dalmondo
ILSECOLOXIX DOMENICA
17OTTOBRE2010 INTERVISTAACARL RIEDEL, EX AGENTE CIA CONSULENTE DIOBAMA «AttaccareAhmadinejad?
Sarebbeunaverafollia» «Viadall’
Afghanistan...maprimaaddestriamoli»
L’INTERVISTA
INMEDIOORIENTE ARRIVERÀLAPACE
dal nostroinviato RENZOPARODI
RIMINI.L’omone seduto inuna salet- ta del Grand Hotel di Rimini è stato per 30anniunpezzo grosso dellaCia, vestendo anche i panni di consigliere per ilMedioOriente e l’AsiaMeridio- nale di tre presidentiUsa. PerBarack ObamahadisegnatolastrategiainAf- ghanistanePakistan.Hafirmatounli- bro (“The Search forAlQaeda”, edito daBrookings InstitutionPress) incui esamina origini, ideologia, strategie deiterroristiautoridellastragedell’11 settembre. Ospite delle Giornate In- ternazionali del Centro Pio Manzù, CarlRiedelhadiscussocolSecoloXIX della politica di Obama in Medio Oriente, Iraq e Afghanistan e delle mosse verso l’Iran degliAyatollah. L’Italia ha appena contato altri
quattro caduti in Afghanistan e sembra volersi sganciare entro il 2011.Una cattivanotizia? «Tuttivorrebberoritirareletruppe
I parametri fissati da Clinton erano corretti, ora il presidente ha carisma e competenza per farli rispettare a israeliani a palestinesi
CARLIRIEDEL ex agenteCia e stratega del Pentagono
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andràmeglio del previsto
Democratici inrecupero, per loro
dall’Afghanistan, ma prima occorre completare l’addestramento del- l’esercitoedellapoliziaafgane.E’que- sta la priorità.Per 8 anni abbiamo pa- gatoisoldatiafganimenodiquantori- cevevano dai talebani. Ora abbiamo capito l’errore e cambiato politica. Se riusciremo a completare l’addestra- mento potremo guardare a unAfgha- nistanrinnovato, incui idirittiumani siano rispettati e anche le donne ab- biano acceso all’istruzione e alla vita delPaese.Obama manderà altri 60mila soldati e proveràaconvin- cere i talebani che non potran- no vincere con la forza delle armi. Ma sarà necessa- ria anche una so- luzione politica, con la riconcilia-
LEELEZIONI DIMIDTERM
zionetrai talebanieilgovernoafgano. Se fallisse questa opzione, l’Afghani- stanrischierebbedidiventareunaba- seperil terrorismo.EseiTalebanido- vessero impadronirsi del Pakistan la minaccia sarebbe catastrofica perché si instaurerebbeunregimefavorevole al terrorismo jihadista». InIraq le cose vannomeglio? «Quando era senatore Obama fu
Il rientrodellabaradi un soldatoamericanocadutoinAfghanistan
la nostramissionemilitare in Iraq.» L’Iranminaccia la stabilità del-
l’intera ragione. Gli Usa come si muoveranno? «E’nota la contrarietàdelPentago-
nodi fronteaun’avventuramilitarein Iran. Chi invoca l’intervento armato contro Teheran dovrebbe spiegare anchecomesipossapoiuscirne.L’op- zionemilitare sarebbe una follia». Veniamo al conflitto israelo-pa-
lestinese. Obama ha lanciato nuo- ve trattative di pace. «Lui è assolutamente convinto di
l’unico esponente, anche del Partito democratico,apronunciarsi controla guerraaSaddam.Avevaragione,come si è visto. Era una guerra sbagliata. Tuttavia come presidente degli Stati Uniti, Obama è totalmente convinto dellanecessitàdinondover abbando- nare il Paese prima che l’Iraq sia in grado di assolvere responsabilmente ai propri compiti di nazione sovrana. Occorreràporre lebasiperuna ricon- ciliazione tra sciiti, sanniti e curdi, obiettivo ancora non raggiunto». Acausa dei contrasti fra etnie, a
mesi dalle elezioni a Baghdad non c’èungoverno.Brutto segno... «Ilprocessoacui facevocennoèan-
cora lungo e tortuoso. Al vicepresi- denteBidenèstatoaffidatoilcompito di sostenere la soluzione politica in Iraq.E’interesseditutti,trannechedi AlQaeda, che l’Iraq sia in grado di as- sumersi le proprie responsabilità.. Evitandodi ricaderenellaguerracivi- ledel2005-2009.Ma sia chiaro: la so- luzione del problema sta a Baghdad, non aWashington». Tempiperilritirodall’Iraqdelle
truppe americane? «Dopo il ritiro di 15mila soldati in estate, nel 2011 dovrebbe concludersi
