commenti LE LETTERE Lamonnezza
nelPalazzo Manco adirlo, ilGovernodel “Fare”ha toppato anche conla monnezzaPartenopea.Dopo tutti iproclami fatti aiquattro venti in mille occasioni,Napoli ènuova- mente sommersada cumulidi spazzatura eda scandali che ve- dono coinvoltipoliticidelPdL. Cosa aspettarsididiverso inque- stoPaese?Unpo’ ovunque la monnezza creaproblemi ambien- taliper la sua collocazione edil suo smaltimento.Ma imaggiori problemiderivano soprattutto dalla grandequantitàdi spazza- tura che si trova adorbitare at- torno edall’internodeiPalazzidel Potere aRoma.Palazzi, incui ci si occupadi tutto fuorchédei reali problemidella gente edelPaese ingenerale. Ildestino e le aspetta- tivedimilionidi giovani sono completamente ignorati infavore dello studiodi apposite leggi atte a salvaguardarepersonaggidi ri- lievodediti allapolitica al solo scopodinonfinire ingalera! RENZOTASSARA E-MAIL
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lettere@ilsecoloxix.it Fax: 010.5388.587 Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova
LADOMENICA Hosognato...
Ma eraunsogno Ho fattounsogno:ho sognato l’auladelParlamentopienadide- putatidesiderosi e consapevolidi deliberare leggi atte amigliorare l’esistenzadegli italiani.Ho so- gnatoBersani,Veltroni eFrance- schini stringersi inunabbraccio fraterno e lavorareper ilbene dellaPatria.Ho sognatoBerlu- sconi che si sottoponeva al giudi- ziodellaMagistratura.Ho so- gnatounParlamento formatoda persone consapevolidel compito loro assegnatoglidai cittadini.Ho sognatoGheddafi che sene tor- nava inLibia conlepivenel sacco enonconunabella fettadella Bancad’Italia.Ho sognatouna Magistratura libera e autonoma. Poimi sono svegliato emi sono reso conto chenulla era cambiato: Lui era sempre là. ENZORENZINI E-MAIL
Èvero,
puzzolente C’è ariadi campagna elettorale. Lo si capiscedalpuzzo acre,dai cassonetti traboccanti,dai com- pattatoribloccati appostadalle braccia ammanettateda scioperi ricattatori. Ingioco, stavolta, c’è il ComunediNapoli.Eforse anche un’altra legislatura. Il sistema è collaudato.Lapropaganda fatta concatastedimonnezza inputre- fazioneha già sedimentatonuove maggioranze inProvincia eRe- gione.Manonsolo.Tutti ricorde- ranno, tra la finedel2007 e l’ini- ziodel2008, i carosellidiurni e i roghinotturni organizzatida squadraccedi fascistoidi e gua- gliuneradella camorra intorno alle collinedi rifiuti sparsi intutta laCampania.Nona caso tra i cu- mulidi rifiuti cercarono gloria i rattidellapoliticanazionale, piombatipuntualmente incittà, senzauno stracciodiproposta, per cavalcare laprotesta epreten- dere lo scalpodegli avversari. Città,provincia e regione impic- cate al cappioperverso ottenuto intrecciandopolitica e camorra. Suquelle colline si è aggrappato colui chepiùnehabeneficiatoper lanuova scalata alpotere,quello colqualeprotegge il suo capoclan campanodallo statodidiritto. Ancheperquesto, tra i suoi,da questeparti, si fa chiamareuomo dellaprovvidenza. Inrealtà è solo specializzato inspazzatura. Quella che fa sversareper far soldi equella chedistribuisce instrada per far voti.Quella conlaquale s’accompagnaper farmaggio- ranze e,quandonongli garba, sca- ricaper far ciò che glipare.Quella che stocca come infoballenei cas- setti segretidei suoi giornalida cassonetto e,quando serve, tira fuoriper far fuori i comparidi partito scomodi o gli oppositori ostinati.Quella chepercolanei calamai avvelenatidove i suoi sca- gnozzidell’informazione intin- gono lepenne a serramanicoper smaltire chi gli rimproveradi es- sere specializzato inciò chepiùgli rassomiglia. G.F.PIGNATELLI E-MAIL
NONSARÀUNREGIME ÈUNOSVACCAMENTO
dallaprimapagina Imiei amici che ancora una volta hanno la-
