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primopiano ACCOLTA LA PROPOSTA DI MARCHIONNE Tuteblu,vincelalineaFiat Federmeccanica:«Ilcontrattoèdisdetto».Fiom:«Così sivaversoloscontrosociale» GILDAFERRARI


UNA DECISIONE attesa, un atto formale, un tatticismo sindacale. In ogni caso una tappa importante del braccio di ferro in corso tra “padro- ni” e “tute blu”. Le imprese me- talmeccanichedisdettanoilcontrat- todellaFiom,quellodel2008, l’ulti- mo sottoscritto unitariamente dalle rappresentanze sindacali. La deci- sioneèunattoformaleperchéilcon- trattodel2008era già statosostitui- to dall’accordo separato siglato tra impreseeCisleUilnel2009.Matan- to basta per fare gridare laFiomallo «strappo delle regole democrati- che».Federmeccanicadice sì aMar- chionne. La decisione, attesa, è arri- vata ieri in occasione della riunione deldirettivodellafederazionecheha dato mandato a sue delegazioni di proseguireillavorosullederogheedi avviare anche una discussione per definirenormespecificheperilcom- parto. «L’accelerazione che abbia- moimpostoèpertutelareleesigenze delle aziende ediunmilionedi lavo- ratori che dipendono da esse. Fiat nonha spintoperniente», afferma il numero uno di Federmeccanica, PierluigiCeccardi.Certoèchecosìsi è andati incontro alle esigenze del Lingotto, ben evidenziate dagli in- terventi diMarchionne. La linea dura delle industrie è ac-


colta come una dichiarazione di guerra dalla Fiom: «Prenderemo tutte le decisioni opportune» avver- te il segretario generale, Maurizio Landini, cheparladidecisione «gra- ve e irresponsabile»edi«strappoal- leregoledemocratichedelPaese».In cosasi tradurràlareazionedelletute bludellaCgilsisapràsolooggi,quan- do il sindacato riunirà il Comitato centrale.Malamobilitazioneèquasi certa:«L’epocadelleparoleèfinita», diceGiorgioCremaschi. La scelta di disdire il contratto del 2008 è stata presa in via «cautelativa» anche «a frontedelleminacciate azioni giudi- ziarie Fiomrelative all’applicazione dell’accordo». Le aziende hanno in- caricato unaCommissione di aprire un tavolo di confronto per «definire norme specifiche per il comparto in armoniaconquantoprevistoincalce al vigente» contratto. Interdette FimeUilm. «Èuna novità.Al tavolo del 15valuteremo», spiegaGiuseppe Farina (Fim)mentre Rocco Palom- bella (Uilm) avverte:«Nonsiamodi- sponibili a fare un contratto diverso da quello nazionale che già c’è». Le imprese chiedono un adegua-


ILCONTRATTOINVIGORE 20


L’ACCORDO TRA FEDERMECCANICA E SINDACATI METALMECCANICI


gennaio 2008


validità biennale


(fino a fine 2009) AUMENTO CONTRATTUALE 127 euro al mese su 30 mesi - TRANCHES


60 euro 1 gen 2008


LAVORO A TEMPO DETERMINATO


SABATI STRAORDINARI COMANDATI


FERIE mesi 44


37 euro 1 gen 2009


periodo massimo di precarietà


Più di 200 dipendenti: da 4 a 5 (40 ore) +1 Meno di 200 dipendenti: da 5a6(48 ore)


Raggiunta la parità normativa = fra operai e impiegati


IL RINNOVO, FIRMATO DA FIM-CISL E UILM, MA NON DALLA FIOM-CGIL


15


ottobre 2009


validità biennale


(fino a fine 2011) AUMENTO CONTRATTUALE 112 euro - TRANCHES (quinto livello)


28 euro 1 gen 2010


40 euro 1 gen 2011


42 euro 1 gen 2012


SERGIO COFFERATI, EUROPARLAMENTARE PD ED EX LEADER DELLA CGIL


«OGGI IMETALMECCANICI DOMANITUTTI ILAVORATORI»