dover garantire la sopravvivenza e la sicurezza di Israele, eppure i media non si sono concentrati abbastanza sul fattochel’alleanzamilitaretraUsa e Israele è più forte che mai. Nello stesso tempo il presidente è convinto chesianecessariogiungereaunapace giusta e duratura che ponga fine a un conflitto che dura da molto tempo e
rappresenta una ferita aperta in cui possono trovare asilo le forze del ter- rorismo. Fare la pace è nell’interesse di tutti, anche degliUsa e dell’Italia». La pace,ma suquale basi? «Nel 2000 a Camp David ero assi-
stentediClintonduranteinegoziatidi pace traArafat e il premier israeliano Ehud Barak. Il presidente propose uno schema, che chiamò “parametri diClinton”.Barakerapropensoadac- cettare,Arafatsi tiròindietroeinego- ziati fallirono.Oggi le carte sonotutte intavola,sappiamosuqualibasisipuò fare la pace: appunto i parametri di Clinton.Ovvero.Ritornoaiconfinidel 1967 convariazioniminori a favoredi entrambi. Creazione di due Stati, en- trambi con capitale Gerusalemme. Compensazioni indenaroper iprofu- ghi palestinesi. Sistemazione del pro- blema dell’approvvigionamento del- l’acquapotabilealloStatopalestinese.
L’INCONTROCONIL GENERALE PETRAEUS LaRussa:«Piùsoldatientrofineanno»
Ilcontingenteitalianosaliràda3.200a4milaunità.Madal2011 inizieràil ritiro MILANO.Nonesiste alcuna exit-strategy dall’Afghanistanma obiettivi che posso- no essere raggiunti non solo con soldati- combatmaancheconaddestratori ingra- do di terminare la transizione e conse- gnare al governo e all’esercito afghano l’intero territorio. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, secondo il quale parlare di exit-strategy vuoldire«dareunvantaggioaiterroristi». L’impegno del governo italiano nel se-
guire fino in fondo la strategia dell’Isaaf, LaRussalohaconfermatoalgeneraleDa- vide Petraeus nel colloquio avuto aMilano al comando dellaPrimaRegioneAerea. «Nonmi piace - ha spiegato LaRussa-parlarediexit strategy,preferiscoparlarede- gliobiettivi.Ilnostroèquellodiriconsegnarealgoverno eall’esercitoafghani ilterritorioinmodochepossanoda soliproseguirenell’azionedi contrastodel terrorismo». La Russa non ha voluto dare date,ma ha confermato cheil2011puòessereunannodecisivoperchéilPianodi
LaRussa e ilgen.Petraeus
mila e che c’è disponibilità per i primimesi del 2011 per un ulteriore incremento che sarà deciso dal presidente Berlusconiperunulteriorenumerodiaddestratori.Afi- ne2010neavremoquasi500,nel2011potrebberosalire oltrei600».Nulladinuovoinvecesugliarmamentidegli aerei.«Nonneabbiamoparlato-hadettoLaRussa-.Na- toeIsaafauspicanocheognimezzoabbiaunarmamento completo, quindi è più di una nostra valutazione».
ricostruzione territoriale nella zona Ovest sta proseguendo: «Penso che entro la fine del 2011 già diversi distretti della zona ovest potranno essere consegnati. Heratpotrebbeesserepronta». Ilgenera- le Petraeus ha confermato la validità del- l’intervento italiano definendolo un esempio: «È un privilegio essere coman- dantediuominiedonneitaliani inunifor- me. Sono persone estremamente profes- sionali, capaci e coraggiose». Il ministro dellaDifesa ha anche confermato che en- trofineannoisoldati italianisalirannoa4
Servirannomoltissimi soldimaquan- toècostatofinoadoggiilconflittoara- bo-israeliano? Probabilmente una volta concluso l’accordo di pace sarà necessario il dispiegamento di una forza di Pace, sotto l’egida dellaNato. Per garantire la sicurezza di Israele». Ci sarà la volontà politica con-
corde per firmare la pace? «Lavolontàpoliticasaràl’elemento
decisivo.Obamadovrà impiegare tut- to il suo prestigio e la sua leadership per favorirelaconclusionedell’accor- do.Lofarà,adifferenzadel suoprede- cessore,GeorgeW.Bush». Come andranno le elezioni di
mid-termper i democratic? «Megliodicomeprevedonoimedia.
Al Senato salverà lamaggioranza, alla Camera sarà un testa a testa con i re-
pubblicani».
parodi@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
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