mentato i chiari segni del progressivo instau- rarsi in questo paese di un regime autoritario fascistico, devono ricredersi: la vigilanza de- mocratica è stata pronta ed efficace. Sempre che inserire nei corsi diDiritto e Costituzione l’addestramento all’uso delle armi leggere e l’allenamentoaipercorsidi guerra,possa esse- re considerato come una svolta fascistica del- l’educazionescolastica.Anasoiodireidi sì,an- chesenelprogrammamancailfamososaltonel cerchio di fuoco, che così tanta importanza ha avuto nell’edificazione della Gioventù del Lit- torio. Che poi la vigilanza abbia avuto come vigile
stiamopeggio IlpresidentediConfindustria EmmaMarcegaglia smentisce il governo e afferma chenonab- biamo affrontato la crisimeglio degli altri, al contrario, stiamo peggiodimolti altriPaesi. Infatti danoi la ripresa latita, e siamo in una condizionedi stagnazione convaloribassissimidi crescita e consumidepressi.C’èbisogno quindidiuna scossa che riporti la consapevolezzadella gravitàdella situazione inmododa reagire adeguatamente. C.M. E-MAIL
Fiscotra spot
sentinella il settimanale Famiglia Cristiana, chehadenunciatopertempolapericolosastra- nezzadelprotocollo,credochevogliadirequal- cosa,anchesenonsobenecosa.Forsevuoldire che,vistoche il suddettoprotocollononera af- fattosegreto,c’èunsaccodialtragente,almeno inLombardia,chesucertecosuccehaimparato apassarci sopra.Di certo ladistrazione è gran- de fra quelli che pure si lamentano. Apropositodi regime,nell’ambitodella con-
cetti sono quelli a suo tempo enunciati dal suo predecessore,ministrodel governoMussolini, AlessandroPavolini,ma le parole concui sono statiespressi sonoconevidenzariconducibilia quellediAndreiZdanov, l’uomoche conferrea determinazione dettò la politica culturale del- l’UnioneSovieticaelalineaatuttoilmondoco- munistaneidifficiliecruentiannidel realismo socialista dell’epoca staliniana. Se ilministro La Russa ha avuto una educa-
zione coerentemente univoca nei campi para- militaridelle organizzazionineofasciste, ilmi- nistro Bondi ha una storia culturale più com- plessa, ed è probabile che questa sua sintesi concettualeestilisticasiadovutaallacontami- nazione di una sua lunga carriera da dirigente comunista, inunpartitocheaitempisuoi lode- veavertalmenteossessionatoconlacriticaallo zdanovismo, da indurlo, ora che è convinta- mente anticomunista, a rivalutare, assieme al Pavolini, il suo predecessore sovietico, vittima del revisionismo. AnchenelcasodelministroBondi imieiami-
clusione,assaideludenteperilPaeseospitante, delFestival delCinema diVenezia, ilministro della culturaBondi ha avutomodo di estrinse- careconladovutaveemenzaladerivaelitariae lontana dal popolo del cinema italiano. I con-
BERLUSCONIALVOTO DALTEATRINOALMERCATO MAUROBARBERIS
e realtà Nonentronelmeritodelleque- stionipolitiche,mi limito ados- servare che ipensionati conti- nuano adesserepenalizzatidaun fisco esoso. Se,per sopravvivere, commettono l’erroredi svolgere unminimodi attività, subito i marpionidell’Agenziadelle en- trate sonopronti a colpire.A parte gli spotdiquesta estatenei porti turisticiper scovare gli eva- sori, inItalia continua a valere il principio chepagameno, inpro- porzione, chi guadagnadipiù.C’è poi lapresa ingiro, averedenomi- natoEquitalia l’ente che riscuote le tasse edapplica interessi,more, penalità,piùesosedelpianeta. L.T. E-MAIL
Se crollano S
i consumi Tremonti èunbuonministro eha moltimeriti,manondeve esage- rare.Ci sonoproblemi come le fa- migliemonoreddito e ilquoziente familiare che, inattesadiuna or- ganica riformadel fisco,devono trovare immediata soluzione, così come il reperimentodimaggiori risorseper la scuola eper la sicu- rezza.Ocosì o l’economia rischia danni irreparabili, la cui origine si identifica conla riduzionedei consumi, anche alimentari, in conseguenzadel ridottopoteredi acquistodelle famiglie. GIOVANNIBERTEI LASPEZIA
