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ILSECOLOXIX DOMENICA 17OTTOBRE2010
genova LINEA DURA DELL’AZIENDA SANITARIA SUL CENTRO ITTICO DI PIAZZA CAVOUR, FERMODADOMANI
LaAslnonfasconti «Igieneorestachiuso»
Mercato delpesce,Tursi:«Speriamodi riapriresabatomaèun’impresa» VINCENZOGALIANO
LALOTTAcontroiltempoècomin- ciata.Obiettivo-anzilasfidaimpos- sibile - del Comune: riaprire sabato prossimo,dopounasettimanaesat- tadi stop, ilmercato itticodipiazza Cavour, chiuso dallaAsl 3 per gravi carenze igieniche e strutturali. Il provvedimento che ha comportato l’immediata sospensione dell’auto- rizzazioneall’usodellastrutturaco- me polo alimentare, scatterà uffi- cialmentedadomani(ierimattinail mercatohafunzionatoregolarmen- te)lasciandoinpiedi lagrandeinco- gnita della riapertura e gettando il settore nel caos. L’impresa del Co- mune, tuttavia, si prospetta dispe- rata: nei corridoi dell’azienda sani- taria genovese si sussurra che una settimana, quasi certamente, non basterà per soddisfare tutte le pre- scrizioni (di cui riferiamo in detta- glio qui sotto).Gli interventi per ri- mettereparzialmente insestola fa- tiscente struttura di piazza Cavour sarebbero, insomma, tali e tanti da richiedere almeno dieci giorni di tempoperessereattuati.Bastipen- sare soltanto alla sostituzione di tutti imotori delle celle frigorifere che,primadiessereinstallati,devo- no essere consegnati dai fornitori. Dunque, a conti fatti, ilmercatopo- trebbe riaprire ibattentinonprima del 27 ottobre. Nel frattempo il si- stema distributivo dei prodotti itti- ci in città risulterà stravolto.Gli ef- fettidellachiusurasi farannosenti- re anche e soprattuttonel commer- cio al dettaglio, sotto forma di una riduzione dell’assortimento e (co- me spieghiamo accanto) anche di possibili rincaridipesci e crostacei. Intanto, si consuma sullo sfondo
undurissimoscontroincrociatotra grossisti,ComuneeAsl.Coniprimi che, affiancati dall’associazione dei dettaglianti, accusanoPalazzoTur- si di una serie di negligenzeminac- ciando ingenti ri- chieste danni; l’amministrazio- ne comunale che, a sua volta, rinfac- cia agli operatori di non aver voluto comprendere la gravitàdellasitua- zionefacendomu- ro contro il trasfe- rimentodelpoloitticoaCa’dePitta. InfinelaAsl3,chehadecisoilblocco dell’attivitàdopo aver sollecitato in tutti imodi ilComuneadeseguirela manutenzione urgente evitando il peggio.Decisionemaldigeritadalla giunta,chepure- secondoindiscre- zioni -sarebbestatainformatadalle autorità sanitarie (anche tramite una lettera inviata direttamente al sindacoMartaVincenzi) circa l’im- possibilità di concedere ulteriori deroghe. Alle pressioni informali, rivolte in particolare agli assessori Gianni Vassallo (Attività produtti- ve)eMarioMargini (Lavoripubbli- ci),hannofattoda contrappuntogli avvisiufficialieperentoridelServi- zioigiene.Per restareallastoriapiù recente, ilprimoavvertimentorisa- le all’ottobre 2009: la Asl intima al Comune di trasferire ilmercato del pesceinunedificiopiùidoneodove, tra l’altro, sia possibile lavorare il pescato secondo le esigenze della moderna distribuzione. Qualche mese dopo, a febbraio, l’ultimatum dellaAsl: ilComune individui entro il30marzo2010unsitoalternativo per la compravendita all’ingrosso
CA DE’ PITTA, PRONTO ILNUOVOPROGETTO
ILNUOVOMERCATOdel pesce potrebbe trovare posto in una parte deimacelli diCa’ de’ Pitta, adeguatamente riconvertita.Ma gli operatori, sinora, hanno bocciato il progetto delComune: troppo poche le bocche di carico e scarico, spazi esterni insufficienti. Giovedì Tursi presenterà una versione aggiornata della proposta.
