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divorzioinvista efugaall’estero


UNPAZZO INCRESCITA


Pazzini è ancora con noi.Agennaio riprenderà il can can? Facciamo un passo alla volta, come sempre.Èun grande giocatore, con ottime possibilità di crescita


Rooney,


DIVORZIOin vista perWayneRooney. E non solo dalla consorte,ma forse anche dalManchesterUnited. Per l’at- taccante sono tempi duri: lamoglieColeen non sembra disposta a perdonare il tradimento con un prostitutamen- tre lei era in gravidanza. E la vicenda rischia di ripercuo- tersi anche sulla carriera del centravanti: sono settimane infatti che l’incontro del bomber con il direttore sportivo deiRedDevils per discutere un prolungamento del con- tratto in scadenza ametà 2012 viene rimandato. Lo scan-


dalo a luci rosse potrebbe indurreRooney a non prolun- gare per trasferire all’estero, lontano dalle polemiche.An- che perchè da unmomento all’altro potrebbero saltare fuori altre partner e presunti amanti.Rooney non sarebbe poi l’unico calciatore ad essere caduto nella rete della escort ventunenne Jenny Thompson. Secondo i tabloid britannici «altri 13 grandi che hanno giocato in Premier Le- ague e hanno anche vestito lamaglia delle rispettive na- zionali tremano per le possibili rivelazioni della ragazza».


ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ


8SETTEMBRE2010 43


DISATTENTI SUZIEGLER


Non èmia competenza seguire le singole situazioni contrattuali. Sicuramente c’è stata disattenzione da chi doveva seguire la vicenda


Nonsoloper lui,maancheperquan- to riguarda un nostro ex dirigente, Paratici». Disattenzione dell’ex direttore


generaleMarotta? «Ripeto:unadisattenzionedapar-


tedi chidoveva seguire l’evolversidi queste vicende. Diciamo disatten- zioneenonvoglioaggiungerealtro». Valutazione dura, presidente. «In certi casi è duro perdonare». Domenica c’è la sfida conlaJu-


ventus. La Sampdoria ritroverà Del Neri e Marotta. Lei andrà a Torino? «No, statisticamente vanno me-


gliolepartiteimportantidovenonci sono. È chiaro che ci sono mille ra- gionipiùunaper cuiunrisultatopo- sitivomi darebbe una soddisfazione straordinaria». Che tifoso della Sampdoria era


RiccardoGarrone? «Daragazzosonoandatoapochis-


sime partite». Suo padre era genoano? «No, era juventino, essendo origi-


LAPASSIONE BLUCERCHIATA


Otto anni fa la Sampdoria era destinata al fallimento. Acquistarla non fu una libera scelta.Ma poi ci si appassiona e ci si incazza


ILGRAZIE DEITIFOSI


Mi fermano per strada emi ringraziano.Ne ho già incontrati una cinquantina.Grazie, perché?Per non aver venduto nessuno. Erano spaventati


ControlaJuvemillemotiviper farerisultato Progetti: traslocoinvista,addioBogliasco


«Davvero ottime». LaSamp,oltreCassanoePazzi-


ni: lei vuole creare un nuovo cen- trosportivo. Ilprogettoprocede? «Aottobre ci sarannodellenovità.


Stiamo perseguendo due-tre ipotesi alternative. A Genova,ma non solo. Bogliasco ha dei limiti obiettivi e in- superabili». La sua volontà di realizzare un


nuovo stadio per la Sampdoria? «Aspettiamolaripresadellaattivi-


tà per demolire le posizioni contra- rie, che sono di due specie. Una è la posizione dell’Enac, espressa nel- l’autunno di due anni fa. L’altra è l’opposizione manifestata da più persone, anche istituzionalmente importanti.Un’opposizionelegataal fatto che, con il nostro nuovo stadio all’aeroporto, è prevista una piastra commercialedi40.000metriquadri.


MAROTTA AI TIFOSI «DOVRETE AVERE PAZIENZA»


TORINO. Il d.g. della Juventus, GiuseppeMarotta, ieri alla presentazione diRinaudo e Traorè ha spiegato che: «Siamo soddisfatti del nostro mercato: abbiamo realizzato le linee guida della società, coniugare cioè il bilancio con un potenziamento della squadra.Gli obiettivi sono stati realizzati, abbassando l’età e rinnovando la rosa del 50%. Sono arrivati ben 12 giocatori. Ci vorrà tempo, i tifosi dovranno avere pazienza. Sarà una crescita graduale».