i avvicina ilGiorno delGiudizio. Tranquilli,nonè il solitoannun- cio della fine del mondo. Più semplicemente, si avvicina il 29 settembre: ilgiornonelqualeSil- vioBerlusconi–invecedi festeg-
giare il proprio compleanno, o l’immortale can- zone omonima diMogol-Battisti – presenta alla Camera ilprogramma incinquepuntidel gover- no, con successivo voto di fiducia che potrebbe decidere il destino della legislatura. In base alla piùelementareregolademocratica–ilprincipio di maggioranza – l’alternativa è secca: o il pre- mierhalafiduciadialmenotrecentosedicidepu- tati, e continua a governare,oppurenonce l’ha e sene torna a casa (inunadelle suemolteplici ca- se).Matuttisannochelecosenonsonocosìsem- plici. PerchéalNostro, lamaggioranzaassolutanon
basta; trecentosedici voti li ha già, se si contano anche quelli già assicurati dai seguaci di Gian- francoFini.Maalpremierquestiultiminonvan- nobene; vuole trecentosedici voti senza contare i finiani: dunque, trecentosedici voti certi, indi- scutibili, immarcescibili,ditrecentosedicidepu- tatidispostiatutto,comeunafalangemacedone, anche a immolarsi sul campo per lui. Inpartico-
lare, devono essere trecentosedici deputati di- sposti a votare, senza discutere, l’unico dei cin- que punti che, come al solito, gli stia davvero a cuore:unoscudodefinitivo,tombale,controiva- ri processi incombenti. Di qui le febbrili trattative di questi giorni per
acquisire i deputati mancanti: trattative inter- rottesoltantodall’attivitàdidossieraggiocontro Finiedallesolitefilippichecontroilteatrinodel- lapoliticadellaPrima repubblica:ossia controil vano tentativo da parte del presidente Giorgio Napolitano – cui ormai i sondaggi attribuiscono unapopolaritàquasidoppia rispettoaquelladel premier – di ricordargli le regole minime della democrazia parlamentare e della costituzione vigente. Sicché verrebbe da replicare che il tea- trino della politica, anche neimomenti peggiori dellaPrimarepubblica,eraunospettacoloanco- radecoroso, rispettoalmercatodellevaccheche va in onda dal 1994: quando lo stesso Cavaliere, alloraprivodellamaggioranza alSenato, si com- prò l’allora Patto Segni, Giulio Tremonti com- preso. Come andrà a finire? In realtà, le elezioni a
marzononconvengono anessuno, forseneppu- re allaLega, l’unica forzapolitica chene sarebbe sicuramentepremiata;menochemaiconvengo- noalPaese,ilcuidebitopubblicostatoccandore- cordstorici, e alqualeunlungoperiododi insta-
SELALIRICAÈGRATIS CARLOFELICE
RENATOTORTAROLO
FAPIACEREche ilCarloFelicedi- ventiunsimbolodellalottacontroi tagli alla cultura e che artisti come ZubinMehta e JoséCarreras siano disponibiliasuonare ecantaregra-
tis o quasi , a novembre, per soste- nere il teatro. I simboli fanno sem- preungranbene,apattochenonge- nerinoaltraconfusione.Einquesto caso può succedere. Un conto, in- fatti, è vedere la situazione dram- maticadelCarloFelicecomel’effet-
bilità politica potrebbe risultare fatale. Eppure, tutti sembranomuoversicomeseleelezioni fos- serol’unicoapprodopossibile:ancheperchétut- ti gli altri scenari, diciamoci la verità, non sem- branomoltopiùrassicuranti.Mettiamocheilgo- verno ce la faccia, e raggiunga i sospirati trecen- tosedici-voti-senza-contare-i-finiani: a quel puntochesifa,sivaavantisinoal2013conquesta maggioranzaraccogliticcia,coni transfughi sici- lianidell’Udc, conideputatidi Io SudeNoi Sud, piùqualchefinianodi ritorno?Maalloranonera megliomettersisubitod’accordoconilsoloFini, piuttosto che contutto questo pulviscolo dime- stieranti della politica? Eseinveceilgovernononcelafa,chesuccede?
