mi concreti. Il certificato online comportaunaggraviodilavoro,aldi làdell’aspettoeconomico,equando
trenta o quaranta pazienti sono in coda è un problema. E poi: è vero che gli studi associati hanno tutti il sistema online,ma non è ancora di facile utilizzo,molte cose sono an- cora da semplificare per renderlo uno strumento utile: nelmomento incui ilsistemafosseinautomatico, usarlo non sarebbe complicato» Certificato online cosa vuol dire
concretamente? «Il medico si collega con il sito
dell’Inailodell’Inpsper certificare, ad esempio, che il signor Bartolini hanecessitàdidiecigiornidimalat- tia - risponde Bartolini - Il proble- ma è che se sto facendo una visita a domicilio, non posso fare la tra- smissione immediatamente, quin- di dovrò farlo al ritorno in studio
quando avrà già altri pazienti in at- tesa. Ecco, se lì c’è un intoppo è un problema. E la stragrandemaggio- ranza dei colleghi ha ancora diffi- coltàautilizzarequestostrumento, ci sono pecche: ne abbiamo parlato conlaAslpervedereditrovaresolu- zionicheaccorcinotempimortiche fannoarrabbiaretuttaquantalaca- tegoria. Anche perchè i 650medici iscritti all’Ordine non sono tutti uguali: alcuni sono abituati a risol- vere i problemi informatici da so- li,altri no, soprattutto i più anziani. E se pensiamo che tra il 2015 e il 2020il40%deimedicioggi inservi- zioandràinpensione,sicapisceche
l’età è alta...».
viani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
TRASPARENZA EOPPORTUNITÀ
Certo che sapevo emi sono chiesto se fosse opportuno.Ma tutte le regole sono state rispettate, da sempre
FRANCOBONANNI direttore generale della Sanità ligure
nomainominative. Lafacciobreve: mio figlio non è allemie dipenden- ze». Elaquestionediopportunità? «Ripeto:me la sono posta.Ma al-
lora è bene fare una legge che dice che i figli dei primari, dei dirigenti, anche di chi lavora inRegione, non possono lavorare sullo stesso terri- torio. Comunque mi stupisco che una questione del genere appassio- ni tanto. Evidentemente nel tenta- tivo di mettere ordine nella sanità ligure, che è già buonama che può migliorareancora,stiamotoccando interessicheforsenonamanoesse- re toccati». La Regione Toscana, però, ha
unaleggechenonconsenteaipa- renti prossimi di lavorare nello stesso reparto. Su questo è d’ac- cordo? «In linea di principio sì, perché il
«ALTROCHEFAVOREAMIOFIGLIO
go,c’èanchequellaperunpostoda neurologo. E, a questo punto, si consumaquellachemolti si ferma- noacommentareneicorridoidelle strutture ospedaliere, come un’azione inopportuna: questa de- rogaallaleggechestabilisceilbloc- codelturnovernellasanitàportala firmadiFrancoBonanni.Trasferi- mento “diretto”, da azienda ad azienda, andato a buon fine e co- municatoalneurologo,aldirettore generale dell’azienda ospedaliera alessandrina e al direttore del di- partimento di neuroscienze del Galliera con una lettera inviata da un dirigente dell’ospedale genove- se, Luigi Bertorello, responsabile della struttura complessa gestione delle risorse umane. Trasferimen- to che, sempre secondo i “rumors” del mondo sanitario, non poteva essere perché Ivan Bonanni era stato assunto ad Alessandria da menodidue anni.Suquestoluipe- rò nega: «Non mi risulta che nel contratto che ho firmato ad Ales- sandria fossero inseriti limiti tem-
porali».
costante@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
ILSECOLOXIX DOMENICA
26SETTEMBRE2010
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meccanismo del nepotismo esiste in tutti i sistemi». AL.COST.
L’INIZIATIVA
Agricoltura, investimenti sul“kmzero”
CASELLA. Favorire filiera corta, quella del cosiddetto “kilometro zero”: vendita e consumo di pro- dotti regionali e stagionali nei pun- ti vendita e nellemense scolasti- che e ospedaliere oltre che nella ri- storazione. Per favorire l’incontro fra agricoltori e queste realtà e pri- vilegiare ortaggi freschi, frutta di stagione, vini,miele, formaggi, olio extravergine di oliva, paste, insaccati e le specialità liguri laRe- gione Liguria ha pronto un proget- to ad hoc che sarà il principale obiettivo di una legge che laRe- gione Liguria varerà nei prossimi mesi. Lo ha confermato ieri l’asses- sore all’AgricolturaGiovanniBar- bagallo alla presentazione della nuova edizione di “Fattorie didat- tiche aperte”.
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