«Ci sarannoconflitti: il rischioècheilmodelloPomiglianosiaestesoatutti i settori» L’INTERVISTA ALBERTOQUARATI


mento dell’accordo ai principi del nuovomodello contrattuale, così da «definire intese modificative del contrattonazionale»incasodisitua- zioni di crisi, sviluppo economico e occupazionaleeperlasanzionabilità degli inadempimenti contrattuali. Federmeccanica ritiene «urgente» una nuova regolamentazione della rappresentanza sindacale. «Neces- sario» un adeguamento delle rela- zioni industriali alla domanda di maggiore«flessibilitàperconsentire loro unamigliore tenuta rispetto al- l’urto della competizione globale». Per la Fiom, una dichiarazione di


guerra. Landini parla di «diktat di Marchionne».«Lademocraziaèuna cosa seria - aggiunge -nonsipuò ap- plicare soloquandolochiede laFiat. Così si va verso lo scontro sociale». Poi si rivolgeaFimeUilm:«Possono 5mila lavoratori decidere per 2mi- lioni di metalmeccanici?». La Fiom nonsaràpresente all’incontrodel 15 settembre. Confermata la manife- stazione del 16 ottobre. Ementre il ministrodelLavoroMaurizioSacco- ni auspica «l’ulteriore evoluzione delle relazioni industriali»,Pierluigi Bersaniparladi«stradachenonpor-


ta a nulla». gilda.ferrari@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


LAMOSSAdiFedermeccanica comeuncaval- lodiTroia.Peraprireallederoghesulcontratto non soltanto nel settore auto, o nell’intera in- dustriametalmeccanica.Ma ovunque. In qua- lunquealtrosettorelavorativo, intuttelefutu- re trattative sindacali. Per Sergio Cofferati - leaderdal‘94e2002dellaCgileoggieuroparla- mentarePd- è lì che gli in- dustrialivoglionoandarea parare. Attraverso la deci- sione di Federmeccanica. Che è «molto grave. Inu- suale. Un fatto inusitato: un contratto nazionale di- sdettato unilateralmente, quando invece bisogna fa- vorire strumenti per dare vitalitàeforzaallacontrat- tazionecollettiva.Comela formale approvazionedegli accordi sottoscrit- ti. Federmeccanica ha imboccato una strada moltorischiosa, caricadi incognite.Soprattut- to, è destinata a produrre conflitto». Qual è per lei l’obiettivo di Federmecca-


DITORINO


delLingotto. Nonpossono fermarlo»


«Accettano i diktat


ILPESO


nica? «Chiaro. Federmeccanica vuole un contrat-


to fatto sulmodello diPomigliano. I contenuti della loro nuova ipotetica soluzione sono già scritti.Esononelte- sto di Pomigliano: da estendere a tutto ilsettoremetalmec- canico.Compresele deroghe alla con- trattazione, laviola- zione e la modifica della Costituzione per quanto riguarda lo sciopero». Federmeccani-


ca parla di uncon- tratto ad hoc per l’auto. «Sì, perché non


riesconoafrenarela deriva nella quale li ha trascinati laFiat.


Nonsononemmeno incon- dizionedi impedirelanasci- ta di un contratto dell’auto, cheinItaliasarebbeuncon- trattoaziendaleadhocper il Lingotto.Dunquepuntanoa generalizzare le deroghe e destrutturare il contratto nazionale. Mettendo para- dossalmentearischiolaloro rappresentanzacollettiva.E provando ad adottare il mo- delloFiat per tutti». Gli industriali però so-


stiene non si tratti di una scelta dettata da Fiat. L’obiettivo pare quello di mettersialriparodaazio- ni legali e scioperi della Fiom... «Leidicechequestascelta


LACRITICA SULCASOFIAT


Chi diceva chePomigliano era un caso eccezionale, è servito.Qui si tratta


non è stata dettata dalla Fiat? La Fiat gli ha detto “o fate come noi o usciamo da Federmeccanica”. E loro, pensandodi fermareladeri- va, accettano i diktat della Fiat». Questo perché secondo


lei perdere Fiat sarebbe perdere peso politico. «Beh, mi pare evidente


che Federmeccanica sia condizionata dal peso asso- ciativo di Fiat. Comunque,


Untempoc’era l’Iri...Questo èunritornoalpassato?