Si corre a rassegnare le dimissioni chiedendo a gran voce il ritorno alle urne? Certo,ma in quel caso, come farebbe il presidente Napolitano a sottrarsi alpropriodovere costituzionaledi cer- careinParlamentoun’altramaggioranza,capace quantomenodiprodurreunaleggeelettoralede- cente?Ese anchequestorischio,perBerlusconi eperl’attualemaggioranza, fossefugato,esealla fine si andasse davvero alle urne con l’attuale Porcellum,chiciguadagnerebbe,oltreallaLega? SiamopropriosicuricheilPopolodellalibertà,o quel che ne resta, avrebbe lamaggioranza al Se- nato?Esenonl’avesse, chesi fa, si ricominciada capo con il calciomercato? E infine l’ultima do- manda,quelladaunmilionedidollari:mentrela maggioranzachehagovernatoquasipervent’an- nifiniscediregolarelesuebegheinterne,intanto chi ci pensa, a questo poveroPaese?
to, in parte, di quanto poco sia ap- prezzata la cultura in Italia.Equi il governo Berlusconi ha responsabi- lità enormi.Ovviamente, in negati- vo.Ma il pericolo più grande per il teatroè caderenella retorica: i con- certidiMehtaeCarrerasnonlosal- veranno, soprattuttoda se stesso.E giocaresull’abbracciotrafratelliar- tisti sarebbe una vera follia suicida. Benvengaquindiilsacrofuroredel- l’arte, se è un segnale forte a un go- vernomiope,ma il Carlo Felice va salvato, ammesso che sia ancora
possibile,congesticoncreti.Conun pianodi rilancioserioe conil senso di realtà dei suoi lavoratori nell’ac- cettaregliammortizzatorisociali, il ridimensionamentodei costi e l’az- zeramento dei privilegi. Se il Carlo Felice vuole dare l’esempio non è quello retorico e suggestivo del bel gesto artistico ma quello ben più spinosoepesantedellaresponsabi- lità.GrazieMehta, grazieCarreras,
ma il teatro si salva con i conti.
tortarolo@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
la Corea del Nord. E per tacere di “tutto il re- sto”, come si dice ormai con sconcertante fre- quenza, avendolanecessità semprepiùurgen- tedisintetizzarel’orroreelosdegno,ericapito- lare in fretta il sollievo per averci, qua e là, messo una pezza. Però io sono certo che questomioPaesenon
corra affatto il pericolo imminente di un regi- me,maunopeggiore.Gliepisodinarratie“tut- toilresto”noncistannoportandoalregimeau- toritario,ma allo svaccamento dellaRepubbli- ca, sepossousarequestosgraziatotermine.Un regimeèunacosaseriaequestoPaesenonèab- bastanza serio per un regime. Persino il parla- mentodelfascismool’assembleadeisovietdel- lostalinismoavevanomembripiùdignitosi,al- menonel loroossequiososilenzio,dinonpochi tra i nostri. I gulag, le carceri o il confino non erano soltanto colmi di dissidenti politici,ma ancheditruffatori,concussi, incapaciecorrotti di pubblica responsabilità. Il fascismo, il nazi- smo e lo stalinismohanno saputo conquistarsi unconsensodimassa emantenerloperdecen- ni conattidipoliticaeconomicaeassistenziale chequestoPaesehasmessodiconcedersidaun pezzo. Quei regimi hanno dovuto consolidarsi do-
ci ipersensibili e così spesso distratti hanno conclamatol’insorgenzadiunostatodi regime autoritario. Per non parlare dell’allarme che suscita tuttora la scuoletta del Bresciano ad- dobbataconisimbolidelpartitodigovernoLe- ga Nord, dovendo prendere atto che esempi analoghi sono noti, al tempo, solo nelle scuole dellaGermanianazistae, tuttora, inquelledel-
vendosela vedere, per quanto ci riguarda, con Matteotti, con Gramsci, con Rosselli, Gobetti, tantopernonfarnomi;oggi, sempreperquello che ci riguarda, non ce ne è uno solo di questi uomini controcuiunregimepossa farsi leossa e fortificarsi e farsimaturo. Peggio del regime, io penso, c’è questo svaccamento, questo dis- solversi della Repubblica nella marcescenza che la faràmorire senza una linea di febbre.
MAURIZIOMAGGIANI (percommentare:SpazioMaggianinel
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