LAVORIPROLUNGATI
Per riprendere l’attività
bisognerà attendere almeno
una decina di giorni
del pesce oppure quello di piazza Cavour sarà dichiarato inagibile. E così arriviamo all’estate, quando il mercatovienechiusodallaAslperla presenza di topi. E, a metà luglio, nuovo ultimatum: messa a norma entro settembre o saranno posti i “sigilli”. Il resto è cronaca di queste ore.LatrattativatraigrossistisuCa’ de Pitta è andata avanti per mesi senzapartorireunaccordo.Giovedì prossimo si svolgerà unnuovo con- fronto, programmato da tempo, tra amministratori e grossisti per dire unaparoladefinitivasulprogettodi riconversione a polo ittico di una partedeimacellidiCa’dePitta.Sarà la volta buona? Difficile crederlo. «Gli spazi sono insufficienti, l’area divenditaaCa’dePittaèinferiorea quella attuale», ri- petono come una nenia gli interessa- ti, che accarezzano sempre il sogno di un mercato in riva almare. Il Comune, vice-
versa, è stanco di cercare unamedia- zione e potrebbe porre la questione in termini di aut aut: il trasloco in
Valbisagno oppurenientemercato. Perché-questoèl’unicodatocerto- l’edificio di piazzaCavour non ce la fa più: «È troppo vecchio, troppo lontanodaglistandardrichiestidal- l’attualenormativa», scuotelatesta Vassallo: «In queste condizioni, ogni opera di messa a norma altro nonè cheun“tapullo”».Nemmeno quello, però, sino adesso era stato fatto.Tanto che laAsl,di fronte alla prospettiva - incombente da inizio anno - di un’ispezione dell’Unione europea,nonse l’èpiùsentitadi as- sumersi la responsabilitàdimante- nereinfunzioneilvecchiomercato. E adesso? Ieri i tecnici comunali
hanno eseguito un sopralluogo per quantificare l’entità e i tempi delle opere di ripristino. Risultato: «I la- vori più urgenti - fa sapereVassallo - partiranno lunedì (domani,ndr) e dovrebbero concludersi venerdì prossimo.Aquelpuntochiederemo allaAsldi verificare se ci sonoipre- supposti per una ripresa dell’attivi- tà, già apartire da sabatomattina».
galiano@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
MERCATO DEI FIORI IPOTESI ARCHIVIATA
ILMERCATODEI FIORI diBolzaneto è stata una delle alternative prese in considerazione dalComune.Ma l’ipotesi è stata alla fine accantonata. «La struttura - spiega l’assessore alCommercio,Gianni Vassallo - sarebbe perfetta dal punto di vista delle dimensioni,ma l’altezza del soffitto impedisce lamovimentazione dellamerce».
IL POLO ORTOFRUTTICOLO PIACE AI GROSSISTI
LAPIATTAFORMALOGISTICAannessa al nuovomercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bolzaneto, secondo i grossisti di piazza Cavour, potrebbe essere la giusta collocazione per il nuovo polo ittico. Sulla struttura ha peròmesso gli occhi il re della frutta,AntonioOrsero, che ha già assunto unmezzo impegno colComune.
