Le Universitates (corporazioni) medioevali nacquero in Europa50 con la fine del
feudalesimo e il sorgere delle libere attività economiche, libere per il disfacimento delle istituzioni governative centrali. Per prime apparvero quelle mercantili; la prima corporazione di mercanti apparve ufficialmente in Inghilterra nel 1087 e presto si inserirono nel vissuto civile e amministrativo, mentre quelle artigianali sorsero subito dopo, sempre in Inghilterra nel 1100 con quella dei tessitori di Oxford, ma in ruolo subordinato alle mercantili dato che questi lavoratori erano esclusi dall’affiliazione alle gilde mercantili51. Si hanno notizie indirette che nello stesso periodo apparvero simili corporazioni in Germania e nelle Fiandre. Parallelamente, nella più ampia organizzazione delle attività socio-economiche che comprendevano anche i collegi professionali, le confraternite religiose e le consorterie nobiliari, si collocavano le gilde di tipo mercantile e artigianale Non esistono al momento documenti prima del XIII e XIV secolo sulle pratiche
delle corporazioni di mestiere e presumibilmente tutto era trasmesso oralmente. Unico riferimento è L’Histoire des rois de Bretagne di Goffrey de Monmouth ove si parla delle sette arti liberali e della geometria e di una leggendaria storia del Mestiere (Craft) e dei doveri morali e professionali dei “muratori” (maçon). Dopo si hanno dal 1390 circa in poi altri statuti di corporazioni muratorie noti come Old Charges o Antiens Devoirs studiati dai fondatori della prima Grand Lodge (1717) e idealmente alla base delle Constitutions of Free Masons redatte da Anderson (1723). Elemento fondante di tali associazioni di mestiere, in particolare di quelle
produttivo-industriali, era la difesa del monopolio dell’attività e delle tecniche operative possedute dai propri capimastri. Specialmente nelle mercantili era importante la qualità del lavoro svolto, per cui i regolamenti interni stabilivano norme precise sulle materie prime da usare, gli strumenti e le tecniche di lavorazione. Tali regolamenti definivano un’uguaglianza formale tra gli iscritti per impedire la concorrenza sleale, pur se divisi
50 Le associazioni mestiere erano presenti in tutti i paesi occidentali fino all’Estremo Oriente. Si hanno notizie di tali associazioni in tempi remoti della Cina e in India persino dal 400 a.C. Per l’India si veda: Jain, Dr. Beena Guild organization in Northern India (from earliest times to 1200 bc), Delhi, 1990 e dove appare che qualunque mestiere era organizzato in corporazione dai tempi più remoti; per la Cina si veda Morse, Hosea Gallou The Gilds of China, with an account of the Gild Merchant or Co-Hong of Canton, London 2nd Ed. 1932, ove è nutrita la lista di
corporazioni di mestiere in molte città. 51 In Inghilterra si hanno notizie di guilds, corporazioni ma più esattamente confraternite religiose in molte città. La parola inglese guild non distingue tra corporazioni, gilde e confraternite. Era presente nelle Orcadi in periodo anglo-sassone una guild a Abbotsbury; poi la Guild of the Holy Cross di Abingdon, la Gild of the Crucifix fondata nel 1369 in Althorp, la Gild of Corpus Christi del 1376 in Alvingham e molte altre decine. Tuttavia di corporazioni di mestiere non si hanno dati anteriori al X-XI secolo; si veda il riguardevole elenco delle guilds britanniche con una interessante bibliografia per quasi tutte le guilds redatto da Tom Hoffman Guilds and Related Organisations in Great Britain and Ireland, Bozza, 2011. Hoffman citando il testo Merchant and Craft Guilds. A History of The Aberdeen Incorporated Trades di Ebenezer Bain annota che la denominazione di guild in Scozia era esclusivamente applicata alle associazioni od organizzazioni di mercanti costituite dalla classe mercantile della comunità. Queste avevano diritti quasi identici tra loro che spesso entravano in conflitto con quelli dei mercanti privati. Dal 1520 divenne usuale in alcune cittadine che all’aggregazione di artigiani fosse assegnata un’autorizzazione (Seals of Cause) dai magistrati locali. Il potere di formare associazioni e di eleggere i propri rappresentanti era conferito per legge del Parlamento e per potere reale. Tali rappresentanti (deacons)però dovevano essere eletti con il consenso del consiglio comunale o dal dirigente (chief officer) della città. Tali deacons avevano il potere giurisdizionale su tutti i membri, operai, servi e apprendisti sulle questioni interne di artigianato e sulla condotta dei membri stessi.
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