Proprioinquestigiorniholettodella realizzazione di un nuovo centro commerciale a Sestri, sul sito di uno stabilimento dismesso. Ma non ho visto reazioni autorevoli a questo progetto, solo al nostro. Genova è una città davvero singolare». Torniamoallasquadra:daCas-


sano aPazzini, il suo gemello... «Un ottimo ragazzo anche lui, ri-


servato,ma estremamente simpati- co e cordiale.Èun grande giocatore, conottimepossibilitàdicrescita.Sta arrivando al top.Ho con lui un buon rapporto così come tanti altri». Manellospogliatoionondicono


cheCassanoèilpreferitodelpre- sidente? «Sì,possopensarechequalcunolo


dica. Però io voglio bene a tutti, allo stessomodo. Antonio, per il suo ca- ratterino, era da trattare con mag-


gioreattenzione.Succedecosì intut- telefamiglie, iohosei figlie15nipoti. Ma al più discolo riservi anche qual- che calcio in culo, qualche sberla» CheruoloavrebberoavutoCas-


sano, Pazzini e Palombo in una delle sue aziende, diverse dalla Sampdoria? «Miopadre,primadellaraffineria,


realizzò una fornace, si facevano mattoni.Eccolivedreimegliolì,Cas- sanoacrearedellefigurestraordina- rie conil fango, ePalomboamettere ordine, un bel capo operaio». Presidente, era a conoscenza


della situazione contrattuale di Ziegler? «Nonèmia competenza seguire le


singole situazioni contrattuali. E si- curamente c’è stata un po’ di disat- tenzione da parte di chi doveva se- guire l’evolversi di queste vicende.


PIATTOD’AUTORE Garrone che


sculacciaCassano. Èil regalo dinozze


fatto dal presidente aFantantonio


nario del Monferrato, ma in verità non parlava mai della sua passione calcistica. Le vicende delGenoa, per cuimièstataattribuitaunasimpatia rossoblù, sono due. Una riguarda miopadre.Nel 1963, l’annodella sua scomparsa, durante un viaggio con me in Norvegia.Primadellaparten- za si era impegnato con il sindaco a occuparsi del Genoa. La società era in uno dei tantimomenti di crisi.Da questo primo episodio, credo siana- taunacertaattribuzionedigenoani- tà allamia famiglia». Secondo episodio? «Risale al 1978. Fossati voleva ce-


dere ilGenoa.Sulle spintedimioco- gnato,GiampieroMondini,abbiamo valutato la società. Negoziando con Fossati ottime condizioni per l’ac- quisto. Abbiamo anche tenuto un’opzione di seimesi sull’acquisto. Erasoloperfareunqualcosaalservi- zio della città. Magari mio cognato sarebbe stato più contento, in otto anni non è mai venuto a vedere la Sampdoria». Epoi? «Non abbiamo fatto l’operazione.


Non volevo che fosse considerata strumentaleperaverefavori,dalsin- daco genoano Cerofolini o da altri componenti genoani della giunta. Stavamo trattando i tempi per la chiusura della raffineria di San Bia- gio. Non volevo creare equivoci, co- nosco bene questa città». OttoanniallaSampdoria.Ache


punto è la sua avventura? «Nonfuunaliberascelta, laSamp-


doria eradestinata al fallimento.Ma poi lapassionecresce.Cisiappassio- na e ci s’incazza». Quale obiettivo vuole raggiun-


gere? «Ilcalcioèmoltodiversorispettoa


vent’anni fa. Iononstamposoldiper buttarli nel calcio. Per noi il quarto posto della scorsa stagione ha avuto il valore di uno scudetto. Purtroppo nonloabbiamosfruttato.Peròcisia- mo ripresi e siamo ripartiti subito in campionato». Un pensierino all’Europa Lea-


gue? «È una competizione importante,


abbiamo una rosa competitiva per giocarcela anche in Europa.Ma ora pensiamo al campionato, domenica c’è la Juventus». Una partita, quattro storie emille


motivi.Mille più uno. timossi@ilsecoloxix.it RIPRODUZIONERISERVATA


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