IL RAPPORTO-DENUNCIA DELL’ULTIMO SOPRALLUOGO IVERBALI
NEI FONDI, le celle frigorifere so- nofuoriusoe sottoleporte si apro- novarchi sufficienti alpassaggiodi «animali indesiderati», topi in te- sta, che potrebbero intrufolarsi nei magazzini anche «dall’intercapedi- ne e dal locale cisterna». Inoltre, non esiste un sistema di controllo costante delle temperature, siste- maessenzialevistochesiparladella conservazione di pesce fresco. Completano il quadro desolante, pareti e soffitto dall’intonaco ca- dente, «tracce dimuffa e ossidazio- ne, piastrelle e guarnizioni rotte, montacarichi non funzionanti». Èunoscenariodipesanticarenze
FRIGORIFERIROTTI, TOPINEIFONDI
EMUFFANEILOCALI
igienico-sanitarie quello descritto nel provvedimento della Asl 3 che dispone, a partire da domani, la chiusura a tempo indeterminato delmercato del pesce di piazzaCa- vour. «Nonostantegli interventidima-
nutenzioneda voi eseguiti - si legge nel documento indirizzato al Co- mune e firmato da Angelo Maria Droetto, responsabile del servizio veterinariodellaAsl-sièevidenzia- to, con sopralluogo effettuato il 12
ottobre 2010 che le condizioni strutturaliglobalinonrispondonoa quanto richiesto dai regolamenti europei». «Inoltre - scrive ancora Droetto-nonèstatodatoseguitoal- lenoteinviatedalladirezionegene- raledellaAsl al sindacoe agli asses- sori competenti delComune diGe- nova».Conclusione inevitabile: «Si ingiunge, a far data dal 18 ottobre (cioèdadomani,ndr)-lasospensio- ne dell’attività sino all’esecuzione dei lavori ingiunti». Il successivo passaggio rappre-
senta un’ulteriore spada di Damocle chepende sulla te- sta di Comune e operatori.Perché- informa ancora la Asl - se i lavori di messaanormado- vessero protrarsi oltreil terminedei 180 giorni, ovvero seimesi, al polo it- tico di piazza Ca-
vour sarà definitivamente revocata l’autorizzazione all’esercizio del- l’attività, «ai sensi delle normative comunitarie». Segue un lungo elenco di pecche
L’ALLARME
Il provvedimento di chiusura arriva
e ingiunzioni
dopouna lunga serie di denunce
strutturali che si riflettononell’im- possibilità di assicurareunservizio inlinea conlenorme di tutela della salute pubblica. Si è già detto dello scenariodadayaftertracciatoperla parteinterratadell’edificio,proget- tatodaMarioBraccialininegli anni Trenta.Neppurel’areadivendita,al piano superiore, però se la passa meglio. Anche qui laAsl rileva incuria edevidenti segnidi degrado. In detta- glio: «Manca il si- stema di condizio- namento dei locali espositivi, le porte di accesso presen- tano tracce diffuse di ossidazione e spazi tra le stesse ed i pavimenti».
Ancora:«Mancanole tamponature nei varchi di accessi per evitare le contaminazionida agenti esterni». L’ingiunzione di chiusura, che
giunge al termine di una serie lun- ghissima di denunce da parte della Asl sull’inadeguatezza delmercato ittico sotto la Sopraelevata, contie- necriticheneanchetroppovelateal Comune per come ha gestito, nel tempo, il problema. Droetto ricorda, ad esempio, che
il 26 giugno scorso fu segnalata la presenzadi topinei fondieperque- sta ragione fu disposta la chiusura dei locali sottoil livellodellastrada. Eche,daallora,nessunacomunica- zioneèstatapiùtrasmessadaTursi sull’avvenuta derattizzazione. Per non parlare della storia infinita del nuovomercato del pesce: una solu- zione della vicenda - quantomeno sulla carta - è considerata dalla Asl indispensabile e non più procrasti- nabile. «Peraltro - fa notare non a casoDroettonell’ultimo capoverso delprovvedimento- si resta ancora in attesa che pervengano alla scri- vente Amministrazione, come ri- chiestoconnotadel 17giugnoscor- so, atti ufficiali di individuazione dellanuovacollocazionedelmerca- toe tempisticadel relativotrasferi- mento». V.G.
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