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(1688)62 e Hamilton (1695)63 non sta dicendo che la Massoneria scozzese nasce alla fine del XVII secolo come altre logge inglesi, ma conferma che quelle logge erano la conclusione di un processo avviato da tempo. Il merito di Stevenson è quello di ricollocare la storia della Massoneria dentro la storia dei paesi Britannici. Egli, parlando di “fasi” della storia della Massoneria (medievale, rinascimentale e illuminista), identifica la centralità storica scozzese, in implicita polemica con chi vuole fare una storia delle origini della Massoneria esclusivamente nella cifra inglese. Stevenson riconosce che i primi documenti degli Old Charges o Old Constitutions muratori sono inglesi e che non sono diversi da quelli di altre corporazioni; copie scozzesi appaiono solo intorno nella metà del XVII secolo. In questi Old Charges appare un accento speciale alla moralità identificata nella Geometria e nei richiami ad antiche costruzioni come quelle egizie e il Tempio di


Salomone. Questi richiami però non giustificano una relazione di continuità storica, della quale in Scozia solo intorno all’inizio del XVII secolo si inizia a parlare. In Inghilterra la presenza di gentlemen nelle logge appare solo intorno agli anni ’40 del 1600 e c’è da dire che lo svolgersi del processo di “laicizzazione” delle logge inglesi è ancora oscuro. Allo stesso tempo, come si è visto, in Scozia e in altri paesi la pratica di ammettere nelle corporazioni persone non del mestiere (freemen), era abbastanza usuale prima del XVII secolo. La fase dell’influenza scozzese sulla protomassoneria inglese termina alla fine del XVII secolo, quando nuovi stimoli intellettuali e culturali coinvolsero le logge sia scozzesi sia inglesi, il razionalismo illuministico innanzitutto, e la Massoneria prese un nuovo indirizzo. Stevenson rivendica al movimento massonico scozzese un preciso e documentabile elenco di primogeniture delle manifestazioni o aspetti che poi


caratterizzeranno la Massoneria moderna: L’antico uso della parola 'lodge' nel senso massonico moderno, e che tali istituzioni permanenti esistevano già Le minute di antichi libri ufficiali, e altre registrazioni di tali logge I primi tentativi delle logge di organizzarsi a livello nazionale I primi esempi di associazione alle logge di 'non-operativi' (persone che non erano muratori operativi) Antiche evidenze di collegamento delle logge massoniche con specifiche idee etiche espresse con l'uso di simboli Le prima testimonianze che segnalano che la massoneria è considerata come nefasta o cospirativa I primi riferimenti al Masonic Word (Mondo Massonico)


62 In Cannongate, antico sobborgo di Edimburgo erano presenti diverse corporazioni (dodici) raccolte nella Convenery of Trades of Edinburgh che comprendeva fabbri (presenti già nel 1483), cappellai, tintori, pellai, pellicciai, macellai, operai costruttori (ai quali si aggiunsero nel 1489 i bottai e nel 1633 i pittori, i fabbricanti di tegole e quelli di setacci). C’erano poi costruttori edili (Masons) ai quali nel 1633 si aggregarono i costruttori di archi e volte, i vetrai, i lattonieri e i tappezzieri. Anche presenti erano le guilds di sarti, panettieri, calzolai, orafi e tessitori. Una gilda di mercanti era operativa nel XV secolo (1403) e il re Giacomo IV di Scozia ne fu membro nel 1505, una presenza che dava grande prestigio alla gilda. Essa riordinò il proprio statuto, garantito dal re Carlo II, nel 1691 ammettendo cittadini non mercanti. Cfr. Tom Hoffman Guilds and Related Organisations in Great Britain


and Ireland, Bozza, 2011, p. 253. 63 Cfr. David Stevenson The Origins of Freemasonry: Scotland's Century, 1590-1710, 1990, p. 207. Cambridge University Press, Cambridge.


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