«No. Ciclicamente si registrano delle evoluzioni delle relazioni industriali che possono anche attraversare tensioni - ed è il caso che stiamo vivendo. Ma non parlerei di ritorno al passato, le evoluzioni sono sempre proiettate verso il futuro. Il mondo cambia, le relazioni industriali e i contratti si modificano di conseguenza. La disdetta di Federmeccanica è un semplice fatto formale. Per i lavoratori non cambia nulla: resta in vigore il contratto del 2009 firmato da Cisl e Uil»


di un nuovomodello SERGIOCOFFERATI europarlamentare Pd


vorrei farnotareatuttiquel- lichehannosostenutocome Pomigliano fosse da consi- derare un’eccezione, che è proprio Federmeccanica a rispondere per le rime. Ve- de, la lettura di ciò che è ca- pitatoaPomiglianoèfacilis- sima.Tuttiquelli chehanno sostenuto l’idea del caso ec- cezionale sono serviti. Po- miglianoèunmodello,enon un caso eccezionale. Ora, semplicemente, provano a portarequelmodelloatutto il settore.Ma non si ferme- ranno lì...». Inche senso? «Guardi, senza essere in-


mederogasémedesimo,echeriproponel’idea che la competitività si faccia riducendo pro- gressivamente normative, diritti e contratta- zioni». E come funzionerà? Ci vorrà un altro


“big” comeFiat,madiunaltro settore,per rivedere queste regole? «Mano. SeFedermeccanica dovesse impor-


requestocontratto,cheaforzadideroghenega séstesso,sarebbesubitoimitatadaaltri.Ilpun- to d’arrivo di questa china è il rapporto indivi- duale tra impresa e lavoratore. Non solo peg- giora le condizioni normative,ma destruttura anche la contrattazione». L’obiettivo degli indu-


GLIALTRI SINDACATI


terpreti del futuro, o fare i facili profeti... Ma io credo che dopo, toccherà a Con- findustria. Quello che suc- cede per Federmeccanica oggi,sipuòipotizzareanche per altre categorie. Portan- do ilmodello Pomigliano a tuttoilsettoremetalmecca- nico, loro sperano contem- poraneamentedi realizzare le condizioni per avere de- roghe enormi alle stesse pattuizioni collettive. È un paradosso che trascina l’al- tro.Uncontrattocheha co-


TREDOMANDEALGIUSLAVORISTA


Comesarà il contratto metalmeccanicodel futuro?


RispondeMicheleTiraboschi:docentediDirittodel lavoroall’universitàdiModenaeReggioEmilia


«Il nostro Paese sta imboccando una strada già percorsa da altri. Gli accordi che verranno saranno simili a quelli già sottoscritti in Germania, Francia, Austria, Spagna. Contratti la cui componente nazionale (spesso politicizzata) sarà inferiore. Stiamo parlando di accordi che prevedono clausole di “sganciamento sindacale” tali da permettere di derogare alle regole del contratto in funzione di particolari esigenze legate alle crisi, alla competitività, alle caratteristiche del territorio»


«Mi sento di escluderlo. Siamo di fronte a una anomalia tipica del settore metalmeccanico, caratterizzato dalla componente “forte” Fiom. In altri settori la Cgil ha sempre operato in maniera diversa, tanto è vero che i tentativi registrati nel settore del commercio sono rientrati perché il sindacato ha ricucito. Ma ripeto, quanto accaduto è un atto formale legato a tatticismi sindacali». a cura di Gilda Ferrari ©RIPRODUZIONERISERVATA


«FimeUilm segano il ramo


sucui sono sedute»


30 euro 1 set 2009


ILSECOLOXIX MERCOLEDÌ


8SETTEMBRE2010


3


striali è evitare che una fabbrica da 500 dipen- denti possa essere bloc- cata da cinque persone. «Io credo invece che


metalmeccanici (Fim e Uilm) dicono che nonci saranno grandi cambiamenti, alme- no per loro che hanno firmato il contratto separato dallaFiomlo scorso anno... «Nonsonosorpresoperniente.Hannofatto


queste scelte provoche- ranno maggiore conflitto. Proprio perché tolgono ef- ficacia alla contrattazione collettiva.». Gli altri sindacati dei


Questoepisodiopuò estendersi adaltrecategorie?


il gravissimoerroredi firmare lederoghe aPo- migliano.Orasonocoerenti consestessi.Con- tinuanoasegarel’alberosulqualesonoseduti». Il contratto dei metalmeccanici non è diffuso solo nelle aziende del setto- re. Spesso è usato anche nel terzia- rio. «Degenerazioni.


Sì, in tanti settori si diffondono contrat- ti più modesti nei valori retributivi. Metalmeccanici, ma anche commer- cio. Sono contratti che vengono utiliz- zati in settori asso- lutamente impro-


pri». quarati@ilsecoloxix.it ©RIPROD.RISERVATA


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